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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Conoscete il "bonus Cultura" introdotto dal Governo Renzi? Un'iniziativa piuttosto interessante nata con uno scopo specifico e contestuale ai maledetti atti terroristici di Parigi del 2015. L'Europa tutta fu sconvolta dalla feroce serie di attentati al "Bataclan" e in altri luoghi pubblici; l'opinione pubblica, sconvolta e impaurita, chiedeva sicurezza, protezione per tutte le nazioni a rischio attentati terroristici. L'iniziativa del "bonus cultura", prevedeva per i neo diciottenni, un contributo di 500 euro per il diritto alla cultura, allo studio, attenzione alle periferie e associazioni culturali. Un progetto ambizioso che si impostò semplicemente su principi basilari: non c'è sicurezza per un paese se non c'è cultura. Furono stanziati due miliardi di euro: per ogni euro speso per la sicurezza dei cittadini, v'era da spendere un euro per la cultura dei giovani. E così fu, l'impegno valeva anche per gli insegnanti con il "bonus docenti" e per i giovani. Nel corso degli anni e con i governi mutati nel breve periodo, il bonus ha continuato ad essere versato, ma ribassato a 300 euro. Lo scopo era sempre lo stesso e il ministro che si sia interessato in questi ultimi due anni circa, è Franceschini. L'uso e il limite era chiaro si dall'inizio: spendere e spendere bene i soldi, comprando libri secondo il proprio giudizio e le proprie necessità, libri molto utili e ricchi di cultura. Purtroppo, qualcuno si è distratto, molti non ci pensano più, ma i giovani spendono il bonus, ne fanno largo uso, ma è cambiato l'indirizzo culturale. A parte i video giochi che erano proibiti in quanto il bonus non veniva concesso, anche per i libri, c'erano limiti molto importanti. Oggi si comprano video giochi e materiale digitale, e per i libri (ahinoi), comprano spazzatura, libri di scarso interesse culturale. Siamo ancora a sbagliare, come sia abitudine di questo stato, gli investimenti. Vi propongo qualche titolo che la dica lunga sulla cultura che vorremmo fosse focale centro d'interesse dei giovani diciottenni: "Ti saluta 'sto cazzo!", "Scoreggiare meglio", "Cucinare la merda", e tanta altra carta straccia: senza un controllo accurato, v'è solo anarchia mirata e libera scelta. Amazon è oggi uno dei più grandi bacini d'utenza, ma altri sono favoriti in queste scelte scellerate. Ecco perché abbassando il bonus, liberando gli acquisti e girando la testa dall'altra parte, nessun controllo e gli amici degli amici, sono favoriti e godono dei "consigli per gli acquisti". Lo stato investe su persone e generi che nessuno si aspetterebbe. Sono soldi che dati a personaggi della politica e a vip vicini alla politica, ci indurrebbero a ritenere che...noi investiamo i nostri soldi un po' dappertutto, tranne che nelle giuste direzioni. Scriverò un libro anch'io per entrare in questo giro perverso di mance e di aiuti di stato. Il titolo sarà: "Grazie al cazzo!".
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