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MA COME FATE A CAVARVELA CON IL TERRORISMO?

Post n°2333 pubblicato il 25 Giugno 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per terrorismo nelle capitali europee


Mi chiedo e anche in Europa si pongono la stessa domanda: "Ma noi siamo bravi a tenere lontano gli atti terroristici lontano dal nostro paese, oppure è solo...culo!". Mi sembra una domanda legittima e se finalmente qualcuno si è accorto di questa importante e sostanziale differenza tra noi e Inghilterra, Francia, Belgio e Germania, vorrà pur dire qualcosa: non siamo fortunati siamo più attenti e smaliziati, sgamiamo a tempo certe situazioni che purtroppo i paesi citati non hanno mai preso troppo sul serio. Innanzi tutto valgono molto le nostre esperienze del passato: non dimentichiamo che a partire dagli anno settanta lo stragismo di stato, i gruppi extraparlamentari di destra e di sinistra, sono stati ossi duri per le nostre forze di polizia, carabinieri e intelligence. Da allora non abbiamo mai mollato il lavoro sotterraneo e minuzioso, il ficcare il naso in tutte le questioni delicate in cui l'odor di bruciato era appena percettibile. Poi abbiamo acuito tutta questa esperienza applicandola alla camorra, alla mafia e all'andrangheta: situazioni pericolosissime che hanno avuto il loro apice con gli assassini plateali di Falcone e Borsellino: servizi segreti,  e intelligence hanno migliorato i loro servizi, hanno perfezionato i loro sistemi e  i loro mezzi, le famose intercettazioni che oggi sono ammesse nei processi rappresentano il nostro punto di forza nelle indagini ed essenzialmente per tener sotto controllo tutti i sospettati di reati. La ragazza italiana beccata l'altro giorno e intruppata dai jadhisti, è stata presa perché era tenuta sotto controllo da quattro anni e non è stata, come tanti presunti affiliati, mai mollata. Quindi, il tempo, il lungo tempo ha deposto a nostro favore: lo scambio reciproco di informazioni tra i vari servizi impegnati, il controllo del territorio da parte di polizia e carabinieri è così attivo e metodico che se si muove l'ago...dovrebbero saperlo. Inoltre, e non è un minimo dettaglio, noi non conviviamo con le terze e quarte generazioni di extracomunitari ormai italiani, residenti e tutti sotto  controllo. Quindi e concludo, un insieme di atti, posizioni, livelli di guardia molto alti, sono la nostra chiave di sicurezza. Quante volte i nostri servizi hanno segnalato alle polizie europee i sospetti, le persone a rischio e i passaggi dall'Italia? Ci rispondevano che era tutto OK. Gabrielli lo ha detto: "Abbiamo la coscienza pulita, il nostro dovere l'abbiamo sempre fatto con tutti, non ci hanno mai preso sul serio". Beh, adesso, non per suonarcela e cantarcela,  ma ammettiamo che non subiamo quello che stanno subendo loro, per la nostra adeguata attenzione e anche perché in tutte le imprese il culo ha il suo bel ruolo! Che ci vada sempre bene così...preghiamo!

 
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nina.monamour
nina.monamour il 25/06/17 alle 17:53 via WEB
Carlé ma quale bravura o c..lo, la mia opinione è che almeno per ora siamo stati risparmiati da attentati islamici in grande stile solo perché la nostra politica "immigrazionista" e buonista" serve come porta di ingresso in Europa e fa guadagnare molto i mafiosi nordafricani (che organizzano la tratta.) Forse anche la presenza della Santa Sede ha paradossalmente il suo ruolo nel frenare (per ora) l'attentato a Roma che rischierebbe (colpendo il centro della cristianità) di far cambiare politica e far perdere soldi o innescare risposte militarmente più temibili all'intera UE e all'Occidente. Ma questa garanzia è solo temporanea e serve come ricatto permanente, della serie.."fate come diciamo noi sui profughi e su altre cosette o iniziamo a colpire anche l'Italia!". Non sarà che, invece, essendo il nostro paese considerato "di passaggio" per i migranti, lo sia pure per i terroristi? Riflettici sopra, buon pomeriggio domenicale Carlé.
 
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