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PRIMA E ULTIMA VOLTA

Post n°4848 pubblicato il 19 Marzo 2024 da monellaccio19
 

 

 

 

 

Ne è passato del tempo, troppo ormai, eppure non ho mai avvertito la necessità, la voglia di ricordarti proprio oggi. Non l'ho mai fatto e questa mancanza potrebbe sembrare irriguardosa e poco generosa nei tuoi confronti. Tuttavia, a pensarci bene, non è oggi o la ricorrenza annuale, che possa confermare, attestare, qualificare l'affetto di un figlio per il suo papà. Oltre trent'anni che manchi, ma per per me non sei mai stato assente: sempre con me, sempre nella mia testa, nel  mio cuore. Lo sai, ci vediamo spesso durante i miei sogni confusi e poco reali, ma la tua presenza anche se marginale, è netta, evidente e io sono a riproporla spesso e volentieri. Ciao babbo, ti abbraccio e scusa la novità di quest'anno, giuro che è la prima e l'ultima volta. Si vede  che sto invecchiando?

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 19/03/24 alle 17:24 via WEB
Correva il 1954 quando questa canzone fu cantata per la prima volta da Carla Boni (compagna per anni del barese Gino Latilla) altro big della musica italiana dell'eopca. Non disdegnavo, all'epoca, la bellissima versione di Eddie Calvert, uno dei più grandi trombettisti di quel tempo. Mi spiace per i tuoi, mio padre e mia madre non avevano nemmeno la patente. Un dramma immagino, però conta molto il ricordo e sono certo che il tuo come quello della famiglia, sia stato sempre vivo e presente. Con me è finita la generazione di coloro che qui al sud, chiamavano il genitore: BABBO. So che in toscana usa ancora in tal guisa, ormai il "moderno" papà è unico e solo...per noi ragazzi anziani e per i giovani. Grazie Vince una piacevole serata.
 
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