|
Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« PARSING BILL | UNA LOTTA IMPARI » |
Magari siamo tutti ecologisti e favorevoli al salvataggio del pianeta terra. Tutti a dichiararci, tutti pronti a batterci per portare il nostro contributo alla lotta dura e impegnativa che possa servire al miglioramento del mondo...ecologico. Lo vogliamo bello e pulito e per dare una mano siamo (o saremmo), pronti a non lavarci e ad abbandonare il nostro standard abituale per tenere alto il livello della nostra igiene personale. In verità il segnale è stato già dato concedendo un riguardo diverso ai panni sporchi; ovvero, non si lavano più in famiglia o quanto meno, non si lavano con la solita frequenza abitudinaria. Molti si stanno regolando in tal senso, si sono limitati i lavaggi specie quelli in lavatrice e quel poco che si lava a mano, lo si fa usando prodotti che non inquinano, prodotti scelti e privi di ogni "veleno" possibile che danneggi il rapporto ecologico tra scarichi e terra (mare compreso). Un'impresa da "missione impossibile" quasi, una rinuncia che oggi riguarda anche nomi importanti di personaggi noti: attori, cantanti e altri che dichiarano candidamente di usare abiti senza lavarli per lungo tempo, l'intimo che si lava ogni tanto, e altro ancora che si indossa sporco e volentieri, purché il pianeta si salvi. Non so voi, ma io penso che sia un sacrificio inutile ma anche deleterio sul piano personale; come si fa a lavare una camicia, una mutanda, un reggiseno e abiti che si indossano continuamente, una volta ogni tanto? Ora, a tutto questo, aggiungiamo anche l'igiene personale e tendiamo a lavarci sempre meno: i bagnoschiuma, gli shampoo per i capelli e tutti quei prodotti specifici di cui ci serviamo perché la cosmesi in genere ci convince ad usarli spesso per il nostro corpo, ingolfano i nostri scarichi, riempiono i depuratori che non sempre riescono a filtrare tutto e ci scappa sempre il componente più riottoso, più resistente e più velenoso. Se questa "mania" prende piede e continua con questo ritmo, giungeremmo alla divisione degli umani: quelli che "brutti, sporchi e cattivi" e quelli che "belli, lindi e puliti". Già era un problema affrontare il banco di prova più severo: il mezzo pubblico affollato. Pigiati e costretti gli uni contro gli altri, la prova sudore sotto le ascelle era la situazione dura e tosta da affrontare: reggiti qua, reggiti là e via alle varie profumazioni, dal lezzo "eau de fogne" oppure "eau d'oignon", all'olezzo dei vari deodoranti con varie profumazioni persistenti ma gradevoli quanto meno, all'olfatto.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
|