Creato da stuarda82 il 05/01/2008

mrsdalloway

vita e dintorni

 

 

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Post n°22 pubblicato il 04 Maggio 2008 da stuarda82

Dato che latito da un po' di tempo il blog mi sembra giusto fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti.
Come saprete, aprile ha segnato il mio ritorno in clinica e la mia rinnovata propensione a combinare danni in ambulatorio.
La clinica non è certamente un ambiente ospitale, anzi diciamo che gli specializzandi che ci sono, se potessero, dietro un' apparente cordialità, si caverebbero gli occhi a vicenda. Sono sempre tutti depressi, frustrati, perché lavorano troppo e il loro lavoro non viene apprezzato, perché passano tutto il tempo ad occuparsi di cose burocratiche per la clinica e non ad imparare quello che dovrebbero imparare in base alla loro scuola di specializzazione. Insomma un bel ambiente di lavoro!
Per la mia tesi io lavoro soprattutto con tre persone: S. F. e G.
S. è la dottoranda e la materializzazione di tutti i miei incubi: zitella e senza lavoro.
F. è lo specializzando di Endocrinologia con il quale condivido l'argomento della tesi, nel senso che la mia avrà pochi dati e potrà essere pubblicata al massimo su Topolino, mentre la sua, per novembre, conterrà molti più dati e una casistica più numerosa e sarà pubblicata in tutte le riviste scientifiche più mitiche che vi vengono in mente.
La terza persona è G. il ricercatore, definito Don Abbondio per la sua caratteristica di essere il ben noto vaso di coccio tra i vasi di ferro. Io non lo capisco, non capisco come faccia un uomo di quarant'anni ad essere così zerbino con il prof, a non dirgli mai niente, non capisco i movimenti che fa, le facce ridicole che fa nei momenti meno opportuni, non capisco il suo umorismo, magari è un' ottima persona ma io non lo capisco!
Lavorare con loro assume ogni giorno delle sfumature diverse che vanno dal tragico al comico, dal deprimente per l'inutilità delle loro ricerche con possono aspirare a pieno titolo a vincere un Ignobel, al quasi interessante a tratti.
Altre news sono che con un mio amico sto facendo volontariato alla Caritas.
Sarò inoltre presidente di un club di cui faccio parte, non mi chiedete neanche perché, forse è dovuto al mio animo da antropologa, in realtà sono stata più o meno coinvolta con l'inganno ma non me ne importa assolutamente niente solo che, a quanto pare, in questo club, meno ci credi, meno ti impegni, più fai carriera, cosìcchè io sarò presidente. In realtà sospetto che sia una mossa degli altri soci per incastrarmi e tenermi ancora nel club, cercando di lusingare il mio ego.
Ho deciso di iscrivermi in palestra e poi non ho altre cose inutili da scrivere quindi vi saluto e vi auguro un buon inizio di settimana!



 
 
 

SPLEEN

Post n°21 pubblicato il 15 Aprile 2008 da stuarda82
Foto di stuarda82

Non so perché stasera sono un po' triste.

L' altro giorno ho incontrato § (il mio ex ragazzo). Mi sembra di aver amato un ragazzo come se lui fosse un porto e io una nave alla deriva. Mi sembra che sia un po' troppo tardi per questo.

Uffa non voglio scrivere le cose che leggo in molti blog su amori finiti e non dimenticati.
E' sempre sempre stato così da Didone, a Fedra, a Medea, ad Arianna sino a Madame Butterfly, le donne che si sono fissate con un solo uomo, come una specie di monomania, tutte hanno fatto una pessima fine!

Certe volte mi sembra di scappare e non so bene da cosa e altre volte mi sembra di inseguire qualcosa che disperatamente mi sfugge.
Lo so, non sono molto chiara in questo post!

 
 
 

ALCUNI PAZIENTI SONO PROBLEMATICI

Post n°20 pubblicato il 10 Aprile 2008 da stuarda82

Frequentando la clinica si imparano molte cose sui pazienti.
La verità è che è molto difficile essere una giovane ragazza magrina, bassina, piccolina in generale, con il camice bianco.
In qualche modo si crea il problema di dover essere presi sul serio, quando si prescrive un farmaco, quando si consiglia una terapia, soprattutto da quei pazienti che ti chiamano "signorina" con fare accondiscendente e intanto cercano con lo sguardo il Dottore con la D maiuscola, quello 'vero', l' uomo (fondamentale differenza) che li salverà.
Il problema è che ci sono dei pazienti che sono delle cause perse.
Certo devi comunque dir loro di seguire la dieta, di fare un minimo di attività fisica, di prendere i farmaci prescritti, perché sarebbe deontologicamente sbagliato non farlo, però è assolutamente fiato sprecato.
Non seguiranno nessuno dei tuoi consigli, ma non perché non si fidano di chi glieli impartisce, proprio perché non gliene importa un H di quello che qualsiasi medico dice loro.
Il che è proprio strano perché magari si comportano così proprio quei pazienti in condizioni peggiori.
Oggi è arrivato in ambulatorio un paziente con 350 (valori normali 80-100) di glicemia, che tutto sommato si sentiva di star bene, in base a qualche imprescindibile volere del fato, e non aveva nessuna intenzione di fare una terapia che per la sua salute sarebbe fondamentale.
Ora gli ho detto solo una cosa:
<Insomma sembra che lei, inaspettatamente forse, stia simpatico alla vita.
La vita le sta dicendo un SI, non un OK continua dato che ci sei..
La vita, a quanto pare, le vuole bene, visto che non ci sarebbe nessun altra spiegazione al fatto che lei sia qui a parlare con una glicemia in queste condizioni! Allora perché non dare un piccolo aiuto alla vita, che tanto la ama al di là del fatto che lei ricambi il suo affetto, facendo regolarmente la terapia insulinica?>.
Ho avuto come  l'impressione che non sarei stata ascoltata.

 
 
 

Comunicazione di servizio

Post n°19 pubblicato il 08 Aprile 2008 da stuarda82
Foto di stuarda82

Oggi ho dato un esame!!!!!!!!!!!!
E ora siamo a meno 2!!!!!!!!

 
 
 

TUTTI I SOGNI REALIZZATI

Post n°18 pubblicato il 30 Marzo 2008 da stuarda82

Se oggi pensate che sia una giornata u po' così e vi state chiedendo se riuscirete a realizza i vostri sogni questa è una storia che forse troverete interessante.
E' la storia di Randy Pausch professore di informatica tra i più amati di una prestigiosa università americana e genio della realtà virtuale, inventore del software Alice che permette a chiunque di creare animazioni computerizzate tridimensionale.
Nell'iniziare la sua last lecture, una sorta di esercizio intellettuale molto in voga nelle facoltà americane in cui i professori più famosi provano a rinchiudere in un'ora la summa del loro sapere, il professor Pausch mostrò la prima slide del suo discorso: era l'immagine ingrandita di una TAC del suo fegato. ''Un elefante nel salotto'' diceva la didascalia.
<<Mio padre>>cominciò il professore <<mi ha insegnato che un elefante nel salotto non si può ignorare, meglio presentarlo. Se guardate bene le mie TAC noterete circa dieci metastasi al fegato. I medici mi hanno detto che mi restano da tre a sei mesi di buona salute. Tutto qua. Non c'è nulla da fare, non si possono cambiare le carte in tavola, ma solo giocare al meglio la mano>>.
Era il 18 settembre dell'anno scorso, Randy Pausch aveva 46 anni e iniziò così la sua last lecture, una testimonianza straordinaria diventata oggetto di culto su You Tube e presto un libro.
Non si tratta però di un discorso sulla morte come ci si aspetterebbe, ma un' ode alla gioia di vivere e     un distillato di saggezza priva di retorica perché, come dice lo stesso professore, non sente di dover essere compianto, perché nella sua vita, sebbene si concluderà in anticipo, è riuscito a realizzare quasi tutti i suoi sogni di bambino e quanti possono dire la stessa cosa?
Cominciò così il suo excursus nei sogni dell'infanzia: vincere gli animali di peluche al Luna Park, incontrare il capitano Kirk di Star Trek, volare in assenza di gravità, diventare imagineer per la Disney, scrivere una voce della World Book Encyclopedia.
Rendy Pausch li ha tradotti tutti in realtà.
Tuttavia quando un sogno rimase tale come quello di giocare nella National Football league, Pausch concluse <<di aver imparato più dal perseguirlo che dall'incapacità di realizzarlo>>.
Fu il suo allenatore ad insegnargli a concentrarsi sulle cose fondamentali, a mostrargli il potere dell'entusiasmo e degli insegnamenti indiretti, la finta di gambe, che <<bisogna stare sempre all'erta e coglierli perché sono ovunque>>.
Ogni aneddoto, ogni episodio e foto della lezione, servì a Pausch come spunto per un' insegnamento anche di ordine pratico, come quello di avere sempre qualcosa ''da mettere sul tavolo'', avere cioé sempre una proposta da fare e quello di sapersi destreggiare quando non si conosce un argomento, non dire subito<<NON LO SO>> ma dire di avere poche informazioni a riguardo e dichiararsi pronto ad apprendere.
 Raccontò il ruolo decisivo che ha la persona che sa dirci le verità più scomode a cui dobbiamo imparare a prestare attenzione: quella di Pausch fu un suo professore che lo mise in guardia dalla sua arroganza.
Fece quindi l'elogio della pazienza perché ci consente di vedere il lato migliore delle persone.
Sui sogni realizzati Randy affermò l'importanza di avere prima di tutto dei sogni precisi e poi che non bisogna mai cedere perché <<ogni ostacolo, ogni muro di mattoni, è lì per un motivo preciso. Non è lì per escluderci da qualcosa, ma per offrirci la possibilità di dimostrare in che misura ci teniamo. I muri di mattoni sono lì per fermare le persone che non hanno abbastanza voglia di superarlo. Sono lì per fermare gli altri>>.
La prima cosa è l'impegno e non bisogna mai lamentarsi della fatica ma lavorare ancora più duramente perché bisogna essere pronti <<la fortuna è quel momento in cui la preparazione incontra l’opportunità>>.
Il professor Pausch terminò con un incitamento: <<Siate bravi in qualcosa: vi rende persone di valore. Lavorate sodo>>.
La fine della lezione fu un capolavoro. Sua moglie Jai, da cui ha avuto tre figli, aveva compiuto gli anni il giorno prima ma lo avevano festeggiato in tono minore. A un cenno di Pausch, un gruppo di assistenti portò nell'auditorium gremito di persone, una torta con le candeline e tutti i presenti intonarono “Happy Birthday” diretti dal professore.
Randy e Jai si abbracciarono mentre l'ultima diapositiva mostrava Pausch sorridente con i suoi tre figli. Quindi le sue ultime parole della conferenza furono:<< Ma avete scoperto qual è la vera finta? Non è come realizzare i propri sogni, ma come vivere. Se vivrete nel modo giusto, il karma si prenderà cura di sé. I sogni verranno da voi. E avete capito anche la seconda finta? Questo mio discorso non era per voi, ma per i miei figli. Grazie a tutti, buonanotte>>
  

 
 
 
 

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