UNA PAROLA PER VOI

Parole amichevoli e di verità.

 

AREA PERSONALE

 

I MIEI LINK PREFERITI

FACEBOOK

 
 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

alenia7gabriella.larovereglaucopisrobil_parresiastapilozzopigibologneseMartina_Militodottorerinaldisoloiocicredofabi.pacificoboffi.1949realinomazzottabeatricedemitribeppepaxEttyhill
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

O Chiara clarissima,

sei per noi un chiaro esempio

di umiltà e santità.

Dona a noi il coraggio

di lasciare

tutto ciò che è del mondo

per seguire Cristo da vicino

come l'hai seguito tu

nella più grande povertà,

nella penitenza e nel digiuno,

fino ad uniformati

alle sue sembianze umane,

che tu sola hai potuto scorgere

nell'uomo fratello nostro,

nell'uomo della strada,

nell'uomo ammalato e sofferente.

In tutti hai visto il Cristo

che ha offerto la sua vita per noi.

Anche nelle povere

e semplici consorelle

hai avuto l'occasione e la capacità

di vedere l'amore grande di Cristo

per tutti gli uomini della terra.

Per tua intercessione,

fa' che abbandoniamo ogni cosa

per seguire il tuo esempio,

andando contro corrente,

e introdurci, così,

alla fine della nostra vita

nelle dimore eterne

dove tu già permani

per tutta l'eternità

Amen. E così sia.

Per Gesù e Maria.

 

 

 

IO CREDO

PROFESSIONE DI FEDE

 

Iniziamo a parlare di professione di fede secondo lo spirito della nuova liturgia eucaristica, che entrerà in vigore quanto prima, appena si potranno avere i testi del “Nuovo Messale”. Così come è accaduto per la pubblicazione dei “Nuovi Lezionari”, avverrà anche per il “Nuovo Messale”: lo si potrà usare appena si avranno in mano i testi ufficiali. I testi e il commento è prelevato da “A. M. Cànopi, Comm. Spir. al Rito della Messa.

 

«Quando, nella chiesa del mio villaggio, sento il Cre­do, esulto d'un entusiasmo interiore: mi sembra di as­sistere alla creazione del mondo... Ognuno dei suoi articoli, ognuna di queste gocce è vivificatrice e gene-ratrice in noi di luce, d'amore, di forza e di gioia» (Paul Claudel).

 

Iniziamo a parlare del “Primo Articolo della nostra fede”.

 

«Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili».

 

La professione di fede prende l'avvio da lontano, dall'immensità della vita divina, dall'eternità, facen­doci così percepire la sproporzione e nello stesso tempo (p. 47) l'inscindibile legame che esiste tra Dio e l'uomo: egli creatore, noi creature; egli onnipotente, noi fragi­li e deboli; egli eterno, noi mortali; tuttavia in comu­nione di vita.

 

Il Dio in cui crediamo ci pone davanti a un oriz­zonte che ci supera infinitamente: non si dovrebbero mai recitare queste parole del Credo senza lasciarsi in­vadere l'animo dei più puri sentimenti di santo timore e di gioioso stupore, come accadeva ai primi cristiani.

 

DISCORSI INUTILI

EVITARE I DISCORSI INUTILI

  1. «Per quanto possibile, stai lontano dall'agitarsi che fa la gente. Infatti, anche se vi si attende con purezza di intenzione, l'occuparsi delle faccende del mondo è un grosso impaccio, perché ben presto si viene inquinati dalle vanità, e fatti schiavi.
  2. Più di una volta vorrei essere stato zitto, e non essere andato in mezzo alla gente.
  3. Ma perché andiamo parlando e chiacchierando così volentieri con altri, anche se poi è raro che, quando torniamo a star zitti, non abbiamo qualche guasto alla coscienza? Parliamo così volentieri perché, con queste chiacchiere, cerchiamo di consolarci a vicenda, e speriamo di sollevare il nostro animo oppresso dai vari pensieri.
  4. Inoltre molto ci diletta discorrere e fantasticare delle cose che amiamo assai e che desideriamo, o di ciò che sembra contrastarci. Ma spesso purtroppo tutto questo è vano e inutile; giacché una simile consolazione esteriore va molto a scapito di quella interiore e divina.
  5. Non dobbiamo passare il nostro tempo in ozio, ma in vigilie e in orazioni; e, se possiamo o dobbiamo parlare, dire cose edificanti. Infatti, mentre il malvezzo e la trascuratezza del nostro progresso spirituale ci induce facilmente a tenere incustodita la nostra lingua, giova assai al nostro profitto interiore una devota conversione intorno alle cose dello spirito; tanto più quando ci si unisca, nel nome di Dio, a persone animate da pari spiritualità» (Imitazione di Cristo, c. X).

 

 

« Commemorazione Presenza ...

Le nostre relazioni affettive

Post n°57 pubblicato il 22 Dicembre 2009 da pasdgl10
 

P.A.S.

Appunti

 

 

 

 

Le nostre posizioni egoistiche

devono cambiare.

 

Cosa stiamo facendo

alle nostre relazioni affettive?

 

Cos’è l’amore?

 

Cristo

è il rappresentante dell’amore.

 

 

 

Personale PAS

Per coloro che erano presenti

 

 

 

 

 

 

 

(22 dicembre 2009)

 

 

Le nostre posizioni egoistiche

devono cambiare.

 

Cosa stiamo facendo alle nostre relazioni affettive?

“«Guardati intorno», indicando la folla seduta nella sala sotto di noi. «Questo è il mondo reale. Laggiù vedi forse qualcuno che sta cambiando»?

Proprio mentre lo dicevo, da un tavolo all’estremità del salone si sentì un’esclamazione rabbiosa, una frase che non riuscii a capire ma che era stata abbastanza forte da zittire tutti i presen­ti. Dapprima pensai che si trattasse di un’altra rapina, ma mi accorsi ben presto che era solo una lite. Una donna sulla trenti­na si era alzata di scatto e fissava indignata l’uomo seduto davanti a lei.

«No», urlava. «La nostra relazione non va come volevo! Capisci? Non funziona affatto!».

Si ricompose, lanciò il tovagliolo sul tavolo e se ne andò.

… ci guardammo in faccia, sconvolti per il fatto che quell’esplosione fosse avvenuta nel momento stesso in cui parla­vamo della gente seduta sotto di noi. Alla fine … indicò con un cenno del capo l’uomo rimasto seduto da solo al tavolo e commentò: «E il mondo reale che sta cambiando».

«In che modo?» le chiesi, ancora scosso.

«La trasformazione inizia con la Prima Illuminazione, e se­condo il sacerdote questa affiora sempre inconsciamente, cau­sando un profondo senso di irrequietezza».

«Irrequietezza»?

«».

 

«Cosa stiamo cercando»?

«Tu credi che dietro alla rabbia di quella donna ci sia l’irre­quietezza di cui parli»?

«Sì. Lei è esattamente come il resto di noi. Siamo tutti alla ricerca di appagamento nella nostra esistenza e non vogliamo assolutamente accontentarci. Questa ricerca incessante è ciò che si nasconde dietro all’atteggiamento ‘io-prima-di-tuttiche aveva caratterizzato gli ultimi decenni, influenzando tutti quan­ti…».

Mi fissò. «E quando si tratta di rapporti umani, siamo tal­mente pieni di pretese da renderli quasi impossibili».

«Per l’esattezza, cosa stiamo facendo alle nostre relazioni affettive»? le chiesi.

… Il sacerdote mi rispose: « quando due persone pretendono troppo, e ognuno dei due si aspetta che l’altro viva per forza nel suo mondo affiancandolo in tutte le sue attività, si scatena inevita­bilmente un conflitto di personalità». …”:

(Dal romanzo di James Redfield, La Profezia di Celestino, pp. 12-13).

 

E’ da considerare, nella nostra vita intima, personale, spirituale se anche noi non siamo come la massa, noi che ci diciamo cristiani praticanti, che ci confessiamo a ogni piè sospinto.

Non siamo forse anche noi “alla ricerca di appagamento nella nostra esistenza e non vogliamo assolutamente accontentarci”?

Non mettiamo anche noi al primo posto il nostro “‘io-prima-di-tutti’”?

Niente ci ha insegnato il Cristo in tutti questi anni di vita? Ognuno prenda in considerazione la propria età, la propria formazione, la catechesi ricevuta e veda se non fa parte della società che è totalmente cambiata in peggio, divenendo da cristiana pagana. Non ci piace certo questa parola “pagana”, ma, volendo essere sinceri con se stessi, bisogna accogliere questa parola e farla propria, nella speranza di un eventuale cambiamento.

La società di oggi, che pur si dice cristiana, non mette al primo posto Cristo e gli insegnamenti del suo Vangelo, perché prevale sempre la vita egoistica, quell’”Io al primo posto”, che non ha alcun ritegno, alcun controllo, ma prevale sempre su tutti e su tutto.

Quale amore cristiano e carità fraterna può esserci in una vita esageratamente egoistica? Gesù dice nel suo Vangelo: “Dai frutti si conosce l’albero”. Dai frutti vediamo con chiarezza che così è: “Io-prima-di-tutti”.

 

Riflettiamoci e cambiamo, perché Cristo ci insegna l’amore verso tutti gli uomini a qualunque razza appartengano, nella carità estrema dell’umile servizio.

E “cos’è, infatti  l’amore di cui ci parla il Cristo?

Amore è scorgere l’altro, farlo entrare nella propria casa, metterlo a tavola, dargli da mangiare, da bere, assetato com’è, farlo riposare, donargli il proprio letto, donargli il proprio cùbito, perché possa ancora camminare e dirgli: Ti amo; dirgli: ti sono vicino. Ecco, ti dò il mio cuore. Ecco, tu sei il mio re, tu sei la mia regina.

Son cose di altri tempi, voi direte. No! Sono le cose di Dio, le cose di sempre, le cose che commuovono il cuore, le cose che abbattono i cancelli, che distruggono i muri, che permettono agli uomini di diventare angeli e poi dèi, sì dèi.

… Che volete? Chi cercate? Ditemi? Chi cercate? Chi avete incontrato stamane all’altare? Chi si è donato a voi interamente sulla lingua, nelle mani, all’interno del vostro  corpo, nell’esofago fino  al ventre? Io, perché sono  immortale, perché vivo al di là delle vostre congetture, perché sono il rappresentante dell’amore, qui sulla  terra, perché così mi ha congegnato il Padre, così ha voluto, che io prendessi le sembianze, l’essenza, la voluttuosità, la carneficità del pane, che viene gustato dalle vostre bocche e che viene digerito dal vostro ventre, che viene assaporato e assorbito dalle vostre vene e dalle vostre arterie.

Ma lo capite che io, venendo dentro di voi, rimango con voi e resto con voi, appartengo a voi, vivo delle vostre stesse cose, delle vostre tenerezze, dei vostri gaudi, delle vostre tavolate, delle vostre mangiate, delle vostre bevute, dei vostri incontri, ma non certamente delle vostre liti o delle vostre chiacchiere o dei vostri disgusti.

Ahimè! Sono povero, sì, sono indigente, sì, ma non traffico con due cose, ne traffico uno solo ed è il dolore del peccatore.

Il mio amico è il peccatore. Il mio amico è colui che non riesce a salvarsi, che non riesce a reggersi in piedi, che non riesce a dominare la sua ira, che non riesce a sottomettere le sue passioni, colui che è debole, che ha bisogno delle punture, che ha bisogno delle vitamine, che ha bisogno di tutto, degli abiti per coprirsi, del pane e anche del companatico. Ma che dico?! che ha bisogno dell’acqua, ha bisogno del vino, ha bisogno di chi l’accarezza, di chi gli dice “Non piangere! Io ti sono amico. Io mi sono fatto fratello, amico, amante di questa genìa, di questa specie di gente, che viene, invece, messa alla porta, che viene allontanata, che non viene riconosciuta, che non ha voce” (Da Vox D. in Albis 2008).

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/montesalvo/trackback.php?msg=8172653

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

INFO


Un blog di: pasdgl10
Data di creazione: 27/07/2009
 

La lode, Chiara, accogli,

rischiara i nostri cuori,

tu che sei nata al mondo

per riempirlo di luce.

 

Già nei teneri anni,

nella casa paterna,

tu diffondi la luce

di virtù luminose.

 

Il misero soccorri,

in lui tu vedi il Cristo:

e il ristoro gli offri

di cui privi te stessa.

 

Tormenti col digiuno

le membra delicate,

e le notti trascorri

in unione con Dio.

 

 

 

BUONE VACANZE

VI AUGURO BUONE FERIE!

 

Le onde del mare in tempesta

alla vostra presenza si plachino

per accogliervi fra le loro spire

e rimescolandovi ben bene

possano togliere ogni vana sporcizia

accumulatasi al di fuori

della vostra nobile e straordinaria 

Essenza umana e divina (pas090809).

Auguri!

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Inno alle Lodi

in onore di Maria SS. Assunta

 

O Donna gloriosa,

alta sopra le stelle,

tu nutri sul tuo seno

il Dio che ti ha creato.

 

La gioia che Eva ci tolse

ci rendi nel tuo Figlio

e dischiudi il cammino

verso il regno dei cieli.

 

Sei la via della pace,

sei la porta regale:

ti acclamino le genti

redente dal tuo Figlio.

 

A Dio Padre sia lode,

al Figlio ed al Santo Spirito,

che ti hanno adornata

di una veste di grazia. Amen.

 

GIUSTAMENTE MARIA

E' STATA ASSUNTA IN CIELO

«Colei che nel parto aveva conservato illesa la sua verginità doveva anche conservare senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Colei che aveva portato nel suo seno il Creatore, fatto bambino, doveva abitare nei tabernacoli divin. Colei, che fu data in sposa dal Padre, non poteva che trovar dimora nelle sedi celesti. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre, lei che lo aveva visto sulla croce, lei che, preservata dalla spada del dolore quando lo vide morire. Era giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio, e che fosse onorata da tutte le creature come Madre ed ancella di Dio».

 

MARIA SS. ASSUNTA E' TUTTA SPLENDORE

«Tu, come fu scritto, sei tutta splendore (cfr. Sal 44, 14); e il tuo corpo verginale è tutto santo, tutto casto, tutto empio di Dio. Per questo non poteva conoscere il disfacimento del sepolcro, ma, pur conservando le sue fattezze naturali, doveva trasfigurarsi in luce di incorruttibilità, entrare in una esistenza nuova e gloriosa, godere della piena liberazione e della vita perfetta» (San Germano da Costantinopoli).

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963