«Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene.
Tutto questo perché siamo più vicini al cielo». Emilio Comici
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Post n°120 pubblicato il 21 Giugno 2011 da mtbstefo
Levataccia alle 4:00… e già qui partiamo scomodi… |
Post n°119 pubblicato il 18 Giugno 2011 da mtbstefo
... apparentemente una normalissima Scalpel 2011... ... ma andiamo ad "aprire il cofano"...
Premesso che le Ruote Mavic Crossmax SLR le avevo già in casa (particolare non trascurabile nella trattativa...), queste sono le caratteristiche principali "di serie" di questa sofisticata macchina da guerra: L'ammortizzatore posteriore inserito nel Telaio BallisTec Hi-Mode Full Carbon, che combinato alla tecnologia Zero Pivot del carro posteriore, sviluppa un ecursione massima di 80 mm. La Forcella Lefty Speed Carbon PBR (il curioso sistema di bloccaggio/sbloccaggio... che, appena possibile, verrà up-gradato con il controllo remoto dedicato...). Cambio posteriore XTR 2011 2x10v (così come quello anteriore): ebbene sì... doppia, con un bel 11-36 XTR nella cassetta pignoni... Ed ora passiamo alle "personalizzazioni", meditate e scelte con cura... con un pizzico di fortuna nell'aver trovato gli ingredienti giusti al momento giusto... e, diciamolo, con uno chef d'eccezione (Giuliano, il mago di Costermano)... Il risultato è una ricetta decisamente esplosiva... Guarnitura Cannondale Hollowgram SL con Corone Truvativ 39-26 (per le mie salite dolomitiche...): Freni XTR 2011 (al posto dei Magura Marta SL di serie): veramente sofisticati... Guarnitura a parte... l'abito "XTR 2011" è al gran completo, così come sulla fedele numerodue, inseparabile compagna di scuderia... Era doveroso "mandarle avanti pari" (lo diceva sempre mia nonna...). |
Post n°118 pubblicato il 17 Giugno 2011 da mtbstefo
Mentre la Genius 20 sta preparando i bagagli per una nuova avventura tra scenari lontani dalle Dolomiti (in ogni caso decisamente più affascinanti della piatta e nebbiosa Pianura Padana...), fervono i preparativi per l'imminente incoronazione al gradino più alto della scuderia... Facile scivolare nella "smania" e nelle scelte più o meno "scontate" basate su "blasoni", mode, impressioni altrui o semplicemente "voglia di cambiare"... Decisamente meno facile conciliare ciò che si vorrebbe migliorare sulla fedelissima e sempre attuale numerodue, il non voler scendere al di sotto dello standard qualitativo della numerouno in congedo... e il non dover vendere qualche organo interno! Prove, confronti, valutazioni, preventivi, sensi di colpa, occasioni, offerte difficili da rifiutare... ... alea iacta est, il dado è tratto ! Non resta che presentare la nuova numerouno... [continua...] |
Post n°117 pubblicato il 12 Giugno 2011 da mtbstefo
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Post n°116 pubblicato il 22 Maggio 2011 da mtbstefo
Valcavallina Superbike… un campo di battaglia vero e proprio... Ma ripartiamo dall'inizio di questa torrida domenica di Maggio... La consueta vestizione e allestimento dei mezzi sono conditi dagli immancabili ritornelli da bettola del mitico Busco e dalle solite "frecciatine", vero e proprio innesco di "amichevoli" sfide interne alla nostra formazione... C'è anche chi, insieme a qualche dente della doppia, cercherà di togliersi pure qualche sassolino dalle scarpe... ne vedremo di belle! Ore 9:30. Ci dirigiamo verso il centro del paese e, dopo un caffettino al bar, entriamo nell'affollata griglia allestita nella strada principale del paese. Innesto il preziosissimo e immancabile "rampichino" e, fissando la ruota anteriore per evitare di lasciarmi distrarre dagli altri, trovo il ritmo giusto... quello che mi porterà, sui pedali, fino in cima. Una brevissima sosta al ristoro idrico, il tempo strettamete necessario per rabboccare la borraccia e infilarmi nella tasca posteriore una bottiglietta d'acqua fresca... e inizia il terribile 2° tempo di questa impegnativa partita... Dopo un breve tratto di single-track più o meno in quota, inizia una serie di discese impossibili: radici, sassi smossi, rocce appuntite, pendenze importanti; non è tutto così... infatti, questi tratti tecnici sono intervallati da cementate pseudo-verticali caratterizzate dall'acre odore di "ferodo": se non vuoi schiantarti o scivolare sul ghiaietto che ricopre le curve devi frenare... e spesso... almeno io ci sono saltato fuori così! Tra il 30° e il 35° km avviene ciò che ha inevitabilmente infranto il clima goliardico pre-gara: nell'ultimo tratto di quel terribile single-track mi ritrovo Paola a lato del sentiero che si sorregge una mano, mentre Marino sta cercando di recuperare la sua bici; qualche metro più in in là ci sono alcuni biker fermi vicino alla scarpata, mentre un uomo del servizio sta urlando alla radio per chiamare i soccorsi. Un biker è steso a terra a fianco del sentiero; è coscente, ma non riece a muoversi. Mentre Marino cerca di aiutare Paola ad incamminarsi verso la vicina strada asfaltata, mi metto a segnalare l'incidente, invitando i biker a rallentare e scendere dalla bici. Arriva anche Davide. Inutile citare l'inciviltà di quegli "assatanati dal 500° posto assoluto in su" che, pure lamentandosi, hanno cercato di proseguire senza nemmeno scendere dalla bici... Riparto con il dubbio di aver fatto tutto quel che potevo in quella situazione e, soprattutto, con l'amara consapevolezza che la festa sia comunque finita... Ultimo km... il cartello sembra quasi un miraggio! Catena sul "padellone" e via a spingere sull'ultimo pratone, quindi sulle vie lastricate di Carobbio... fino a tagliare il sudatissimo traguardo dei 45 km: 3h 22' che potevano essere 3h 15' senza la sosta... ma avrei decisamente preferito preferito metterci qualche minuto in più e sapere che tutti saremmo arrivati sani e salvi... Che dire... un percorso veramente impegnativo, indubbiamente notevole sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista paessaggistico: fantastici i guadi e alcuni passaggi nel bosco... diciamo che la natura ci ha messo una buona mano!
Qui la traccia gps... |
Post n°115 pubblicato il 17 Maggio 2011 da mtbstefo
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Post n°114 pubblicato il 15 Maggio 2011 da mtbstefo
Nonostante le incerte previsioni sulle possibilità ciclistiche del fine settimana, la proposta dell'ultimo momento di accompagnare Marco a ritirare il "cavallo" con la nuova "ferratura da montagna" (ergo nuova coppia di corone per salite agili e scattanti...) si è rivelata, come al solito, un successo. Destinazione Costermano, una sorta di "paese dei balocchi", sia per i biker più accaniti alla ricerca di salite spaccagambe, discese mozzafiato e single-track incantevoli... sia per chi ha voglia di rifarsi gli occhi e fantasticare all'interno del mitico Bike Store di Giuliano & Matteo! Arriviamo a Costermano verso le 12:00; il tempo di ritirare la Flash revisionata e di scambiare due chiacchiere con il simpaticissimo Matteo e poco prima delle 13:00 siamo già in sella verso la Valle dei Mulini... Sono le 13:30, l'aria è torrida... forse non è il clima ideale per affrontare la cementata di San Zeno.... ma siamo qui, le borracce sono ancora a metà e la voglia di provarsi in questa vera e propria palestra di salita supera sempre qualsiasi tentennamento... Scendendo per il bosco, raggiungiamo la salita per il Luppia, quella affrontata lo scorso inverno in occasione del test Scalpel 2011 e Flash 29"... Sempre bella e piacevole per la frescura del bosco. Cercando una discesa alternativa alla solita ci imbattiamo in quella da SuperEnduro... Alt! Non se ne parla neanche... qui ci vuole del manico... non fa per me! Risaliamo quindi di poche decine di metri e imbocchiamo un bellissimo single-track piuttosto esposto che ci riporta sotto al Luppia. A questo punto, anzichè scendere a Garda per poi risalire su asfalto fino a Costermano, ci portiamo di nuovo verso Albisano, per poi scendere a Costermano ed evitare quei 4-5 fastidiosi tornanti che separano Garda da Costermano... Giungiamo a Costermano dopo circa 2h 30' sui pedali, con 39 km e 1.170 m di dislivello scarsi... giusti in tempo per cambiarci, scambiare due chiacchiere con Matteo e coronare questa uscita "improvvisata" con l'immancabile weiss... Qui la traccia gps... |
Post n°113 pubblicato il 07 Maggio 2011 da mtbstefo
Altro week-end pusterese… con "licenza" lunga sui pedali, grazie ad una gita a Lienz del resto della comitiva. Parto da Monguelfo alle 10 suonate da qualche minuto e mi porto, attraverso la solita ciclabile che solca l'Alta Pusteria, verso Dobbiaco; qui imbocco la Val di Landro in direzione sud e, piacevole sorpresa, noto che il percorso della DSB 2011 è già segnalato. Pedalo tranquillo sulla pista ghiaiata, costeggiando prima il Lago di Dobbiaco, poi l'incantevole Valle della Rienza (con il doveroso inchino al cospetto dell'altare delle Tre Cime), quindi il Lago di Landro: i soggetti sono sempre gli stessi, lo so, ma relegarli nelle "solite cose già viste" è peccato mortale! Mi sposto di poche centinaia di metri e mi ritrovo sul Lago di Misurina, completamente sghiacciato; caffettino, foto di rito… e si riparte. inizia il tratto rimasto incompiuto due settimane fa: scendo verso Auronzo, fino al bivio (1600 m circa), quindi virata verso ovest in direzione Cortina, attraverso il Passo Tre Croci (1.809 m). Qui "muore" l'Erge 705 (batteria scarica…): per il resto del giro sarò praticamente "solo", senza riferimenti chilometrici ed altimetrici, per non parlare dei battiti cardiaci… Inizia la discesa verso Cortina, 6 km al 12%! Mentre scendo incrocio diversi "stradisti" affannati in piedi sui pedali: sulla cartina avevo notato questo "salitone"… ma non immaginavo fosse così duro. Ho scelto bene… Breve sosta a Cortina…. ma il concessionario Cannondale dove spero di riuscire a rimettere in carica l'Edge è già chiuso, quindi riparto in direzione Dobbiaco, riprendendo la mitica ciclabile Dobbiaco-Cortina in senso inverso. Imbocco la salita insieme a una coppia di biker tedeschi in divisa DSB: non è assolutamente nelle mie intenzioni sfidarli… ma mi sembra di riuscire a tenere il loro ritmo, per cui li inseguo fino a quota 1.750 m… dove inizia, per me, un vero e proprio calvario… Si accende la "spia rossa" e non riesco a evitare ripetute soste per riprendere fiato e per cercare di domare una sete infinita. Mancano ancora circa 300 m di dislivello: le gambe vuote e il caldo mi fanno sembrare il rifugio sempre più un miraggio… ma non mollo e percorro alcuni tratti a piedi. Stringo i denti e finalmente scorgo la bandiera del rifugio Vallandro. Ormai non riesco più a stare sulla sella… ma con un ultimo sforzo, e con un provvidenziale "rampichino", riesco a raggiungere la spianata del Rifugio: è fatta!!! Ultima foto sul Cristallo, oggi "circumnavigato" sui pedali... ...e poi giù per l'interminabile discesa (a parte un paio di insidiosi "dentelli" in Val di Braies… e la terribile rampa al 18% da percorrere per risalire a casa…). |
Post n°112 pubblicato il 02 Maggio 2011 da mtbstefo
Tanto, tanto da raccontare... pian piano forse riuscirò a scrivere tutto! Adesso non c'è il tempo, se non quello necessario e doveroso per ringraziare tutta la squadra: diciamo che la lacunosa organizzazione e l'incomprensibile intransigenza dei giudici federali di fronte a tanta ed evidente "apèprossimazione" nella gestione delle griglie e delle partenze... non sono riuscite a guastare questo spettacolare week-end. Percorso da 10 e lode (complimenti a madre natura...), buona ospitalità, meteo tutto sommato "clemente" (nonostante le previsioni) ma soprattutto splendida compagnia... con tanto di sosta all'Osteria del Pesce Povero di Gabicce.... spettacolo! A breve il racconto completo... Qui la traccia gps... |
Post n°111 pubblicato il 26 Aprile 2011 da mtbstefo
Eh sì... a parte il mitico altopiano di Prato Piazza, c'è ancora parecchia neve in alta quota... e non solo su prati e rocce, ma anche sulle strade! Dopo aver rinunciato Sabato all'ascensione del Monte Specie, proprio a causa della neve ancora abbondante sul sentiero, oggi è stato il turno della erta che da Misurina porta al Rifugio Auronzo... Partito alle 10:00 circa da Monguelfo, mi sono subito diretto verso Dobbiaco attraverso la ciclabile: i primi km sono sempre piuttosto "indigesti"... ma mi sento particolarmente spossato e questo non fa che aumentare i dubbi sul percorso programmato per oggi. L'idea iniziale era infatti quella di una pedalata molto km, una sorta di ultimo treno per tentare una sorta di allenamento in vista dei prossimi "lunghi".
Mi sento subito rassicurato: se anche non riuscirò a completare i giro programmato, questa splendita mattina soleggiata mi regalerà molto di più... Proseguo alla volta di Misurina: le ripide e rettilinee rampe asfaltate che salgono verso la Val Popena alta sono sempre piuttosto "pesanti" da digerire... ma in men che non si dica mi ritrovo al bivio tra Misurina e la strada che sale verso il Lago d'Antorno, quindi alle Tre Cime di Lavaredo. Salgo una cinquantina di metri su quest'ultima strada e di fronte alla vista di questo monumento naturale diventa irrefrenabile la tentazione di continuare a salire, fiducioso che almeno sulla strada asfaltata la neve sia ormai completamente sciolta.
L'aria dei 1.800 m comincia ad essere decisamente freschina: indosso l'antivento, mi sparo una bustina di miele e... via! I primi tornanti che precedono l'incantevole Lago d'Antorno e il "casello" del tratto a pedaggio (ora chiuso) sono una botta da 15÷16 % di pendenza... non male!
Proseguo convinto di arrivare al Rifugio Auronzo (ancora 6 km e circa 450 m di dislivello); in prossimità della Malga Rinbanco la strada è sbarrata, con tanto di assoluto divieto di transito per "qualsiasi tipo di veicolo". Anche lo scorso 28 Maggio 2010, nonostante la strada fosse ancora chiusa al traffico, ero riuscito a percorrere tranquillamente tutti i 6 km senza trovare insidie particolari... quindi decido di scavalcare la transenna e "trasgredire" il divieto. La salita si fa meno dura e, ciò nonostante, proseguo per un paio di km sbuffando e faticando come non mai...
Giro la bici e scendo nuovamente al bivio; qui decido di andare almeno a vedere il Lago di Misurina e di approfittare della sosta per un caffè. Verso Sud le nubi cominciano ad addensarsi sulle cime del Cristallo e farsi sempre più scure e minacciose: decido di cambiare programma e non scendere più a Cortina attraverso il Passo Tre Croci, ma di rientrare verso la Val di Landro e inserire, come variante, la salita a Prato Piazza da Carbonin.
Mentre scatto le ultime foto di questa breve ma soleggiata "fuga pasquale", penso a tutte le cose che vorrei fare su queste montagne... e inevitabilmente mi perdo: la consapevolezza di non riuscire a contenere nella mente tutta questa meraviglia e di non avere mai abbastanza tempo da una parte mi rattrista, dall'altra scatena il desiderio irrefrenabile di dare ritorno al più presto... Non vedo l'ora!
Qui la traccia gps... |
AREA PERSONALE
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LA PREMIATA SCUDERIA...
• Il "ferro" •
LYNSKEY PRO29 VF 2011
(in corso di allestimento)
• numeroventinove •
CANNONDALE SCALPEL 29er Carbon 2013
(customized mtbstefo)
• Telaio: Scalpel 29er BallisTec Hi-Mod
• Amm. post.: RockShox Monarch RT3
• Forcella: Lefty Hybrid 29er XLR 100 mm
• Guarnitura: C'dale Hollowgram SI 36-22
• Cassetta pignoni: Shimano XTR 11-36
• Cambio ant.: Shimano XTR 2011
• Cambio post.: Shimano XTR 2011
• Comandi cambio: XTR 2011
• Freni: Shimano XTR 2011
• Ruote: Mavic Crossmax SLR Disc 29er
• Manubrio: Truvativ
• Sella: San Marco Mantra
• numerozero •
SPECIALIZED SIRRUS (1990)
"eterna"
VECCHIE GLORIE...
• numerouno •
CANNONDALE SCALPEL 1 2011
"Scalpitante"
• numerodue •
CANNONDALE TAURINE SL 2009
"Fedelissima"
SCOTT GENIUS TWENTY 2009
"numerounopersempre"
SCOTT GENIUS MC50 2007
"lamiaprimagenius"
SCOTT ELITE RACING 2004
"laprimavolta"
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