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Messaggi del 11/01/2020

NO KIDS E ADDIO BUONA EDUCAZIONE

Post n°3443 pubblicato il 11 Gennaio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

V'è un aumento esponenziale di questo genere di invito perentorio. Alcuni lo espongono senza esitazione, altri cercano di indorare la pillola, ma l'ordine è lo stesso: niente bambini! Fino a pochi anni fa, erano cartelli sparsi con parsimonia e prudenza: toccare la suscettibilità della clientela non è difficile. A volte anche le discussioni erano rare e saltuarie, oggi pare che si allarghino sempre più i fronti da una parte e dall'altra. Prima erano solo i clienti accompagnati da bambini: frequentavano sempre gli stessi locali perché soddisfatti del servizio, ma cominciarono a incontrare i primi dispiaceri quando il proprietario cominciò ad osteggiare la presenza dei piccoli e vivaci figli. Poverino, raccoglieva dall'altra parte presente nel locale, il netto rifiuto: "se dobbiamo mangiare qui da te, bambini in giro per il locale, non ne vogliamo vedere e soprattutto, sentire". Imbarazzante scelta e necessaria decisione da prendere per non perdere clientela insoddisfatta. Oggi siamo purtroppo in fase di emergenza: non solo ristoranti e trattorie, ma anche alberghi, pensioni, bad & breakfast, sono giunti al punto di rottura. I cartelli aumentano, sono sempre più visibili e chi ha da entrare in uno di questi luoghi, deve accertarsi se ha bambini al seguito, se può entrare o meno. Si allarga a macchia d'olio questa presa di posizione, mette tutti in imbarazzo e c'è la necessità di scegliere anche al momento di eventuali prenotazioni. La domanda è d'obbligo da parte di chi deve accettare: "Avete bambini con voi?". Siamo alle polemiche giuste, legittime e questa discriminazione ha innescato un processo molto delicato e soprattutto severo. Di contro, passando dalla parte avversa, incontriamo coppie solitarie, gruppi di persone adulte che vogliono stare sereni e tranquilli in un ristorante, in un albergo o in un qualunque posto dove di bambini non vi sia nemmeno l'ombra. Considero le due fazioni opposte in modo paritario: hanno entrambi ragioni da vendere e penalizzare gli uni a scapito degli altri, non è assolutamente giusto! Credo che sia giunto il momento di scegliere opportunamente e stabilire quale sia la ragione di questo conflitto che non giova a nessuno. I bambini non hanno colpe, sono fuori da ogni responsabilità e se volessimo dirla tutta, i veri colpevoli sono i genitori. Ebbene, finalmente qualcuno comincia a dire come stanno le cose. Qui è in gioco l'educazione, la formazione e le condotte dei piccoli che si sfrenano animatamente e vivacemente nei locali pubblici, sono carenti sotto il profilo educativo. Non è normale in un ristorante vedere piccoli che si sfrenano tra i tavoli e i loro genitori che sono là comodamente seduti a mangiare. Va più o meno sempre così, assoluto disinteresse e un comportamento disdicevole, irrispettoso verso gli altri commensali. Educazione non è un sostantivo a piacere, è un obbligo per tutti coloro che recano bimbi al seguito e intendono dimostrare quanta e come ne abbiano impartita ai propri figli. Non è raro vedere dei piccoli a tavola seduti e fermi a mangiare. Sono lì perché ben educati e non si muovo se non v'è il permesso di uno dei genitori. Sono con questi signori, ho patito anch'io le scorribande di ragazzini terribili e credetemi, adoro i bambini ma no a quelle condizioni di assoluta libertà, concessa dal menefreghismo evidente e supponente di genitori poco disposti a far valere la loro autorità. Il rispetto degli altri è importante, innegabile.  

 
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