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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi di Maggio 2023
La giovane professoressa Giulia Perrino, persona a me molto cara, insegna "Storia dell'Arte" presso il liceo classico di Trani (BAT). Svolge altre attività inerenti alla sua materia professionale e tra i suoi tanti interessi, ho notato una pubblicazione su Facebook, riferita ad una lezione tenuta ai ragazzi del terzo liceo. Mi ha colpito molto e mi piace proporvela, perché curiosa e interessante.
"...E anche quest'anno siamo arrivati al momento per me più atteso: il momento in cui spiego nelle terze, la cattedrale di Otranto e quella di Trani con i rispettivi mosaici pavimentali. Quel momento in cui dico:
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Una foto bellissima di New York e precisamente di Manhattan. Il fiore all'occhiello della grande mela è il fulcro economico e finanziario della metropoli. Appartamenti di lusso, tanti sedi importanti di società internazionali, tanto verde, un grande parco, insomma, una città nella città. Ebbene poiché Manhattan rappresenti la parte più bassa e più esposta al mare, potrebbe essere la prima parte di New York a sprofondare. Avete letto bene, non è una notizia catastrofica, è solo il risultato emerso dallo studio di un team di scienziati che ha scoperto come l'intera metropoli si stia abbassando rispetto al livello del mare, di 1/2 millimetri l'anno. La causa accertata è semplicemente curiosa, oltre che drammatica: l'intera città sta cedendo sotto il peso di circa un milione di grattacieli che gravano sul territorio con un peso stratosferico: 764 milioni di tonnellate! Dalla geologia del territorio, si rileva la fragilità del sottosuolo: sabbia, sedimenti argillosi, limo e affioramenti rocciosi. Questo tipo di terreni, anche se trattati con riempimenti artificiali, sono i primi a rischiare uno sprofondamento e Manhattan manifesta un cedimento di 294 millimetri all'anno. Mentre altre zone con terreni più elastici con un substrato roccioso, i grattacieli sono meno gravosi e i movimenti riscontrati dal terreno, sono impercettibili. Ciò che rende ancora più drammatica questa previsione catastrofica, è constatare che la maggior parte dei grattacieli della metropoli, occupati da grandi aziende multinazionali, sono attualmente quasi vuoti, ovvero, a causa dello smart working avviato con il dilagare del covid, la maggior parte degli impiegati indotto a lavorare da casa, non è rientrato perché questa iniziativa ha avuto molto successo: le aziende non hanno subito colpi, da casa lavorano benissimo, si evitano i grandi traffici per raggiungere i posti di lavoro e i profitti vanno come al solito. Quindi i grattacieli si svuotano e a breve, se rimarranno senza personale interno, a che serviranno? I costi sono altissimi, difficilmente altre aziende potrebbero occupare i palazzoni e l'idea di trasformarli in appartamenti non è poi tanto ambito come progetto. Quindi si lavora a casa, il centro o le zone più ambite per stabilire sedi di aziende vanno desertificandosi, c'è solo da porsi una domanda: che fine farà la grande mela? Quali sviluppi nel medio e lungo termine si proporranno per non far morire la città? Spero che non si faccia...melina per decidere!
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Eppure, nella piena convinzione che in questo mondo di ladri, ci sarebbe da aspettarsi di tutto, puntualmente e sprovvedutamente, caschiamo come pere mature. Questa tecnica non la conoscevo, o meglio, mi era nota perché circa 50/60 anni fa, noi pischelli la usavamo per abbordare le ragazze per strada. Invece del solito e banale: "Signorina permette che l'accompagni?" si provava con uno spontaneo "Ciao Francesca, come stai? Ti ricordi di me?". Se non ci cascava finiva lì, ma se abboccava, partiva tutta una storiella inventata al momento. Una volta con questa menata, mi ritrovai in compagnia della signorina "Francesca" a Foggia (ci arrivammo col treno). Dopo un po' di strada, mi tese la mano e mi disse: "Sono arrivata a casa, grazie Carlo e buona serata!". L'altro giorno a Genova, in Via Beretta, un uomo di 81 anni, ha incrociato una bella e avvenente trentenne che si è fermata davanti a lui e ha sussurrato: "Che bell'uomo sei!". Nemmeno il tempo di recepire la frase che la donna lo ha abbracciato con veemenza e affetto, baciandolo; pochi secondi giusto il tempo di sfilargli con maestria l'orologio dal polso e a passo svelto, ha raggiunto un auto ferma poco distante ed è fuggita. Ancora stordito e sperduto per il grande e plateale gesto, l'uomo imbambolato, si è guardato il polso perché avvertiva un doloretto e si è accorto che il suo prezioso Eberhard in oro e avorio, valore tremila euro, era scomparso. Ormai era troppo tardi e nulla ha potuto se non denunciare il furto alla polizia. Come vedete e non per spaventarvi, le pensano tutte e pare che alcuni casi riportino furti con pistola al finestrino da parte di un motociclista (con un complice pronto in moto) coperto da un grande casco nero: bottino sempre orologi costosissimi! Io non vedo l'ora che una donna bellissima mi affronti per strada con un bacio intrigante, no...un attimo, stavo spiegando che...non vedo l'ora, perché io non indosso orologi...manco di marca celebre come il "Catorcy" in oro giallo.
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Lo sapete tutti, le cronache sono piene in tutto il mondo di donne anonime, comunissime e occupate a fare tanti lavori, a svolgere tante professioni qualificate, eppure, sono pronte a mollare tutto, rinunciare a uno stipendio giusto e proporzionato, per passare a fare cassa con cifre astronomiche. Per la serie "Lavorare poco e facilmente, guadagnare tanto e arricchirsi". Ovviamente se da un verso è facile iniziare questa attività particolare e molto redditizia, dall'altra parte c'è solo un requisito che va rispettato: la donna deve essere bona...bonazza! "Only Fans" ormai è una certezza sul mercato: i siti web personalizzati sono visitatissimi e gli utenti non badano a spese, pertanto se sei bella, bona e fai chessò...l'insegnate, decidi di mollare un discreto stipendio e una onorevole professione, per passare a fare qualcosa di audace e intrigante in rete, per mettere da parte ogni mese, un bel gruzzolo. Questo è il lavoro del futuro, niente contatti diretti, tutto virtuale e i soldi fluiscono che è un piacere. Non a caso e come dicevo più su, tutte a sognare di lavorare su "Only Fans". Lei in alto è Dasha Daley, dopo due anni di attività, udite udite, lascia il sito osé e torna a...lavorare! Già, ha scoperto che lavorare sia un bel modo di rientrare nella società e riprendere il posto che spetta, senza se e senza ma. Il primo giorno ha lavorato sodo per 10 ore e tutta felice e contenta, è tornata casa complimentandosi con se stessa! Insomma, molla un lavoro noioso e solitario e si compiace di lavorare duro, tornare a casa stanca, ma felice. Tutti lieti gli utenti del suo sito, la conoscono bene e sono contenti che abbia fatto una scelta simile: "Va dove ti porta il cuore" le hanno detto e lei quello farà. Attenti però, Dasha non esclude che in caso di bisogno possa tornare su "Only Fans", se occorressero soldoni per spese extra. Mi sembra giusto, i soldi si fanno quando servono e io le auguro che possano servirgli quando avrà 60/70 anni. A quella età, con Dash(a)...i bucati (no quelli che si "fanno") quelli della lavatrice, sono sempre i più puliti: "Più bianco non si può".
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Pochi giocattoli ma buoni: il Meccano nr.5 era il mio preferito, ovviamente, non disdegnavo il cinturone da cow boy con tanto di pistola. in quel tempo, quando ci piaceva un giocattolo in particolare e diveniva il nostro preferito, era promosso nostro compagno, il nostro inseparabile amico che condivideva tutto con noi. Se malauguratamente ed inevitabilmente giungeva il momento che il giocattolo si rompesse, allora era una tragica dipartita, desolazione e tanta amarezza: si perdeva un amico, un compagno di giochi, un...confidente! Eravamo costretti a rinunciare ad una piccola parte di noi a malincuore. Nella vita abbiamo avuto tutti i nostri bei "giocattoli", crescendo e maturando, non abbiamo mai perso la voglia di possederne: sono i nostri hobbies, i nostri passatempi, impegni extra lavoro, puro divertimento, relax spensierato...senza cartellino da timbrare. Nessuna condizione o limite di età, con passione, voglia di fare, interesse e soddisfazione: imbarcarsi in una attività qualsiasi purché piacesse! Grazie a questa spinta, ho avuto la fortuna di sceglierne tanti e diversi, da giovanotto esuberante e intraprendente, mi sono "tuffato" a capofitto in tanti "giochi" e ho maturato tante belle esperienze. Nella vita ho sempre svolto una sola professione per campare e a prescindere da quella, nel tempo ho fatto altre scelte che mi hanno affascinato e divertito; volevo misurarmi con "hobbies" che non conoscevo, mi è sempre piaciuta l'idea di accettare sfide impensabili e mettermi alla prova: guardavo quelli più bravi di me e "rubavo" il loro saper fare. E' sempre stato così ieri, oggi e domani...finché continuerò a divertirmi! Istrione, irrequieto e matto quanto basta, mi sono sempre realizzato con i miei "giocattoli" e appena si rompono, il fatale accantonamento per mancanza di solida base: il divertimento! Il tempo non passa invano: attraverso i miei "balocchi", quelli di tutti i tempi, quelli che hanno cadenzato la mia vita, quanti bei ricordi, quante soddisfazioni e quante... sberle! Oggi, col senno di poi, tornerei indietro per riavere tutti i miei "giocattoli", rifarei tutte le stesse esperienze, senza alcun rimpianto per il mio passato. Sul presente...ci sto pensando! Se rimpianti dovranno esserci saranno solo per il...futuro prossimo, quando avrò qualcosa di nuovo fare!
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