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Messaggi del 24/07/2019

NOI CHE...

Post n°3284 pubblicato il 24 Luglio 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

La vecchia cartolina illustrata mostra il  vecchio e ormai inesistente lido alle porte di Bari, dove negli anni cinquanta, molte famiglie baresi si recavano per trascorrere le giornate al mare, specie quelle festive. Un mio zio era solito dirmi: "Carle' sai perché mi piace quando è festa? Perché non si lavora e si mangia bene!". Una frase che ricordo ancora dopo oltre mezzo secolo, perché racchiude il senso della vita di allora: lavorare duro, lavorare senza soste e mantenere quegli standard che nell'immediato dopoguerra, ci hanno poi consentito di entrare serenamente negli anni sessanta, gli anni del boom economico. All'epoca la domenica, consentiva ad una famiglia intera di riunirsi e di trascorre una giornata tutti insieme al mare o in campagna. Le ho provate tutte, le ricordo le festività passate con i miei genitori, mia sorella e i parenti più stretti fuori casa. Con macchine dell'epoca (Topolino Fiat) e altre disponibili, ci si trasferiva fuori e la gioia dello stare insieme era unica, inimitabile per tutti. Io ero un bambino e di quelle giornate ricordo in particolare, le domeniche passate al mare: a Bari o nella vicinanze della città verso sud o nord, rammento la corsa per arrivare tra i primi e prendere posti comodi vicino alla risacca, ovvero, quasi con i piedi in acqua. Levatacce che non vi racconto, pacchi, borse e tanta roba da portare e ciò che interessava più di ogni altra cosa, era il famoso pranzo domenicale che fosse ben protetto! Proprio così, all'epoca il cibo si portava da casa e poiché era giorno festivo, si doveva mangiare come se fossimo a casa. Pertanto e non vi stupite perché non credo che tra voi vi siano solo giovanotti e ragazzini, c'era di tutto, c'era ciò che eravamo soliti mangiare: pasta al forno e parmigiana di melanzana erano i punti fissi, rappresentavano l'irrinunciabile, i must che non potevano mai mancare e poi tutto il resto: contorni vari, vino, acqua  frutta e infine, l'anguria rosso vivo già tagliata e posta in secchi con grossi pezzi di ghiaccio per gustarne tutta la bontà. Che casino, ma tutto nella normalità, ovvero, così facevano tutti e quando era ora di pranzo, in acqua non c'era più nessuno...tutti a magna'. Perché mi sono venuti in mente quei tempi? Quelle giornate che restano impresse per tutta la vita, riportano alla memoria uno spaccato del nostro vivere, dei nostri usi, costumi e abitudini. Oggi leggevo quanto accada prevalentemente sulle spiagge italiane per quanto riguardi il cibo: a parte  i tanti lidi che offrono fast food, self service, ristoranti, chi decide di buttar giù un boccone veloce, si serve di una bella insalata di riso: approntata in tanti modi, arricchita da pollo o frutti di mare e indi poscia, un macedonia di frutta. Visto come sono cambiati i tempi? Ho cercato di immaginare questa diffusa scelta della insalata di riso, negli anni '50, magari pensare a mio padre o a un mio zio o zia a cui venga proposta la pietanza che va di moda oggi. Beh, non vi riporto che tipo di reazione avrebbero potuto avere e non mi sentirei di dar loro torto: vuoi mettere un timballo al forno, una parmigiana, una bella fetta di anguria ghiacciata contro un'insalata di riso e una macedonia? E voi tifereste per cosa? Non fate come quelli che al mare vanno sul leggero e poi, a casa......boccaccia mia statti zitta!

 
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