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OLTRE IL FUTURO DI...DOMANI MATTINA

Post n°4063 pubblicato il 11 Ottobre 2021 da monellaccio19
 

 

Siamo messi male e non a caso, il blocco totale dell'erogazione di elettricità in Libano, è un segnale che la dice lunga sul momento critico mondiale. Manca la luce in tutto lo stato libanese, le centrali elettriche sono spente e la corrente tornerà solo quando potranno riprendere le forniture di carburante. In uno dei suoi porti, sono ferme due grandi navi cisterne in attesa che siano regolati i conti precedenti. La crisi coinvolge un po' tutti e ancora non a caso, da qualche tempo si è tornati a parlare di nucleare anche da noi. Il chiacchiericcio si è arricchito con le varie posizioni sul tema: siamo tutti coinvolti e parlarne, confrontarsi, è il minimo indispensabile con le pulsazioni dei mercarti che trattano materie prime. Pochissimi giorni prima delle ultime elezioni amministrative, sono stati pubblicati i risultati di un sondaggio politico chiedendo alla gente cosa ne pensasse di un eventuale approccio dell'Italia con il nucleare. Sarà stato per prudenza, sarà stato per evitare scossoni all'elettorato, certo è che questo sondaggio è passato inosservato e a pochi giorni dopo le elezioni, non se ne parla assolutamente. Beh, lasciatevi sorprendere dai risultati: il 31% degli italiani sostiene che sia  stato un errore rinunciare a suo tempo, il 20% è favorevole a reinserire il nucleare  nei piani di sviluppo del paese, il 39,7% è decisamente contrario al nucleare perché è troppo pericoloso, i rimanenti nicchiano e sono indecisi. Non è poi tanto strano che una buona parte, anche se  con argomenti diversi, sia propenso a parlare di centrali: oggi siamo alla nuova generazione del nucleare, le centrali sono più piccole e i pericoli sono limitatissimi e preventivamente controllabili. Insomma, per sottrarsi alla situazione attuale, certamente destinata a esaurirsi con la penuria dei prodotti e con la necessità di eliminare il CO2, e la nuova tendenza dell'eolico e del solare  siamo costretti a studiare le dovute alternative. Quel famoso referendum di tanti anni fa, ebbe la sua natura genetica e molti lavorarono per spaventare la gente. Oggi il progresso ci pone dinanzi a molte necessità e dobbiamo provvedere. Anche una condizione multipla non sarebbe da escludere: eolico, solare e nucleare, per esempio, potrebbe portare benefici. Vi cedo il boccino, parliamone e confrontiamoci, mentre vi ricordo che siamo circondati, immediatamente oltre le Alpi, da diverse centrali nucleari e quasi tutte sono di nuova generazione. 

 
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diego2020200
diego2020200 il 11/10/21 alle 13:03 via WEB
Il fotovoltaico pesca 1800 ore/sole al nord, 2.000 al centro sud, 2.200 al Sud. In Sicilia sono stati fatti enormi investimenti sull'eolico che non funziona, in mano alla mafia si dice o a società incapaci, a dimostrazione che siamo sempre degli sprovveduti, per usare termini non perseguibili, In puglia invece di aumentare la produttività agricola sono stati installati migliaia di pannelli solari che l'ENEL ha scoraggiato pagando una miseria come rimborso Kwatt. Ne so qualcosa io che ho un "miserabile" impianto fotovoltaico. In Italia manca solo la STRATEGIA che nessuno conosce, visto il livello culturale dei nostri parlamentari, allora la domanda non è quella cosa pensiamo di questo o di quello ma: cosa vogliamo fare nei prossimi 20 anni sull'energia adottando piani quinquennali da rivedere o correggere avendo individuato chiare e precise LINEE GUIDA ? Nulla in nessun settore, ILVA, Alitalia, industrie pubbliche e private sono anni che attendono di capire dove vogliamo andare, ma nessuno lo sa. Andremo tutti in malora ?? Questa è la possibile eventualità che ci attende....
 
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