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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Sulla celebrazione odierna, è da tanto che posto sull'argomento e fino a otto anni fa, mi rifiutavo di accettare la "Festa della Donna" solo perché non vi fosse mai stata una festività relativa e corrispondente per l'uomo. Mi chiedevo anche il perché, ma non avendo mai voluto approfondire, non stavo a pormi problemi inutili e lasciavo correre le polemiche e le discussioni: tutte animate bonariamente con le amiche inviperite per il mio mancato riconoscimento ufficiale. Ora, tanto per essere onesto intellettualmente e consenziente alla rivalutazione, porgo i miei sinceri auguri a tutte le donne con un solo pensiero: "Grazie per esserci su questo pianeta". Ma ora fatemi argomentare l'altra faccia della medaglia che è questa:
Allora esiste!!! Quindi siamo presi anche noi in considerazione: la festa dell'Uomo è il 19 novembre, celebrazione internazionale indicata dall' ONU e nata in Togo e Trinidad: subito dopo, con la collaborazione dell'UNESO la festa si è estesa su quasi tutto il pianeta. Nulla a che vedere con i risvolti della festa della donna, il 19 novembre si mette in evidenza la figura maschile in genere, poiché capace di aver portato contributi concreti alla comunità, alla famiglia e alla società. Insomma niente feste in pizzeria, ristoranti, mimose, cene allegre e spogliarelliste per noi. Vabbè, almeno contiamo sull'ufficializzazione che è partita nel 1999. Invece c'è un'altra festa dell'uomo più interessante e meno istituzionale di quella dell'ONU: è il 2 agosto che si celebra in quel di Monteprato (UD).
Beh almeno questa ha una sua storia alle spalle, ha una sua credibilità. E' festa in particolare nella zona del Friuli e gran parte dell'arco alpino. In particolare è la festa dei testicoli umani, quindi gli uomini che sono portatori naturali di tali pendagli, fanno festa. In epoca Napoleonica, i soldati indossavano fuseaux molto attillati e necessariamente dovevano portare i "gioielli" da un lato, ovvero a sinistra. Pertanto dalla frase francese "les deux a gauche" (appunto i due a sinistra), la traduzione pronunciata nell'idioma montanaro friulano ha portato a questo "do de agosto" molto francesizzata e pertanto il 2 agosto tocca agli uomini. Concludo: nel rilevare che ancora una volta non ci sia par condicio tra uomini e donne in quanto noi maschietti abbiamo due date, c'è tuttavia da prendere atto che quella del 19 novembre è una festa....mo' una festa mi sembra esagerato, è una commemorazione da camposanto (visto anche il mese), mentre quella del 2 agosto è sicuramente più vicina alla festa delle donne: divertimento, piacere di stare insieme e tanta allegria. Peccato quell'origine della sagra montanara: loro in realtà non festeggiano l'uomo, ma i coglioni! Beh, io me la svignerei, con il vostro permesso! Auguri ancora donne, ci sia sempre e solo un otto marzo per voi.
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