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PICCOLO O GRANDE PER ME PARI SONO

Post n°3930 pubblicato il 26 Maggio 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Ecco un argomento che va a braccetto con il momento particolare che stiamo vivendo tutti. Non è importante la misura: grande o piccola che sia la siringa, ciò che conta è l'ago!!!!! Quel maledetto ago che solo a guardarlo sollecita la percezione del dolore!  Vedere l' ago comporta un aumento del dolore: se siamo consci e certi che la puntura ci farà molto male,  solo  a guardarlo, ci procurerà  un fastidio maggiore. La consapevolezza di essere "contattati" da un oggetto appuntito, aumenterà il dispiacere per il dolore percepito; la sensazione dolorosa nasce dalla correlazione delle nostre esperienze trascorse: cioè, attraverso vista, udito, pelle e organi, il cervello riceve diverse informazioni che una volta elaborate, generano la sensazione che accompagna il dolore strettamente legato al nostro stato emotivo e mentale. Ovvero: il dolore non è una sensazione strettamente associata alla presenza di un intenso stimolo doloroso, ma lo avvertiamo anche in assenza di cause evidenti e percepibili, poiché il nostro sistema nervoso interagisce  con situazioni regresse archiviate in precedenza, fortemente presenti emotivamente e richiamate all'occorrenza. In sintesi, la spiegazione è una sola: basta non guardare l'ago e il dolore sarà limitatissimo, quasi impercettibile! Basta non guardare l'ago? E' una vita che i più fifoni non lo vedono 'sto kakkio di ago....eppure.....Io, per esempio, quando sono costretto ad avere rapporti con il puntuto aculeo, più non lo "vedo" e  più aumentano gli incubi provocati dal medesimo  e dal suo socio correlato, il dolore! Le intramuscolari me le pratica il 51% e non vi dico il piacere che...prova! Lei e il mio dolore sono in società, fanno a gara a chi fa...peggio!!!  E' solita puntare l'ago sulla natica o sul braccio e poi...picchia con un martelletto lo stantuffo inoculatore della siringa!!!! L'ago non lo vedo...ma che dolore!!! 

 
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un_uomonormale0
un_uomonormale0 il 26/05/21 alle 16:35 via WEB
Personalmente detesto quell'operatore o operatrice che adotta i sistema dello strofinare insistentemente la sede dell'inoculazione. Sono convinti che in questo modo si "narcotizza" il punto. Non è così. La mia infermiera in casa è mia moglie ( abbastanza brava ). All'inizio, da sposini, aveva questa abitudine. Le spiegai che non sortiva alcuno effetto narcotizzante ma peggiorava il pungiglione. Le insegnai, di passare un po' di cotone imbevuto di alcol, un bel "schiaffo" sul gluteo e zac: fatta l'iniezione. Se le pratico io, neanche questo; solo una carezza di cotone imbevuto e giù l'ago nel quadrante superiore esterno; e cioè parallelo al solco intergluteo. Buona sera signor Belenofobo....
 
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