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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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No, non ci posso credere! State rompendo gli zebedei con il referendum, il Brexit, con l'ostruzionismo ferreo all'immigrazione di qualunque natura sia, avete provocato indirettamente morti tra i "Campeggiatori " abusivi a Calais in attesa di sfruttare la Manica per giungere sulle bianche scogliere di Dover e ora, come se non bastasse, vi accapigliate tra di voi su un argomento grave, vitale e irrinunciabile? Vi state scazzando sul...punto esclamativo? E va bene che siete inglesi, va bene che ogni occasione sia buona per le correzioni e le abolizioni, ma cazzegiare a livello ministeriale coinvolgendo tutta la classe insegnati e culturale del Regno, a me, me pare na' strunzata!!!! Sapete come è stato definito? "Oltraggioso e arrogante", porlo alla fine di una frase, è increscioso, irricevibile e inutile. Al segnale del ministero dell'Istruzione si è scatenato l'inferno: non solo sui social dove le scuole di pensiero in libera uscita sono tante, ma anche a livello universitario c'è maretta sulla improvvida scelta definita dall'emerito di Letteratura prof. Sutherland: "Queste linee guida sono ridicole, tutto dipende dal contesto della frase e del discorso!". Specie i giovani ne fanno largo uso e il richiamo agli insegnanti è categorico: segno rosso inderogabile! Addirittura per essere più chiari al riguardo, è stato approntato un bel vademecum con i limiti dell'interpunzione accettabili. Solo frasi che iniziano con "How" (come) e "What" (che) potranno essere ritenuti corretti e con un solo punto esclamativo. Insomma, non bastano i problemi che attanagliano il mondo: l'immigrazione esondante, l'economia, l'alta finanza che si arricchisce sempre più, le banche che si arricchiscono sulla pelle della povera gente, ora se ci mettiamo pure a discutere sull'uso indiscriminato del punto esclamativo, non ne usciamo vivi! E pensare che il ministro dell'Istruzione Gibb (no non è quello dei Bee Gees), nei suoi scritti pubblici compresi quelli sui social, ha sempre abusato dei punti esclamativi. Ora sa dove può metterseli!!!!!!! (quanti ne ho messi...manco li ho contati!).
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