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« E CHI NON LO FA IN...COM...E VOI COME SIETE MESSI? »

PER CERTE SCELTE CI VUOLE CORAGGIO

Post n°3650 pubblicato il 21 Agosto 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Nella vita, prima o poi, capita di trovarsi di fronte a decisioni da prendere per forza. A Fermo nelle Marche, due ragazzi hanno tentato un furto in un appartamento. Lasciato il motorino per strada davanti al portone, si sono introdotti nella casa e hanno cominciato a rovistare raccattando roba da portar via. Purtroppo i proprietari sono (probabilmente) rientrati in anticipo e notando le luci accese nell'appartamento, si sono fortemente insospettiti e hanno chiamato il 113. Si sono precipitati in casa gridando "Al ladro...al ladro" e ciò ha messo in allarme i ragazzi che hanno mollato tutto e si sono lancianti in strada dalla finestra. Purtroppo, pur non essendo un piano troppo alto, si sono feriti ma nonostante l'impossibilità a correre, hanno raggiunto il motore e sono fuggiti prima dell'arrivo della polizia. Ancora una caduta con il motorino li ha frenati nella fuga, quindi ancora zoppicando hanno fatto perdere le loro tracce. Questo il fatto, tuttavia, la notizia si arricchisce di un particolare molto interessante: durante le indagini, il papà di uno dei due, ha condotto il figlio in questura denunciandolo per il furto che aveva commesso. Una decisione, una scelta importante: un genitore che sceglie di "condurre" il figlio reo di furto direttamente in Questura, non è frequente e leggere la notizia mi ha impressionato. Il gesto è da ritenere, sotto il profilo sociale e civile,  retto e rispettoso nei confronti della legge. Ma quanti genitori sarebbero pronti a farlo? Quanti, raccogliendo tutto il coraggio e il senso di responsabilità, si comporterebbero così? Ecco vi lascio con questo interrogativo poiché io in questi minuti, non sono stato capace di darmi una risposta certa e indiscutibile.  Voi che fareste in simili occasioni? 

 
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Rispondi al commento:
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 21/08/20 alle 14:33 via WEB
beh, ne stavamo già parlando, a proposito del mio post; ora abbiamo un esempio concreto (di certo né il primo né l'ultimo) e ciò riporta l'attenzione sul fenomeno; lodevole il contegno del genitore, anche se (che vuoi…, sono un po' malizioso…) ci vedo un indubbio secondo fine: in virtù del suo atto, le autorità minimizzeranno tutto e gli riconsegneranno il pargolo senza che questi subisca il ben che minimo procedimento, neppure esser preso per le orecchie e ricondotto a casa. A quando la prossima "ragazzata"??
 
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