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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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CRACCO: LA STORIA INFINITA
I detrattori non vedevano l'ora di esibire quello scontrino emesso dal prestigioso locale di Carlo Cracco in Galleria a Milano. La sua famosa pizza (napoletana?) a parte le varie mutazioni subite nel tempo, oggi costa 21 euro e parlo della cosiddetta pizza margherita. Già a suo tempo, quando Cracco aprì la sua "boutique" scoppiarono polemiche a non finire: la diatriba allora come oggi, è sempre la stessa, una margherita poco rispettosa delle regole fondamentali della pizza tradizionale e un prezzo esorbitante per essere sul mercato contro un costo medio di 6/7 euro (sono generoso). Si torna sull'argomento oggi perché, come sia giusto, Carlo ha modificato la fattura del suo prodotto e mi sembra anche giusto, perché se l'approntasse come fanno tutti i grandi pizzaioli napoletani, non sarebbe più qualificato come chef ma come ordinario e bravo pizzaiolo come ve ne sono tanti. La verità è che sono ormai due le scuole di pensiero: si va da Cracco per provarla 'sta benedetta pizza e poi la si paga! Orbene, moltissimi da quel che leggo, hanno gustato la "pizza cracchiana" e sono rimasti soddisfatti e sorpresi. Hanno degustato un prodotto ottimo e all'altezza dello chef e del locale e pagato 21 euro per la sola margherita. Poi ci sono quelli che vanno da Carlo a gustare la pizza e sbavano dalla voglia di parlare del prezzo molto esoso per una pizza. Le cose stanno esattamente così: i piazzaioli concorrenti, hanno gustato la pizza e sono rimasti soddisfatti anche per il prezzo perché ci sta tutto in quella pietanza che viene servita a tavola. Ciò che non va giù alla parte avversa, è che il prodotto sia definito, citato e ordinato come una pizza margherita quando abbia poco e niente della nota pizza che tutti nel lungo tempo, abbiamo conosciuto. Pertanto e concludo: sapete come sia la pizza, se non vi va bene è inutile andare nel locale per mangiarne una. Se poi qualcuno volesse assaggiarla, sgombrasse il campo da ogni pregiudizio e la mangi, esprima un parere e paghi il giusto per quel prodotto. Infine caro maestro Cracco, secondo il mio modesto parere, se lei cambiasse nome al piatto avrebbe un successo incontrastato e soddisfacente. Io personalmente, se volessi mangiare una pizza margherita, non mi azzarderei (nemmeno gratis) a mangiare la sua, ma se volessi provarla perché no? A 21 euro ci sto. Poi le direi se mi piaccia o meno, ma se non fosse di mio gradimento, non andrei in giro a mostrare lo scontrino.
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