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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Riepiloghiamo: lei si chiama Malika Chalhy, 22 anni originaria di Castelfiorentino (Fi), dichiaratasi lesbica e cacciata di casa dai suoi genitori. Fece scalpore quando accadde non molto tempo fa, in Italia siamo molto sensibili quando certi avvenimenti vengono presi con molta sensibilità. Pensate, scattò una gara di solidarietà per la giovane donna che aveva avuto il torto di ammettere in seno alla sua famiglia di essere lesbica. Furono raccolti per lei 140 mila euro, una somma niente male che ci rese molto generosi nell'immaginario collettivo. Il fatto è tutto qui, non se ne parlò per un po' visto che a Malika erano stati forniti i mezzi e il modo sereno per continuare gli studi e sistemarsi fuori dall'ambito familiare. Oggi purtroppo torna agli onori della cronaca, perché si è saputo che la ragazza con parte di quei soldi si è comprata una mercedes usata per 17 mila euro e un cane di razza per 2.500 euro. Beh, cosa si aspettava Malika, un applauso? E no, specie chi abbia partecipato alla colletta, si è roso il fegato: "Noi abbiamo dato, offerto soldi per scopi ben precisi e lei li sperpera?". Questo è stata la reazione dei più fra i tanti generosi e solidali italiani. Lei pima ha negato, poi ha ammesso, ha cincischiato, insomma ora siamo alla "redde rationem": "Ci fai o ci sei?". Le reazioni sono tante e non tutte a sfavore, ma una battuta mi ha colpito in modo particolare: "Le hanno dato liberamente quei soldi e altrettanto liberamente lei li ha spesi! Non ha commesso nessun reato!". Vi giro questo pensiero e ditemi cosa ne pensate: funziona così o c'è da incazzarsi?
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