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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Ci sono popoli capaci di dare voce allo spirito e corpo al contatto con i propri cari defunti. I giapponesi per esempio, sono in grado di inventarsi una cabina telefonica attrezzata per comunicare con chiunque abbia lasciato questo mondo. Tutto nasce dall'iniziativa del signor Itaru Sasaki: egli perse nel 2010 un caro cugino che fu travolto dal drammatico tsumani che devastò il nord-est del Giappone. Oggi, a dieci anni dalla scomparsa di tante vittime innocenti travolti dalle acque, il Signor Sasaki ha impiantato nel suo giardino, una bella cabina bianca (per i nipponici il bianco è il segno del lutto) con un classico telefono del passato: Itaru entra in cabina, compone il numero del cugino e...parla con lui. Le parole le cattura il vento, le contiene nelle sue folate e le trasporta al defunto; lo stesso vento, si fa carico di recare le parole del cugino che risponde dall'aldilà per chiacchierare con lui. Fantasia e magia si fondono, quando l'anima dolce vuole qualcosa, si rivolge alla natura ed essa si fa carico di creare fantastici presupposti che quietino la sofferenza per una persona cara e le emozioni fanno il resto. Il cuore e il nulla sono in contatto, possono somatizzare suoni e percepire parole o suoni che sembrino tali; i giapponesi sono specialisti, la loro acuta sensibilità spirituale li mette in condizioni di realizzare l'impossibile o quanto si creda sia impossibile. Non ha tardato, questa follia del signor Sasaki a diffondersi e in poco tempo, un pellegrinaggio vero e proprio si è creato verso casa sua per raggiungere il giardino magico. Code e viavai di persone che vogliono parlare con i propri defunti: chiedono a Itaru di cogliere la loro buona occasione e si accomodano al telefono. La continua brezza marina della città di Otsuchi fa il resto, mette in onda i suoni e le pseudo voci dei defunti e dei viventi: telefonate toccanti, emozionanti, rasserenanti e nostalgiche, un continuo avvicinarsi ai propri cari che non trova eguali in nessun angolo della terra. Ora però giro la medaglia e vi mostro un'altra faccia che vi lascerà basiti e porrà l'accento sulla diversità delle culture dei popoli. Vi parlerò di un tormentone estivo che si ballerà ovunque: motivo molto ritmato, ben eseguito e degno di attenzione: lei è Romina Falconi e il brano si intitola "Magari Muori". Buon ascolto:
Carino vero? Beh...nulla di strano, ma sappiate che trattasi della campagna pubblicitaria della "Impresa Pompe Funebri TOFFA". Brano propedeutico, e ascoltando le parole del testo, si comprende come la Toffo sia in grado di mettere in preventivo il nostro funerale, quello dei nostri cari, con prezzi buoni e anche a rate: prenotare oggi per pagare in comode rate. Ecco, ho unito le due notizie e fatta la dovuta comparazione: ditemi se le culture di due popoli possono eguagliarsi in certe particolari circostanze: da una parte si somatizza il dolore, si scomoda vento e la brezza marina per parlare con i propri cari, e dall'altra si fa della pubblicità la vera...anima del commercio e.... dell'animaccia nostra e sua!
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