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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Non ho molto tempo per scrivere un post, pertanto, vado subito al punto per essere breve. So che in questo momento la maggior parte di voi stia dicendo: "Non potrebbe essere sempre così...giorno dopo giorno, con poco tempo a disposizione?". Capisco e me ne dolgo, spero di accontentarvi quanto prima e credo che accadrà presto. Intanto, andando avanti, desidero richiamare la vostra cortese attenzione sulle funzioni cerebrali che ognuno di noi mette in moto quando viene posto dinanzi a foto, quadri e tutto ciò che rappresenti qualcosa: istintivamente avviene nella nostra testa, la realizzazione di ciò che vediamo e sulla quale quindi esprimiamo sempre con eccessiva fretta, giudizi che in realtà se espressi con cognizione di causa e un minimo di riflessione attenta e peculiare, ci renderemmo subito conto di aver pensato nel modo scorretto e parlato con altrettanta sufficienza. In realtà, non a caso si suggerisce di accendere il cervello, aprire il cervello, mettere in moto i neuroni ecc.ecc. Troppo spesso l'immagine ci soverchia, ci manipola e ci travia. Siamo convinti di aver visto qualcosa che in realtà non è ciò che pensiamo, un po' come quei giochini basati su immagini, foto e/o dipinti dove pongono la domanda "Cosa vedi?" e noi istintivamente senza pensarci su rispondiamo convinti di dire ciò che effettivamente non è!
E lo sapevo io, ero convintissimo che avreste pensato a quelle. No, sarebbe stata sufficiente un osservazione più attenta e particolare per capire che non sono ....ginocchia!!!!
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