Creato da: luppo2 il 24/01/2006
"Dobbiamo fare attenzione a non indietreggiare sempre di più davanti alla paura di fondamentalisti violenti", Merkel .

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LAGOS

Post n°790 pubblicato il 01 Maggio 2007 da luppo2
Foto di luppo2

LAGOS/ROMA (Reuters) - Ci sono quattro italiani tra i sei lavoratori del settore petrolifero rapiti oggi da militanti armati su una imbarcazione petrolifera al largo della costa nigeriana . Lo ha confermato la Farnesina.

"Confermiamo che quattro italiani sono stati rapiti", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri italiano.

Secondo fonti della sicurezza nigeriana, un altro lavoratore sequestrato è americano, mentre il sesto è di nazionalità ancora sconosciuta. Nell'attacco è stato ucciso un marinaio.

"I militanti hanno sparato ad un marinaio e hanno costretto l'equipaggio a lanciare una corda per consentire di salire, usando la dinamite", ha detto una fonte della sicurezza.

L'imbarcazione, che si chiama Oloibiri come il primo pozzo petrolifero nigeriano, è armata dal gigante petrolifero Usa Chevron, hanno detto fonti industriali. Ma la compagnia non è al momento disponibile per un commento.

"Ci risulta che gli italiani rapiti lavorino per la Chevron. I nominativi dei connazionali ci sono stati riferiti dalla Chevron ed è a questa compagnia che facciamo riferimento", ha detto il capo dell'unità di crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, a Sky Tg24.

Il sequestro è avvenuto questa notte, ha aggiunto Belloni.

Un numero crescente di gruppi armati che chiede lavoro e il controllo delle entrate derivanti dal petrolio ha attaccato di recente le strutture industriali, ha rapito stranieri e combattuto contro le forze di sicurezza.

Tre italiani sono stati sequestrati nel Delta del Niger nel dicembre scorso dal Mend, un movimento militante che chiede maggiore autonomia per la regione petrolifera. Prima uno, poi gli altri due sono stati liberati quest'anno.

Ma ai gruppi armati con rivendicazioni politiche si sono aggiunti numerosi sequestratori "freelance", che hanno rapito stranieri per estorcere denaro alle compagnie per cui lavoravano.

Il 7 aprile uomini armati hanno sequestrato due ingegneri turchi a Port Harcourt, il capoluogo della regione del Delta. I due lavoravano su un progetto di Merpa, un appaltatore dell'italiana Agip.

Commentando il sequestro dei quattro italiani, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha detto oggi di avere segnalato da tempo la pericolosità della zona e invitato le imprese a ridurre la presenza al minimo indispensabile.

 
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