Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Settembre 2019

IO SCENDO ALLA PROSSIMA

Post n°3344 pubblicato il 30 Settembre 2019 da monellaccio19
 
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Non sapevo nemmeno chi fosse, l'ho incrociata per caso e a causa di quel che ho letto, scrivo questo mio post per salutarvi definitivamente e porre fine ad una lunga militanza quale pseudo blogger di questa piattaforma. No, non insistete, non chiamatemi, non mandatemi messaggi, la decisione è colta, è irrevocabile e credo non vi siano più le ragioni per continuare questo viaggio virtuale e generoso, sotto certi aspetti. Lei è Giulia De Lellis, non so esattamente che mestiere faccia, ma almeno ho appreso scorrendo un piccolo articolo sul suo conto che ha scritto un libro di cui non vado nemmeno a informarmi che titolo abbia. Un libro che pare (sic) tratti la sua vita, quindi autobiografico e ricco di dettagli: infatti già dalle prime pagine la nostra nullafacente parla di corna...ricevute. Probabilmente di quelle fatte ne parla più avanti, ma come ripeto, a me interessa poco. Fin qui e a parte l'indifferenza che susciti questa persona, sarei andato oltre con i titoli che stavo scorrendo. Sapete come è? A volte la curiosità punge, semina la voglia di sapere e quindi, essendo solo poche righe, ho letto tutto l'articoletto. A domanda precisa, la De Lellis ha replicato al giornalista che l'intervistava: "No, non ho mai letto un libro in vita mia!". Beh, a questo punto ho detto alla mia anima e al mio cuore: "Scatenate l'inferno!". Non ci ho visto più, ho buttato all'aria la tastiera, ho spazzato dalla mia scrivania tutto ciò che mia moglie ogni santo giorni chiede di mettere in ordine e ho preso la decisione definitiva! Mollo tutto, trovo un isola deserta dove non arrivi una lenticchia di segnale, e mi trasferisco. Non ne voglio più sapere di questo paese, di questa Italia fondata sull'improvvisazione e sul culo...in seno figurato per la fortuna e in senso anatomico per la bellezza. Infine affinché anche voi prendiate una decisione più o meno simile alla mia, aggiungo un modesto dettaglio: questa vende più di Camilleri, W. Smith e più dello scrittore più famoso del momento. Addio!!!!!!

 
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GIU' LE MANI DA GRETA!

Post n°3343 pubblicato il 28 Settembre 2019 da monellaccio19
 
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"Volli, volli sempre e fortissimamente volli!". La frase dell'Alfieri, oltre che caratterizzare il celebre poeta astigiano, è fortemente rappresentativa per la nostra Greta: carattere forte e volitivo, un grugno che non piace a molti e una passione di fuoco per proteggere ambiente ed ecosistema. Bene, piaccia o non piaccia, lei è questo, non si scompone, sorride poco e come era facilmente prevedibile, ha chi sia a favore delle sue campagne sempre più affollate e chi, come i destrogeni, sia solo pronto a criticarla etichettandola come venditrice di fumo, cazzara e antipatica. Lei non demorde e magari pilotata a dovere e abilmente, continua imperterrita il suo viaggio e intanto fa proseliti. Dopo la giornata di ieri, con milioni di persone (specie giovani studenti) scesi in strada per manifestare la loro idea di pianeta sano e vivibile, la situazione comincia a cambiare: la ragazza fa tendenza, non si scompone e i sostenitori aumentano, quindi, c'è da cambiare registro, c'è da studiare attentamente come possa cambiare equilibri tra le parti politiche: la destra le è contro per ovvie ragioni, la sinistra è dalla sua parte perché cura interessi che sono propri della loro posizione politica: se Greta diventa (come sta accadendo) un marchio, un brand internazionale, beh...la tarantella cambia, il carro diventa importante e grosso, perché non saltarci su? I chiacchieroni stanno cambiando e puntando su ben altro, capiscono che non sia il caso di mettersi contro: il suo bacino si sta ingrossando e sarebbe molto appetitoso pescare elettori, specie giovani, in quello spazio ghiotto e interessante. Dico solo questo: giovani, occhi aperti e attenti agli intrusi pronti a tutto pur di raccattare voti. Salvini dopo averne dette di cotte e di crude contro Greta, ora comincia a dichiararsi a favore, è sollecitato dalle masse che seguono l'ingrugnita: era contro tutti i giovani presi dal fare sega a scuola, ora invece parla a favore dei ragazzi, condivide la battaglia e il...ruffiano cerca voti dove non dovrebbe e da parte di chi ha castigato con parole e commenti poco piacevoli. Per piacere, non è un ordine, ma un imperativo: "Giù la mani da Greta!".

 
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VENEZIA: SI CAMBIA ALLA GRANDE

Post n°3342 pubblicato il 27 Settembre 2019 da monellaccio19
 
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Se la delibera del Consiglio Comunale di Venezia passerà anche in regione (si spera tanto), finalmente accadrà qualcosa di trascendentale sul piano commerciale, ma sicuramente lecito, legittimo e auspicabile sul piano identitario per una città come Venezia. Nelle zone di S.Marco e di Rialto, le più affollate di turisti in tutti i periodi dell'anno, rimarranno solo negozi e botteghe che rappresentino l'anima e la storia culturale di una città che non ha uguali al mondo. I cinesi come sappiamo, hanno invaso tutte le nostre città, liberissimi di farlo e nessun divieto per loro, ma se dobbiamo parlare di centri storici (e mai l'aggettivo storico è stato usato propriamente come in questo caso) allora non possiamo permettere che si venda chincaglieria di poco conto spacciandola per produzione locale. Questo accade dappertutto, laddove ci sia un importante traffico di turisti e dove le cineserie prendono il posto dei prodotti locali: una gondola, la Chiesa di S. Marco, il ponte di Rialto ecc.ecc. non possono recare il marchio "Made in China" o altro paese orientale o extra europeo. Se questa decisione fosse presa e passasse in tutte le nostre città d'arte con tante bellezze monumentali, forse i turisti comprerebbero meno souvenir e gadget, ma quelli che saranno disposti a spendere qualche soldino in più, sapranno di avere comprato un prodotto "made in Italy" e fatto a mano, oppure prodotto in serie, ma solo dagli italiani. E non solo si fa riferimento allo spicciolame che si vende facile nelle città di grande richiamo, ma nel caso di Venezia, vi sarà un mutamento piuttosto radicale: librerie d'arte, commercio e restauro di oggetti d'arte, antiquariato, oggetti preziosi, numismatica e filatelia, alta moda firmata, arredamento e design. Tutta merceologia italiana, tutte attività che proporranno non solo storia e cultura della città veneta, ma anche materiale in genere che riguardi i nostri valori, la nostra millenaria storia culturale e le lavorazioni artigianali che sono il distintivo eloquente della nostra forza lavorativa manuale. Insomma, un accentuare le origini, le capacità e il vanto del nostro lavoro: un vaso spacciato per prodotto di Murano, non lo si può capovolgere e leggere "made in Hong Kong". Infine, in questa max operazione di pulizia e di lotta al degrado, si farà spazio alla "presenza" e al "colpo d'occhio": negozi allestiti in una maniera ordinata, senza ammassi di merci, stigli e mobilia in tema, il carattere storico va rispettato anche nel essere e nel vedere. Niente più espositori esterni, vetrine sobrie e ben allestite, tutto ciò che possa dare l'impressione di un mercato rionale o itinerante, deve scomparire. E' vero, belle iniziative e grande progetto, la delibera va nelle sedi opportune per essere convalidata e ottenere il via libera: i negozi avranno sei mesi per chiudere o cambiare registro, tutto dovrà essere come previsto. Se penso che da trentanni si parla di grandi navi inibite a "strusciare" piazza S. Marco e dintorni per far godere i viaggiatori, ma senza alcun risultato ottenuto finora, spero che anche questo doveroso restyling non sia un bolla di sapone. Meglio una bolla di...Murano, sarebbe più artistico e in tema. 

 
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SE E' PER GIOCO CHE GIOCO SAREBBE?

Post n°3341 pubblicato il 26 Settembre 2019 da monellaccio19
 
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Questo nuovo etimo, questo neologismo esterofilo "deepfake", mi costringe a coinvolgevi parlandovi di una nuova moda che sta per prendere piede anche da noi, in maniera fruttuosa e consistente. Berlusconi, per le sue ansie e le sue perdite da pannolone, ha autorizzato tutta l'azienda Mediaset a dare il massimo sostegno a Salvini per appoggiarlo nella sua perpetua campagna elettorale.  Ora si cambia in meglio, ovvero, si cambia sistema poiché Striscia l'altra sera si è servita del "deepfake". Ecco di cosa si tratta (molti magari lo hanno anche visto) "Deepfake è una tecnica per la sintesi dell'immagine umana, basata sull'intelligenza artificiale. È usata per combinare e sovrapporre immagini e video esistenti con video o immagini originali, tramite una tecnica di apprendimento automatico, conosciuta come rete antagonista generativa". Per cui, grazie a questa nuovissima tecnica, l'altra sera quasi tutti i telespettatori, hanno visto in TV Matteo Renzi in una versione ironica, sarcastica, buffa e fondamentalmente non vera, ossia, falsa! Incredibile come l'intelligenza artificiale applicata al digitale riesca a fare miracoli. Solo oltre le ventiquattrore dopo la messa in onda del filmato, sono venute fuori le perplessità, i dubbi e le domande spontanee: "E' lui o non è lui?", "Ceeeeeerto che non è lui..." avrebbe risposto Greggio ai tempi di "Drive in". Abbiamo quindi approntato un nuovo modo per aggiustare i tiri diretti agli avversari, ma con una differenza abissale: prima ci ridevamo su, quando i bravi imitatori di Vespa e di altri personaggi famosi ci divertivano con le loro interviste brevi e pungenti fuori dalle sedi governative, ora invece, dovremmo preoccuparci molto di più se il "deepfake" proponesse personaggi famosi e noti in tutti i campi, quando in video potranno darci notizie e riferimenti devianti e fuori da ogni immediato controllo. Se abbiamo bevuto le piccole e modeste fake da quattro soldi, figuriamoci con un diretto interessato che spara cazzate in tv cosa possiamo desumere e realizzare attraverso le sue parole e i suoi gesti. Lo so, molti di voi mi hanno dimostrato anche in un recente passato, che non sono interessati alla tv, alla politica e a certi personaggi. Spesso mi avete riferito che non seguite nemmeno i tg, per cui ciò che vi ho appena raccontato, non può far altro che scivolare sulla corazza della vostra indifferenza. E' questo che mi fa più paura, la vostra indifferenza sulla quale puntano questi signori che neutralizzano le masse con "fake  e deepfake" e poi...comandano un paese, una fetta di terra...il pianeta. Ancora una volta ho scritto di quelle che possono essere preoccupazioni: qui non è in ballo solo la politica spicciola e popolare, qui ci sono in gioco interessi ben più pesanti: un mondo telecomandato che può dire quel che gli pare e la vostra indifferenza sarà lì a fare la guardia perché certi argomenti non vi disturbino oltre. Se è un gioco, che gioco è? 

 
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LAVORO A...NERO?

Post n°3340 pubblicato il 25 Settembre 2019 da monellaccio19
 
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Non è il primo caso e non sarà sicuramente l'ultimo. Ciò che è successo a Mestre (VE) è già accaduto altrove in Italia: stessa storia, stessa location e un cast limitato di attori dove non è difficile comprendere chi sia il colpevole. "Il soggetto veniva sorpreso a ripulire la zona senza alcuna autorizzazione e munito di scopa, rastrello e mezzi utili all'attività". Verbale comminato di 350 euro dalla polizia locale che ha sorpreso  l'uomo di colore al lavoro in Corso del Popolo. Monday è un africano extracomunitario che non vuole chiedere elemosina, non vuole lavare vetri alle macchine ferme al semaforo e intende passare il suo tempo ogni giorno spazzando le strade del centro cittadino. Chiede solo un modesto contributo ai negozianti e ai residenti perché lo  aiutino a fare il suo lavoro. Beh, che c'è di male? Ruba qualcosa? Si serve di prodotti detergenti poco sicuri? Provoca danni alle zone dove opera? Sottrae e si arricchisce alle spalle dell'operatore della azienda preposta alla nettezza urbana? Potrebbe essere, ma se mai, colui che spazza una strada già pulita da Monday, lavorerà meno ma sempre dovrà essere "presente". Pertanto, tornando al caso che si presenta spesso e volentieri in tante altre città, cosa c'è di male se qualcuno procede ad una pulizia specifica e circoscritta? Monday non è mai nello stesso posto e tutti lo conosco per averlo visto al lavoro nella loro zona. Sanno quel che fa e ognuno, a suo giudizio, lo premia come vuole o come può! Ebbene, questo vale per tutti: chi si azzarda a pulire la strada pubblica, viola la legge ed è multato con cifre che cambiano da città a città. Ricordo di aver visto molte volte nella mia città in centro o in zone più defilate, proprietari o gestori di negozi quando la mattina dopo aver alzato la saracinesca, spazzano la strada antistante il loro locale e se non loro, garzoni e/o dipendenti.  Multarli? Certo è la legge che l'impone e a nulla valgono le argomentazioni addotte per spiegare che di reato vero e proprio non se ne vede in nessuno momento...della pulizia. Non è possibile accettare in questo paese che si vada avanti con leggi obsolete e inutili che penalizzano chi non fa nulla di male: decoro e pulizia della città spettano all'amministrazione comunale ed è così che dovrebbe funzionare,  tuttavia, sapete in quante città specie al sud, lo "spazzino" non lo si vede manco per sbaglio? Sapete quante volte accade che stia "malato" e manchi il rimpiazzo? Sapete quante assenze giornaliere registra la direzione dell'ente e nessuno si preoccupa di fare sopralluoghi e verificare l'effettiva situazione in ogni angolo della città? Posso parlarvi per ore del problema, non cambierà facilmente in questo paese che vive solo di pretese e no di doveri irrevocabili e premurosi. Cancelliamo la brutta legge, accertiamo che le aziende di tutti i comuni funzionino a dovere e permettiamo a chi voglia far da se e senza togliere niente a nessuno, di fare un lavoretto che gli consenta di non stare  con la mano  tesa  a  chiedere l'elemosina. La buona notizia, dopo le varie proteste dei commercianti e dei residenti che conoscono Monday, è che il nostro amico sia stato graziato: tolta la multa (non so se sia accaduto altre volte per casi analoghi) e tanta serenità per lui che vuol solo lavorare....

Churchill era solito raccontare: "Quando in una città c'è un lungo isolato con diversi segnali di divieto di sosta e i vigili invece trovano tantissime macchine parcheggiate, forse è il caso di evitare di comminare multe  e provvedere ad eliminare i divieti di sosta". 

 
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