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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 18/05/2017
Selvaggia Lucarelli blogger, giornalista, giurata e rompiballe, mi è cordialmente antipatica per il suo modo di fare e di proporsi. Tuttavia, devo ammettere che non sia una che sappia tenersi il cece in bocca: se ha dire, da commentare, da criticare, da elogiare, è diretta, chiara e non usa mezzi termini per compiacere l'uditorio. E' partito un suo twitter diretto e preciso, intrigante e sincero: "Amici di "Intimissimi" (noto brand di lingerie e affini) toglieteci dalle palle i cartelloni delle Irina Shayk perché è pubblicità ingannevole e perniciosa. Codesti cartelloni hanno invaso le maggiori città italiane e sono, oltre che comunicativi, un chiaro motivo di distrazione per chi sia motorizzato. Incidenti causati dalla improvvisa apparizione come quella che vedete in foto, sono all'ordine del giorno, quindi la sicurezza è a rischio. Inoltre, e questa è la ragione più importante secondo la Selvaggia, avvicinandosi a breve i tempi per le note "prove costume", tra le donne serpeggia nervosismo e malcontento: la Irina con i suoi trentanni, conserva un corpo bellissimo e considerando che abbia partorito appena un mese fa, è tutta da invidiare! Ebbene, ascoltando alcune reazioni di donne attratte dal cartellone, la pubblicità proposta è un sonoro ceffone per tutte coloro che vorrebbero emulare con costumi e biancheria intima la Shayk, ma con tutta la buona e ferrea volontà, non trovano i presupposti per tentare. Quindi girare per le città e farsi sbattere questi cartelloni provocatori, imbarazza molti e potrebbe causare incidenti. Inoltre, e qui la Lucarelli ci mette un bel carico da undici, sospetta con decisione e pervicacia, che la signora sia in nero perché assottigli le sue forme non proprio perfette (causa recente gravidanza) e laddove il nero nulla poté, ci ha pensato il photoshop! Raga' che posso aggiungere? Il corto non arriva e il fradicio non mantiene? La volpe e l'uva? Rosica chi può? Certo è che i cartelloni ci sono, vederli è un piacere per i maschietti, per le donne invece, sono motivo di rabbia e la Selvaggia non ha tradito i suoi modi di dire e di fare: "Ci levassero dai gorgioni la Irina, è troppo bella!".
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Che Trump stia incontrando problemi da quando si sia insediato alla Casa Bianca lo sanno tutti, tuttavia, di uno in particolare si può far cenno e la foto che vedete è molto esplicita: i capi di stato e di governo, conoscono, anche per sentito dire, che sia solito porgere la mano durante le presentazioni e/o i saluti, stringendo virilmente, quasi a dimostrare la forte personalità e la sua mascolinità. Il Primo Ministro canadese Trudeau, come si evince nella foto, sembra molto informato e da come guardi la mano di Donald, sembra voglia dire: "Devo proprio?" Il bello è che il giovane conosce bene la risposta: "Ma sì, dammela che te la stritolo!". Sono gesti di rappresentanza, di circostanza e il protocollo è severo in questi casi. Solo che Trump se ne frega dei protocolli (lo sta dimostrando molto bene) e a proposito di stretta di mano, quando si è incontrato con la Mekel in un incontro ufficiale, lei ha teso la mano e lui ha fatto finta di non vederla. In linea generale, le presentazioni sono sempre piuttosto imbarazzanti specie tra le persone adulte. I ragazzi e i giovani, beati loro, non hanno problemi e hanno i loro modi di fare, sono spicci e tra pacche sulle spalle e i ciao che si sprecano, rifuggono rituali troppo enfatici e ossequiosi. Ebbene, come molti sapranno, nel galateo non è previsto che ci si presenti limitandosi a porgere una mano volutamente flaccida, oppure allungando solo la punta delle dita, o peggio ancora biascicando un semplice "Piacere...". Ecco, se ce una parola che non va pronunciata è proprio quella semplice, unica e distaccata parola: "Piacere!". Edekke'? Troppo poco, dimostra fretta di sottrarsi all'incombenza, è assolutamente tirchia e dimostra poca propensione a proporsi, a concedersi come se si avesse la puzza sotto il naso. Vi sono formulette e brevi frasi più incoraggianti, meno supponenti e più cordiali di un semplice e quasi sussurrato "piacere". Innanzi tutto è bene fissare negli occhi la persona affinché sia tranquillizzata e non pensi che si stia pensando ad altro: "Sono lieto di fare la sua conoscenza", oppure: "Ho sentito tanto parlare di lei, molto piacere". Insomma non è difficile trovare il modo di essere esaustivi, rassicurando la persona che stiamo conoscendo. Quindi dimentichiamoci del solitario "piacere" buttato così tanto per dire e cerchiamo di porgere la mano con fermezza ma non con estrema durezza, come se dovessimo fare una gara a chi stringe di più. E infine, nel caso ci trovassimo di fronte un "burino" vestito a festa che inaspettatamente replichi con un liso e consunto: "Il piacere è tutto mio...". La nostra risposta ad hoc sarà fulminea, laconica e ironica: "Egoista!". Se capisce la battuta ebbene...altrimenti...punto.
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