|
Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Messaggi del 04/05/2020
Certo che ne ha combinate tante 'sto coronavirus, per dirla tutta: "E non finisce qua!". La scena è ormai diffusa e riguarda chiese di tutto il mondo: per soddisfare esigenze spirituali impellenti e non rimandabili, i sacerdoti dedicano spazio e tempo per andare incontro a quei fedeli che si confessano puntualmente. Non è difficile trovare un ampio spazio nelle immediate vicinanze della chiesa e con la realizzazione di strisce, coni stradali e spazio per il sacerdote seduto e la macchina che si affianca a debita distanza, si procede! Lui rimane seduto, il conducente pure, finestrino abbassato e la confessione procede alla grande! Pochi minuti (dipende anche dai peccati da elencare) e ricevuta la rituale benedizione dopo aver recitato l' "atto di dolore"...avanti un altro. A voler trovare le soluzioni, non occorre altro che fantasia, predisposizione al servizio e tanta buona volontà. Molti sono gli intemperanti che a giusta ragione lamentano scelte poco favorevoli per le loro attività; tutti hanno problemi e per organizzarsi attivamente, rispettando le misure cautelative, sarebbero pronti e aspettano solo il segnale per poter ripartire dopo due mesi di inattività forzata. Cito un esempio per tutti: parrucchieri, barbieri e come pretende essere appellato il mio coiffeur pour homme, non vedono l'ora di rimettersi in pista. Non vorrei sembrare interessato, ma sono preso anch'io dalla fregola: barba indescrivibile, capelli inguardabili, ho prodotto prove incontestabili a qualche amico/a del blog! Non posso più continuare così, vi prego accelerate e decidetevi voi del governo: il mio 51% mi insegue in casa per mettermi le mani addosso e snellire la mia incolta barba, sfoltire la folta chioma, è il suo prezioso traguardo. No, non voglio e non mi fido assolutamente della signora munita degli attrezzi! Per cui inventiamoci qualcosa, facciamoci venire qualche idea anche balzana, ma anche per strada (autorizzati), fatemi andare dal mio coiffeur di fiducia. Attrezzi sigillati e monouso, mascherine e guanti, sedia posta in un luogo tranquillo e il servizio all'aria aperta. Lo benedirei, lo ringrazierei e magari, dopo avermi chiesto il triplo del solito prezzo pagato fino all'avvento del covid-19 (non pochi euro), l'atto di dolore lo reciterei io...accidenti a lui!
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |