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OGGI MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO

Post n°3381 pubblicato il 07 Novembre 2019 da monellaccio19
 

 

 

Non riconoscere come siamo caduti in basso, lentamente e inesorabilmente, in questo paese al quale con subdola sufficienza e leggerezza, si sia data la stura all'estrema destra, significa non sentirsi più italiani nel vero senso politico e sociale. Sono anni ormai che la politica tutta, barcolli e non avverta come la destra populista e sovranista dia colpi ben assestati alla nostra vera e reale democrazia. Nascondendosi dietro la spicciola demagogia, siamo a guardare gli "asini che volano" e non consideriamo atti, parole e gesti che introducono edulcorate nuove aperture ai peggiori estremisti di destra. Da oggi la senatrice Liliana Segre, novantanni e una sua storia intensa e pregevole alle spalle, è sotto scorta 24/24 h. accompagnata da due carabinieri. A causa delle centinaia di minacce che riceve giornalmente, perpetrate costantemente e verbosamente nei suoi confronti, la signora Segre ha una sua colpa: è EBREA! Quindi come tale e per la sua ferma posizione politica e sociale, per le sue battaglie che conduce da decenni contro nazismo, fascismo e parentele varie, è ormai sotto il mirino infallibile dei destrogeni che finora erano dormienti e quieti e che desiderano solo la sua "scomparsa" politica e istituzionale. Non ho parole, non riesco ad accettare tutta questa follia basata su odio e rancore verso i propri simili e verso i connazionali: dai negri italiani a tutti coloro che osano contrariare e combattere questa avanzata spregevole e ineluttabile, per come si stiano mettendo le cose, non ci sono parole. Negare con sciocchi pretesti, con giri di parole ampollose tutto ciò, ci può fa sentire solo in un modo: non essere italiani per la vergogna! Fate un po' voi, io mi sento così, voi fate come se foste a...casa vostra!

 
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Vince198
Vince198 il 08/11/19 alle 08:50 via WEB
La condanna per gli insulti alla Segre è più che sacrosanta, senza se e senza ma, tuttavia permane in me il dubbio che si voglia andare oltre: a tutti i costi sanzionare, oltre quanto predetto, di chi non è allineato a certo pensiero "radical" che cala dall'alto come fosse un comandamento divino.
Tralascio il fatto che una moltitudine di gente non ha neanche studiato il fascismo (io l'ho studiato sui testi dello storico Renzo de Felice - comunista all'epoca - ed oggi chi dice che ci sono richiami a quella dittatura è un ignorante della peggior specie, in malafede, una specie di marionetta che si lascia suggestionare da certi riferimenti politici che non hanno più niente di serio da dire - all'oggi - in tema di politica per i cittadini), qui siamo sulla via del pensiero unico che tanto piace a certa sinistra, loro si di hater pro domo sua tipo donna Prassede, che riguarda non solo il fascismo ma tutta una serie di "niet" che vanno ben oltre quanto stabilito dall'art. 21 della costituzione. Se vuoi ti faccio l'elenco delle aggiunte e varianti al tema principale che ha riguardato la Segre e cui convengo al 100%. Pertanto dico SI E CONVINTAMENTE alla Segre avverso haters che l'hanno offesa ma sul resto no, non ci siamo, neanche per idea!
Sulla Segre mi ritrovo perfettamente in questo virgolettato:
«Mi vergogno in questo momento di essere italiana». «No, questo mai». Racconta l’imbarazzo espresso a Liliana Segre e la risposta di amore per il suo Paese che le ha dato, nonostante tutto, la senatrice a vita, la signora Maria Maddalena Maran. È venuta ieri da Padova a Milano per una mostra a Palazzo Reale. Ed è a poca distanza, in Galleria Vittorio Emanuele II, che incontra Liliana Segre, superstite di Auschwitz-Birkenau, vissuta nell’Italia delle leggi razziali e delle deportazioni, costretta in quella di oggi, a 89 anni, ad avere una scorta. «L’ho vista per caso — dice la signora Maran —, è stato un onore e mi è venuto spontaneo esprimerle solidarietà. L’ho incoraggiata a non mollare».
So che questo mio commento tio farà inc .. però io mi sento libero di esprimere, finchè sarà possibile farlo, mie idee su TUTTO senza che maitre a penser salgano in cattedra e con la bacchetta in mano impongano le loro idee, specialmente per legge. Ci sono problematiche molto più urgenti per i cittadini che non questa.
 
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