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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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So che non prestate molta attenzione quando i politici parlano: su stampa, tv, social, se i protagonisti sono i politici, fuggite come se potessero trasmettervi l'orticaria. In realtà, proprio perché la campagna elettorale stia per entrare nel vivo e i partecipanti, i leader specialmente, devono essere convincenti con le loro proposte eclatanti, ne stiamo sentendo di balle stratosferiche. Il "Sole 24 ore" si è preso la briga di mettere giù due conticini semplici, semplici, per capire se e come, vi siano presupposti abbordabili e realizzabili tra le tante promesse fatte da parte di tutto lo schieramento politico. Sapete che ogni cordata, ogni leader, punti in una direzione e in tal senso, lancia la sua ricetta per sistemare i problemi dell'Italia. Matteo Renzi, il suo PD e i probabili alleati, puntano sulla fiscalità: oltre a mantenere quei famosi 80 euro, dannati e criticati da tutti all'opposizione ma molto utili, Renzi punta sulla rimodulazione delle aliquote per favorire i nuclei con i figli. Tutto questo dovrebbe costare circa 15 miliardi alle casse dello stato. La "flat tax" è un cavallo di battaglia del centrodestra: ossia un'aliquota unica per tutti. Il 15% propone Salvini e il 20% Berlusconi: a queste condizioni, l'Irpef diventerebbe un piacere pagarla. Tutti la vorrebbero, anch'io vorrei essere tassato con quelle aliquote, ma se andasse in porto, costerebbe circa 40 miliardi a...noi italiani. Loro contano sull'emersione della evasione fiscale, del nero e delle agevolazioni per chi sarà reo confesso. Poi, se passiamo alla follia elettorale di Silvio, c'è da aggiungere le pensioni minime a 1.000 euro cad. al mese, e con l'abolizione dell'Irap, il CAV propone ancora una spesa aggiuntiva di 18 miliardi per le pensioni e di 13 miliardi per l'abolizione dell'Irap! Siamo messi proprio bene: il centro destra, se giungesse al governo ci farebbe vivere alla grande, ma con un fardello gravoso sui conti pubblici di circa 71 miliardi. Infine il M5S, continua a invocare e a puntare sul reddito di cittadinanza: costo 15 miliardi. Vabbè, le promesse ci allibiscono, è piacevole sapere che vogliono tutti il bene di qualcuno e il rispetto di certi strati sociali, ma queste tavanate sono sparate solo per sorprendere e attirare vogliosi elettori incapaci di comprendere dove si prendano i soldi. Le promesse, come sempre sia accaduto da 25/30 anni a questa parte, sappiamo bene come abbaglino: vi ricordate chi abbia mai mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale? Ma veramente intendono insultare la nostra intelligenza? Fatevi due conti, pensateci e riflettete: a promettere ci vuole solo la faccia tosta quando si sa benissimo che non si potranno mantenere gli impegni. E a facce toste, bronzee e belle rifatte per l'occasione, ve ne sono tante attorno a noi. Giochiamo a riconoscerle, ci sarà da ridere!
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