CARICO A CHIACCHIERE

Tende sempre più a calcificarsi uno strano principio nei social: poiché v'è libertà d'espressione, io ho il diritto di dire tutto ciò che mi passa per la testa! Beh, come tu m'insegni, non funziona proprio così, ossia, possiamo sì riferire il nostro pensiero, il nostro parere, ma sempre nel rispetto delle persone.Possiamo batterci sulle parole, sulle locuzioni e sulle idee, ma offendere vistosamente e verbosamente una persona, ritengo esuli da un confronto che si presume debba essere quanto meno civile ed educato. Detto questo abbiamo valutato e stigmatizzato il twitter del coglionazzo! I maestri che pare si siano espressi con garbata sufficienza, mi sembrano molto "interessati" nel non riconoscere abbastanza talento al Bosso. Ci sta tutto, va bene così non abbiamo da aprire confronti dialettici con costoro. Sappiano tuttavia, che pietismo e lacerante accondiscendenza verso il prossimo che sia diversamente abile, non costringono a dimostrare niente a nessuno e se il soggetto si presenta al pubblico, avrà i suoi meriti a discrezioni di tutti. Come dici tu: le lacrime della violinista non mi sono parse da copione stabilito a priori, quindi ognuno di noi si è fatto le sue idee e ha tratto le sue considerazioni sul conto del Maestro Bosso. Ciao Giorgio, buondì.