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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Quindi, come eravamo soliti dire? Italiani: popolo di santi, poeti e navigatori. Non male per un popolo di antica civiltà con grandi e talentuosi uomini fantasiosi e artisti. Purtroppo, ritengo che una quarta e peculiare categoria vada aggiunta alle precedenti, visti i dati raccolti recentemente. Ecco, i falsari, i bravi e incomparabili falsari italiani, hanno guadagnato il diritto di essere citati con i grandi nostri rappresentanti. E vabbè per la pizza, il mare, i sole e il mandolino, ma attribuire ai napoletani la "produzione" dell' 80% di tutta la produzione mondiale di banconote false, mi sembra un modo semplicistico e spiccio per liberarsi di un grande e grave prolema. Il punto focale nasce nell'immediato dopoguerra quando cominciarono a falsificare le lire: il famoso film "i Falsari" con Totò e de Filippo è un chiaro esempio. Poi man mano, la tecnica e la bravura sono stati determinanti per acclarare la superba bravura. E' nata così la classe napoletana del falso e oggi, fanno scuola, vengono da tutte le parti del mondo per imparare tecniche e procedimenti. Otto banonote su dieci, sono fabbricate nel napoletano (la provincia di Caserta e anche molto ricca di falsari) e i dati appunto, attribuiscono alla vasta zona, l'accentramento dei falsari e dei maggiori sequestri. Le forze dell'ordine sequestrano e loro continuano a ciclo continuo. Inoltre e a parte le banconote, si falsifica di tutto da quelle parti e la percezione generale e pregiudizevole, induce a credere che per loro è un modo alternativo e legittimo per lavorare e campare. E' cultura anche questa, in fondo per loro non è reato, non sono criminale e non fanno male a nessuno. Mah, tutto ciò, nel prendere atto che questa è storica verità, non sono molto propenso ad accettarlo serenamente; se vogliamo un po' dappertutto si falsfica e si produce campando sul falso! Ecco, a volte sembra facile e sbrigativo liquidare un problema così, ma anche se la verità è lampante, sarei più prudente e attento a non fare facile demagogia.
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