*Todo pasa*

Guardami seduta qui, sul bordo di una finestra, sono io che chiedo aiuto. Aiutami a respiarere, donami un pò del tuo ossiggeno. Chiusa in questo mio testo di non so che cosa, racchiudo me nel mio essere più perfetto. Sono io: Sono io ora che sto scrivendo, sono io ora che tu stai leggendo, sono io quando mi chiudo in camera e piango senza smettere, sono io quando fingo che tutta vada bene. Guardami ancora una volta, perchè abbassi lo sguardo? Non hai il corraggio? Quel maledetto corraggio che alle volte distrugge una famiglia, quel coraggio che altre volte potrebbe aiutare l'umanità. E trascorro i miei giorni chiusa, chiusa dal mio essere troppo confusa. Non piango più, ormai. Non guardarmi quell'aria arrogante, non ho bisogno di te. Forse non ho bisogno di nessuno. Alle volte vorrei essere su un isola tropicale a godermi la vita, nella massima serenità, tranquillità, gioia. Altre volte vorrei sparire per vedere la vita senza me, provare del dolore infinito, provare sulla mia pelle l'effetto della "droga" del dolore senza fine. Non distogliere lo sgurado, ricorda che io ti sto osservando, perchè tu hai osservato me per troppo tempo, forse. Mi hanno detto che hai perso le tue ali, dove le hai nascoste? Sai bene, io non credo a quello che dice la gente, voglio i fatti e i fatti riportano che le mie parole stanno andando al vento.

Sono niente in confronto al mare. Sono niente in confronto al cielo. Sono niente in confronto agli animali selvaggi. Sono niente in confronto alla luna e al sole. Sono il nulla, se ci penso. Sono il nulla se resto qui senza far parte del mondo. Sono niente se penso a te che sei lontano. Sono niente quando il tuo sguardo non incrocia il mio. Sono niente quando le nuvole si avvicinano per far scoppiare un temporale. Sono niente quando la natura fa il suo corso. Sono niente quando le urla camminano con il vento. Sono tutto quando il tuo cuore batte forte come il mio.

Faccio a botte con il mio orgoglio quando arrivo e non ti fermo. Faccio caus totale quando i miei pensieri non si bloccano. Faccio fatica a tenermi costantemente su un idea ben precisa. Sono pienamente coscente che questo mondo non mi appaga. Sono letteralemte confusa quando vedo le farfalle volare nel cielo. Resto a bocca aperta quando perdo il respiro perchè ti penso e so che non esisti. Mi fa rabbia sapere che non posso toccarti. Mi fa rabbia sapere che ogni qualvolta parlo di te. Mi arrabbio con me stessa perchè non ho altri mezzi per arrivare a te.
<Non so più il sapore che ha quella carezza della sera, con quella voglia di avventura.
Quando tornava mio padre sentivo le voci, dimenticavo i miei giochi e correvo li. Mi nascondevo nell'ombra del grande giardino e lo sfidavo a cercarmi, io sono qui. Quelle giornate d'autunno sembravano eterne, quando chiedevo a mia madre dov'eri tu. Io non capivo cos'era quell'ombra negli occhi e cominciavo a pensare, mi manchi tu. Non so più se mi manca di più quella carezza della sera o quella voglia di avventura.>

Gente di strada. Gente che muore chiedendo l'elemosina. E' inverno, fuori fa freddo e migliaia di vite umane perdono la speranza in un futuro, che forse, non vedranno mai. Si inginocchiano e pregano che tutto questo passi presto, ma hanno paura di capire che forse, non è una fantasia di una notte, ma è la loro vita che li travolge. Si tengono per mano nella speranza che il sole arrivi presto a riscaldare i loro volti. Muoiono sotto gli occhi della gente che fa finta di non vedere. Muoiono travolti dalla fame, dall'essere troppo poveri. Se ne fanno una colpa, una colpa perchè non possidono abiti puliti. Si rincorrono tra loro per mantenersi giovani. Arrivano ad ammirare il mondo. Arrivano a chiedersi perchè. Perchè un mondo che non sia alla loro altezza. Le vetrine allestite riempiono i loro cuori, ma non riempiono le loro tasche. Trascinati da una voraggine di bellezza, la loro quotidianità sembri non cambiare. I loro volti spenti. Le loro mani cosi piccole non afferrano cibo da chissà quanto tempo. Muoiono sotto le ali del vento. Muoiono perchè sono da soli.

E' l'indifferenza. Il sapere di poter morire senza un suo saluto, senza un suo messaggio. Il sapere che dall'altra parte non è la stessa cosa. Sapere che sono di troppo e che è finitotutto. Sapere che per lui è stato facile dirsi addioe dimenticarsi. Sapere che per me è stato un colpo forte, una botta decisiva. Sapere che prima o poi questo tempo passerà, per lui, e non per me!

Aspetto con ansia quei giorni, quei giorni di felicità. Sono lontani, troppo lontani, ogni giorno mi metto a scrivere e prometto a me stessa che oggi scriverò cose positive per far convincere me stessa di stare bene, almeno oggi. Aspetto che i sogni diventino realtà per far si che io diventi capace di amare me stessa e l'amore, ma io e l'amore ci amiamo, solo in modo un pò diverso. Agli occhi della gente sono felice e spensierata, ma provo a parlare con essa e non capisce che dentro sto muorendo e cambia discorso perchè non sa come aiutarmi. In un mondo lontano vedo il mio sguardo più grande di 10anni e mi vedo una perfetta donna con uma magnifica carriera, ma il tempo sta passando troppo velocemente e io non mi sto rendendo conto che ne sto perdendo almeno la metà di tutto quel tempo!

Vorrei aprire la mia fantasia e volare di nuovo da te, rincorrere le tue mani, afferrarle e stringerle forte, vicino il mio petto. Vorrei amarti immensamente tanto, vorrei uccidermi di bene, vorrei provare a farti capire e capire che sei quel che voglio! Vorrei solo che tutto ciò fosse vero, vorrei che almeno un minimo di tutto questo ci potesse essere nella mia realtà e invece niente :( tu non esisti e io non faccio parte della tua vita.

Semplicemente tu! Tu che illumini la mia giornata d'estete con immensa luce, nel buoi, riflettendo il tuo spirito libero. Lasci cadere cosi facilmente a terra la mia anima, che piano regala a te tutto ciò che possiede. Tu, rifletti dentro me cose incredibili. Tu, respiri senza far rumore, senza far credere che tutto ciò esisti davvero. Ammiro il cuore che si apre a me, sempre, sempre con lo stesso entusiasmo e con lo stesso orgoglio. Mi piaci cosi come sei, perchè quando ti arrabbi fai tremare palazzi. Perchè quando ti muovi hai occhi puntati su di me e tu sai sempre essere disinvolto e sicuro. Mi piaci perchè sai far nascere la pioggia con il sole.
Mi chiedo spesso quando sarà il momento che tu andrai via e mi lascerai sola, sola, perchè cosi succederà, perchè tu ti farai una tua vita e io non potrò esattamente far parte delle stesse cose tue, non potrò sempre difenderti, non potrò sempre guardarti e giudicarti. Non potrò chiedere consigli e non potrò scappare per farmi rincorrere da te, ancora e poi ancora.
Alla fine sono solo le 8:00 del mattino e ho l'ispirazione di scrivere di te, di me, di noi, di quel che è stato e di quel che sarà. Alla fine gli anni trascorrono e io mi allontano da te, ma non perchè voglio, solo perchè lo devo, per proteggere me da me stessa, sempre, ancora una volta. Solo per evitare del male, solo per paura di perdere anche te. Tu, che continui ad essere la mia vita. Io, che dedicando a te la mia anima, io, che ho fatto promesse a Dio, Dio che forse c'è, o non c'è. E noi, distanti anni luce non possiamo cambiare le cose. Tu esisti e io ti voglio troppo bene per farti del male.