Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Novembre 2017

CHE CONFUSIONE...SARA' PERCHE' SPENDIAMO?

Post n°2631 pubblicato il 26 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per black friday: folla in un mall a San Paolo


Non azzarderei cifre per questi giorni di follia umana. Non vi dico nemmeno dove sia stata scattata questa foto emblematica. Domani ci sarà ancora un seguito che riguarderà esclusivamente l'elettronica e il digitale. Le cifre sono da capogiro, sia per le vendite nei centri commerciali sia quelle "on line", hanno toccato traguardi mai raggiunti nel recente passato. E c'è di più, questa volta le vendite in rete hanno superato abbondantemente quelle materiali e reali avvenute in negozi e centri specializzati della grande distribuzione. Fino a qualche tempo fa, la gente aveva i suoi bravi punti di riferimento per il suo shopping sostenuto e concentrato: i saldi estivi e invernali, le feste natalizie. Tre periodi dell'anno più economicamente favorevoli al consumo. Poi sono arrivate le feste mascherate da commemorazione e/o celebrazione come della mamma, del papà, degli innamorati, delle donne ecc.ecc., anche queste molto consumistiche e oggi siamo in tilt, nessun punto di riferimento obbligato, siamo "comandati" a bacchetta dal consumo e da chi lo gestisce, lo monopolizza e ne detta tempi e modi. Non a caso "Alibaba" un paio di settimane fa, ha portato a casa per conto suo, 25 miliardi di dollari. Un'orgia del consumo, volenti o nolenti, tutti imbarcati nella grande avventura e tranquilli, è inutile fare i sufficienti e i distaccati con la classica uscita: "Mah....vediamo se c'è qualcosa di interessante e ad un buon prezzo, perché no?". Senza idee e nessun preventivato acquisto, è sufficiente guardarsi attorno (in un grande shop) oppure scorrere le pagine sul video e le cosine interessanti saltano fuori, niente di previsto, ma molto appetibili. E' finita la miseria in senso generico, ora non si può nascondere più nessuno. Non vi sono soldi a sufficienza? Bastano carte di credito e pagamenti alla lunga, ovvero, ciò che si risparmia con il sottocosto, lo si paga in interessi per la dilazione. Ma volete mettere il possesso, il piacere di comprare con sfizio e soddisfazione? Vedrete, arriverà per tanti perplessi e indecisi, la voglia di provare, magari in rete stando comodi in poltrona con il PC. Arriveremo a breve a questo, i negozi chiuderanno perché vedranno scemare lentamente i loro affari e i clienti. Tutto in rete perché alla fine la comodità c'è e si vede: il capo sbagliato, il pezzo che non piace e tutto ciò che non sarà gradito, lo si manda indietro, c'è solo da rifare il pacco e chiamare il corriere, chi l'ha portato se lo riprenderà e i soldi restituiti. Nessun problema. La foto su è esplicita, la gente è pronta a tutto, non si sottrae alla "guerra" come sembra dall'immagine. Io ero là, prestate attenzione alla foto, puntate verso destra in alto e mi vedrete. Sono quello che viene accoppato da una folla infame: ero entrato per comprare un blister di pile che davano a pochi centesimi. Non le ho trovate purtroppo! Cercavo quelle da 4,5 v, qualcuno mentre mi saltava sul dorso mi ha detto che sono anni che non le fanno più! Così,  carponi e gattonando, ho guadagnato l'uscita.

 
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DEFINIZIONE DEL CRIMINE

Post n°2630 pubblicato il 25 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per cento sagome bianche violenze sulle donne


Sono trascorsi undici mesi dall'inizio di questo 2017 che sta per lasciarci: 84 donne vittime di violenza nei primi nove mesi, in calo rispetto alle 109 ammazzate nello stesso periodo del 2016. Violenze in ambito familiare o femminicidi che dir si voglia, sono donne che hanno lasciato questa terra in modo tragico e drammatico. La polizia nel rilevare il calo statistico rispetto all'anno scorso, reputa questi dati come "Indici importanti di un rapporto uomo-donna malato, che può pericolosamente degenerare". Poiché lo stesso capo della Polizia Gabrielli parla in modo chiaro ed esplicito di "numeri oscuri", ovvero, non definitivi e poco indicativi in quanto molte donne non denunciano, vi chiedo se sia il caso di parlare di "Crimini contro l'umanità". Il fenomeno è tale che sembra irrefrenabile, si sta facendo molto ma non è abbastanza. Non limitiamoci solo a porre l'attenzione il 25 novembre di ogni anno, ma facciamo che ogni giorno dell'anno la violenza alle e sulle donne, sia problema pressante e bisognoso della massima all'erta.

 
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AMICI DEGLI ANIMALI? MAH...

Post n°2629 pubblicato il 25 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19




A giudicare dalla cura, dalle premure e dall'affetto del conduttore (proprietario?), è evidente la passione per gli animali. La domanda, tuttavia, non è chi è, ma...Pekke? Sa che bestia conduce in giro per le vie di Milano questa persona? Sa che vi sono leggi che impediscono di detenere molte specie di animali selvaggi? Ebbene se gira tranquillamente con un caracal (lince del deserto), probabilmente neppure sa di avere al fianco un animale non solo vietato, ma pericoloso per se e per gli altri. Orbene il Comune, avendo appreso da segnalazioni opportune che vi sia un caracal che giri per la città, si è preoccupato di segnalare sulla propria pagina Facebook il caso  e invitare i cittadini ad avvertire immediatamente le forze dell'ordine affinché procedano al fermo di entrambi: bestia e uomo. Capisco la trasgressione, capisco la voglia di mettersi in mostra, comprendo l'amore immenso verso tutto il genere animale, ma questa persona evidentemente oltre ad essere ricca di buoni sentimenti, di eccessive premure (gli ha messo pure il cappottino) dimostra una ignoranza e una stupidità uniche. O non si rende conto di chi porti al guinzaglio perché chi glielo ho procurato l'ha assicurato che può farlo dormire nel suo letto, oppure, gli hanno garantito che è più docile di un agnello e meno pericoloso di un uccellino...senza becco! Wanted per il caracal a Milano: avvertite le forze dell'ordine se vedete in giro la lince del deserto. 

 
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CARO TOTO': QUANTO AVEVI RAGIONE

Post n°2628 pubblicato il 24 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per totò


A volte, leggendo notizie un po' surreali per i loro contenuti, ci chiediamo come sia possibile che in una società, in un'azienda piccola o grande che sia, si possano prendere decisioni lunatiche, fuori da ogni realtà e sorprendenti. Presumendo la presenza di un titolare, di un direttore, di un dirigente responsabile dell'attività aziendale, ci chiediamo come sia possibile prendere decisioni piuttosto contestabili per la loro balordaggine. La Spv3 è la società che si preoccupa della manutenzione del cimitero di Montagnana (PD), tra i suoi compiti c'è quello di mantenere pulito il camposanto, evitare sciatterie nella manutenzione dei vari campi  dove si allocano i feretri e  provvedere a sistemare le varie bare nei luoghi predestinati. Ebbene, improvvisamente è comparsa una recinzione dove un vistoso cartello indica che in quello spazio saranno sepolti   i poveri morti, anzi no, precisiamo: i morti poveri! O poffarbacco, che significa?  Perché dare un senso diverso alla frase spostando l'aggettivo povero? Semplice: quando povero precede un sostantivo o un nome di persona, assume un valore metaforico: povero nonno, povero Francesco, povero ciclista, cioè, siamo di fronte alla morte di una persona e dar del povero in senso metaforico appunto, è gesto di assoluta pietà verso il defunto chiunque esso sia; ma dire morto povero significa che è un indigente, un poveraccio che sia morto senza possedere nulla a parte la sua vita...perduta! Quindi tornando al campo recintato di Montagnana, si tratta di una scelta scellerata della Spv3, ovvero, destinare i morti poveracci e senza beni, in un "campo comune", un settore che puzzi di povertà e che non si confonda con gli altri campi dove riposano persone di rango! Beh, viene facile pensare a Totò e alla sua sempre verde "A' Livella": una trovata geniale e magistrale per mettere di fronte alla morte due persone appartenenti a caste diverse: un nobile e uno spazzino che guarda caso, sono vicini di...fossa!!! Aveva visto giusto il Principe De Curits nel 1964, ricordando a tutti come la morte, quando coglie l'uomo, lo ponga in una condizione unica e irreversibile, non esiste più niente se no l'individuo, niente classe sociale, niente titoli, niente beni terrestri, nulla di questa terra appartiene più al deceduto. Resta solo lui, che terra era e alla terra ritorna. Che visione spietata e inesorabile quella della livella: tutti uguali, nessuno escluso e tutti sullo stesso piano senza deroghe e preferenze. Bene, se alla Spv3 non ci è arrivato nessuno subito, ci sono volute le proteste di chi abbia colto l'errore materiale e umano. L'azienda ha chiesto scusa e ha provveduto immediatamente a rimuovere il cartello anti... livellamento. Riposino tutti in pace.

 
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NON ALZATE IL PONTE ABBASSATE IL FIUME

Post n°2627 pubblicato il 24 Novembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per sorelle parodi



I più importanti tg (TG1 e TG5) sono premurosi, in caso di supremazia delle loro reti, a fornire i dati dei programmi andati in onda il giorno prima, specie quelli del tardo pomeriggio e della prima serata. Sapete quindi che spesso e volentieri, la famosa "Domenica In" condotta dalle sorelle Parodi sia stata sconfitta in termini di ascolto, dalla Barbara D'Urso che asfalta le due povere sorelline come se bevesse un bicchiere d'acqua. Per la De Filippi poi, non c'è programma che possa contrastarla, la RAI può inventarsi di tutto e di più, ma battere la Maria nazionale, è impresa ardua.  Ma alla fine, entrare nel merito del confronto e cercare di capire come e perché vi siano  scontri tra i due gruppi (Rai e Mediaset) così forti lo si capisce: la pubblicità governa e comanda, se non si produce il minimo sindacale, per loro è fiasco! Quindi cosa manca alla RAI se in alcune giornate e contro il sistema Mediaset, non riesce a spuntarla?  Ciò che manca alla nostra televisione di regime è il vivaio e come per la nostra nazionale di calcio, non vi sono ricambi promettenti, giovani da coltivare in casa per condurli lentamente e progressivamente, a conquistare (se capaci e ben allenati) il pubblico. Manca molto questo tipo di investimento nella nostra tv e come per la nazionale, paghiamo un prezzo molto alto. Poi la gente, se fate caso, vuole e chiede novità, cambi, proposte nuove e intriganti, insomma, una televisione che si aggiorni e che si muova sul mercato con una certa velocità. Purtroppo, la gente chiede ma poi vede solo e sempre i soliti programmi, nulla che li distragga da quelli che poi preferiscono. Anche Mediaset non è poi così propositiva nelle novità, eppure con i due mostri "mangia share", non manca mai gli appuntamenti e vince alla grande. Allora, non occorre molto per capire che se ci si vuol misurare con Maria e Barbara, non si deve alzare il ponte, ma abbassare il fiume. La Rai a causa del suo ruolo pubblico, non può derogare da un certo comportamento, da un certo stile e  da una proposta che sia in linea con il suo compito istituzionale. Le brave Parodi sono troppo precisine, bravine e soprattutto educate, per  niente sguaiate nella conduzione della "Domenica IN", quindi se la gente preferisce l'altro tipo di conduzione, di ospitate, di argomenti e di personaggi, deve adattarsi a quel target. Sappiamo benissimo che fa gli ascolti e quindi adeguarsi non è peccato, non è facendosi sconfiggere e perdendo pubblico che si vincono le battaglie in tv. Questa televisione è vecchia, si può cambiare ma la gente è sempre quella del buco della serratura, vuole liti, vuole trasgressione, vuol personaggi come il dottor Lemme che si azzuffi con tutti,  gradisce gli schiamazzi, vuole una bella coscia e/o un seno ben esposti, casi triviali e pecorecci da trattare sguaiatamente, insomma vuole ciò che poi passa su Canale 5 tutti i giorni della settimana escluso il sabato.  Se non è possibile imitare la tv becera di Mediaset, bisognerà innovare e cambiare direzione intelligentemente. Sarebbe ciò che occorre oggi, farlo bene per attirare la gente e fare ascolti. Altrimenti e sarebbe veramente l'ottimale, la Rai non sia più dello stato, sia privatizzata e faccia la vera concorrenza. Soli così, noi saremo liberi di scegliere, non pagheremmo una tv detenuta dalla politica e otterremmo una televisione libera di di dire e fare tutte le cazzate che vuole senza piangersi addosso.

 
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