Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Settembre 2020

E IL MOZZICONE DOVE LO METTO?

Post n°3688 pubblicato il 30 Settembre 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Quanti mozziconi di matite abbiamo buttato nella nostra vita? Un atto normalissimo: la matita si usa, si consuma e temperata in continuazione, raggiunge dimensioni minime per cui la si sostituisce con una nuova. Io con la matita ci faccio le parole incrociate, lo faceva il mio papà, cultore e consumatore accanito della "Settimana Enigmistica". "Babbo, perché usi la matita per i cruciverba?", ero ragazzino e la curiosità mi pungeva: "Perché così, quando sbaglio, posso cancellare e scrivere le soluzioni giuste!". Elementare direi e così nel tempo, appassionandomi anch'io durante il mio tempo libero, uso la matita con la gomma in cima, oppure, con la gomma a portata di mano. Ebbene, la matita è più utile di una penna a sfera e come tale la sua fine non è arrivata ancora: a scuola serve, serve per disegnare e per tanto altro, sarà con noi molto tempo ancora. Oggi non è più il misero lapis che tutti conosciamo, oggi può essere molto di più: "Sprout Matita", sarà questa molto probabilmente, quella che ci accompagnerà per sempre. Matita normalissima con tanto di mina all'interno, essa in cima contiene all'interno un seme, un germoglio. Costruita in legno di betulla, non ci resterà da far alto che piantare il mozzicone in un vaso con comunissimo terreno e curarla come una pianta qualsiasi: non la perderemo e  una volta esposta alla luce e con acqua versata tutti i giorni, avremo a scelta fiori, oppure aromi, o ancora frutti dell'orto. Potremo quindi non solo scegliere la matita in quanto tale, ma preferire il basilico, il prezzemolo e i gerani, o ancora fiori da ornamento. Ottima idea ragazzi del MIT. Siete speciali, siete bravi e le vostre idee nonché invenzioni utili e correnti, sono soluzioni ecologiche da non rifiutare. Saranno i gadget del domani, poiché potranno essere portatrici di pubblicità per aziende nazionali o estere. "Sprout" in inglese significa appunto germoglio e quel germoglio è gelosamente custodito in una minuscola capsula biodegradabile in cima alla matita. Una volta nel terreno, con acqua e luce, libererà il suo contenuto prezioso e via con la pianta desiderata. A proposito della fine del pianeta, oggetto del post di ieri, questo è un modo per dare una mano nel nostro piccolo universo.  Piccoli gesti che valgono molto.

 
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IL TEMPO STRINGE

Post n°3687 pubblicato il 29 Settembre 2020 da monellaccio19
 
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No, non guardate il vostro orologio ritenendo magari che vada male. I numeri che sono ben in vista sulla facciata di un palazzo di New York, sono in movimento, ovvero: è segnata l'ora, i minuti, i secondi, i giorni, gli anni. "Climate Clock" è il suo nome e quest'anno è toccato alla grande mela esporlo ben in vista, perché tutti lo possano vedere e seguirlo nella sua marcia indietro per indicare quanto  tempo manchi alla fine del modo! L'anno scorso è stato esposto sulla facciata di un edificio nel centro di Berlino. Orbene, state sereni, sette anni passano in fretta è vero, però avremmo la possibilità di agire, attivarci perché questi sette anni che stanno già marciando, potrebbero vedere l'umanità che si armi di santa pazienza e cominci a mettere mano alle grandi manovre che servirebbero per tirarci fuori da questo incubo! Nel post di ieri, scrivendo e scherzando, ho velatamente posto il problema del tempo che passa inesorabilmente, scandisce i suoi secondi in piena regola e nessuno lo può fermare. Noi amici sappiamo bene a cosa andiamo incontro, come ragazzi anziani, sappiamo in che direzione andare, ma se non si interviene subito, non sarà più importante scegliere dove indirizzarsi per accogliere serenamente la fine dei nostri giorni. Ogni posto varrà quanto un altro e sarà difficile tornare indietro se avremo deciso di chiudere il discorso senza agire. Lo so, sappiamo in tanti quanti siano gli ottusi, i duri di orecchi e di animo, sappiamo quanti capi di stato siano contro le puttanate delle Greta e degli scienziati che parlano di un pianeta che lentamente e inesorabilmente, stia puntando al suo disastro ecologico e atmosferico. Tra sette anni, in mancanza di interventi radicali e puntuali, secondo i dati forniti dall'ONU, dovremmo patire di un pauroso incremento di CO2 (inquinamento terrestre) e la temperatura media del nostro pianeta aumentato di 1,5/2 gradi. Tutto questo se accadrà, potrà solo significare conseguenze catastrofiche e inarrestabili. Pertanto prendiamo atto che se in questi sette anni nulla sarà fatto e i Trump sparsi dappertutto, continueranno a infischiarsene delle condizioni della terra solo per meri scopi economici e commerciali, allora vorrà dire che saremo al "punto di non ritorno". Non so se sarò ancora qui tra sette anni, ma come ebbe a dire il mio maestro Marcello Marchesi: "Spero di non morire mai, solo per vedere come andrà a finire!".

 
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"VILLA ARZILLA"...STIAMO ARRIVANDO!

Post n°3686 pubblicato il 28 Settembre 2020 da monellaccio19
 
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"Pronto Carle'...che facciamo ci vediamo domenica mattina? Ho già sentito Gianci e Vitozzo...facciamo al solito posto?", "Certo che ci vediamo Sugo, ci mancherebbe altro, sarebbe il primo incontro dopo le vacanze...". E così, ieri mattina, al solito bar: "Ciao massa di infingardi fannulloni....". Li apostrofo prendendo posto al tavolo, mentre batto il palmo della mano contro quello dei tre miserabili, e continuo: "...Beh, che mi dite?  Le vacanze come sono andate? ". Pleonastica domanda la mia: sapevamo  tutti e quattro come erano andate le vacanze, eravamo tutti i santi giorni al telefono a massacrarci i marroni per dirci solo puttanate tipo: "Carle', come kakkio si chiama quella vecchia e famosa canzone dei "Nuovi Angeli"?", e io come un fesso ascoltavo il motivetto fischiettato....per poi rispondere "Donna Felicità"...roba da ingerire una cicuta e salutare moglie e figli.  Passiamo alle ordinazioni e, come sempre accade, per me prendo il solito caffè con dolcificante, mentre i tre impuniti bastardi figli di una pantegana laureata con 110 e lode all'università di Kiavikard, ordinano tre granite di caffè con panna...doppia!!!!!  "Ne vuoi un po' Diabetix...assaggia e buona....". Sorride beffardo il Gianci: "....Grazie no, stronzio!!!".  Rispondo con il rivolo di velenosa  rabbia che scivola dall'angolo della bocca: "...Prego Erbio, lo facevo per alleviarti la sofferenza.....AhAhAhAhAh!!!". Niente male come inizio d'incontro, siamo i soliti e nulla è cambiato...grazie a Dio! Mentre diamo fuoco al tabacco (sigarette per Vitozzo e Sugo, sigari per me e Gianci), Vitozzo s'accende di paonazzo sul volto e: "Uagnun'(ragazzi), occhio a ore 10, una stragnocca da sballo!". Effettivamente, una bellissima signora molto elegante e dotata dal "destino" di un fisico esorbitante,  aveva preso posto qualche tavolo più in là del nostro,  mettendosi comoda e accavallando le lunghe e affusolate gambe! Niente male, uno spettacolo che solo dei "Muppets" come noi potevano  notare e apprezzare: "Vabbè, ditelo allora che non ci volete per strada...." esclama Sugo con le palle...degli occhi fuori orbita: "...Ditelo che dobbiamo rimanere chiusi in casa, asserragliarci concentrando le attenzioni sulle preziose collezioni di francobolli,  ditelo che per noi non c'è futuro, ditelo che dobbiamo vivere di ricordi, ditelo.....". "Ahoooooooooo!!!!! E smettila! Ditelo...ditelo....ditelo..... Mo' te lo dico io.....". Replica incazzato il Gianci: "....Vedi di star un po' zitto...che ci distrai, porca puttana!". Intervengo a placare l'eccitazione del gruppo:  "Ragà, calmiamoci e cerchiamo di darci un contegno. Vedete, il problema non si porrebbe se fossimo in grado di moderare gli istinti e le reazioni incontrollabili; dovete sapere che spesso nei maschietti si scatenato gli ormoni che associati.....", "A' Richard Ginori (cesso sarebbe troppo riduttivo per la mia degna persona).....". M'interrompe Vitozzo con veemenza:"...Mo' te lo dico io!  Perché non vedi di andartene affan'cucolo  e la smetti con le tue solite dissertazioni del caxxo? La carne urla, i sensi pure, oggi ne prendiamo solo uno a caso...la vista! E' l'unico che sia disponibile ora.....poi si vedrà!!!!". "Appunto!  Poi si vedrà? Un domani conserveremo almeno la vista?". Replico con l'amarezza nel cuore: la signora scosciata, la vista appena sufficiente, le lenti appannate, e la gioia...negli occhi....Slurp!!! "Non siamo cambiati, nemmeno un po'.....e non riusciamo a dare un senso...alla nostra vita di ragazzi anziani".....E giù una fragorosa risata, sana e genuina: affan'cucolo l'età e il contegno!!!!! I "Muppets" sono sempre insieme e il calendario, il tempo, ci danno per vivi. Per ora....

 
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LESSICO E...NUVOLE

Post n°3685 pubblicato il 27 Settembre 2020 da monellaccio19
 
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M'imbarco in un'operazione difficile e poco pertinente per quanto mi riguarda. Sono "Boomer" e come tale, non avrei nulla a che spartire con la generazione Z o con i Millenials, tuttavia, voglio cimentarmi per prendere confidenza con alcuni neologismi coniati da questi ragazzi e che fanno parte del loro linguaggio corrente.  Generalmente sono "blastato" nelle conversazioni correnti, molti non accettano le mie argomentazioni e quindi il "blast" mi spetta e magari me lo merito pure. Non sono un "normie" quindi non mi metto in pari con la moda e i trend del momento: ho i miei punti di riferimento e appartengono quasi tutti al passato. Eppure credetemi, mi piacerebbe tanto essere un "Baebae", un blogger preferito, stimato e sentire molto più vicini gli amici che mi onorano. Peccato perché ogni tanto c'è chi si intrufola e approfitta della mia pazienza e passa per un "cringe": è accaduto più volte e spesso i miei "Bufubufu" gli arrivano direttamente fino a fargli fischiare le orecchie! Meno male che non mancano i "fire" che suffragano il mio ego e sottolineano come per pochi, io sia "cool" & groovy", e di contro non mancano le occasioni per essere letteralmente "ykes" con amici e amiche che mi preoccupano più del normale, lasciandomi basito. Vabbè, è normale per un "boomer" e se mi appellano in tal modo, avranno le loro buone ragioni: generazione Z o Millenials, hanno i loro "diritti" e non fanno altro che essere con la terminologia lessicale, come eravamo noi quando da ragazzi cresciuti, usavamo gli stessi modi muovi e intriganti per essere "à la page" o "up to the date" o ancora come "a nu' schkkiate". Adesso cavatevela da soli, vediamo se siete in sintonia con i neologismi delle nuove generazioni. 

 
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E MO' CHI GLIELO DICE AI GENITORI?

Post n°3684 pubblicato il 26 Settembre 2020 da monellaccio19
 
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Si chiama Sylvain Helaine, ha 35 anni ed è, manco a dirlo, l'uomo più tatuato della Francia. Non sarebbe scandaloso e non dovrebbe preoccupare nessuno, ma Sylvain ha un problema, o meglio ha un lavoro: insegna in una scuola dell'infanzia. Preparato e all'altezza del suo compito, l'uomo ha incontrato difficoltà con i piccini, più che altro incuriositi dal suo volto dipinto, ma sono stati i genitori a chiederne l'allontanamento perché spaventerebbe i bambini. Probabilmente avranno avuto anche ragione e il provveditore ha cercato di destinarlo a scuole elementari o medie per evitare problemi. Lui non ha battuto ciglio, ha compreso le ragioni dell'allontanamento ma non le ha condivise: "Non sono un provocatore, cerco di fare il mio lavoro e molto spesso colgo l'occasione per discutere con i ragazzi affinché non vi siano pregiudizi e vi sia rispetto per le diversità". In effetti, mai nessuno dei suoi alunni lo ha definito mostro, anzi, hanno trovato il modo per porgergli domande e soddisfare la loro curiosità per un "aspetto" che non è comune o ricorrente. Orbene, il nostro Sylvain comprende benissimo il suo stato precario, spesso i genitori intervengono, le idee in proposito sono diverse, l'accettazione a priori del suo aspetto e le argomentazioni, le spiegazioni e le sue scelte, sono da molti accettate senza porre pregiudizi in merito. In verità, anch'io non nutro pregiudizi ma cerco di capire anche i genitori: posso accettare i tatuaggi, mio figlio a mia insaputa se ne fece uno piccolissimo durante il servizio militare nelle vicinanze dell'inguine (vi giuro non è la farfallina di Belen) e in fondo non è visibile nemmeno in spiaggia. Tuttavia, ma è il mio parere personalissimo, non mi piacciono troppo i tatuaggi disseminati sul corpo a coprire buona parte della pelle. E' un problema estetico, c'è un moto istintivo di disapprovazione che nasce solo nel vederli (uomini e donne) così conciati. Se il nostro Helaine facesse un altro mestiere, un lavoro come ve ne sono tanti e che non imporrebbe contatti diretti con bambini o ragazzi delle elementari, non vedrei nessun problema, ma il contatto giornaliero, la vicinanza con loro, potrebbe alienare i ragazzi? Ovvero, si potrebbe pensare al "dispiacere" di una faccia così conciata? Ecco, vi pongo il problemino e mi piacerebbe conoscere il vostro punto di vista. Certo è giusto accettare i diversi, non avere pregiudizi verso i diversi, ma non credo che questo sia un caso utile: la diversità in questo caso, consiste nella scelta di Sylvain che all'età di 27 anni decise di coprire tutto il corpo con fiori, segni tribali e altro ancora, pare anche che nel prossimo futuro passerà a colorare in modo policromo tutto ciò che "abbia" addosso. Attirerà di più i bambini? Li spaventerà a morte? Mah.....a volte la diversità assume aspetti decisamente invadenti e poco utili. Sei un maestro kakkio, perché tanto spazio all'inutilità? Respect....o no?

 
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