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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Già il gesto, sotto il profilo civile e sociale, non è stato corretto: la raccolta differenziata prevede che la carta vada riposta in appositi contenitori di cui le città sono provvisti. L'umido, il vetro, il metallo e ogni genere di pattume ha una sua precisa destinazione e rispettarla, fa di noi cittadini esemplari. Lasciare un mucchio di libri per terra accatastati presso un cassonetto dell'immondizia, non depone a favore del cittadino incivile; in più il signore che ha perpetrato il "lascito", è stato incauto poiché una regola mai scritta da nessuno, indica che i libri non si buttano per nessun motivo. Si trovano giuste alternative quando ci si vuol disfare di libri, ma mai lasciarli per strada a mo' di carta straccia. Questo gesto, tuttavia, ha reso giustizia ai testi abbandonati: infatti un signore li ha notati presso il cassonetto e ha immediatamente telefonato a suo genero perché è un amante e collezionista di libri. Il signor Igor Artibani, giovane autore e sceneggiatore tv, si è incuriosito e si è fatto mandare una foto del materiale tra cui una copia del famoso "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il giovanotto non ha perso tempo, è corso a prendersi i testi e dopo una accurata ispezione, ha scoperto di avere tra le mani un piccolo tesoro: la prima edizione italiana dell'importante libro, datata novembre 1958. Artibani, esperto e profondo conoscitore di letteratura, si è informato, ha chiesto in giro e ha avuto la conferma: il testo vale circa 1.000 euro e ovviamente raggiungerà i 3.500 libri della sua ricca biblioteca. Ovviamente ha ringraziato lo sconosciuto che ha "buttato" sprovvedutamente tutti quei libri: non ha avuto rispetto, ignorante quanto basta per toglierseli dalle palle e forse si trattava dell'eredità di un suo avo, non gradita e ingombrante. Mai visto buttare libri, conservo tutto ciò che sia leggibile, in cattive condizioni anche e non mi sono disfatto mai di nulla. Temo se mai, che i miei figli possano incorrere in tale grave errore ma spero di insegnare loro a non cestinare i libri e a tal proposito, inculcherò nelle loro teste che: "Le biblioteche non si fanno...crescono".
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