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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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« DIRLO E NON FARLO: GLI U... | E SE CI PROVASSIMO? AHAH... » |
E' l'argomento di questi giorni, tanto discutibile che il virus è passato in secondo piano. In fondo parliamo di una signorina...ops...signora che rapita in Somalia 18 mesi fa, finalmente sia tornata a casa. Ovvio parlare di felicità per amici e parenti, tuttavia, non si discute per il suo rientro e nemmeno lo faremmo per il riscatto pagato da noi...italiani a terroristi infami che non la volevano rilasciare senza un bel po' di soldi. Nulla da dire, operazione condotta dalla nostra "intelligence" e finalmente, dopo estenuanti trattative, la Silvia Romano è a casa! Il punto che ci induce alla discussione, se mai, è in quali condizioni sia rientrata la giovane signora: è partita nubile ed è rientrata sposata. Vabbè, ci sta, non siamo mica fermi al medioevo e quindi "nulla quaestio" sulla sua nuova condizione anagrafica. Ciò che sia cambiato invece, è la sua professione di fede: dal Vangelo è passata al Corano. Ecco, scusate, ma ignoro se prima di partire fosse cristiana praticante, quindi confermerei il cambio avvenuto laggiù poiché, accettare il corano e Allah, pare le sia stato imposto proprio con l'obbligo del matrimonio. Alternativa unica era: o matrimonio con un uomo autoctono e quindi relativa religione, oppure morte! A sentire lei quando è rientrata, era serena, tranquilla e non aveva problemi di nessun genere. Pertanto un unico dubbio, vedendola rientrare in quelle condizioni nuove e impensabili, tutti ci siamo chiesti: "Ma ci fa o ci è?". Lei sostiene di aver scelto il cambio di campo per quanto riguarda la fede e il marito imposto. Beh, la rete si è scatenata, corrono chiacchiere a non finire sulla donna e sulla sua storia. La politica poi, è sotto processo per i tanti soldini spesi per lei, dati a terroristi di cui sappiamo l'uso che ne faranno e ritrovarsi in Italia una donna musulmana e sposata (probabilmente) con un fuori di testa. Su questa storia non voglio, almeno per il momento, pronunciarmi ma poiché i motivi su cui si discute seriamente, sono veri e reali, mi piacerebbe sapere se cristianamente e moralmente, accettate il riscatto per liberarla a prescindere dalla sue condizioni attuali, oppure se sarebbe stato il caso di abbandonare al suo destino, "scelto" comunque da Silvia, e lasciarla laggiù senza problemi, senza strapparla al marito e alla nuova religione. Forse avremmo fatto prima a pagare un paio di biglietti per l'aereo, e mandare i genitori a fa visita alla figlia. Una andata e...forse ritorno che probabilmente avrebbe evitato le furiose polemiche politiche e del web. Cosa ne pensate di questa storia che tiene viva la cronaca senza parlare di virus?
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