Creato da: luppo2 il 24/01/2006
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Italia

Post n°711 pubblicato il 04 Marzo 2007 da luppo2

MILANO (Reuters) - Tra i messaggi di posta elettronica in circolazione in Italia, due su tre rappresentano spam e messaggi indesiderati . E' quanto ha accertato un'indagine statistica dell'Iit-Cnr, secondo la quale si sono di molto ridotti i virus, mentre impazza il phishing, messaggi trappola inviati nel tentativo di dirottare gli utenti su pagine web fasulle, per carpire eventualmente i loro dati personali.

Lo studio, di cui il Centro Nazionale delle Ricerche ha dato notizia in una nota, ricorda che ogni giorno in Europa circolano 61 miliardi di messaggi spam, quasi il 90% del totale delle email scambiate, con costi annui che, secondo la Commissione Europea, sfiorano i 39 miliardi di euro.

DUECENTO SPAM GANG INTERNAZIONALI

"La tendenza"è in costante crescita: gli indici di gennaio 2007 parlano già di un tasso di spam superiore al 72%. Le tecniche, del resto, sono sempre più raffinate. L'ultimo nato è l'image spam: messaggi che non contengono più testo ma immagini digitali, più difficili da analizzare, che secondo la società americana Ironport hanno raggiunto il 25% del totale, a fronte del 4,8% dell'ottobre 2005 (più 421%). A mettere in ginocchio la posta elettronica, dice la ricerca, sono circa 200 "spam gang", non più di 600 professionisti che producono l'80% del traffico mondiale di spam.

Il più noto spammer, Jeremy Jaynes, classe 1974, arrestato e condannato a 9 anni di carcere, ha accumulato un patrimonio personale di 24 milioni di dollari.

Ma i tentativi di repressione si scontrano con l'uso di società e server e normative non sempre adeguate: la culla dello spamming è negli Stati Uniti, ma Cina, Russia, Giappone e Corea del Sud avanzano a grandi passi.

"E' sufficiente che pochi destinatari abbocchino, poiché i costi sono prossimi allo zero.Ma l'obiettivo è mettere in ginocchio i sistemi di posta e non è escluso che chi propone (a pagamento) sistemi anti spam abbia contribuito alla sua diffusione: un sistema già sospettato nella prima, massiccia ondata di virus per computer", conclude Ruberti.

Ma anche in Italia la diffusione dello spam ha ormai raggiunto e superato il livello di guardia. E le statistiche raccolte dall'Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Iit-Cnr) documentano una situazione che va peggiorando, anche se è decisamente migliore rispetto agli indici americani.

"Da un'analisi statistica sui server di posta elettronica dell'Iit emerge che, nel 2006, il tasso di spam medio è stato di circa il 66%", osserva Stefano Ruberti, responsabile della posta elettronica dell'Iit-Cnr e del Registro del ccTLD .it, organismo che assegna i domini internet `.it'".

 
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Commenti al Post:
DocGull
DocGull il 04/03/07 alle 13:59 via WEB
il problema esiste e fai bene a evidenziarlo. E' uno scandalo lo spam ed è giusto trattare gli spammer per quello che sono, criminali.
(Rispondi)
 
luppo2
luppo2 il 04/03/07 alle 15:49 via WEB
Be, penso che non è per tanto, l`uffici debono abbere più sicurezza, mah, per i PC, da damocilio particulare...bo. Prenderti i datti particulari, sono impotanti per un conto nella banca...per essempio, mah...le banche hanno mezzo piani di sicurezza anche. Ci sono paesi che non hanno ancora sicurezza ne anche sulla "carta d`identittà", a questo punto, il problema dei PC è nulla, (in comparazione)
(Rispondi)
 
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