CARICO A CHIACCHIERE

Non posso - nell'ammirare quanta dolcezza mista a un filo di malinconia c'è in questo tuo post e in questo particolare giorno - non ricordare mio padre, uomo che ha vissuto la sua vita nella "campagna" fra vigneti e frutteti, il cui nome ho donato, in accordo con la parona e di cuore, al primo dei miei ragazzi per perpetuarne il ricordo.
Ovviamente il pensiero va anche a mia madre in quanto, il -6 di marzo del 1985, se ne sono andati insieme, dopo 46 anni di matrimonio, a seguito di un infausto incidente stradale.
Nella via come nella morte sempre insieme... La cosa più strana, tenera se vuoi, sono sempre stati gli sguardi e silenzi di mio padre, silenzi che suonavano bene o male nella mia mente a seconda di quello che ho combinato in quel tempo e anche nel seguito nella mia casa. Non ha potuto vedere tutti i miei figli, due sono nati dopo la sua dipartita con mamma, ma tant'è: so che da lassù vede tutto e nel suo silenzio di uomo d'altri tempi saprà dirmi tutto quello che vorrà farmi sapere, con il solo suo sguardo. Ed ho ascoltato, oggi, questo BRANO .. che tante volte ho ascoltato in precedenza da ragazzino..
Ti dirò - lo dico con un filo di polemica: è così bello sentirsi dire "Auguri papà" che se penso al "genitore uno e due" mi viene proprio da ridere! Quando sti mentacatti andranno a' fa n' bicchiere di fiele non sarà mai troppo tardi. Mandi dal Friul ^____^