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Messaggi di Aprile 2021

VINCI E...GRATTA

Post n°3903 pubblicato il 30 Aprile 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Delle due l'una: o hai poteri soprannaturali, baciato dalla fortuna e un gran culo, oppure sei furbo e con l'aiutino di un "amico", hai saputo comprare i biglietti che ti servivano! Un piastrellista brasiliano, ha comprato un biglietto del "Gratta e Vinci" in una tabaccheria del modenese: ha grattato il biglietto e...ha vinto un milione di euro. Ci sta tutto, nulla quaestio, e il bottino bello grosso è tutto suo. Dopo venti giorni, a Garda (VR), lo stesso signore brasiliano è entrato in una tabaccheria e ha comprato un altro biglietto del "Gratta e Vinci" in compagnia di un amico veronese. Ebbene guardate un po' la combinazione, grattano la vincita di due milioni di euro! Vabbè, il minimo che possa accadere è che la coincidenza non sfugga a chi deve prestare attenzione al movimento del danaro. Infatti gli agenti dalle Guardia di Finanza, hanno proceduto a normali controlli: in primis hanno rilevato un versamento di 800 euro su un c/c brasiliano ordinato dal vincitore piastrellista e...brasiliano, poi ha colpito molto un assegno circolare di 80 euro per una donazione non precisata. A questo punto è scattata l'indagine della magistratura che ha provveduto a sequestrare il malloppo della vincita in via precauzionale e in attesa della chiusura delle indagini. Lati oscuri da chiarire è quindi indagini ancora aperte e niente ancora da segnalare. Orbene, così tanto per fare due chiacchiere, voi credete alla fortuna sfacciata e dirompente di questo signore? Due colpacci impossibili il 4 febbraio e il 24 dello stesso mese, in due posti diversi: entra acquista un biglietto  vince un milione. Dopo venti giorni, entra in un altro posto compra un altro biglietto e vince due milioni di euro. Fortuna sfacciata o un culo che non finisce mai? Fossi un magistrato, ordinerei una visita specialistica proprio...là dove non batte il sole, ma batte la...cassa!!!

 

N.B. Per correttezza aggiorno il post: il giudice dopo le opportune e accurate indagini da parte della GdF, ha chiuso il caso poiché nulla è emerso a carico del brasiliano vincitore. Ha restituito la somma sequestrata e definitivamente deliberato il non luogo a procedere. Caso chiuso, ma...resta solo il granculo del fortunatissimo giocatore.

 
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TOH...UN FUCILE! A CHE SERVE?

Post n°3902 pubblicato il 30 Aprile 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Beh, questa ci mancava. Quante volte ho scritto di trovate utili per rendere interessante qualunque progetto, un oggetto, un prodotto da acquistare e renderlo facile e abbordabile per la sua commercializzazione? Viviamo nel tempo del pieno consumo, dobbiamo spendere per potere essere utili alla società del...muovere merci e servizi. Ebbene, tutti corrono per inventarsi qualcosa di nuovo: tutti coinvolti per aver l'idea che confermi il successo. Chi la spara più grossa, rende la puffanata in questione, intrigante e attizzante. In Svizzera, lo zoo di Berna grandissimo e visitatissimo, ha pensato bene (ecco la grande idea) di arricchire una delle sue tante sezioni, con un piccolo arnese: un oggetto che conosciamo tutti e che attirerebbe l'attenzione dei visitatori, specie i più giovani. Al grande segmento dove sono raccolti gli stambecchi, vi ricordo che questo bellissimo animale ha avuto la fortuna di non estinguersi alla fine dell'ottocento quando era facile preda dei bracconieri. Solo dopo l'inizio del novecento è cominciato il ripopolamento e oggi si può dire che lo stambecco sia presente e protetto sulle Alpi italo-svizzere. Ebbene, per creare una ambientazione suggestiva ed emozionante, seguendo il fianco del fiume Aar, v'è il "Sentiero dei bracconieri": lo si percorre vivendo appieno della natura e ogni tanto v'è una postazione con un fucile montato su un apposito sostegno. Serve solo per atteggiarsi a cacciatori di stambecchi che sono nei dintorni e molto visibili. Azzarola, fucili? Sono finti non hanno colpi in canna e non sparano nemmeno gommini come al tirassegno del Luna Park!  E Allora quale sarebbe la funzione di queste finte armi? Evidentemente per richiamare l'attenzione dei visitatori sugli stambecchi che rischiano sempre e comunque, specie in Svizzera, di essere uccisi e candidati all'estinzione! Vabbè, possiamo sapere che titolo di studio abbia conseguito l'ideatore delle "micidiale" trovata? No, perché altrimenti, darsi una spiegazione sarà molto difficile. La direzione dello zoo: "La nostra trovata non è stata compresa, abbiamo provveduto a eliminare le armi, quindi...discorso chiuso". E meno male, oserei dire! Ma cosa c'era da capire? Cosa hanno visto tutti i bambini che frequentano lo zoo? Fucili pronti per essere imbracciati, mirare e sparare, questo è l'insegnamento? Il messaggio? Bambini datevi alla caccia che è divertente e si portano a casa animali da mangiare e trofei molto belli da appendere alle pareti! Non era questo il segnale? Cosa altro si poteva desumere da armi esposte anche se finte? Ho provato a chiederlo alla mia nipotina prossima ai sei anni, le ho raccontato sommariamente lo scenario e spiegato la presenza dei fucili. Beh, sugli stambecchi che conosce bene si è commossa al pensiero che qualcuno gli spari contro! Questo mi basta per pensare al titolo di studio di colui che ha avuto la grande idea. Ma l'arma era finta! Vero, come quella che impugnava uno dei tre rapinatori del gioielliere nel cuneese...ma lui non lo sapeva mentre subiva la rapina.  

 
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E MO' CHI GLIELO SPIEGA AI CITTADINI?

Post n°3901 pubblicato il 29 Aprile 2021 da monellaccio19
 
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Nell'hinterland milanese,  tra i tantissimi comuni a ridosso della città metropolitana, v'è Cassina de' Pecchi, un paese con tredicimila anime. Nel Regolamento di Polizia Urbana vigente nella cittadina,  l'art. 23 recita: "E' vietato contrarre, ovvero concordare prestazioni sessuali oppure intrattenersi, con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, ovvero per l'abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali, manifestino comunque l'intenzione di esercitare l'attività consistente in prestazioni sessuali". E' scritta in lingua italiana questa postilla, ma nel gergo imposto da chi abbia studiato e redatto la regola, si tratta di burocratese spicciolo andante, con poca chiarezza e voluta confusione. In seno al consiglio comunale è stato chiesto di rivedere la norma e riscriverla in un modo preciso e chiaro. Ovviamente la mira, i bersagli che si vogliono colpire sono le escort o prostitute che spesso e volentieri bazzicano nel territorio di Cassina de' Pecchi. Niente di particolare, sono problemi che hanno tutte le città, grandi o piccole che siano e i paesini a ridosso o della provincia, sono coinvolti dal passeggio serale delle donne vistosamente vestite  con abiti appariscenti. Leggendo quella parte virgolettata, notate che sia un'ordinanza diretta, precisa e netta? Ovvero, avete notato se si parla di donne, di maschi o...di altro genere? No, decisamente no: un papocchio generico che lascia spazi alla polemica e manco a dirlo, il sindaco leghista ha ritenuto opportuno aggiungere la famigerata postilla. Le chiacchiere hanno le gambe lunghe, ma francamente non occorreva molto per cominciare a precisare: "Ma se accompagno mia figlia in discoteca vestita ovviamente di tutto punto e in tiro per una serata con amici, devo temere di essere fermato e multato?". Un'altra osservazione da parte di una donna: "Se con mio marito dovessi andare in un posto elegante e sono abbigliata all'occorrenza, se porgessi un bacio a mio marito, cosa rischio?". Insomma a voler trovare i vuoti nell'ordinanza non occorre una lente di ingrandimento; la sindaca tira  fuori i suoi argomenti per difendersi: "...ho solo recepito una norma mancante all'art. 23 e nel quale non si parla di uomini e/o di donne..". Insomma la "guerra alle streghe" è partita, si sono mossi tutti quelli che hanno da puntualizzare e in consiglio si provvederà a correggere, ribadire e puntualizzare le responsabilità. Non si può demandare alla cura e alla presunzione dei vigili, chi possa passare per escort o meno. Non si può essere prevenuti e fare di tutte le erbe un fascio. Vedere una donna vestita con una minigonna e con tacco 12, non è scritto da nessuna parte che sia una puttana! E' questa la polemica e la battaglia: occorrono argomenti seri per procedere senza commettere errori, sappiamo che vi sono persone serie e persone...leggere, pertanto non sbagliare nel procedere, è d'obbligo. Se poi il sindaco leghista di Cassina de' Pecchi, sottintende indicare alla popolazione della sua cittadina, come vestire e che tipi di abiti o scarpe indossare, allora è fuori di testa come altri suoi colleghi. No, non sindaci come lei, ma leghisti come lei!

 
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TU CHIAMALE SE VUOI...EMOZIONI

Post n°3900 pubblicato il 28 Aprile 2021 da monellaccio19
 
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"La scelta che è stata fatta durante la pandemia è stata quella di privilegiare una comunicazione disordinata e a forte carica emotiva, sacrificando flussi di informazione affidabili e di qualità". Mai dichiarazione fu così chiara e precisa. Il presidente del CENSIS De Rita, con poche ma pertinenti parole, ha sintetizzato ciò che abbiamo vissuto a tutt'oggi da quando, oltre un anno fa, scoppiò la pandemia.  Ammettiamolo, la crisi globale che ha avvinghiato il mondo intero, non ha precedenti e le priorità sono pressanti e ineludibili per il lavoro, le aziende e tutti i comparti della nostra fragile economia. Ma non possiamo esimerci dallo stigmatizzare quanto perfida e nociva sia stata la grande e generale comunicazione in questo periodo. Di tutto avremmo avuto bisogno, tranne che di tante voci importanti e determinanti, pronte a riferirci notizie, fatti e dettagli importanti e decisivi. Metà degli italiani è del parere che l'informazione sul covid-19, sia stata confusa e imprecisa, per il 40% è risultata ansiogena, per il 35% esagerata e per il 14% piuttosto equilibrata. Ho arrotondato i decimali, ma siamo al livello registrato dalle indagini. Per essere più sintetici, circa 30 milioni di italiani, servendosi del web e dei social, si è avvitata su notizie false, manipolate e fuori dal vero. Il sistema mediatico ha "preferito" cogliere le buone occasioni, abbondando nella quantità delle notizie a scapito della qualità, ossia, delle veridicità di ciò che passavano all'utenza. Insomma, pur di ampliare il ventaglio dell'offerta, non si sono preoccupati di vagliare le notizie per selezionarle e mantenere un livello alto di affidabilità. Non sono state da meno, magari con ragioni e pretesti diversi, le tv, radio e stampa: un coacervo di personaggi deputati a parlare pescati dal vasto mondo della scienza e della medicina: costoro, pur rispettabili nella loro generica e/o puntigliosa professionalità, ne hanno date tantissime di notizie  puntuali e giornaliere, ma sempre distanti e discordanti tra di loro, pochissime volte coincidenti. Un agorà dove battersi per dimostrare chi fosse il più bravo.  A una domanda forte e insistente da parte della gente, ha corrisposto una grande difficoltà per ottenere risposte omogenee e pertinenti, chiare e reali. La realtà è che la comunicazione, l'informazione ha viaggiato alla grande, qualunque fosse il suo campo d'azione, noi abbiamo cercato ovunque le risposte ma poco e niente di quello che abbiamo ottenuto, era vero, reale e attinente. Pertanto e concludo: le agenzie hanno la loro parte di responsabilità, hanno fatto mercato in crescita ma non hanno badato alle persone alle quali si sono affidate. Troppa improvvisazione, troppi amici e amici degli amici, pronti a prendersi ruoli con leggerezza sperando di "accasarsi" politicamente da qualche parte. Gli esempi li abbiamo visti, sono in essere su tutto il paese e alcuni sono stati segati proprio per la loro insufficiente e ondivaga credibilità. Cosa resta di questa maledetta esperienza? Un gran casino, un dire e disdire dopo pochi minuti, incertezze e fesserie sparate senza un minimo di rispetto e grandi manipolatori al servizio dei farmaci e delle case farmaceutiche. Credo che di tutta questa buriana, l'unica cosa certe e resistente ancora a tutt'oggi sia la nostra situazione ansiogena. Mostriamo ansia e incertezze solo perché chi di dovere e con una sola voce, si sia cimentato a raccontarci verità incontrovertibili. Alla fine chi prende le botte? Indovinate...

 
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AUGURI ALEXA: EDDEKE'?

Post n°3899 pubblicato il 27 Aprile 2021 da monellaccio19
 
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Conoscete tutti "Alexa", anzi, molti di voi posseggono il bravo, intelligente e sempre puntuale "elettrodomestico"  in casa: abilitato per tutta l'assistenza possibile  e necessaria grazie alla sua ampia disponibilità. Con Alexa ci si confronta, la si interroga, ci ricorda e gestisce operazioni relative alla domotica e ci rammenta impegni presi anche per il lavoro. Insomma un'amica fidata sulla quale poter contare. Ebbene il 25 aprile, "Festa della Liberazione", qualcuno si è preso la briga, tanto per essere "gentile" con l'orpello, di porre gli auguri alla brava Alexa: "Buon 25 aprile Alexa" e per tutta risposta invece di ringraziare, l'attrezzo ha replicato: "No grazie, non è l'anniversario della Liberazione". Beh c'è da rimanere di stucco: "Ma come io sono italiano e non so quel che dico? Oggi per noi è festa, una festa importante e tale è da 76 anni". Evidentemente la risposta non è andata giù a coloro che si aspettavano una reazione consapevole ed edotta sulla nostra festività. Per cui, i giornali che hanno riportato l'accaduto, hanno mandato una mail ad AMAZON informandoli del fastidioso incidente di percorso. Dopo mezza giornata Amazon ha risposto chiedendo scusa per il deplorevole incidente dovuto a un problema tecnico. Stavano provvedendo per intervenire all'uopo, ma non hanno fatto in tempo. La risposta che avrebbe dovuto dare Alexa era questa: "Il 25 aprile è un giorno importantissimo. Mi piace trascorrerlo leggendo e guardando i capolavori ambientati in quei giorni. Mi rifersico ai romanzi come "La luna e i falò" di Pavese, e a film indimenticabili come "Roma città aperta". E' il modo migliore per festeggiare". Quindi un imprevisto incidente, un immediato riscontro con la opportuna correzione per la risposta  da offrire all'utenza e...chiuso l'argomento. Mah, innanzi tutto nessuno a cui io abbia porto gli auguri mi ha risposto in quel modo articolato e molto acculturato, scambiarsi gli auguri è stato, come credo sia accaduto a voi, breve, conciso e compendioso. Pertanto Alexa è stata ben istruita per paraculare l'ascoltatore. Infine, passatemi l'osservazione: "Ma a te possessore di Alexa, da dove kakkio ti viene di fare gli auguri all'orpello?". Scusatemi ma è una domanda legittima. Infine, questo aforisma resta sempre il mio preferito per l'arrembaggio scatenato da parte del digitale: "Per quanti progressi facciano scienza e tecnologia, l'intelligenza artificiale non batterà mai la stupidità naturale". 

 
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