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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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In principio fu Beppe Grillo il precursore, l'apripista, in grado di forgiare la nuova strada della politica: un contatto nuovo con gli italiani, un approccio rivoluzionario, cestinando tutti gli interventi paludati e istituzionali, dettati da anni e anni di attività ininterrotta, dai professionisti della vita politica italiana. Salvini, bramoso e pronto per rivoltare tutti gli schemi, ribadì il suo personaggio avulso e portatore di aria nuova, dettando tempi, modi e discorsi perché salisse al vertice delle nuove performance modaiole e fosse ovunque a comunicare, tranne che nei luoghi deputati. Ieri Giorgia Meloni ha partecipato agli "Stati Generali della Natalità", sul palco era con Papa Francesco: un incontro molto significativo per ribadire i punti fondamentali sulla problematica delle nascite. Orbene, nonostante Giorgia abbia il suo staff personale, ieri la premier ha commesso errori piuttosto marchiani e probabilmente chi era autorizzato a istruirla, non conosceva. L'abito indossato richiamava il bianco abito del Papa e non avrebbe dovuto esibirlo: "Oggi siamo vestiti uguali..." le ha sussurrato il Papa accennando un sorriso. Ebbene, il "privilegio del bianco" spetta solo alle regine e alla consorti dei re di religione cattolica. E' un protocollo accettato e scelto negli anni ottanta: quindi da Francesco ci si va vestiti di nero, con tanto di veletta in testa e maniche lunghe, ma ieri, non essendo un "ricevimento" privato dal Papa, la sua scelta è stata scorretta, ma no vietata. Infine, un'altra gaffe della Meloni ripetuta due volte: ha toccato il braccio del Papa e ancor più in seguito, gli ha poggiato una mano sulla spalla. Il Papa non può essere toccato da nessuno, se Lui vuole può permettersi di toccare una persona oppure, tende la mano perché sia ricambiato il gesto e nel caso, la si può baciare come segno di rispetto. Non sappiamo se a questi due gesti impulsivi e spontanei della Giorgia, Papa Francesco al primo abbia detto sempre sussurrando: "Ahò! Che fai tocchi?" e al momento del commiato, quello sulla spalla: "Ahò! Che fai? il... ritocco?".
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