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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Beh, sarà low cost, sarà conveniente, sarà veloce, ma ci sono condizioni che col tempo non sono più disposto ad accettare. A prescindere dagli aumenti camuffati sotto voci sospette, le compagnie che praticavano tariffe economiche, hanno aumentato i prezzi sfacciatamente e senza ritegno. Faccio spesso Bari/Milano a/r, ma dopo esperienze insopportabili e attese interminabili, ho deciso di viaggiare in treno e quelle otto ore di tempo che impiega il "Freccia Bianca" delle nostre Ferrovie, si avvicinano molto alle ore che perdo per entrare in aeroporto, fare la coda per passare i controlli: togli le scarpe, togli la cintura, apri il PC e tutto il resto che è obbligatorio, raggiungere Milano da Bergamo e poi la mia destinazione, non saranno otto ore, ma manca poco. E poi, tre sedili assegnati ma da fare battaglie psicologiche per conquistare il bracciolo con i vicini. E per andare al bagno? Se sei il primo vicino al corridoio va anche bene, altrimenti se si è seduti vicino al finestrino, devi far alzare due persone. No, non ci sto più: viaggio in prima classe col treno e godo di poltrone eccezionali, posti comodissimi, faccio due passi quando mi va e braccioli da conquistare, non ve ne sono. Presa di corrente a disposizione, tavolinetto davanti per poggiare di tutto e di più: dai, coraggio Carle', otto ore passano in fretta. Infine, solo chi progetta aerei per compagnie low cost, è convinto che gli umani abbiano le gambe come il signore comodamente seduto...su in alto!
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