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« MORIRE DI NONCURANZA SI PUO'CRACCO: LA STORIA INFINITA »

FACCIAMO A CAPIRCI

Post n°4172 pubblicato il 31 Gennaio 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

 

Ci sono alcuni aspetti, quando viviamo grossi problemi collettivi come il covid, che cogliamo in ritardo e addirittura non ne siamo a conoscenza perché impensabili. La storia della proprietaria di un negozio di Cremona, è poco nota ma chissà quanta gente è coinvolta. Il negozio "Per filo e per sogno" tratta biancheria, è lì da trentaquattro anni e la signora Maria Rosaria Ziglioli di 58 anni, dopo molti anni di buon lavoro e di affari rassicuranti, oggi è costretta a chiudere a causa delle mascherine sul volto dei clienti. Perché mai? Perché la signora è sorda! Pensate che a causa di cure oncologiche, ha perso l'udito 38 anni fa, ma lei ha imparato molto bene a leggere il labiale e così durante tutta la sua attività, non ha mai avuto problemi per relazionarsi e dialogare con la clientela. Ora dopo un paio di anni, con l'impiccio e l'impaccio delle mascherine, la signora Maria Rosa, è in grosse difficoltà: le mascherine le impediscono di comprendere le richiese e la gestualità per quanto possa aiutare, purtroppo non è sufficiente. Per una dannata mascherina, salta un'attività e si chiude un esercizio produttivo. Specie per chi non conosca il problema della signora Ziglioli, a volte si creano scene imbarazzanti: lei usa una mascherina trasparente indicata per i sordi, ma i clienti che non conoscono il problema, a volte pensano: "Ma questa è tonta, ci fa o ci è?". Sono due anni che si sforza di capire cosa dicano gli acquirenti, ma spesso vi sono problemi. Allora? O i clienti indossano la sua stessa mascherina, oppure dovrebbero scrivere e descrivere cosa vogliano comprare. Situazione importante, imbarazzante e poco favorevole: chiude il negozio? Va bene, interessa a qualcuno? Soluzioni alternative? Assumere una persona che medi tra lei e i clienti? Idee da proporre? 

 
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licsi35pe
licsi35pe il 01/02/22 alle 11:38 via WEB
Io certamente non ho soluzioni, il tutto è molto difficile. Forse, avvisando a clienela della sua sordità, scritta su un cartello in buona vista, potrebbe farle avere con i clienti un rapporto diverso, e producente. Il bisogno di ognuno? Scritto...il resto, penso, va da sè. Spero davvero che la signora trovi un sistema che le permetta di lasciare aperto il suo negozio. Buon primo giorno di febbraio, Carlo, ogni bene...licia
 
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