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DA OGGI SI VOLERA' ALTO?

Post n°4067 pubblicato il 15 Ottobre 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Ieri sera, proveniente da Cagliari, è atterrato a Fiumicino l'ultimo volo della Compagnia Italiana Alitalia. Dopo settantaquattro anni di onorevole servizio aereo battendo la nostra bandiera nazionale, il brand scompare e potrebbe essere acquisito dalla nuova società battente sempre la nostra bandiera, ma con un nuovo nome: ITA.  Un giorno memorabile oggi, gli aerei che si alzeranno in volo, per il momento e attendendo la risoluzione per la cessione del marchio che dovrebbe avvenire entro oggi, saranno solo per la nuova compagnia. Sono sincero: dovrei essere felicissimo, fare salti di gioia per questa "dipartita" definitiva che chiude una storia lunghissima fatta di momenti onorevoli e marcati dallo stile, dal garbo del personale e dalla bellezza molto fashion delle nostre divise che tutto il mondo ci invidiava. Ma questo "baraccone" da cinquant'anni circa, era solo un bacino elettorale, un modo per accontentare le clientele e uno sperpero di danaro pubblico pazzesco. In dieci lustri, Alitalia è costata a noi tutti 13 miliardi di euro, ovvero e per essere più diretti con le tasche dei cittadini, 500 euro a famiglia o 216€ per ogni cittadino compresi i neonati. Ho attaccato più volte questa maliziosa società sempre in mano ad amici e amici degli amici, gestioni facili e avventurose, stipendi manageriali offerti senza alcuna condizione, stipendi per tutti con molta generosità e in qualunque momento. Dovrei essere felice perché finalmente chiude uno degli abomini più disastrosi di questo paese e insieme alla RAI, roba che ci costa maledettamente. L'Italia è piena di codesti baracconi a nostro totale carico e rendono o non rendono, siamo sempre noi a sborsare. A breve ci sarà l'elezione dei vertici RAI, ne vedremo delle belle e molti di voi capiranno cosa significhi esattamente baraccone mantenuto da noi. Concludo: non so come finirà questa storia di ITA  e quanto durerà, mi spiace per chi abbia perso il posto, mi spiace per chi sia rimasto e abbia dovuto rivedere il suo compenso, ma se posso essere sincero, temo che con ITA sarà come con il lupo: perderà il pelo ma no il vizio. Spero di no...ma torno a non godermi la mia vantata e non espressa felicità per la dipartita dell'Alitalia. No fiori, ma opere di bene. 

 
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diego2020200
diego2020200 il 15/10/21 alle 19:37 via WEB
Caro Carlo Temi scottanti. Anni fa Prodi che non ha mai brillato per una buona amministrazione propose la cosa giusta vendere ALITALIA, allora si poteva, ma guai diceva qualcuno a perdere la compagnia di bandiera (11.601) dipendenti. Poi fu divisa in due quella buona fu venduta e noi ci siamo tenuti ovviamente quella che produceva debiti. Non cito i finanziamenti degli ultimi due anni vietati dalla comunità europea, con circa 2.800 dipendenti (i candidati sono oltre 10.000) rimane con 52 aerei che faranno i voli più affollati dal punto di vista competitivo in Europa, quindi non riuscirà a battere la concorrenza (Ryanair e c.). Quindi l'agonia non è finita. Abbiamo una compagnia che accumulerà perdite su perdite ripianate dal solito "Pantalone & Arlecchino". La RAI, nulla da dichiarare, Cassa del mezzogiorno, GEPI, STET, CNEL e tante altre, tutti gioielli costati centinaia di miliardi ma ottima fauna per le campagne elettorali.
 
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