ANARCO-COMUNISMO CRISTIANO
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LA TEOLOGIA DELLA LOTTA DI CLASSE:
LA RIVOLUZIONE COMUNIONISTA attraverso un quotidiano anarco-comunista mistico
(LA LOTTA DELL'ALLEANZA UGUALE-POPOLO DELL'UGUALE
CONTRO L'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE,
CONTRO LE IPOSTASI DELL'AVERE E DEL POTERE,
CONTRO GLI ADORATORI DI MAMMONA)
E' UN ATTO LITURGICO,
PERCHE' E' LA PRASSI
DELL'ALLEANZA DIO-ULTIMI OGGI.
E' LA LOTTA PER IL REGNO DELL'UGUALE
NEL TEMPO E NELLO SPAZIO.
ECCO PERCHE' TRA I COMPITI
DEGLI INTELLETTUALI ORGANICI
ALL'EGEMONIA E AL COMANDO
DEL POPOLO DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DELLE ESISTENZE CONSACRATE
ALLA CITTA' DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEI SACERDOTI
E DEI PROFETI DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEL POPOLO DELL'UGUALE,
TRA I COMPITI DEL PROLETARITO PRECARIO,
C'E' L'ELABORAZIONE DI UNA TEOLOGIA COMUNIONISTA,
COME TEORIZZAZIONE DELLA PRATICA DEL MESSIA COLLETTIVO,
C'E' LA COSTRUZIONE DI UNA LITURGIA
DELLA LOTTA DI CLASSE
COMUNIONISTA.
IO HO VISSUTO
PER MODELLARMI,
(IMITATIO CHRISTI:
IMITAZIONE DEL CRISTO
DEI LAVORATORI,
DEI POVERI,
CHE SONO IL POPOLO DI DIO,
PERCHE' GIA' VIVONO IL REGNO DIO:
L'ESISTENZA DELLE SFRUTTATE/TI E DELLE OPPRESSE/I,
E',
SECONDO IL CRISTO,
LA CELEBRAZIONE
DELLA PRESENZA E DELLA VOLONTA'
DELL'UGUALE TRA NOI,
QUI ED ORA,
MENTRE LE CASTE E LE COSCHE,
I RICCHI E I POTENTI,
NE SONO LA NEGAZIONE VIVENTE,
SECONDO GESU'),
FEDELE
AL LIBERATORE DEGLI SCHIAVI,
FIN DA ADOLESCENTE,
QUANDO INCONTRAI IL VANGELO
SULLA MARINA DI AEQUA,
MI SONO COSTRUITO OGNI GIORNO,
DISCEPOLO DEL POPOLO DELL'UGUALE
DA LUNGHISSIMI ANNI,
COME UN INTELLETTUALE ORGANICO
AL
PROLETARIATO PRECARIO,
mi somo forgiato in qualunque tempo
e in qualunque stagione
come un teorico
della
RELIGIONE DEL PROLETARIATO
(tutto cio' che non appartiene
al SACRAMENTO
DELLA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE,
DEI MESTIERI,
DEI POTERI
non viene dall'UGUALE,
ma viene dal
CULTO DELL'ANTI-UGUALE,
difatti L'AMORE DEL PROSSIMO
COME AMORE PER DIO
TROVA
NELLA LOTTA DI CLASSE
nell'ottica dell'anarco-comunismo cristiano,
NELLA POLITICA
RIVOLUZIONARIA,
COME FU PER IL CRISTO,
ERETICO ED EVERSORE POLITICO
- INRI -,
COME FU PER GLI ERETICI,
COME E' PER LA TEOLOGIA
DELLA RIVOLUZIONE,
LA PRASSI
E LA LITURGIA
PER LA MESSIANICA LOTTA
DEL POPOLO DELL'UGUALE,
PER L'UNITA'
DEL CORPO MISTICO,
PER LA CELEBRAZIONE
EUCARISTICA
DEL REGNO DELL'UGUALE
TRA NOI
QUI ED ORA).
Amen
profeta rosso
L'ANARCO-COMUNISMO MISTICO
(l'anarchismo cristiano è una corrente dell'anarchismo, fondata sul rifiuto dell'autorità (ecclesiastica o statale), sul rapporto diretto con Dio e sull'egualitarismo). COME ERA PER GESU', COME E' PER Lev Tolstoj, capostipite dell'anarchismo cristiano COME E' PER SIMONE WEIL (prima meta' del '900): Tommaso Muntzer (1500), Georges Tcholkov (autore nel 1906 del manifesto dell'anarchismo mistico), Karelin, Vladmir Soloviov, Agnia, Vassili Nalimov Victor Lebrun Dorothy Day, Ivan Illich,anni '70 (la restaurazione della contro-societa' del dono conviviale come regno messianico, come antidoto all'alienazione clerico-capitalistica: la rivoluzione come auto-liberta',organizzata collettivamente, dell'individuo altruista e collettivista,qui ed ora): una nuova prassi per il Proletariato Precario, nuovo messia collettivo).
C'E' UN ANARCHISMO MISTICO INDU': GANDHI,
UN ANARCHISMO MISTICO ISLAMICO CONTEMPORANEO: Hakim Bey e Yakoub Islam.
Una religiosita' rivoluzionaria CONTRO LA CHIESA DEL POTERE, LA CASTA SACERDOTALE ALLEATA DELLA CASTA POLITICA,DELLA CASTA ECONOMICA, DELLA CASTA INTELLETTUALE, DEL PALAZZO, CONTRO UNA RELIGIONE OPPIO DEI POPOLI E DEI POVERI, PER LA CHIESA E LA RELIGIONE DEGLI ULTIMI.
IL CRISTIANESIMO PRIMITIVO
ACCETTAVA SOLO IL SACERDOZIO UNIVERSALE
DEI CREDENTI:
TUTTI I CREDENTI, OSSIA,
ERANO CONSIDERATI SACERDOTI:
NON ESISTEVA LA CASTA SACERDOTALE,
SE NON NELLA RELIGIONE DEL PALAZZO,
NELLA CHIESA DEL POTERE:
DI FATTI IL CRISTIANESIMO PRIMITIVO
ERA LA RELIGIONE DEGLI SCHIAVI,
SECONDO GESU'.
TANTO E' VERO CHE IL NOSTRO RAPPORTO CON DIO
E' PRIMA DI TUTTO E SOPRATUTTO PERSONALE,
ANCHE COLLETTIVO,PERO',
DA POPOLO DI DIO.
BISOGNA DUNQUE RIPRISTINARE,
OLTRE ALLA DEMOCRAZIA DIRETTA POLITICA
E ALLA DEMOCRAZIA DIRETTA ECONOMICA
(COMUNIONE DEI BENI E DEI POTERI,
COME ERA NELLE PRIME SOCIETA' UMANE)
ANCHE LA DEMOCRAZIA DIRETTA RELIGIOSA,
COME ERA NELLA PRIMA COMUNITA' CRISTIANA:
NEGANDO LA PRATICA E LA TEOLOGIA DEL POTERE (ALLEANZA ALTARE-POTERE),
RITORNANDO ALLA PRATICA E ALLA TEOLOGIA MESSIANICA,
NEGANDO SIA LA PRATICA E LA TEOLOGIA TRADIZIONALISTA
(L'ALLEANZA TRONO-ALTARE,CHIESA-NOBILTA'),
SIA LA PRATICA E LA TEOLOGIA LIBERALE
(L'ALLEANZA ALTARE CAPITALE:CHIESA- BORGHESIA FINANZIARIA,
CLERICO-MASSONICA)
PER UNA PRATICA E UNA TEOLOGIA CRISTIANO-ANARCO-COMUNISTA,
PER UN'ALLEANZA DIO L'UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO,
DIO-ULTIMI, COME ERA PER GESU',
IL MESSIA RELIGIOSO E POLITICO DEI POVERI,
IL SALVATORE E LIBERATORE DEGLI SCHIAVI.
Amen.
UN MOVIMENTO
PER LE COMUNITA'
ANARCO-COMUNISTE MISTICHE
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PER UNA TEOLOGIA DELLE ULTIME E DEGLI UMILI,
CONTRO LA TEOLOGIA DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
PER UNA POLITICA DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA
DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
(SOCIALIZZAZIONE DEI POTERI)
CONTRO LA DEMOCRAZIA DIRETTA DELLE CUPOLE,DEI POTERI FORTI
(I LADRI DEL PLUS-POTERE),
PER L'ECONOMIA DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE
CONTRO L'ECONOMIA DEI BANCHIERI,
DEGLI INDUSTRIALI,
DEI COMMERCIANTI
(I LADRI DEL PLUS-LAVORO),
PER UN'ARTE AL SERVIZIO DEGLI ULTIMI
E NON SOPRAMMOBILE E PIEDISTALLO DEI POTENTI,
PER UNA SOCIETA' DELLE UGUALI E DEI LIBERI,
CONTRO LA SOCIETA' DELL'AVERE E DEL POTERE,
DELLE CASTE E DELLE COSCHE.
UNA NUOVA SINTESI RIVOLUZIONARIA:
IL COMUNIONISMO MISTICO:IL COMUNISMO D'AMORE
da Wikipedia
''Il rabbino qabbalista ortodosso Yehuda Ashlag ha sempre sostenuto la possibilità di conciliare la credenza religiosa con il comunismo libertario, basato sui principi della Qabbalah, che egli definiva "comunismo altruista". Ashlag sosteneva il movimento dei kibbutz e predicava l'edificazione di una rete di comuni internazionale autogestiti che, finalmente, distruggerebbe completamente il regime della forza brutale poiché «ogni uomo farebbe soltanto ciò che è giusto ai suoi occhi», ritenendo che non ci fosse niente di più umiliante e degradante per una persona che essere sottomessa alla forza brutale del governo.
Un rabbino ortodosso britannico, Yankev-Meyer Zalkind, è stato un anarchico-comunista ed un anti-militarista molto attivo, particolarmente vicino alle posizioni di Rudolf Rocker. Egli affermava che l'etica del Torah, se ben compresa, è molto vicino ai principi dell'anarchismo''.
LA PRASSI COMUNIONISTA
UNA SINTESI
TRA LA PRASSI
DELLA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE,
DEL MARXISMO RIVOLUZIONARIO,
DELL'ANARCHISMO,
DELL'ESISTENZIALISMO CRISTIANO,
DEL PERSONALISMO,
DELLO SPIRITUALISMO PERSONALISTICO,
DELLA PSICO-ANALISI,
DELLA NUOVA INTELLIGENZA
ARTIFICIALE.
LA CHIESA DEL PROLETARIATO PRECARIO
E' LA CHIESA,LA LITURGIA,LA TEOLOGIA DELL'UGUALE,
CONTRO TUTTI I DOGMI
CONTRO OGNI RITUALISMO,
OGNI INTEGRALISMO,
OGNI CLERICALISMO,
OGNI GERARCHIA,
OGNI POTERE,
IN NOME DEL LIBERO ARBITRIO
E DELLO SPERIMENTALISMO
DELLA PRASSI MISTICA.
LA RELIGIONE DEL PROLETARIATO PRECARIO
E' L'ADORAZIONE IN SPIRITO E IN VERITA'
DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE,DEI MESTIERI,DEI POTERI
COME SEGNO DELL'UGUALE NEL NOSTRO QUOTIDIANO,
COME EUCARESTIA, CONDIVISIONE, DEL CORPO MISICO.
LA CHIESA DELL'ALLEANZA UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO
E' L'INCARNAZIONE IN OGNI ESISTENZA
DELLO SPIRITO E DELL'ENERGIA DELL'UGUALE
IN OGNI ISTANTE,
COME PRASSI PER SCONFIGGERE
L'EGEMONIA E IL COMANDO DELL'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE
NEL NOSTRO LAVORO.
LA CHIESA DELLO SPIRITO DELL'UGUALE
E' L'ASSEMBLEA DEL POPOLO DELL'UGUALE
NELLA TERZA ERA.
IL COMUNIONISMO MISTICO
(il passaggio dell'egemonia, nella lotta per lo Spirito dell'Utopia nella Storia, dalle prassi di Liberazione, alle prassi di Salvezza)
U N M O V I M E N T O
P E R L ' I N C A R N A Z I O N E
D E L L O S P I R I T O
DELL'UGUALE
N E L L A N O S T R A
E S I S T E N Z A,
N E L N O S T R O
L A V O R O .
N E L L A S O C I E T A'.
L A P R A S S I
C O M U N I O N I S T A
P E R
UNA,
CENTO,
MILLE
COMUNITA'
PER LA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE,
D E I M E S T I E R I
E DEI POTERI
QUI ED ORA
COME INCARNAZIONE DELLO SPIRITO DELLA VITA
NELLA CITTA' DELL'UGUALE.
LA DIGNITA' DEI SINGOLI E DI UN POPOLO
VIVIAMO IN UN TEMPO IN CUI E' RARA
(DATA LA MENTALITA' ASSOLUTISTA, NEOFEUDALE, DELLA CLASSE DIRIGENTE religiosa,politica,economica...)
LA LIBERTA' INTELLETTUALE: POCHI HANNO IL CORAGGIO DI OPPORSI AL VERBO DEL POTERE, CHE RITIENE DI AVERE LE CHIAVI DEL VERO E DEL FALSO, DEL GIUSTO E DELL'INGIUSTO, E' RARA, NEL PALAZZO, L'ONESTA' CON SE STESSI O L'IDENTIFICAZIONE CON I DIRITTI DEI SINGOLI E DEI POPOLI: UNA GENERAZIONE INTERA E UN POPOLO INTERO, - I POVERI CRISTI - SONO UMILIATI NEL PAESE DELLE CASTE, NELLA CITTA' DEL CLERICO-POTERE MASSONICO.
NOI CHIAMIAMO LE ANIME
AD INSORGERE
GANDHIANAMENTE
CONTRO I NEMICI
DELLO SPIRITO DELL'UGUALE,
CONTRO L'ATEA ALLEANZA
ALTARE-CAPITALE.
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IL COMUNIONISMO MISTICO
L'ANARCO-COMUNISMO MISTICO
(IL COMUNITARISMO COMUNISTA E PERSONALISTICO)
SI PONE COME RISPOSTA
ALLA DOMANDA:
-QUALE TEORIA
NEL POST-SOCIALISMO ? -.
E' UNA RIVOLUZIONE SOGGETTIVA ED OGGETTIVA,
PERMANENTE, TOTALE E GLOBALE,
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRASSI DELL'UGUALE,
DELLA PRATICA E DELLA TEORIA
DELL'ALTRUISMO E DEL COLLETTIVISMO
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRATICA E DELLA TEORIA,
QUI ED ORA E SEMPRE,
DELLA SOCIALIZZAZIONE
DELLE COSE E DEI POTERI
PERSONALI E COLLETTIVI
CONTRO LA PRATICA E LA TEORIA
DELL'AVERE E DEL POTERE,
DELL'EGOISMO E DEL CAPITALISMO,
E' LA RIVOLUZIONE DELLA PRATICA E DELLA TEORIA
DELLA VERITA'
CONTRO LA FALSITA' E L'IPOCRISIA NOSTRA E ALTRUI,
DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
E' LA RIVOLUZIONE DEI BISOGNI E DELLE LIBERTA'
MORALI,
SOCIALI,
INTERPERSONALI,
FISICHE,
QUI ORA
E DOVUNQUE,
E PER SEMPRE,
E' LA RIVOLUZIONE DEL BENE,
DEL GIUSTO,
DEL VERO,
DEL BELLO,
E' LA LITURGIA DELL'UGUALE,
E' LA CHIESA DELL'UGUALE,
MADRE E PADRE DI TUTTI.
E' LA PRASSI DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA
PERSONALE E COLLETTIVA,
E' LA RIVOLUZIONE
DELLA RELIGIONE DEL PROLETARIATO PRECARIO,
E' LA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE E DEI POTERI
COME SEGNO,
COME EUCARESTIA,
COME SACRAMENTO
DEL PANE E DEL VINO COMUNITARIO,
COME MESSA IN OGNI ISTANTE DEL QUOTIDIANO,
COME INCARNAZIONE DELL'UGUALE NEL LAVORO AGAPICO
CONTRO L'APOSTASIA DELLE CASTE E DELLE COSCHE,
E' LA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE IPOTETICO-DEDUTTIVA,
SPERIMENTALE,
CONTRO OGNI FONDAMENTALISMO
E OGNI CLERICALISMO O CONVENTUALISMO,
PERCHE' LO SPIRITO SANTO,
LO SPIRITO DELL'UTOPIA DELL'UGUALE,
DELL'INCARNAZIONE DELL'UGUALE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO
(DA PARTE DI OGNI DONNA E OGNI UOMO,
CHE SCELGA NELLE SUE OPERE,
NEI SUOI PENSIERI,
NELLE SUE PAROLE
LA CONDIVISIONE,
IL REGNO DELL'UGUALE),
SOFFIA DOVE E QUANDO VUOLE,
SENZA NESSUNA DELEGA A NESSUNA CASTA E A NESSUNA COSCA:
E' LA LOTTA DI CLASSE PER L'UGUALE
COME SCELTA DEL LIBERO ARBITRO QUOTIDIANO.
E' LA LOTTA PER IL REGNO DI DIO,
COME REGNO DELL'UGUALE,
COL PROLETARIATO PRECARIO,
IL MESSIA COLLETTIVO VISIBILE,
IL POPOLO DI DIO,
CROCIFISSO DALLE CASTE E DALLE COSCHE,
MOVIMENTO DELLE COMUNITA' COMUNIONISTE ORGANIZZATE,
IN UNA LOTTA PER LA SALVEZZA E LA LIBERAZIONE MESSIANICA.
UTILIZZANDO LA PRASSI DEL CRISTIANESIMO, DEL BUDDISMO, DELL'ISLAMISMO, DELL'INDUISMO DEI POVERI,
NON QUELLO DEI RICCHI DEI POTENTI,
UTILIZZANDO, DUNQUE, LA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE (C,Torres, Malcom X) DELL'ANARCO-COMUNISMO (Marx,Mao,Lenin,Bakunin, Che Guevara), DELL'ESISTENZIALISMO (Heidegger) DELLA PSICOANALISI (Jung,Lacan, Binswanger); DELLA MULTI-INTELLIGENZA ATIFICIALE (Winograd e Flores).
E' L'ALLEANZA
UGUALE-PROLETARIATO PRECARIO
CONTRO L'ALLEANZA
ALTARE-CAPITALE
NEL REGIME NEO-ASSOLUTISTA
CLERICO-MASSONICO.
Amen
ANARCHISMO CRISTIANO
- ^ George Woodcock, Cap VIII: Il profeta in L'anarchia: storia delle idee e dei movimenti libertari, Milano, Feltrinelli Editore [1966],
- ^ Simone Weil, Réflexions sur les causes de la liberté et de l'oppression sociale, (in fr) Paris, Gallimard [1955],
- ^ Jim Forest, L'anarchica di Dio, Milano, Paoline [1989],
DA WIKIPEDIA.
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Post n°1999 pubblicato il 19 Settembre 2012 da poetamistico
LIBERO MI CENSURA?
NON POSSO FARE SU QUESTO BLOG DA ALTRI BLOG IL COPIA ED INCOLLA!
LE MOTIVAZIONI DELLA CENSURA SONO OLIGARCHICAMENTE INCONOSCIBILI, NEL REGIME CLERICOMASSONICO EUROPEO?
firmato: un anarco-comunista mistico
Post n°1998 pubblicato il 14 Settembre 2012 da poetamistico
Nella lunga lotta per l'egemonia delle soluzioni del Proletarito comunardo, nell'applicazione della prassi della socializzazione delle cose,dei mestieri, dei servizi,delle professioni e dei poteri, dobbiamo essere assolutamente contro ogni azione insurrezionalista, assolutamente contro ogni delega.
Post n°1997 pubblicato il 11 Settembre 2012 da poetamistico
------------------------------------------------------------------------------------------------- LA LOTTA PER L'EGEMONIA IDEOLOGICA
SULLA CONDOTTA E SULLE COSCIENZE,
CONDIZIONE PER LA CONQUISTA DEL COMANDO NELLE ISTITUZIONI. PER UNA DIALETTICA VINCENTE ------------------------------------ TRA LOTTA PER L'EGEMONIA ----------------------------------- E LOTTA PER IL COMANDO, ------------------------------ GOVERNATA DALLA PRATICA SOCIALE EGUALITARIA E LIBERTARIA: ----------------------------------------------------------------------------
UNA RISPOSTA AD UN NUOVO CHE FARE RIVOLUZIONARIO,
NELLA FASE DELLA CONTRADDIZIONE ANTAGONISTA ED INTOLLERABILE
TRA SPIRITO DI MORTE DELLA BORGHESIA FINANZIARIA
(SPIRITO LIBERTICIDA,GENOCIDA,NATURUCIDA, DEICIDA)
E SPIRITO DI VITA DEL COMUNIONISMO
(LA GIUSTIZIA DITRIBUTIVA OGGI) ! LA CONQUISTA DEL CONSENSO DELLA SOCIETA' CIVILE
E' LA CONDIZIONE ESSENZIALE PER LA CONQUISTA DELLE ISTITUZIONI,DELLA SOCIETA' POLITICA. QUESTA PRASSI HA CARATTERIZZATO TUTTA LA STORIA DEI SOGGETTI COLLETTIVI, E SOPRATUTTO DELLA CHIESA ISTITUZIOANALE, IN MODO PARTICOLARE NELLA STORIA CONTEMPORANEA ED ATTUALE ATTRAVERSO LE PARROCCHIE E LE ORGANIZZAZIONI PARROCCHIALI, ma anche, per esempio,i Focolarini, l'Opus dei,Comunione e Liberazione e la Comunita' di Sant'Egidio o gli ordini monacali, o ogni altra organizzazione clericale, che sono niente altro che strutture di apparente soccorso per le masse, ma in realta' strumenti funzionali all'egemonia ideologica sui popoli della casta sacerdotale nel mondo.
UNA PRASSI CHE RECENTEMENTE LA MASSONERIA HA APPLICATO IN PIENO ATTRAVERSO LA RETE DELLE LOGGE (STRUMENTO DI MUTUO SOCCORSO), CHE HANNO MASSONIZZATO LE ORGANIZZAZIONI DELLA SOCIETA' CIVILE (CHIESE,PARTITI,SINDACATI,MASSMEDIA) PER POI CONQUISTARE LA SOCIETA' POLITICA,LE ISTITUZIONI. ANCHE IL MOVIMENTO ZAPATISTA APPLICA LA PRASSI DELLA CONQUISTA DELL'EGEMONIA PER CONQUISTARE E MANTENERE IL COMANDO, COSI COME HANNO FATTO NEI PAESI ARABI I FRATELLI MUSULMANI PER UNIFICARE I CONSENSI,LE FORZE, PER SCATENARE LE RIVOLUZIONI ISLAMICHE CONTRO IL POTERE QUARANTENNALE DEI RAIS. COME ATTESTA JOACHIM FEST,NEL LIBRO ''HILTLER'',una biografia,pag 360-62, ANCHE IL MOVIMENTO NAZISTA APPLICO' LA PRASSI CHE POI SARA' TEORIZZATA DA GRAMSCI (anche se la lotta per l'egemonia,invece di essere la contrapposizione dialettica tra l'essere,il pensare,il sentire ed il fare del Proletariato contrapposto all'essere,al pensare,al sentire,al fare della Borghesia, si riduce, NEL TEORICO DEL NEOMARXISMO, a prassi dell'AGIT-PROP., ALL'AGITAZIONE E ALLA PROPAGANDA DELLE IDEE (a rivoluzione culturale: una visione razionalistica dell'egemonia in Gramsci, quando in effetti il problema,come sa il militante sardo, sono i rapporti di potere tra le persone:il problema e' l'esserci interpersonale, la relazione con l'altro senza sfruttamento ed oppressione relazione che informa di se' tutte le forme di vita organizzata funzionalizzandole: si fa economia,politica,religione,morale,arte,cultura,tecnologia orientate da una certa visione del mondo: comunionista o capitalistica !). IL PRINCIPIO DELL'EGEMONIA COME CONDIZIONE DELLA LOTTA PER CONQUISTARE E MANTENERE IL COMANDO (teorizzato da Gramsci) E' UN PRINCIPIO ORGANIZZATIVO (organizational learning) COSI UNIVERSALE che anche le mafie lo applicano (col mutuo soccorso per gli affiliati).
ALL'INTERNO DEL FRONTE UNITO EUROPEO DELLE MASSE,
(CREDENTI,
COMUNISTE ED ANARCHICHE),
L'ASSEMBLEA DEL POPOLO DELL'UGUALE, L'ASSEMBLEA EGUALITARIA E LIBERTARIA MISTICA (l'ecclesia DEL PROLETARIATO COMUNARDO),
COME TUTTE LE ORGANIZZAZIONI RIVOLUZIONARIE, ------------------------------------------------------------ DEVE IMPARARE LA RELAZIONE FERREA CHE C'E' TRA L'EGEMONIA E IL COMANDO. E, AD MAIOREM DEI GLORIA, PER IL TRIONFO DELLA CITTA' DELL'UGUALE NELLA STORIA (PER POTERE SCONFIGGERE IL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO, IL SISTEMA DEI LADRI DI PLUS-POTERE E PLUS-LAVORO, I LADRI DI DIO, DELLA PERSONA, DEL CITTADINO, DELLA NATURA) E' NECESSARIO, QUINDI, CHE IL PROLETARIATO COMUNARDO MESSIANICO (SULLA SCIA DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DEI SERVIZI, - COOPERATIVE DI PRODUZIONE E DI SERVIZI -, MUTUALISMO A CUI SARA' COSTRETTO, PER UNA RISPOSTA AI SUOI BISOGNI IMMEDIATI IL PROLETARIATO PRECARIO, A CAUSA DELLA SISTEMATICA PAUPERIZZAZIONE E PRECARIZZAZIONE DELLA BORGHESIA CLERICO-FINANZIARIA) SI FACCIA ORGANIZZATORE, PER UNA RISPOSTA POLITICA CHE SIA ORGANIZZAZIONE DELL'AUTONOMIA DELLA CLASSE, RISPOSTA AI BISOGNI PROFONDI E STORICI DEI POPOLI EUROPEI, DELLA COMUNIONE DELLE COSE,DEI MESTIERI DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI:
E' FONDAMENTALE, INSOMMA, CHE IL PROLETARIATO PRECARIO, DA CLASSE IN SE', SI TRASFORMI IN CLASSE PER SE' (IN PROLETARIATO COMUNARDO), IN SOGGETTO ARMATO DI UN SUO PROGETTO, DI UNA SUA AUTONOMA PRATICA E TEOPRIA, ANTAGONISTICHE ALLA PRATICA E ALLA TEORIA CAPITALISTICA, DI UNA SUA PRASSI, E QUINDI DI UNA SUA ORGANIZZAZIONE: SI FACCIA ANIMA DELLE COMUNI DI MASSA, CONTRO LA PRASSI DELL'OLIGARCHICIZZAZIONE DELL'AVERE E DEL POTERE, PER UNA RISPOSTA DELL'ALLEANZA DIO-L'UGUALE-PROLETARIATO COMUNARDO CAPACE DI UNIFICARE LE ENERGIE, LE INTELLIGENZE, DELLE MASSE DEL VECCHIO CONTINENTE CONTRO LA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA, CONTRO L'ALLEANZA ALTARE-CAPITALE, CONTRO LA TEOCRAZIA MASSONICA SULLA SPONDA NORD DEL MEDITERRANEO (come sulla sponda sud). MA NON BASTA INDICARE LA CORRETTA PAROLA D'ORDINE DEL GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE,COME FA IL (n)PCI, (strategia che manca della tattica rivoluzionaria che ne sia istanziazione nella situazione concreta) NON BASTA LA PAROLA D'ORDINE DEL GOVERNO DEI LAVORATORI, SE POI SI ACCETTA LA DUPLICAZIONE DEL PLUSLAVORO CON LE NAZIONALIZZAZIONI O CON LA RICHIESTA DI LAVORO O DI SERVIZI ALLO STATO O AI PADRONI PRIVATI, COME FA IL PCL O IL CARC: bisogna capire che la lotta per il comando deve essere preceduta dalla lotta per l'egemonia, che e' la lotta per il consenso del blocco storico popolare alle soluzioni del Prolerariato (a soluzioni interne alla logica comunista:alla logica anarco-comunista). E queste soluzioni, dunque, non possono essere interne alla LOGICA CAPITALISTICA (Nuovo Stato Sociale) o NAZIONALIZZAZIONI (STATALIZZAZIONI), MA POSSONO SOLO ESSERE TATTICIZZAZIONI DELL'AUTONOMIA DELLE SOLUZIONI DELLA CLASSE, COME LO SONO LE COOPERATIVE DI PRODUZIONE E DI CONSUMO POPOLARI O DI AUTOGESTIONE DELLE FABBRICHE: NELLA FASE DELL'ESTENSIONE DELLA PRASSI DELLA PAUPERIZZAZIONE E DELLA PRECARIZZAZIONE DAL PROLETARIATO GIOVANILE, AL PROLETARIATO INDUSTRIALE (160 VERTENZE SUL TAVOLO), LA RISPOSTA DEL MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO NON PUO' ESSERE LA RIPROPOSIZIONE DELL'EGEMONIA E DEL COMANDO DEI LADRI DI PLUSLAVORO SULLE FABBRICHE E NELLA SOCIETA', MA LA COSTRUZIONE DI STRUTTURE DI AUTOGOVERNO DELL'ECONOMIA, DELLA POLITICA,DELLA CULTURA,DELLA TECNOLOGIA POPOLARE, SOLUZIONI PER LA CONQUISTA DEL CONSENSO POPOLARE ALLE SOLUZIONI PROLETARIE, PER UNIFICARE LE FORZE PER SCATENARE POI LA LOTTA PER IL COMANDO (RELAZIONE DIALETTICA TRA EGEMONIA E COMANDO), PER L'ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL COMUNIONISMO, PER CONSENTIRE ALL'UMANITA' DI SPERIMENTARE L'IPOTESI DEL POTERE COMUNITARISTA E PERSONALISTA, LA COMUNIONE DEI BENI E DEI POTERI, LA SECONDA IPOTESI DI SOLUZIONE CHE HA ATTRAVERSATO LA STORIA MILLENARIA DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI, DOPO LA FALSIFICAZIONE SPERIMENTALE, STORICA, DELL'IPOTESI DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA (PARTITO,STATO,LOGICA DEI DUE TEMPI,SOCIALISMO).
E' APPUNTO LA LOTTA PER 'EGEMONIA CHE LA BORGHESIA FINANZIARIA STA PERDENDO TRA I POPOLI EUROPEI, CONSUMANDO (CON LA PAUPERIZZZAZIONE E LA PRECARIZZZIONE DETERMINATA DALLA CONTRORIVOLUZIONE LIBERALMODERATA, NEOLIBERISTA, E ACCELLERATA DAI COSTI DELLO SCONTRO GEO-POLITICO TRA INPERIALISMO EUROPEO VINCENTE E L'IMPERIALISMO USA PERDENTE PER L'EGEMONIA E IL COMANDO MONDIALE) LA FIDUCIA CHE LO STATO SOCIALE AVEVA CONQUISTATO ALLA CLASSE DIRIGENTE LIBERAL-DEMOCRATICA COL COMPROMESSO STORICO TRA BORGHESIA INDUSTRIALE E PROLETARIATO INDUSTRIALE RIFORMISTA. ECCO PERCHE' SIAMO IN UNA FASE PRE-RIVOLUZIANARIA:
STIAMO NELLA FASE DELLA RIFONDAZIONE DELLA PRASSI RIVOLUZIONARIA, DATA LA FALSIFICAZIONE STORICA DELLA DELEGA SOCIALISTA E COMUNISTA: LA FASE DI UNA NUOVA LOTTA PER L'EGEMONIA E IL COMANDO TRA BORGHESIA E PROLETARIATO !, DI UNA NUOVA TEORIA E DI UNA NUOVA PRATICA RIVOLUZIONARIA DOPO LA FALSIFICAZIONE STORICA DELLA LOGICA DEI DUE TEMPI RIVOLUZIONARI, DOPO L'ACCLARATA, SPERIMENTALE, CONTRADDIZIONE ANTAGONISTICA TRA MASSE E PARTITO RIVOLUZIONARIO, TRA MASSE E STATO SOCIALISTA, TRA MASSE E SOCIALISMO (ESPERIMENTO CHE HA DIMOSTRATO CHE LA DELEGA E', COME GIA' IPOTIZZAVANO GLI ANARCHICI, UNA PRATICA SOCIALE CAPITALISTICA: HA, DIFATTI, PRODOTTO LA BORGHESIA ROSSA!)
(MA SI SA, I NUOVI ASPIRANTI PADRONI DELLA MASSE, ALLA FACCIA DELLE LEGGI DELLA DIALETTICA, NON ACCETTANO QUESTA VERITA' STORICA, PREDETTA DALLA PRASSI ANARCO- COMUNISTA E RIPROPONGONO LE SOLUZIONI PERDENTI GIA' RIFIUTATE DALLE MASSE - IMPUTANDO NON ALLA PRATICA SOCIALE SBAGLIATA DELLE DELEGA, MA ALLA IMMATURITA' DEI TEMPI STORICI PER UNA SOLUZIONE GENERALIZZATA DEL SOCIALISMO-: LA DELEGA PARTITICA,LA DELEGA STATALE,LA LOGICA DEI DUE TEMPI,IL SOCIALISMO!).
SIAMO NELLA FASE DELLA LOTTA PER L'EGEMONIA E IL COMANDO DEL SOGGETTO COMUNARDO, NELLA FASE DELLA LOTTA PER LE ISTITUZIONI EGUALITARIE E LIBERTARIE CONTRO TUTTI I LADRI NON SOLO DI PLUSLAVORO, MA DI PLUS-POTERE!
ECCO PERCHE' QUALCUNO NON AMA FARE IL BILANCIO STORICO DEL FALLIMENTO DELLA DELEGA RIVOLUZIONARIA, ECCO PERCHE' QUALCUNO NON SI CHIEDE PERCHE' SONO STATE LE STESSE MASSE, PERCHE' E' STATO LO STESSO PROLETARIATO INDUSTRIALE AD ABBATTERE I PAESI DEL SOCIALISMO REALE, AD ABBATTERE LA DITTATURA DEI PARTITI COMUNISTI SUI SOVIET ISTITUITI DAL PROLATARIATO A MOSCA E A PIETROGRADO, IN UCRAINA E A KRONSTADT, NELLE COMUNI SPAGNOLE,CINESI E VIETNAMITTE, MA SOFFOCATI DALLA DITTATURA PARTITICA.
UNA LINEA DI MASSA ?
MA SONO STATE LE MASSE A FALDIFICARE LA SOLUZIONE SOCIAISTA, LA SOLUZIONE DELLO STATO SOCIALISTA, LA SOLUZIONE DEL PARTITO, LA SOLUZIONE DELLA LOGICA DEI DUE TEMPI (DA CIASCUNO A SECONDA LE SUE CAPACITA' A CIASCUNO SECONDO IL SUO LAVORO):
E' TEMPO DELL'IPOTESI DI SOLUZIONE COMUNARDA:
''DA CIASCUNO SECONDO LE SUE CAPACITA', A CIASCUNO SECONDO I SUOI BISOGNI''.
LA SOLUZIONE PARTITICA, LA SOLUZIONE DELLO STATO, LA SOLUZIONE DEI DUE TEMPI,
LA SOLUZIONE DEI LADRI DI PLUSLAVORO E PLUSPOTERE E' SATTA RIFIUTATA DALLE MASSE E QUINDI DELLA STORIA !
SOLO L'INCOSCIENZA DI PRETESE AVANGUARDIE (IN)COSCIENTI PUO' RIPROPORRE LA SOLUZIONE DELLA DELEGA PER PORTARE LE MASSE A NUOVE SCONFITTE STORICHE!
PERCHE' QUALE LA CAUSA DELLA SCOMPARSA STORICA DELL'URSS E DEI PAESI A SOCIALISMO REALE ?
SIAMO NEL POST-SOCIALISMO, PERCHE' IL SOCILAISMO E' STATO STORICAMENTE LA DITTATURA DEL PARTITO COMU NISTA SUL PROLETARIATO: PERCHE' LA BORGHESIA ROSSA E' IL NUOVO LADRO DI PLUS-LAVORO E PLUSPOTERE, PROPRIO COME AVEVA IPOTIZZATO IL MODELLO PREDITTIVO DELLA PRASSI ANARCHICA, IMPUTANDO AL PARTITO, ALLO STATO SOCIALISTA, ALLA LOGICA DEI DUE TEMPI LE REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA FORMA DI SFRUTTAMNETO E DI OPPRESSIONE, CHE LA SPERIMENTAZIONE DELLE MASSE HA POI, GIUSTAMENTE, RIFIUTATO.
ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE E' DA LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO!
Il ciclo storico del proletariato industriale si e' chiuso con l'abbattimento ad opera del proletariato industriale della dittatura rossa, crollata per implosione interna:
OGGI IL PROLETARIATO INDUSTRIALE
(CHE E' PASSATO DALLA PRATICA RIVOLUZIONARIA DEL 17 ALLA PRATICA SOCIALE RIFORMISTA SIA NEI PAESI DEL SOCIALISMO REALE, CHE NELL'OCCIDENTE LIBERALE)
E' DIVENTATO
COME SPIEGA LA LEGGE DELLA DIALETTICA DELLA TRASFORMAZIONE DELLA QUANTITA' NELLA QUALITA') UN SOGGETTO MIGLIORISTA,
(CHE VOTA IN EUROPA PER I GOVERNI NEOLIBERISTI DI UNITA'NAZIOANLE GOVERNO SAMARAS IN GRECIA,GOVERNO HOLLANDE IN FRANCIA, GOVERNO ABC IN ITALIA,GOVERNO MERKEL IN GERMANIA)
UN SOGGETTO POLITICO CORPORATIVO E ALLA DERIVA STORICA, CHE HA CHIUSO IL SUO CICLO STORICO, INCAPACE DI FARSI CARICO DEI BISOGNI GENERALI, CHIUSO NEI SUOI BISOGNI CORPORATIVI, COME DIMOSTRA,PER ESEMPIO,IL CASO DELL'ILVA DI TARANTO (MA ANCHE TANTISSIMI ALTRI CASI!).
ORMAI PER I CIELI E LE PIAZZE DELL'EUROPA SI AGGIRA UN NUOVO SPETTRO,
IL PROLETARIATO COMUNARDO (LA NUOVA CLASSE PER SE'), IL SOGGETTO EREDE DELL'UTOPIA DELLA STORIA, L'AGENTE COLLETTIVO DELLA VOLONTA' GENERALE DELLA STORIA, ARRIVATA ALLA FASE DELLA SPERIMENTAZIONE STORICA: ''OGNUNO DIA SECONDO LE SUE CAPACITA' E RICEVA SECONDO I SUOI BISOGNI''. ORMAI C'E' UNA CONTRADDIZIONE ANTAGONISTICA, INACCETTABILE, TRA SPIRITO DI DISTRUZIONE DELLE RISORSE UMANE E NATURALI, LO SPIRITO NATURICIDA,GENOCIDA DELL'AVIDO SOGGETTO NEOLIBERISTA, DEL DOMINIO CAPITALISTICO, E LO SPIRITO DELLA VITA, LO SPIRITO DELLA COMUNIONE DEI BENI E DEI POTERI DEL SOGGETTO COMUNARDO:
UNA CONTRADDIZIONE CHE SOLO IL POPOLO EGUALITARIO E LIBERTARIO, SOLO IL PROLETARIATO COMUNARDO PUO' SCEGLIERE, COME STORICO E NATURALE ANATGONISTA DELLO SPIRITO DI MORTE DEL CAPITALISMO. LA SOGGETTIVITA' DEL PROLETARIATO COMUNARDO
(LA SCELTA DI ESSERCI,PENSARE,SENTIRE,FARE EGUALITARIA E LIBERTARIA)
E' L'UNICA SOGGETTIVITA' ANTAGONISTA
(NON LO E' LA SOGGETTIVITA' SOCILAISTA,PER ESEMPIO: LA SOGGETTIVITA' DELLA DELEGA, DELL'UGUAGLIANZA A META'!)
ALLA LOGICA CAPITALISTICA
(ALLA LOGICA DELL'ESSERE,DEL PENSARE,DEL SENTIRE INDIVIDUALISTA, ALLA LOGICA DELL'AVERE EDEL POTERE)
L'UNICA PRASSI CHE ESPRIMA
L'AUTONOMIA IDEOLOGICA DELLA CLASSE PROLETARIA,
L'UNICA PRATICA CHE MATERIALIZZI FUNZIONALNENTE
LE FORME DI VITA DEL PROLETARIATO, LA SOGGETTIVITA' DELLE MASSE SFRUTTATE ED OPPRESSE,
LA PRASSI DELL'ESSERE,DEL PENSARE,DEL SENTIRE DI UN UMANO STORICAMENTE
UTOPICO,
L'UNICA WELTANSCHAUUNG CHE ESPRIMA LO SPIRITO DELLA VITA
PROPRIO DEI POPOLI E DEI LAVORATORI,
RISPETTOSA DELLE LEGGI NATURALI
CHE DEVONO GOVERNARE LA RELAZIONE CON L'ALTRO,
ANTAGONISTE ALLO SPIRITO DI MORTE DEI LADRI DI PLUS-POTERE E PLUS-LAVORO: LA PRASSI COMUNARDA L'UNICA PRASSI CHE FA DEL PROLETARIATO
L'AGENTE STORICO DELLA SALVEZZA E DELLA LIBERZIONE, IL MESSIA DEI POPOLI E DEI LAVORATORI, LA GUIDA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' NELLA STORIA.
Post n°1996 pubblicato il 11 Settembre 2012 da poetamistico
PARTITO COMUNIDTA DEI LAVORATORI (portavoce M.Ferrando) NAPOLITANO GARANTISCE I BANCHIERI Il Presidente della Repubblica ha sentito il bisogno di garantire pubblicamente capitalisti e banchieri italiani sulla continuità della loro azione di rapina anche nella prossima legislatura: confermandosi a tutti gli effetti non solo come il massimo garante del governo Monti, ma come il Presidente delle classi dirigenti contro i lavoratori e la popolazione povera. La lotta per la cacciata del governo Monti attraverso una straordinaria mobilitazione operaia e popolare in Autunno, è inseparabile dalla contrapposizione aperta alla Presidenza della Repubblica. E dalla lotta per una Repubblica dei lavoratori che ponga fine, una volta per tutte, alla dittatura del capitale finanziario.
Post n°1992 pubblicato il 10 Settembre 2012 da poetamistico
IL COMUNIONISMO MISTICO E' LA NUOVA IDEOLOGIA DEL PROLETARIATO: E' CON LA TEOLOGIA EGUALITARIA E LIBERATARIA, CON LA PRASSI COMUNITARISTA E PERSONALISTICA ANARCO-COMUNISTA,
E' ANIMATE DA QUESTA IDEOLOGIA
CHE LE INTELLIGENZE DEL PROLETARIATO COMUNARDO,
L'INTELLETTUALE ORGANICO DI SE STESSO,
SCONFIGGERANNO
NELLE ANIME, NEI CUORI,NELLE MENTI,NELLA RELAZIOnALITA',NEI CORPI
le intelligenze della borghesia finanziaria clerico-massonica.
Post n°1991 pubblicato il 10 Settembre 2012 da poetamistico
LA VISIONE DEL POPOLO DELL'UGUALE COME SOGGETTO COLLETTIVO DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO:
L'UNICA RELIGIONE E' LA PRASSI SECONDO CUI ''OGNUNO DA' SECONDO LE SUE CAPACITA' E RICEVE SECONDO I SUOI BISOGNI'':
QUESTA E' L'ESSENZA DEL MARXISMO, E' L'ESSENZA DELL'ANARCHISMO, E' L'ESSENZA DI OGNI AUTENTICA RELIGIONE.
Forse che l'amore per l'Altro, l'uguaglianza con l'Altro, non sono la legge della Storia, la relazione piu' degna tra l'Io e l'Altro, nel Noi? Forse che questi valori sono violabili? Noi abbiamo forse il potere di dire che l'altruismo e' uguale all'egoismo e che il capitalismo e' uguale al comunismo, all'anarchia? Abbiamo il potere di stabilire la corrispondenza tra ladri di pluspotere e plusvalore e comunisti ed anarchici? Quei valori non sono valori trascendenti, indipendenti dalla nostra volonta', che puo' solo scegliere di essere comunista,anarchica, egualitaria e libertaria o essere disegualitaria,gerarchica,padronale ? Questi valori per qualcuno non sono solo leggi inviolabili dell'esserci, ma sono LO SPIRITO DELLA VITA, LA NEGAZIONE VIVENTE DELLO SPIRITO DI MORTE, SONO L'AMORE VIVENTE,L'UGUAGLIANZA VIVENTE: ECCO CHI E' DIO PER LE MASSE CREDENTI,NIENTE ALTRO! L'AMORE-PERSONA,L'UGUAGLIANZA-PERSONA, L'AMORE COME INFINITAMENTE ALTRO ! L'UGUAGLIANZA COME INFINITAMENTE ALTRO! ECCO CHI E' DIO! L'ENERGIA DELLO SPIRITO DELLA VITA, CHE' UNA COSA SPERIMENTABILE ED OSSERVABILE, E' MATERIALE,OLTRE CHE SPIRITUALE, ENERGIA VITALE CHE CI CHIEDE SOLO DI CIRCOLARE, CHE CI CHIEDE SOLO DI VIVERLA, E SOLO ATTRAVERSO OPERE D'AMORE E DI UGUAGLIANZA: ECCO COS' IL COMUNISMO D'AMORE,L'ANARCHIA DELL'AMORE PER L'UGUALE, ECCO PERCHE' SONO UN CRISTIANO ANARCO-COMUNISTA,SENZA ALTRO DOGMA,SENZA ALTRO SACRAMNETO CHE QUESTO! SENZA ALTRA ASSEMBLEA (ESSCLESIA) CHE QUESTA, SENZA ALTRA VOLONTA' A CUI UBBIDIRE CHE QUESTA,SENZA ALTRA LEGGE CHE QUESTA! ECCO PERCHE' CAPISCO LO SLOGAN: ''NE' STATO,NE' PARTITO,NE' PADRONI ''! MA NON CAPISCO LO SLOGAN ''NE' DIO'' iL DIO DELLE MASSE STORICAMENTE, DELLE MASSE ERETICHE RIVOLUZIONARIE, PER MILLENNI E' STATO ED E' IL DIO-L'UGUALE! SONO QUESTI I FATTI STORICI DELLA LOTTA DI CLASSE: E' LA RELIGIONE DELL' ''OMNIA COMMUNIA'' CHE HA GUIDATO LA TEOLOGIA RIVOLUZIONARIA PER MILLENNI ! IL DIO DELLE MASSE E' EGUALITARIO E LIBERTARIO, E' UN DIO COMPAGNO DELLA LOTTA DI CLASSE ED ANTAGONISTA DELLE CASTE,DEI RICCHI E DEI POTENTI, E CI CHIEDE SOLO DI ESSERE POPOLO DELL'UGUALE, CI CHIEDE SOLO DI NON ESSERE POPOLO DELL'AVERE E DEL POTERE: NOI NON POSSIAMO SCEGLIERE DI ESSERE SIA RICCHI E POTENTI,SIA LAVORATORI: AUT-AUT ! LA SCELTA E' UNA ! SCEGLIERE DI STARE DALLA PARTE DI CHI HA FAME,HA SETE, E' SENZA DIRITTI,SENZA POTERI, DI STARE CONTRO LE LOGGE,LE CASTE,LE COSCHE,CONTRO GLI SFRUTTATORI DELLA RELIGIONE, DELLA POLITICA,DELL'ECONOMIA,DELLA CULTURA, DELLA TCNOLOGIA, CONTRO GLI SFRUTTATORI DELLA PERSONA,DEL CITTADINO, DI DIO! LA SCELTA E' TRA L'AMORE COME UGUAGLIANZA E L'EGOISMO COME DISUGUAGLIANZA, TRA LA RELAZIONE DELL'UGUALE TRA NOI O LA RELAZIONE DELLO SPIRITO DEL DISUGUALE TRA NOI ! E' TUTTO QUESTO E' SPERIMENTABILE! E' IPOTETICO-DEDUTTIVO ! E CHI SCEGLIE DI ESSERCI CON AMORE E CON UGUAGLIANZA, CHI SCEGLIE LA RELAZIONE DELLA PRASSI DELL'UGUAGLIANZA SCEGLIE DI ESSERE ASSEMBLEA (O ECCLESIA IN LATINO) EGUALITARIA E LIBERTARIA, SCEGLIE LA COMUNIONE DELLE COSE E DEI POTERI, COMUNIONE INVIOLABILE, COMADAMENTO INVIOLABILE, IMPERATIVO CATEGORICO INVIOLABILE, SCEGLIE OSSIA DI ESSERE CORPO MISTICO, OSSIA UN ORGANISMO GOVERNATO DALLA LEGGE DELL'AMORE E DELL'UGUAGLIANZA, SCEGLIE DI ESSERE ORGANIZZAZIONE DELL'UGUAGLIANZA, SCEGLIE LA PRASSI DELL'UGUAGLIANZA, SCEGLIE, LA CONTINUITA' STORICA CON TUTTE LE DONNE DI BUONA VOLONTA' DELLA STORIA, CON TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' DELLA STORIA, IN CONTINUITA' COL PRIMO ANARCHICO DELLA STORIA, CRISTO DI GAMALA,MARTIRE, COME CHE GUEVARA, PERCHE' EVERSORE RELIGIOSO E POLITICO, IL CUI PROGETTO RELIGIOSO E POLITICO RIVOLUZIONARIO, EGUALITARIO E LIBERTARIO (IL CRISTO ANARCHICO!) HA GUIDATO LE MASSE RIVOLUZIONARIE PRIMA DEL COMUNSMO,PRIMA DELL'ANARCHISMO! CHI SCEGLIE LA RELIGIONE DEL PROLETARIATO COMUNARDO, SCEGLIE LA RELAZIONE EGUALITARIA E LIBERTARIA, PERCHE' L'ALTRO SEI TU,DICE IL BUDDISMO DEI POVERI, (NON QUELLO DEI RICCHI E DEI POTENTI) PERCHE' TUTTO QUELLO CHE DAI E' TUO PER SEMPRE E TUTTO QUELLO CHE TRATTIENI L'HAI PERSO PER SEMPRE, DICE L'ISLAMISMO DEI POVERI (NON L'ISLAMISMO DEI RICCHI E DEI POTENTI,DELLE CASTE),
PERCHE' CIASCUNO DEVE DARE SECONDO LE SUE CAPACITA' E DEVE RICEVERE SECONDO I SUOI BISOGNI: E' QUESTA LA VOLONTA' GENERALE DELLA STORIA!.
PERCHE' LA RELAZIONE CON L'ALTRO E' LA RELAZIONE DELL'UGUALE! ECCO: ESSERE ASSEMBLEA EGUALITARIA E LIBERTARIA, ESSERE NELLA COMUNIONE DELL'UGUALE, LEGGE, SPIRITO DELLA VITA TRASCENDENTE, INVIOLABILE, SE NON VOGLIAMO INCORPORARE LO SPIRITO DI MORTE DELL'EGOISMO E DEL CAPITALISMO. SONO QUESTI CONTENUTI COMUNI, CHE ALTRI ESPRIMONO CON ALTRE PAROLE, MA LA SOSTANZA NON CAMBIA! SONO LA RAPPRESENTAZIONE DELLO SPIRITO DELLA VITA INVIOLABILE. SONO UNA COSA INFINITAMENTE INDIPENDENTE DALLA NOSTRA VOLONTA'! SE IL PROLETARIATO CON MARXISMO E CON L'ANARCHISMO NON E' RUISCITO ANCORA A BUTTARE NELLA SPAZZATURA DELLA STORIA LA BORGHESIA, COME LA BORGHESIA HA FATTO CON LA NOBILTA', EVIDENTEMENTE LA PRASSI RIVOLUZIONARIA RICHIEDE DI ESSERE ARRICCHITA: ARRICCHITA DALLA PRASSI EGUALITARIA E LIBERTARIA MISTICA. NON A CASO IL MOVIMENTO ANARCHICO CONSIDERA L'ANARCHISMO MISTICO UNA DELLE COMPONENTI DELL'ANARCHIA STORICA! LA RELIGIONE DI DIO-L'UGUALE E' LA RELIGIONE DELLA COMUNIONE DELLE COSE E DEI POTERI, E' LA LOTTA DI CLASSE IN NOME DELL'UGUALE CONTRO LE CASTE,I LADRI DI PLUSPOTERE E PLUSLAVORO, E' L'ALLEANZA UGUALE-PROLETARIATO COMUNARDO CONTRO L'ALLEANZA ALTARE-POTERE (TRONO-ALTARE;ALTARE-CAPITALE), E' DEMOCRAZIA DIRETTA EGUALITATRIA E LIBERTARIA: E' LA STORIA COME CORPO MISTICO EGUALITARIO E LIBERTARIO! CORPO MISTICO PERCHE' L'AMORE E L'UGUAGLIANZA SONO UNA LEGGE A CUI NOI DOBBIAMO UBBIDIRE, UNA LEGGE INVIOLAVILE, SE NON VOGLIAMO ESSERE LADRI DI VITA, LADRI DI PLUSPOTERE E PLUS-VALORE! LA DEMOCRAZIA DIRETTA DELLO SPIRITO DELLA VITA, SENZA INTERMEDIAZIONE NE' DELLA CASTA SACERDOTALE, NE' DELLA CASTA STATALE,NE' DELLA CASTA PARTITICA E SINDACALE,NE' DELLA CASTA INTELLETTUALE ! CAPISCO PERCIO' LO SLOGAN: ''NESSUN INDIVIDUALISMO, NE' IN NOME DEL COMUNISMO (LO STALINISMO,IL PATITISMO RIVOLUZIONARIO), NE' IN NOME DELL'ANARCHIA (L'INDIVIDUAISMO,L'EGOISMO ANARCHICO: L'ANARCO-CAPITALISMO)! QUESTA E' L'UNICA RELIGIONE AUTENTICA PER LE MASSE, QUELLA CHE VIVE LA CORRISPONDENZA BI-UNIVOCA TRA UMANITA' E CRISTIANESIMO (per me). ALTRA COSA E' LA RELIGIONE OPPIO DEI POPOLI, IL DIO DEI RICCHI E DEI POTENTI,STRUMENTO DI REGNO, DI AVERE E DI POTERE E NON DI COMUNIONE CON L'ALTRO! IL SOGGETTO UMANO NON CREA DIO, COME INVECE CREDE FEURBACH:
E' L'ALLEANZA DIO-PERSONA IL LORO INCONTRO (principio di correlazione di Tillich) CHE FA LA CITTA' DELL'UGUALE:
LA STORIA E' LA DIALETTICA TRA IL POPOLO DELL'UGUALE E IL POPOLO DEL DIS-UGUALE.
E' LOTTA DIALETTICA PER LA CITTA' DELL'UGUALE O LA CITTA' DEL DIS-UGUALE.
TERTIUM NON DATUR. QUELLO CHE CONTA E' LA RELAZIONE CON L'ALTRO:
NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO ALL''ALTRO, SOSTIENE L'ESISTENZIALISMO GRAMSCI SOSTIENE CHE LA RELAZIONE CON L'ALTRO, I RAPPORTI DI POTERE, SONO LA STRUTTURA NELLA STORIA (LA TEORIA DELL'UMANESIMO ASSOLUTO DI GRAMSCI):
ALLORA LA STRUTTURA SONO O RAPPORTI EGUALITARI E LIBERTARI O RAPPORTI DI AVERE E POTERE.
QUA STA LA CANDIDATURA DELL'ALTRUISMO E DEL COLLETTIVISMO QUI ED ORA ALL'EGEMONIA E AL COMANDO SULLE COSCIENZE.
LA NECESSITA' DI SPERIMENTARE L'ALTRA IPOTESI DI SOLUZIONE NON ANCORA ISTITUZIONALIZZATA SISTEMICAMENTE NELLA LOTTA DI CLASSE:
LA DEMOCRAZIA DIRETTA EGUALITARIA E LIBERTARIA. Il sistema dei valori trascendenti (autonomi) e trascendentali (naturali) PER UNA RIVOLUZIONE SOGGETTIVA,OGGETTIVA,PERMANENTE,GLOBALE E TOTALE, PER LA LIBERAZIONE DELL'ESSERE,DEL PENSARE, DEL SENTIRE E DEL FARE, PER UNA RIVOLUZIONE NELL'ANIMA,NEI CUORI,NELLA RELAZIONALITA',NEI CORPI (rivoluzione sessuale):
IL FUTURO
E' DEL PROLETARIATO COMUNARDO,
IL SOGGETTO EREDE DELLE UTOPIE DELLA STORIA.
Post n°1989 pubblicato il 09 Settembre 2012 da poetamistico
ILVA: UNA VITTORIA DELL'OPERAIO O DEL PADRONE ?
articolo di Marco Ferrando Colpisce non tanto il diffuso plauso che si respira a sinistra verso la sentenza sull'Ilva, ma l'atteggiamento subalterno verso la proprietà che l'intera vicenda rivela. Lo dico non dal versante di un ambientalismo ideologico indifferente al lavoro ( “sussidi” al posto della fabbrica). Ma proprio dal versante delle ragioni dei lavoratori, del loro posto di lavoro e della loro salute. Che sono un riferimento centrale per la stessa battaglia ambientalista. A me pare che la sentenza del tribunale del Riesame non tuteli né il lavoro, né la salute. Tutela clamorosamente gli interessi della proprietà: dietro la foglia di fico di innocue raccomandazioni ambientali e col patrocinio di un governo Monti infarcito di “amici” dell'azienda. Guardiamo in faccia la realtà. Nel '95 lo Stato regala Italsider al “rottamaio” Riva a prezzi stracciati. Diciotto anni dopo lo Stato socializza i costi dei crimini del padrone, mettendo la miseria di 300 milioni di denaro pubblico ( ossia dei contribuenti) nella cosiddetta “bonifica”. Il padrone Riva non mette un euro. I 90 milioni di investimento “ecologico” nell'area Ilva che l'ex prefetto Ferrante sbandiera, se mai fossero veri, riguardano il passato. Ed evidentemente sono stati senza effetto. Sul futuro la proprietà si tiene le mani libere. Continua a battere cassa per ottenere altri soldi pubblici. Si riserva di scaricare sui lavoratori eventuali spese aziendali per la “messa a norma degli impianti” dichiarando in quel caso una “possibile riduzione della produzione con possibili effetti sul personale” ( Ferrante su Sole 24 ore dell'8/8). Infine lo stesso Ferrante figura, in rappresentanza di Riva, come controllore della messa a norma degli impianti “sequestrati”: il padrone controlla se stesso. In altri termini: posti di lavoro e salute restano nelle mani e sotto il controllo di una proprietà e di un padrone che la stessa magistratura, con decenni di ritardo, ha dichiarato “criminali”. Ciò che stupisce, tuttavia, non è la brutalità del profitto e dello Stato che lo tutela. Ma la subordinazione al padrone ( e allo Stato) di chi dovrebbe tutelare gli operai e la loro vita. In altri termini, capisco l'esultanza dell'”unità nazionale montiana” a sostegno della “soluzione” trovata, col coro immancabile di Confindustria e banchieri. Ma perchè l'esultanza di Nichi Vendola e persino di Paolo Ferrero? C'è una cosa che accomuna tutte le sinistre sindacali e politiche in questa vicenda, al di là delle loro diverse collocazioni. Che nessuno ha rivendicato e rivendica l'esproprio di una proprietà criminale. Che tutti considerano normale- nel nome della “difesa del lavoro”- che resti al suo posto un padrone che assassina operai e loro familiari nel nome del profitto. Nel migliore dei casi gli si chiede, con scarso successo, di pagare i costi del proprio crimine e della sua continuità. E' una posizione subalterna. Il PCL si è schierato da subito, come sempre, al fianco degli operai dell'ILVA e della difesa del lavoro, contro ogni posizione che in nome dell'ambiente chiede la chiusura della fabbrica. Ma la difesa del lavoro è inseparabile dalla difesa della vita del lavoratore e dei suoi figli. Un padrone che si fa scudo del diritto al lavoro per negare il diritto alla vita, dev'essere espropriato e senza alcun indennizzo. L'azienda nazionalizzata va posta sotto il controllo degli operai. Gli enormi utili realizzati dal padrone Riva ( oltre 3 miliardi di euro nei soli ultimi due anni) vanno requisiti e investiti nella riorganizzazione della produzione, nel cambiamento degli impianti, nella bonifica dei territori. Il tutto sotto il controllo vigile dei lavoratori e dei comitati di quartiere della città. Questa è l'unica vera soluzione di svolta, capace di difendere insieme lavoro e salute, produzione e ambiente. Perchè non battersi unitariamente a sinistra per questa rivendicazione elementare? Perchè non raccogliere e tradurre attorno a questa rivendicazione il punto di vista di una parte importante della stessa classe operaia dell'Ilva, che non è disponibile a piegare la testa al padrone? Si dirà che questa soluzione è “irrealistica” perchè è incompatibile col capitalismo. E' una verità mal posta. E' il capitalismo ad essere incompatibile col lavoro e con la vita. Conciliare lavoro e vita significa mettere in discussione i fondamenti su cui il capitalismo si regge. A partire dal “sacro” diritto di proprietà. Il caso ILVA è solo la drammatica metafora di un bivio generale che interroga il movimento operaio: o si riconduce ogni lotta sociale e ambientale alla prospettiva anticapitalista e dunque rivoluzionaria, o ci si subordina ai miasmi velenosi di un capitalismo fallito e dei suoi odiosi ricatti. In altri termini: o un governo dei lavoratori, o il governo del capitale. “Irrealistica” ,quella sì, è l'eterna pretesa della conciliazione degli opposti. Magari presentando come “vittoria” una soluzione benedetta dal padrone.
Post n°1988 pubblicato il 09 Settembre 2012 da poetamistico
Post n°1987 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
''I PAUPERIZZATI ED I PRECARIZZATI sono: ''GIOVENTU' BRUCIATA'', sono 3p: pippe,pastiche,playstation: UNA GENERAZIONE PERDUTA, DEI BAMBOCCIONI ?
SE IL PALAZZO AVESSE AVUTO STORICAMENTE IL POTERE DI EGEMONIZZARE E COMANDARE TOTALMENTE LE CLASSI SUBALTERNE (di annullare le intelligenze, e prima l'intelligenza ontologica, LO SPIRITO ALTRUISTA E COLLETTIVISTA dei popoli e delle classi subalterne) LA STORIA NON CI SAREBBE:
ma LA STORIA DELLA LOTTA TRA LE CLASSI C'E' STATA, C'E' E CI SARA': LA LOTTA TRA DUE MODELLI ANTAGONISTI DI ESSERE, DI PENSARE, DI SENTIRE E DI FARE ATTRAVERSA TUTTI I TEMPI E TUTTI GLI SPAZI, LA LOTTA TRA LA PRASSI DEI LADRI DI PLUSVALORE E PLUSPOTERE E LA PRASSI COMUNITARISTA E PERSONALISTA E' IL FILO ROSSO CHE SEPARA IL POPOLO DELL'ESSERE UGUALI E LIBERI DAL POPOLO DELL'AVERE IERI ED OGGI. NEL POST-SOCIALISMO, NEL PERIODO BUIO DELLA FINE DELL'ESPERIMENTO STORICO DEL SOCIALISMO, VIVIAMO LA GLOBALIZZAZIONE NEO-LIBERISTA E IL PASSAGGIO DAL PROLETARIATO INDUSTRIALE (DAL VETERO-PROLETARIATO) AL NEO-PROLETARIATO, AL PROLETARIATO COMUNARDO, E PRECISAMENTE IL PASSAGGIO DAL PROLETARIATO PRECARIO
(UNA CLASSE IN SE': il prodotto della contro-rivoluzione liberal-moderata, UN SOGGETTO ANCORA SENZA UNA SUA PRASSI E QUINDI UNA SUA ORGANIZZAZIONE, DOPO LA FALSIFICAZIONE STORICA DELLE DELEGA SOCIALISTA E COMUNISTA, CHE INVECE DI PORTARCI AL REGNO MARXIANO DELLA LIBERTA', ATTRAVERSO I SOVIET, CI HA CONDOTTI AL CAPITALISMO DI STATO, ALL'EGEMONIA E AL COMANDO DELLA BORGHESIA ROSSA)
AL PROLETARIATO DELLE COMUNI DI MASSA
(UNA CLASSE PER SE': processo ancora in atto).
MA QUESTA CONSAPEVOLEZZA RICHIEDE ATTENZIONE AI PROCESSISTORICI IN CORSO
1. PROCESSO CONCLUSIVO DEL CICLO STORICO DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, CHE DA SOGGETTO RIVOLUZIONARIO AGLI INIZI DEL '900 (RIVOLUZIONE DEL '17) SI E 'TRASFORMATO,PER LA SUA PRATICA SOCIALE DELLA LOGICA DEI DUE TEMPI, PRIMA IN SOGGETTO RIFORMISTA (RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO CON I PARTITI COMUNISTI DELL'EST E POI RIFORMISMO LIBERALE IN OCCIDENTE NELLA SECONDA META' DEL '900) E DALLA FINE DEL '900 AGLI INIZI DEL TERZO MILLENNIO IN SOGGETTO CORPORATIVO,MIGLIORISTA,AL GUINZAGLIO DEL POPULISMO IPOCRITA DELLA CASTA RELIGIOSA,DALLA CASTA POLITICA,DELLA CASTA SINDACALE E MASSMEDIALE,DELLA CASTA DEI MANAGERS.
2. COMPIMENTO DEL PROCESSO DI FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA E DI OLIGARCHICIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI, IL PRODOTTO DELLA MASSONIZZAZIONE DEI POTERI (CHE HA DETERMINATO, SOPRATUTTO DAL 2000 - COL TRATTATO DI MASTRICHT E L'EURO - IL PASSAGGIO DALL'EGEMONIA E DAL COMANDO DELLA BORGHESIA INDUSTRIALE, ALL'EGEMONIA E AL COMANDO DELLA BORGHESIA FINANZIARIA: IL PASSAGGIO DAL COMPROMESSO STORICO TRA BORGHESIA INDUSTRIALE E PROLETARIATO INDUSTRIALE ALLA DISTRUZIONE DELLE LIBERTA' SOCIALI,POLITICHE E CIVILI CONQUISTATE DALLE LOTTE NEL '900), E' QUESTO IL PRODOTTO DELLA CONTRORIVOLUZIONE LIBERAL-MODERATA IN ATTO IN EUROPA DAL '92-93: E' IL PROCESSO DELL'INARRESTABILE PAUPERIZZAZIONE E PRECARIZZAZIONE DELLE CONDIZIONI DI VITA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI EUROPEI
(DOPO LA SCONFITTA DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE, CHE HA SI' DIMOSTARATO CHE E' POSSIBILE SCONFIGGERE STORICAMENTE LA BORGHESIA, MA E' CADUTO POI VITTIMA DELLA DELEGA ROSSA)
PORTATO AVANTI DAL BLOCCO STORICO DELLE GRANDI BANCHE-GRANDE INDUSTRIA-DEL GRANDE COMMERCIO: MASSONIZZAZIONE DEI POTERI NELLA SOCIETA' EUROPEA POSTSOCIALISTA, CHE SI STA MATERIALIZZANDO COME RESTAURAZIONE DELL'ASSOLUTISMO BORGHESE
(GIA' SCONFITTO CON LA RESISTENZA ANTI-NAZIFASCISTA, CON L'ALLEANZA TRA MOVIMENTO LIBERAL-DEMOCRATICO E MOVIMENTO SOCIALISTA),
CON LA MONDIALIZZAZIONE NEO-LIBERISTA, CON L'EGEMONIA E IL COMANDO DELLA SOLUZIONE BORGHESE NELLA RELAZIONE UMANA.
PROCESSO CHE NON SI LIMITERA' A PRECARIZZARE IL PROLETARIATO GIOVANILE EUROPEO MA PRECARIZZERA' TUTTO IL PROLETARIATO INDUSTRIALE, QUELLO DELLE GRANDI FABBRICHE (OLTRE A QUELLO DELLE MEDIE E PICCOLE IMPRESE), PROCESSO GIA' IN ATTO, MA CHE SI STA ACCELERANDO CON I GOVERNI DI UNITA' NAZIONALE EUROPEI
(IN ITALIA DALLLA FINE DEL 2011 COL GOVERNO MONTI: INIZIO DELLA TERZA REPUBBLICA):
LO DIMOSTRA,ANCHE, L'INCLUSIONE NELLE COSTITUZIONI EUROPEE DEL PAREGGIO DI BILANCIO OBBLIGATORIO (IL FISCAL COMPACT), L'ESPROPRIAZIONE,TRAMITE LO SPREAD, DEI RIPARMI NAZIONALI, LO DIMOSTRA IL FONDO SALVA-STATI, CHE PORRA' FINE ALLA SOVRANITA' ECONOMICA DEI POPOLI EUROPEI, IMPONENDO A TUTTI I POPOLI EUROPEI,GRAZIE ALLA SPECULAZIONE DELLO SPREAD, (COMPRESA LA FRANCIA,LA GERMANIA E L'INGHILRERRA) ULTERIORI MACELLERIE SOCIALI E POLITICHE, COME PER IL PORTOGALLO,L'IRLANDA,LA GRECIA,LA SPAGNA A FAVORE DEI POTERI FINANZIARI: PAUPERIZZAZIONE E PRECARIZZAZIONE DEL PROLETARIATO INDUSTRIALE COME DIMOSTRA QUELLO CHE STA SUCCEDENDO CON LA RISTRUTTURAZIONE DELL'ALCOA,DELL'ILVA,ECC, COME DIMOSTRERA' SOPRATUTTO LA SECONDA FASE DEL MONTISMO
(QUELLO POST-ELETTORALE: PRIMA DEVONO RASTRELLARE IL CONSENSO ELETTORALE DEL DOPO MONTI, RIUTILIZZANDO BERLUSCONI,UTILIZZANDO VENDOLA E GRILLO: FUNZIONALI CON LA LORO DEMOCRAZIA POPULISTA ALLA NUOVA VOLONTA' GENERALE NEOLIBERISTA).
E' INSOMMA IN ATTO UNA SISTEMATICA ED IRREVERSIBILE PRECARIZZAZIONE DELLE CONSIZIONI DI VITA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI, DEL LAVORO E DEI SERVIZI NELLA SOCIETA' EUROPEA, NEL PASSAGGIO DALLA SOCIETA' INDUSTRIALE ALLA SOCIETA' DEL TERZIARIO AVANZATO, AL REGIME MASSONICO,NELLA SOCIETA' DEL PENSIERO UNICO, AD EGEMONIA DELLA BORGHESIA FINANZIARIA.
3. UN ALTRO PROCESSO IN ATTO E' LA TRASFORMAZIONE DELL'ASSETTO GEO-POLITICO MONDIALE:
GLI ENORMI COSTI DELLO SCONTRO INTER-IMPERIALISTICO TRA IL VINCENTE IMPERIALISMO EUROPEO (ALLEATO DI CINA,INDIA,BRASILE E DEL FONDAMENALISMO ISLAMICO)
E IL PERDENTE IMPERIALISMO USA
IMPEDISCONO ALLA BORGHESIA IMPERIALISTICA EUROPEA TEMPI TROPPO LUNGHI NELLA REGOLAMENTAZIONE DEI CONTI TRA CLASSE OPERAIA E CLASSE CAPITALISTiCA:
PERCIO' IL PROCESSO NEOLIBERISTA DI PAUPERIZZAZIONE E DI PRECARIZZAZIONE RISULTA ESSERE TROPPO ACCELLERATO, DETERMINANDO IL PAUROSO DISTACCO TRA PAESE LEGALE E PAESE REALE CHE E' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: IL CAMBIAMENTO DEI RAPPORTI DI POTERE TRA LE CLASSI IN EUROPA E' IL RISULTATO,QUINDI, DI FATTORI ENDOGENI E DI FATTORI ESOGENI CONCOMITANTI.
4. PROCESSO DEL FALLIMENTO STORICO DELLA DELEGA (delega religiosa e morale,delega economica,delega culturale, delega politica e sindacale) CHE SI MATERIALIZZA COME CAMBIAMENTO DELLA NATURA DI CLASSE DELL'INTELLETTUALE ORGANICO DI MATRICE MARXISTA PARTITICO E DELL'INTELLETTUALE CATTOLICO LIBERAL-DEMOCRATICO E QUINDI COME RIFIUTO DI MASSA DELLA POLITICA
(A FAVORE DEL RITORNO DI UNA RELIGIOSITA' RIVOLUZIONARIA)
VISTA, IN GENERALE, COME ARTE DEL COMANDO DELLE OLIGARCHIE, SE NON COME ARTE DEL COMPROMESSO TRA LE CLASSI.
DAL MOVIMENTO DIALETTICO DELLE COSE PRESENTI,INOLTRE, SCATURISCE,A SUA VOLTA, IL PROCESSO DI UNA NUOVA SINTESI RIVOLUZIONARIA (MENTRE I DOGMATICI COME IL CARC,COME IL PCL,IL (n)PCI RIPROPONGONO LA VECCHIA PRASSI STORICAMENTE PERDENTE: UNA SOLUZIONE FALSIFICATA DALLA STORIA: IL PARTITO E LO STATO RIVOLUZIONARIO,IL SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO). DIFATTI L'INVALIDAZIONE STORICA DELLE SOLUZIONI DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE PRECEDENTI POSTULA LA NECESSITA' DI UNA NUOVA IPOTESI DI SOLUZIONE RIVOLUZIONARIA, DI UNA NUOVA ELABORAZIONE RIVOLUZIONARIA, LA CREAZIONE DI UNA NUOVA PRASSI, sintesi delle prassi storiche di salvezza e di liberazione, ALLA LUCE DEL BILANCIO STORICO DELLA LOTTA DI CLASSE, COSI COME AVVENNE CON MARX ED ENGELS DAL 1848 IN POI CON LA PUBBLICAZIONE DEL MANIFESTO DEI COMUNISTI E DEL CAPITALE
(1867 il primo volume; gli altri uscirono postumi. Il Libro II ed il III uscirono a cura di Friedrich Engels rispettivamente nel 1885 e nel 1894, mentre il Libro IV venne pubblicato nel 1905-1910 da Karl Kautsky con il titolo di Teorie del plusvalore),
ELABORAZIONE CHE PERMISE ALLORA AI LAVORATORI DELLA NASCENTE INDUSTRIA DI ARMARSI DELLA PRASSI DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO (DI DIVENTARE CLASSE PER SE'), COSI COME AVVENNE POI CON LENIN PRIMA DEL '17 QUANDO IL PROLETARIATO INDUSTRIALE ERA DIVISO E PERDENTE A CAUSA DEL REVISIONISMO COLLABORAZIONISTA KAUTSKYANO, CHE NEGAVA L'AUTONOMIA COSTRUTTRICE DELLA CLASSE.
DUNQUE IL MOVIMENTO STORICO IMPONE AGLI SFRUTTATI E AGLI OPPRESSI DI RIFONDARE LA PRASSI RIVOLUZIONARIA, SE NON VOGLIONO REPLICARE LA SCONFITTA STORICA A CUI LI HA PORTATI LA DELEGA RIVOLUZIONARIA: IL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO,IL RIFORMISMO LIBERALE, IL PARTITISMO RIVOLUZIONARIO: INSOMMA,LA LOGICA DEI DUE TEMPI, LA PRASSI DELLA DELEGA, CHE HA RI-PRODOTTO,NEI PAESI DEL SOCIALISMO REALE, I LADRI DI PLUSLAVORO E PLUSPOTERE!
E' QUESTO IL META-PROBLEMA RIVOLUZIONARIO OGGI: LA NECESSITA' DI UNA NUOVA PRATICA RIVOLUZIONARIA E DI UNA NUOVA TEORIA RIVOLUZIONARIA ALLA LUCE DELLA LOTTA DI CLASSE NON SOLO DALL''800 AL '900, MA DELLA STORIA MILLENARIA DEL PROLETARIATO, DA QUELLO ANTICO A QUELLO CONTEMPORANEO, LA CUI ESITENZA E' STATA ATTRAVERSATA DA DUE IPOTESI DI SOLUZIONE:
a. L'IPOTESI DI SOLUZIONE DELLA DELEGA, DELLA DEMOCRAZIA DELEGATA
b. L'IPOTESI DI SOLUZIONE DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA, L'IPOTESI DELLA COMUNIONE DEI BENI E DEI POTERI, ELABORATA PER PRIMA STORICAMENTE DALLA COMUNITA' MESSIANICA CRISTIANA, PORTATA AVANTI POI DALLA TEOLOGIA RIVOLUZIONARIA DEGLI ERETICI, RIPROPOSTA POI LAICAMENTE DAL MARXIANO REGNO DELLA LIBERTA', DALL'ANARCHISMO DI BAKUNIN, E DALL'ANARCO-COMUNISMO DI KROPOTKIN, DIVENTATA POI, COL ''LENIN ANARCHICO'' DELLE TESI D'APRILE L'IPOTESI DI TUTTO IL POTERE AI SOVIET E CON MACHNO E KRONSTADT L'IPOTESI DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI, L'IPOTESI DEL POTERE ALLE COMUNI (ipotesi del potere comunardo che e' egemone in tutta la Storia del proletariato antico con gli eretici, e fino agli zappatori puritani nel '600,
alla Societa' degli Uguali di Babeuf alla fine del '700, viene,poi, fatta propria dal Socialismo utopistico dal '700 agli inizi dell'800, e dalla Comune di Parigi nel 1871, attraversa tutto il '900 con la rivoluzione dei Consigli degli Spartachisti e di Bela Kun, con le comuni rivoluzionarie spagnole, con le comuni rivoluzionarie cinesi,vitnamite fino alle comuni del '68. Utopia comunarda fatta propria dal 2003 dal Movimento Zapatista, che unisce cristiani della teologia della rivoluzione,marxisti ed anarchici in una LOTTA PER 'EGEMONIA (DELLE SOLUZIONI EGUALITARIE E LIBERATRIE: non violenta nella fase della conquista del consenso popolare E IL COMANDO NELLE TERRE DEL CHIAPAS:
IL MOVIMENTO ZAPATISTA,DIFATTI, E' LA DIMOSTRAZIONE VIVENTE DELLA POSSIBILITA' DI UNA RIVOLUZIONE NON VIOLENTA PER L'EGEMONIA COME SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE,DEI MESTIERI, DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI
(SOLUZIONI ANTAGONISTE ALLA RELAZIONI SOCIOPOLITICHE FONDATE SUL MERCATO),
PER ORGANIZZARE L'UNITA' DEL BLOCCO STORICO POPOLARE IN VISTA DI UNA RIVOLUZIONE PER IL COMANDO, QUANDO SARANNO CREATI RAPPORTI DI FORZA E DI CONSENSO FAVOREVOLI ALLA ISTITUZIONALIZZAZIONE GENERALIZZATA IN EUROPA DELLE SOLUZIONI COMUNARDE: DATA LA RELAZIONE DIALETTICA MA ANCHE CONSEGUENZIALE TRA LOTTA PER L'EGEMONIA E LOTTA PER IL COMANDO.
DUNQUE IL MOVIMENTO PROLETARIO SI TROVA DI FRONTE ALLA NECESSITA' DI UNA SINTESI PRATICA E TEORICA DELLA SUA STORIA MILLENARIA. UNA NUOVA SINTESI RIVOLUZIONARIA, PER GUIDARE LE LOTTE DEL PROLETARIATO COMUNARDO OGGI !
ALLORA, I PAUPERIZZATI ED I PRECARIZZATI NON SONO UNA GENERAZIONE PERDUTA, NON SONO UNA GIOVENTU' BRUCIATA,MA SONO IL BRUCO-PROLETARIATO PRECARIO CHE SI STA TRAFORMANDO NELLA FARFALLA-PROLETARIATO COMUNARDO, ATTRAVERSO UN CORRETTO BILANCIO DELLA STORIA DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI, ATTRAVERSO LA SINTESI DELLE PRASSI DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE STORICHE, ATTRAVERSO, PRIMA DI TUTTO, LA PRATICA DI UNA LOTTA DI CLASSE DI UN COMUNIONISMO IN NUCE (DI UNA POLITICA ANTICASTE ED ANTIPARTITICA, COME E' PER IL MOVIMENTO DELLE COMUNITA' ZAPATISTE: LA PRATICA ECONOMICA AUTOGESTITA, SOLIDALE E DI BARATTO, LA PRATICA DI DEMOCRAZIA DIRETTA, LA PRATICA DI UNA NUOVA VISIONE DEL MONDO, UNA NUOVA PRATICA COMUNITARIA E PERSONALISTICA NELLA RELAZIONE UMANA ALLA LUCE DELLA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE, DEL NEOMARXISMO,DELL'ANARCHISMO)
UNA PRASSI DEMOCRAZIA DIRETTA NUOVA (ANCHE IN PRESENZA DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA DELLE LOGGE,DELLE CASTE E DELLE COSCHE NEL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO, NELLA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA!).
LA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI CONSIGLI EGUALITARI E LIBERTARI NON SOLO PER ORGANIZZARE L'AUTONOMIA DELLA MASSE DAI LADRI SIA DEL PLUSLAVORO CHE DEL PLUSPOTERE, SIA PER SCONFIGGERE TRA LE MASSE LA PRESENZA DELLO SPIRITO CAPITALISTICO, DELLA PRASSI DELL'AVERE DEL POTERE, SIA PER UNA SOLUZIONE DELLA RELAZIONE UMANA CHE RISPONDA AL BISOGNO PIU' PROFONDO DELLA NATURA UMANA: IL LIBERO ARBITRIO DI OGNI SINGOLO, SIA PER CREARE L'UNITA' DELLE DONNE E DEGLI UONìMINI DI BUONA VOLONTA' CONTRO GLI UOMINI E LE DONNE DI CATTIVA VOLONTA', CONTRO LO SPIRITO DELL'EGOISMO E DEL CAPITALISMO CHE NELLA FASE STORICA CLERICO-MASSONICA SI E' DATO STRUMENTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA CLERICOMASSONICA.
IL PROBLEMA A CUI IL PROLETARIATO COMUNARDO E' IL GRADO DI RISPONDERE E' L ABOLIZIONE DELL'INTERMEDIAZIONE NON SOLO POLITICA, MA SOCIALE,CAPITALISTICA, DA QUI E DA ORA, SENZA RI-CADERE NEL RIFORMISMO RIVOLUZIANARIO,NELLA LOGICA DEI DUE TEMPI (COME FANNO PER CERTI VERSI IL CARC E IL PCL DI Ferrando, CHE PURE PORTANO AVANTI L'OBBIETTIVO DEL GOVERNO DI LAVORATORI DA QUI E DA ORA, MA RIPROPONGONO LA PRASSI PERDENTE DEL PARTITISMO E DELLO STATO RIVOLUZIONARIO, INVECE CHE DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI, LA PRASSI PERDENTE DEL SOCIALISMO, INVECE CHE DEL COMUNITARISMO PERSONALISTICO).
DEMOCRAZIA DIRETTA EGUALITARIA E LIBERTARIA, COME IN CHIAPAS, CHE ABOLISCE,DA QUI E DA ORA, OGNI DELEGA AI LADRI DI PLUSLAVORO E PLUSPOTERE, ORGANIZZANDO UNA GUERRA DI CLASSE DI POSIZIONE,COME SOSTENEVA GRAMSCI, UNA PRASSI DI TAZ-PAZ (ZONE PERMANENTEMENTE O TEMPORANEAMENTE LIBERATE, COME SOSTIENE HAKIM BEY).
BISOGNA, INSOMMA, PRENDERE COSCIENZA CHE STIAMO VIVENDO UNA NUOVA STAGIONE DI LOTTE STRAORDINARIA, UNA FASE PRE-RIVOLUZIONARIA, UNA FASE CHE STA APPRONTANDO GLI APPARATI DELLA NUOVA EGEMONIA PROLETARIA, PER CREARE LE CONDIZIONE DI UNA NUOVA LOTTA PER IL COMANDO, PER UNA NUOVA RIVOLUZIONE DEI SOVIET (PERCHE' CON L'INSURREZIONE NON SI SCHERZA,DICEVA LENIN) NELLA CONTINUTA' DEL 17 NON SOLO LENINISTA, NON SOLO DEI SOVIET DI PIETROGRADO E DI MOSCA, MA DI MACHNO, DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI UCRAINI.
OGGI E' LA FASE DELLA RI-COSTRUZIONE DEI SOVIET EGUALITARI E LIBERTARI DEL '17-'21: DI FRONTE ALLA CONTRORIVOLUZIONE LIBERAL-MODERATA, ALLA PRECARIZZAZIONE SISTEMATICA DELLE CONDIZIONI DI VITA DEI LAVORATORI E DEI POPOLI, LA RISPOSTA PER I DIRITTI SOCIALI,POLITICI E CIVILI DEI LAVORATORI E DEI POPOLI NON STA NEL RIFORMISMO RIVOLUZIONARIO, NELLA DUPLICAZIONE DELLA LOGICA CAPITALISTICA,IN UN NUOVO STATO SOCIALE O IN UNA NUOVA DELEGA LIBERALDEMOCRATICA, NON STA NELLA RIGENERAZIONE GRILLINA DELLA DELEGA LIBERALE,
MA LA SOLUZIONE STA NELLA COSTRUZIONE DELLA CASA COMUNE LIBERATA PASSO PASSO, PERCHE' SEMPRE PIU' I POPOLI,I LAVORATORI PER VIVERE,PER MANGIARE,PER CURARSI,PER ISTRUIRSI,PER NUTRIRSI, PER SODDIFARE I LORO BISOGNI MATERIALI E SPIRTUALI SONO NELLA NECESSITA' STORICA,COME NON MAI NELLA LORO STORIA, NELLA FASE DELLA BORGHESIA CLERICO-MASSONICA, DATE LE CONTRADDIZIONI INTERPERIALISTICHE E LE CONTRADIZIONI DI CLASSE, SONO NELLA NECESSITA' IMPELLENTE, DI PORTARE AVANTI IL MODELLO MILLENARIO EUALITARIO E LIBERTARI DI VITA DEI POVERI, DELLA MASSE,DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI, SIA PER MOTIVI PURAMENTE E SEMPLICEMENTE MATERIALI
(IL NEO-ASSOLUTISMO CAPITALISTICO E LE CONTRADDIZIONI CAPITALISTICHE NON DANNO SPAZIO A NESSUNA ALTRA SOLUZIONE, NE' RIFORMISTA,NE' MIGLIORISTA, SE NON ALLE COMUNI DI MASSA !),
DI METTERSI NELLA CONTINUITA' STORICA DEL '17:
ORGANIZZARE LA PRASSI ANTAGONISTA DELLA CLASSE, DA QUI E ORA, COME TOTALITA' DIALETTICA, COME CONTAPPOSIZIONE DIALETTICA TRA LA CITTA' DEL CAPITALE E LA CITTA' DEL PROLETARIATO COMUNARDO, UNA GUERRA DI POSIZIONE GRAMSCIANA, TRA LA CITTADELLA DEL COMANDO DELLA BORGHESIA FINANZARIA E LE CASE MATTE PROLETARIE èER LA SALVEZZA E LA LIBERAZIONE DELL'UMANITA' E DELLA NATURA DAI LADRI DI PLUPOTERE E PLUSLAVORO.
DA QUESTI PROCESSI SOGGETTIVI ED OGGETTIVI SCATURISCE LA NECESSITA' STORICA E DIALETTICA PER IL PROLETARIATO DI ESSERE ISTITUZIONALMENTE, NON SOLO IDEOLOGICAMENTE, COMUNARDO DA QUI E DA ORA: E PERCIO' DI ORGANIZZAZIONE LA CONTRO-ECONOMIA (LA RISPOSTA DELLE COOPERATIVE DI PRODUZIONE E DI SERVIZI sara' inizialmente quella della classe in se',il Proletariato precario, per reagire COL MUTUALISMO PROUDHONIANO, CON L'AUTOGESTIONE DELLE FABBRICHE (e non con le nazionalizzazioni) alle impellenti necessita' economiche,saltando l'intermediazione capitalitica,mentre la risposta della socializzazione sistematica delle cose,dei mestieri,delle professioni e dei poteri sara' quella della classe per se', del proletariato comunardo,quella delle comuni di massa, propria del progetto politico della'assemblea egualiatria e libertaria europea), DI ORGANIZZAZARE LA CONTRO-POLITICA, DI ORGANIZZAZIONE LA CONTRO-CULTURA E LA CONTRO-MASSMEDIALITA', DI ORGANIZZAZIONE LA CONTRO-ARTE, DI ORGANIZZAZARE LA CONTRO-TECNOLOGIA, DI ORGANIZZARE I CONTRO-SERVIZI, ATTRAVERSO LA SOCIALIZZAZIONE DELLE COSE,DEI MESTIERI,DELLE PROFESSIONI E DEI POTERI:
UNA SOLUZIONE COMUNITARISTA E PERSONALISTICA EGUALITARIA E LIBERTARIA DELLA RELAZIONE UMANA, ATTRAVERSO LA PRATICA DI UNA CONCEZIONE DEL MONDO IN CUI, DA QUI E DA ORA, OGNUNO DIA SECONDO LE SUE CAPACITA' E RICEVA SECONDO I SUOI BISOGNI (SENZA LOGICA DEI DUE TEMPI:PRIMA IL SOCIALISMO E POI IL COMUNISMO: SCONFIGGENDO DA QUI E DA ORA OGNI SPAZIO,OGNI TEMPO DELLA LOGICA CAPITALISTA IN SENO AL POPOLO!):
LA SOLUZIONE SOGGETTIVA ED OGGETTIVA EFFICACE ED EFFICIENTE, VINCENTE,ALLA LUCE DELLE PRASSI MILLENARIE DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE DEL PROLETARIATO, STA, DUNQUE, QUI ED ORA,NELLA SCONFITTA DELLA PRATICA CAPITALISTICA INTERNA ALLA SOGGETTIVITA' E ALLA OGGETTIVITA' OPERAIA E POPOLARE, SCONFIGGENDO IN SENO AL POPOLO OGNI EGOISMO ED OGNI CAPITALISMO, LA SOLUZIONE STA IN UNA RIVOLUZIONE SOGGETTIVA ED OGGETTIVA,TOTALE,PERMANENTE, SPIRITUALE E MATERIALE, IN UNA RIVOLUZIONE DEI FONDAMENTI ANTROPOLOGICI, LA SOLUZIONE STA IN UN COMUNIONISMO, IN UNA PRASSI COMUNARDA, LA SOLUZIONE STA IN SOLUZIONI CHE CONQUISTINO IL CONSENSO DELLA MAGGIORANZA DEI POPOLI EUROPEI ALLE ISTITUZIONI DEL PROLETARIATO COMUNARDO, CONSENSO TALE DA CREARE UN BLOCCO POPOLARE, UN BLOCCO SOCIALE E POLITICO GRAMSCIANO DELLE MASSE RELIGIOSE (CRISTIANE,CATTOLICHE,ISLAMICHE,BUDDISTE,INDUISTE), DELLE MASSE MARXISTE, DELLE MASSE ANARCHICHE, UN BLOCCO STORICO CAPACE DI DARE VITA POI (NON PRIMA COME INVECE DICE IL(n) PCI) UN GOVERNO DEL BLOCCO POPOLARE, CHE SIA UN GOVERNO DELLA DEMOCRAZIA DIRETTA DEI CONSIGLI EGUALITARI E LIBERTARI, DELLA RELIGIONE,DELL'ECONOMIA,DELLA POLITICA,DEI SERVIZI,DELL'ARTE, DELLA TECNOLOGIA POPOLARE:
UN AUTOGOVERNO DEI CONSIGLI DEI POPOLI E DEI LAVORATORI EUROPEI UNITI: UNA REPUBBLICA EUROPEA DEI CONSIGLI EGUALITARI E LIBERTARI, ESPESSIONE DI UN FRONTE UNITO DELLE MASSE RELIGIOSE,COMUNISTE ED ANARCHICHE EUROPEE !
LA LOTTA PER L'EGEMONIA,LA LOTTA PER LE SOLUZIONI PROLETARIE VISSUTE, PRECEDE OSSIA LA LOTTA PER IL COMANDO: DIVERSAMENTE NON CI SARANNO LE FORZE PER IMPORRE
(DI FRONTE AL BLOCCO STORICO DI UNA BORGHESIA FINANZIARIA MASSONICAMENTE UNITA A LIVELLO EUROPEO, NELL'ECONOMIA,NELLA POLITICA,NELL'ARTE,NELLA TECNOLOGIA,NELLA CULTURA, NELA RELIGIONE)
L'EGEMONIA E IL COMANDO DELL' INTELLIGENZA DELL'ESSERCI COMUNARDO, LA GENERALIZZAZIONE SISTEMATICA DELLE ISTITUZIONI EGUALITARIE E LIBERTARIE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO DEI LAVORATORI E DEI POPOLI EUROPEI CONTRO TUTTE LE CASTE, CONTRO LA CASTA RELIGIOSA,CONTRO LA CASTA PARTITICA E SINDACALE, CONTRO LA CASTA ECONOMICA DELLE BANCHE,DEGLI INDUSTRIE E DEI GRANDI COMMERCIANTI, CONTRO LA CASTA DEGLI INTELLETTUALI E DEI MASSMEDIALI,CONTRO LA CASTA DEI MANAGERS.
E' QUESTA LA VITA,IL METODO EFFICACE ED EFFICIENTE PER LA RIVOLUZIONE NELL'EUROPA DEL TERZO MILLENNIO: UNA SOLUZIONE CHE ORGANIZZA L'AUTONOMIA DELLA CLASSE PROLETARIA, ORGANIZZA LA SUA VISIONE DEL MONDO COME L'UNICA RELAZIONE UMANA CHE RICONOSCE LE LIBERTA', I DIRITTI DELLA PERSONA E DEL CITTADINO, DI OGNI DONNA E DI OGNI UNOMO DI QUESTA TERRA: LA SOLUZIONE EGUALITARIA E LIBERTARIA E' L'UNICA SOLUZIONE, ALLA LUCE DELLA LOTTA DI CLASSE NELLA STORIA, CHE CONSENTA DI VIVERE IN PACE CON L'ALTRO E CON LA NATURA, LIBERANDO LA PERSONA, IL CITTADINO,LA NATURA, LE VITTIME DELLA VIOLENZA CAPITALISTICA DAI LADRI DI PLUSLAVOLORE E PLUSPOTERE, DALLA PAUPERIZZAZIONE E LA PRACARIZZAZIONE CLERICO-MASSONICA-CAPITALISTA LIBERICIDA,PERSONICIDA,GENOCIDA,NATURICIDA, DEICIDA.
INSOMMA IL MEGA-PROCESSO REALE A CUI STIAMO ASSISTENDO E' IL PROCESSO DEL NASCENTE PROLETARIATO COMUNARDO: PROCESSO DI NUOVA PRATICA SOCIALE CHE DEVE ESSERE TRADOTTA, COME GIA' STA AVVENENDO, IN TEORIA DAGLI INTELLETTUALI ORGANICI AL NEO-PROLETARIATO: UNA SINTESI TRA LE PRASSI DI SALVEZZA E DI LIBERAZIONE STORICHE. 5. DIETRO L'ANGOLO STA MATURANDO,DILETTICAMENTE,UN ALTRO PROCESSO: LE LOTTE DEL PROLETARIATO COMUNARDO PER POTERE ESSERE SE STESSO SCATENERA', COME GIA AVVIENE NEL CHIAPAS, UN PROCESSO DI NEO-FASCISTIZZAZIONE DEL CAPITALISMO CLERICO MASSONICO: NEO-CLERICO-FASCISTIZZAZIONE A CUI GLI SCHIAVI DEI LADRI DI PLUSLAVORO E PLUSPOTERE DEVONO ATTREZZARSI FIN DA OGGI CONTRO LA DELEGA NELLA SOLUZIONE DEI BISOGNI FONDAMENTALI DELLA PERSONA E DEL CITTADINO E' NECESSARIA UNA PRASSI CHE SIA NEGAZIONE DELLA NEGAZIONE DELL'AUTONOMIA DELL'ANIMA,DEL CUORE,DELLA MENTE, DELLA RELAZIONALITA', DEL CORPO !
L'ARDENTE PAZIENZA DEI RIVOLUZIONARI, NELLA CONTINUITA' STORICA CON LO SPIRITO DELL'UTOPIA DEVE INSORGERE CONTRO TUTTI I LADRI DI PLUSVALORE E PLUSPOTERE, CONTRO LO SPIRITO DI MORTE, CONTRO LA GUERRA DI CLASSE SCATENATA DAL GOVERNO DELLE LOGGE,DELLE CASTE E DELLE COSCHE CONTRO I POPOLI ED I LAVORATORI EUROPEI E MONDIALI AL FIANCO DEL NASCENTE PROLETARIATO COMUNARDO,
LA PRASSI DELLA NOBILTA', DELLA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO BASATA SUL SANGUE,SULLA CASTA E' FINITA NELLA SPAZZATURA DELLA STORIA, AD OPERA DELLA BORGHESIA, CHE AFFIDO' LA SUA EGEMONIA E IL SUO COMANDO ALLA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO BASATA SUL LAVORO CAPITALISTICO: OGGI IL PROLETARIATO COMUNARDO AFFIDA LA SUA EGEMONIA ALLA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO AFFIDATA AL LAVORO EGUALITARIO E LIBERTARIO, UNA SOLUZIONE CHE RISPONDE AI BISOGNI PIU' PROFONDI DELLA PERSONA E DEL CITTADINO, UNA PRASSI CAPACE DI CONQUISTARE L'EGEMONIA, IL CONSENSO GRASCIANO DELLA MAGGIORANZA DEI POPOLI ALLE SOLUZIONI DEL PROLETARIATO COMUNARDO RISPETTO ALLE SOLUZIONI LIBERTICIDE, PERSONICIDE,GENOCIDE,DEICIDE DELLA BLOCCO STORICO CLERICO-MASSONICO, RISPETTO ALLE SOLUZIONI DELLA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA, ALLE SOLUZIONI DEL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO ! MA,ANCHE SE LA REAZIONE DEL SISTEMA DELL'AVERE E DEL POTERE DI FRONTE ALL'AUTONOMIA ORGANIZZATA DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI SARA', COME SEMPRE, IL FASCISMO,IL NAZISMO, O LO STALINISMO O I ROGHI DELLE STREGHE O IL MASSACRO DEGLI ERETICI, NE' STATI,NE' TRIBUNALI,NE' SANTE INQUISIZIONI,NE' PARTITI,NE' SINDACATI FERMERANNO LA LOTTA DI CLASSE DEL PROLETARIATO COMUNARDO CHE STA CREANDO LE CONDIZIONI STORICHE PER ESSERE IL BECCHINO DI TUTTI LADRI DI PLUSLAVORO E PLUSPOTERE. 6. L'ULTIMO COMPLEMENTARE,DETERMINANTE,PROCESSO, CHE DECERA IL DIVENIRE DELL'EUROPA DEL TERZO MILLENNIO: PROLETARIATO COMUNARDO LAICO
O PROLETARIATO COMUNARDO MESSIANICO ? AVANGUARDIA COMUNITARIA E PERSONALISTICA LAICA O AVANGUARDIA COMUNITARISTICA E PERSONALISTICA MISTICA?
DATO L'INCONSCIO COLLETTIVO DELLE MASSE EUROPEE, IL RISVEGLIO DELLA RIVOLUZIONAREITA' RELIGIOSO-POLITICA DELLE MASSE ISLAMICHE, (IL RITORNO DELLA RELIGIOSITA' RIVOLUZIONARIA COME LEVA PER LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI DELLE MASSE) PREANNUNCIA NELL'EUROPA DEL TERZO MILLENNIO, CONTRO IL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO, NELLA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA, UNA RIVOLUZIONE EGUALITARIA E LIBERTARIA PREVALENTEMENTE MISTICA (PUR ORGANIZZATA DAL FRONTE EUROPEO DEI CONSIGLI EGUALITARI E LIBERTARI DELLE MASSE CREDENTI,COMUNISTE ED ANARCHICHE) NELLA CONTINUITA' MILLENARIA DEL POPOLO DELL'UGUALE:
LA TEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE ARMATA DELLA PRASSI NEO-MARXISTA ED ANARCHICA.
Post n°1986 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
TATAWELO | |
CAFFE' TATAWELO EXCELENTE IN ARRIVO!
Finalmente ci siamo! Con un po' di ritardo rispetto alle aspettative, la nave con il caffè Tatawelo è partita dal Messico il 9 giugno. I produttori della Ssit Lequil Lum, che raccolgono il nostro caffè, hanno affrontato tutte le difficoltà della loro prima esportazione diretta, in un clima, tra l'altro, di aumento delle minacce militari e paramilitari sulle comunità autonome. Durante i mesi della raccolta hanno fatto i conti con la concorrenza dei cosiddetti "coyotes", gli intermediari della grandi imprese di caffè transnazionali, che cercano in tutti i modi di affossare le cooperative indipendenti. Poi hanno subito un furto di vari sacchi di caffè mentre stavano ammassando il raccolto. E infine si sono trovati di fronte al vero e proprio boicottaggio delle autorità governative messicane addette a rilasciare i documenti e i permessi per l'esportazione. Come ci hanno raccontato: "per ottenere l'ultimo permesso, quello di fatturazione, senza il quale non si può esportare, abbiamo viaggiato decine di volte verso gli uffici governativi della città di Tuxtla, a diverse ore dai nostri villaggi. E lì i burocrati a volte non si facevano trovare, altre volte ci dicevano di tornare la settimana dopo…e così per tre mesi". Per fortuna le trafile burocratiche si sono concluse con successo, i produttori sono usciti da quel labirinto di documenti che sta dietro ad un'esportazione e ora, finalmente, il caffè è in arrivo. Ed è anche grazie a tutti voi che sostenete quei ponti e quelle rotte transoceaniche su cui viaggia la solidarietà. Dopo il lungo viaggio via nave, il passaggio per il porto di Genova e il trasporto alla torrefazione presso la Casa Circondariale di Torino, dove verrà tostato e confezionato, il Tatawelo Café Excelente sarà disponibile per la distribuzione verso fine luglio. Invitiamo i nostri Prefinatori a contattare il Reno, il nostro referente operativo ( reno.mrb@virgilio.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo) per verificare insieme i tempi e le modalità di consegna del caffè. AGGIORNAMENTI SUL PROGETTOLA JUNTA DEL BUON GOVERNO E TATAWELO
Una foto della Junta del Buon Governo di Roberto Barrios …che mostra orgogliosa un pacchetto di Tatawelo Excelente.
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Il prefinanziamento versato alla cooperativa grazie a tantissimi tra gruppi di acquisto solidale, botteghe del mondo, negozi, associazioni e privati cittadini è stato utilizzato per pagare un anticipo ai contadini, per le spese dei macchinari e per i costi dei permessi burocratici per l'esportazione.
L'Associazione Tatawelo ha inoltre versato 9.000 euro di quota progetto che andranno a sostenere i progetti di formazione della cooperativa sui temi dell'agro-ecologia e l'acquisto di macchinari per la lavorazione, la tostatura e l'impacchettamento del caffè in loco.
Il versamento di soldi extra (oltre al prefinanziamento pattuito) ad una parte della comunità zapatista, ovvero quella costituita dai soci della cooperativa, ha richiesto un permesso straordinario della Junta, che è arrivato, assieme al riconoscimento del lavoro che l'associazione Tatawelo sta svolgendo nel Caracol di Roberto Barrios.
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I PRODUTTORI VANNO IN UFFICIO!
Finalmente la cooperativa Ssit Lequil Lum ha potuto dotarsi di un ufficio.
Si tratta di una casa di Yajalòn, in una zona di passaggio, presa in affitto.
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UNA VISITA AL PROGETTO
Gigi Eusebi, referente progetti di LiberoMondo, durante uno dei suoi viaggi in America Latina, ci ha chiesto di poter visitare il progetto Tatawelo. Ecco cosa ci ha scritto…
Visita breve purtroppo… la Junta de Roberto Barrios ha voluto a tutti i costi che prima e sopra ogni cosa andassi da loro [gli zapatisti hanno le proprie regole ferree…ndr], e questo mi ha occupato metà dei 3 giorni destinati al progetto.
Posso però dire, da quello che ho visto, che si tratta di un bel progetto ma ancora acerbo.
Vi faccio i complimenti per il "coraggio" della sfida che avete intrapreso, questo é il commercio equo nel quale più mi identifico, quello che innova, sperimenta, che fugge dalle regole standardizzate delle filiere (a volte neo-colonialiste) delle grandi centrali, che rischia, che lavora con i piccoli, a costo di essere meno competitivi.
La cooperativa Ssit Lequil Lum è ancora piuttosto grezza a livello organizzativo. I compas con cui mi sono riunito sono ancora poco a loro agio nel gestire operazioni come quelle su cui stiamo lavorando, fanno fatica a mantenere un sufficiente livello di controllo e conoscenza di cosa significa gestire una cooperativa, una cooperativa che vuole produrre, commercializzare, esportare, investire nel futuro, crescere.
Ho suggerito loro e lo ripeto a voi di investire forte appena possibile nella formazione sulla gestione, non è necessario che gli zapa-campesinos diventino tutti dei manager, per carità, basterebbe che un paio di loro (magari tra i giovani, tra coloro che già maneggiano i mouse con disinvoltura) siano disponibili a seguire un preciso iter formativo sulla gestione anche commerciale, supportati dal DESMI, da Enlace Civil, da altre ONG vicine, magari anche dall'Italia.
Inoltre, volendo imbarcarsi in nuove avventure e progetti come il magazzino e uffici propri, l'autocertificazione, l'aumento produttivo, il controllo qualità, la tracciabilità della provenienza dei sacchi, dovranno dotarsi sempre più di strumenti gestionali adeguati.
RETE TATAWELOL@S ZAPATIST@S NO ESTAN SOL@S!
L'Associazione Tatawelo aderisce alla campagna europea "Los zapatistas nonestansolos", ed è tra i promotori delle iniziative italiane.
Scopo della mobilitazione è costruire una campagna di solidarietà con gli indigeni zapatisti e contro la guerra in Chiapas. Un modo per rompere il silenzio sull'offensiva paramilitare contro le comunità indigene zapatiste. La proposta è stata accolta da 22 organizzazioni europee. In Italia i promotori della campagna L@s zapatist@s no estan sol@s sono l'associazione Ya Basta!, Mani tese Lucca, comitato Chiapas «Maribel»
Bergamo, Comitato Chiapas Torino, Consolato ribelle del Messico di Brescia, Comitato Chiapas Brescia, Coordinamento toscano di sostegno alla lotta zapatista, Rete di sostegno al Chiapas rebelde, Fondazione Neno Zanchetta, Progetto dignidad Rebelde, Carta, Associazione Tatawelo e Associazione Ex Lavanderia.
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Rompiamo il silenzio!
L@S ZAPATIST@S NO ESTAN SOL@S!
Dopo anni di apparente tranquillità non passa giorno senza che le Giunte del Buongoverno Zapatiste, denuncino episodi di provocazione e di attacco contro le comunità indigene del Chiapas.
Come confermano le organizzazioni dei Diritti Umani e come ha confermato il lavoro della Sesta Commissione Civile di Osservazione dei Diritti Umani, dietro a questo stillicidio di episodi appare una strategia complessiva di attacco alle comunità indigene in resistenza. Al centro di questa offensiva, fatta di attacchi al diritto di vivere
nelle terre recuperate al latifondo, sequestri, arresti e violenze arbitrarie c'è la volontà di attaccare quello che l'EZLN ha costruito a partire dal 1994: la resistenza divenuta pratica di autonomia e autogoverno. Non più la guerra visibile, fatta di carri armati e corpi
militari o paramilitari, ma una lunga e lacerante creazione di microconflitti spacciati come scontri tra indigeni».
Il Centro di Analisi Politica Ricerca Sociale ed Economica è una ONG messicana che si occupa principalmente dei diritti collettivi dei popoli indigeni chiapanechi. Da anni lavora fornendo un'analisi storico-politica-giuridica sulla presenza dei gruppi militari nelle comunità indigene.
Il Direttore del Capise Ernesto Ledezma, nell'ambito di un giro internazionale di incontri
pubblici per rompere la cortina di silenzio e informare dettagliatamente sull'attuale situazione in cui vivono le comunità indigene zapatiste in Chiapas, dopo gli Stati Uniti, sarà in Europa e in Italia.
La campagna L@s zapatist@s no estan sol@s è stata lanciata per sostenere l'autonomia zapatista, i movimenti sociali «in basso a sinistra» in Messico e nel mondo; per fermare le aggressioni e la guerra del governo messicano contro le comunità indigene del Chiapas; per diffondere le denuncie di violenze perpetrate contro le comunità zapatiste. E per convergere nell'estate 2008 in molt@ da tutta Italia e da tutta Europa in Chiapas in solidarietà con gli zapatisti.
Per adesioni e informazioni sulla Campagna:
www.myspace.com/loszapatistasnoestansolos http://loszapatistasnoestansolos.blogspot.com loszapatistasnoestansolos@globalproject.infoIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo TATAWELO INCONTRI: JORGE SANTIAGO IN ITALIAPrima ancora del caffè, grazie alla collaborazione tra Tatawelo e la bottega di Lecce, arriverà in Italia dal Chiapas Jorge Santiago, una delle "memorie storiche" del percorso zapatista, invitato a partecipare alla Fiera "SOLIDARIA DIREZIONE SUD" (Fiera mediterranea delle Economie eque, solidali e sostenibili).
Jorge Santiago è stato uno dei più stretti collaboratori di Samuel Ruíz, noto vescovo di San Cristobal, portavoce della teologia della liberazione in Chiapas, ed è tra i fondatori del Desmi, associazione sorta in Chiapas oltre 30 anni fa per sostenere i processi organizzativi dei popoli indigeni e nostra partner di progetto. Di J. Santiago è anche stato pubblicato in Italia un libro-intervista a Samul Ruíz (Giustizia e pace si baceranno, Ed. Macondo libri, 1997) e sono stati raccolti alcuni interventi sui libri di Mani Tesi dedicati al Chiapas.
Sarà in Italia per condividere la sua esperienza decennale nel mondo dell'economia solidale e incontrerà le realtà italiane del commercio equo e le associazioni, i gruppi e collettivi che in Italia sostengono le comunità zapatiste.
APPUNTAMENTI CON JORGE SANTIAGO:
20 GIUGNO VERBANIA 22 GIUGNO TORINO h. 19.00 Caffè Basaglia 24 GIUGNO ROMA h. 18.00 CITTA' DELL'ALTRA ECONOMIA Tavola rotonda "esperienze di commercio equo con il Chiapas a confronto" 25 GIUGNO NAPOLI 27-29 GIUGNO CANNOLE (Le) SOLIDARIA DIREZIONE SUD - 3° Edizione Fiera mediterranea delle Economie eque, solidali e sostenibili
Per maggiori informazioniprogetto.tatawelo@gmail.comIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
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EVENTI TATAWELO MARZO-APRILE-MAGGIO
15 MARZO Cooperativa Zenzero e l'Associazione Tatawelo MERENDA "PARA TODOS" presentazione del progetto e mostra fotografica incontro con la referente del progetto Francesca Minerva.
9-10- 13 MAGGIO: TATAWELO IN TOUR IN PIEMONTE "CAFE' SABOR DIGNIDAD" IL COMMERCIO GLOBALE DEL CAFFÉ E L'ALTERNATIVA ZAPATISTA Incontro con Francesca Minerva
GAS Baobab di Alessandria, Associazione Terre di mezzo di Pinerolo, Compagnia Alimenti Puliti di Torre Pellice, Associazione Fare Nait, Locanda Il Pomo d'Oro di Angrogna, Cooperativa Baobab e Cooperativa Nanà di Torino
17 MAGGIO "SE NON ORA QUANDO" All'interno del ciclo di eventi " Se non ora quando" dello Sportello Ecoequo del Comune di Firenze Tatawelo è presente il 17 maggio, giornata del Commercio Equo, in Piazza D'Azeglio con la mostra di Tatawelo e il caffè, grazie al lavoro del gas Todomundo di Firenze, che fa parte della rete Tatawelo.
CAROVANANDO L'associazione Tatawelo all'interno del progetto Carovandando, coordinato dal Villaggio dei Popoli di Firenze, è presente nei giorni : - 3-4 maggio a Montelupo (grazie al Gas di Prato, che fa parte della Rete Tatawelo ) - 17-18 maggio a Castefiorentino (grazie al Gas di Castelfiorentino, parte delle Rete Tatawelo)
MOSTRA ARTIGIANATO A FIRENZE E TERRA FUTURA Il Socio Tatawelo Il Villaggio dei Popoli ha portato il progetto e la mostra fotografica alla mostra dell'artigianato a Firenze e a Terra Futura, che si è svolta nella Fortezza da Basso dal 23 al 25 Maggio
Per l'elenco aggiornato delle iniziative www.tatawelo.it
CAFFE' TATAWELO EXCELENTE GIALLO Il Caffè Tatawelo Excelente, è disponibile sia macinato che in grani. Informati ed acquista andando su http://www.tatawelo.it/caffe1.htm e scrivendo atatawelo@yahoo.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Sono a disposizione poster della pittrice Beatriz Aurora. Informati ed acquista andando su http://www.tatawelo.it/poster.htm e scrivendo atatawelo@yahoo.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
PER CONTATTI
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Post n°1985 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
Conflitti mascherano il furto di terre degli zapatisti. 8 marzo 2010 di Comitato Chiapas "Maribel" Bergamo La Jornada – Lunedì 8 Marzo 2010 L’esperto della ENAH José Andrés García esclude che le frizioni a Mitzitón siano dovute a divergente religiose Le divergenze mascherano il tentativo di spaccare le comunità zapatiste per impadronirsi delle terre Hermann Bellinghausen. San Cristóbal de las Casas, Chis. 7 marzo. Gli studiosi dello scenario religioso in Chiapas hanno rilevato che le differenze di credo non sono il principale motivo di conflitto nelle comunità, e che in fondo potrebbero essere irrilevanti. Così, José Andrés García Méndez, ricercatore della Scuola Nazionale di Antropologia e Storia (ENAH), ammette che “gli eventi iniziati nel 1994 hanno modificato il campo religioso, tanto nella Chiesa cattolica come in quella evangelica”, che si può riassumere nella loro posizione rispetto al movimento zapatista. Le chiese evangeliche hanno sviluppato differenti risposte, alcune completamente opposte tra loro, documenta lo studioso: “La maggioranza, a livello della dirigenza, ha manifestato rifiuto verso lo zapatismo, mentre gran parte dei fedeli ha simpatizzato col movimento indigeno (principalmente presbiteriani e pentecostali),ad un livello tale che in diverse comunità intere congregazioni di evangelici si sono unite allo zapatismo, mostrando con questo la varietà di forme di concettualizzare e praticare l’attività cristiana e politica degli evangelici”. Per il resto, il protestantesimo è ora “più chiapaneco che protestante”, postula García Méndez in Chiapas para Cristo: diversidad doctrinal y cambio político en el campo religioso chiapaneco (MC editores, México, 2008). Qui c’è stato uno sviluppo autoctono, complesso e cangiante. Le chiese non cattoliche si suddividono, si adattano a necessità immediate. Come si sa, la componente politica della religione in Chiapas va oltre le classificazioni. Le religioni non sono organizzazioni politiche, anche se le sue chiese calpestino questo terreno. Una cosa è essere cattolico “tradizionalista” o della teologia della liberazione, o evangelico, presbiteriano, pentecostale, ed un altro è essere del PRI, del PRD o zapatista. In tutti c’è di tutto, come illustra lo studio Chiapas para Cristo. Per questo è artificioso rinchiudere in “conflitto religioso” quello che normalmente è un’altra cosa. Molto diverso è quando l’organizzazione di determinati gruppi contrainsurgentes sia favorita da qualche sigla religiosa, come succede con il gruppo evangelico Ejército de Dios (almeno i suoi membri) nella comunità di Mitzitón ed i suoi paraggi. Lì, il punto di rottura o inflessione politica nasce non tanto dal cambiamento di religione di un gruppo, quanto dal suo sfidare le pratiche e agli accordi comunitari. Questo è caratteristico dell’uso politico delle religioni in Chiapas. Oggi tali differenze risultano utili per chi vuole far passare un’autostrada ed i suoi progetti di turismo alle cascate ed estrattivi al di sopra dei diritti e della viabilità futura delle comunità. Serve anche per orchestrare dispute di terre con gruppi che non hanno diritto ad esse; le promesse dei partiti in periodo elettorale, come l’attuale, introducono la legittimità di spogliare gli zapatisti dei loro territori e, di conseguenza, frenare il processo di autonomia consolidato in 15 anni nonostante i tentativi di “smantellamento” economico, militare ed agrario. L’informazione ufficiale e le chiese stesse sono state propense a porre l’enfasi dei conflitti comunitari su presunti o reali differenze di credo, sempre cristiano e tutti, senza eccezioni, imposti in modi diversi alla popolazione indigena. Il cattolicesimo è arrivato 500 anni fa, il protestantesimo 100 anni fa. Entrambi continuano a lottare per sovrapporsi alla spiritualità maya ed ai suoi costumi, che sono essenzialmente democratici e comunitari, come ha suggerito con singolare empatia Carlos Lenkersdorff. A Mitzitón, come in decine di località sulle montagne del Chiapas, la divergenza di credo maschera tentativi di spaccare le comunità zapatiste ed i loro simpatizzanti, e strapparli tanto dalle loro terre ancestrali come da quelle recuperate dopo la sollevazione del 1994 nelle selve di Chilón ed Ocosingo. http://www.jornada.unam.mx/2010/03/08/index.php?section=politica&article=018n1pol (Traduzione “Maribel” – Bergamo http://chiapasbg.wordpress.com )
Post n°1984 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. L'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (Ejército Zapatista de Liberación Nacional, spesso abbreviato in EZLN) è un movimento armato clandestino, di stampo marxista e indigenista, attivo in Chiapas, lo Stato più meridionale del Messico ed uno dei più poveri del paese. Il più famoso portavoce dell'EZLN è il subcomandante Marcos. L'EZLN è un movimento formato sostanzialmente da indios discendenti dei Maya e ha l'obiettivo di affermare i diritti delle popolazioni native messicane. Tuttavia, dai comunicati, traspare anche una volontà di partecipare al movimento mondiale anti-capitalista e no-global per i diritti delle popolazioni native che abitano le terre colonizzate dai conquistadores. Uno dei loro motti è "Democracia, justicia y libertad". Gli zapatisti si oppongono quindi al neoliberismo e al sistema economico cui il Messico ha aderito dal 1982 fino ad oggi. La loro lotta però non inizia con la recente formazione dell'Esercito Zapatista, ma dura da 500 anni, identificandosi cioè con la più generale lotta dei popoli indigeni contro i conquistadores europei. L'EZLN deve il suo nome al rivoluzionario messicano Emiliano Zapata. L'EZLN rompe con la tradizione dei gruppi rivoluzionari: eccezion fatta per la prima insurrezione delle prime due settimane del 1994 e per la presa di alcune comunità poco tempo dopo, non si è a conoscenza di uso di azioni violente da parte dell'EZLN. D'altra parte, l'EZLN rifiuta l'uso dei normali canali politici offerti dal Messico, compresa la formazione di un partito politico o l'alleanza con un partito già esistente, partendo dal presupposto che queste modalità siano sempre state inutili agli indios se non dannose. L'EZLN ha realizzato alcune proteste molto visibili, come la marcia che nel 2000 dal Chiapas è arrivata a Città del Messico, con conferenze stampa e incontri con la società civile (e alcuni partiti) ad ogni tappa. Fu un grande atto dimostrativo pacifico e gli incidenti furono quasi esclusivamente verbali. Questo approccio pacifico è una delle ragioni della longevità e della grande popolarità presso la popolazione civile. Ideologia [modifica]Rivolta Zapatista
Parte del Conflitto del Chiapas |
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| Data | 1 gennaio 1994 - presente |
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Luogo | Chiapas, Messico |
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Esito | Conflitto aperto |
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Schieramenti |
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| Comandanti |
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| Effettivi |
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Circa 3000 rivoltosi e 10.000 civili come base di appoggio | In Chiapas sono stazionati 70.000 tra soldati federali e poliziotti |
| Perdite |
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Centinaia di morti durante la sommossa e centinaia a causa dell'esercito, della polizia e della repressione paramilitare | Sconosciute |
| Voci di rivolte presenti su Wikipedia |
Indubbiamente l'EZLN è solidale non solo con gli altri popoli indios del Messico, che soffrono della mancanza dei più basilari diritti umani, ma anche con tutti i popoli oppressi del mondo. Tuttavia, come ha dichiarato Marcos durante un'intervista dopo la manifestazione allo Zocalo di Città del Messico, l'EZLN non si propone di fondare (o rifondare) una Internazionale che affronti tutti i numerosi problemi che il liberismo ha creato. Marcos dichiara che gli zapatisti sanno di non poter affrontare e tanto meno risolvere i problemi dell'intero Messico, pur essendo solidali con i movimenti messicani che lottano per i diritti degli indios - sempre che non siano, come a volte accade in Sudamerica, corrotti dal narcotraffico o utilizzino per il raggiungimento di questo scopo metodi che vessino la popolazione civile. Il limite che l'EZLN si è, in qualche modo, autoimposto (il rivendicare, cioè, i diritti per i popoli Maya del Chiapas), senza debordare verso un vago internazionalismo, sarebbe una lezione di vita per tutti rivoluzionari da bar europei, come li chiama Luis Sepúlveda, e di saggezza per la profonda conoscenza e comprensione che gli zapatisti dimostrano di avere dei loro limiti politici, prima ancora che militari. Il primo obiettivo politico dell'EZLN è quindi la liberazione del Chiapas dal governo messicano, che i militanti zapatisti identificano con il mal gobierno: il governo messicano avrebbe svenduto alle multinazionali le risorse naturali del paese, costringendo gli indios in condizioni di vita inaccettabili. Per quanto riguarda il movimento no global, come ha dichiarato Marcos, "forse gli zapatisti sono stati i precursori", hanno visto e riflettuto prima di ogni altro movimento sulle conseguenze che il liberismo ha sulle singole culture particolari. La situazione in Chiapas è complessa. Il Chiapas è uno stato estremamente ricco di risorse (in particolare petrolio e biodiversità) e la maggior parte dell'energia elettrica messicana viene generata proprio qui. Ciò nonostante, i popoli indigeni sono i più poveri di tutto il Messico. La liberazione a cui mirano gli zapatisti comprende anche il controllo sull'uso di tali risorse, il che non è ben visto né dal governo né dalle compagnie che le sfruttano, per esempio gli Stati Uniti. Può considerarsi una formazione rivoluzionaria di ispirazione marxista. Storia [modifica]Periodo 1983-1999 [modifica]L'EZLN si formò il 17 novembre 1983, ricorrenza tutt'oggi festeggiata. I suoi fondatori provenivano in parte da altri gruppi, tra cui alcuni combattenti e altri pacifici. Hanno fatto irruzione nel panorama nazionale e internazionale il 1 gennaio 1994, in concomitanza con l'entrata in vigore del NAFTA (North American Free Trade Agreement), noto in spagnolo come TLC (Tractado de Libre Comercio), un accordo tra Messico, USA e Canada per l'agevolazione delle attività commerciali tra questi paesi. Hanno più avanti dichiarato che era il loro modo di dire "Aquí estamos!" (siamo ancora qui) in mezzo a una globalizzazione che impone nuove regole che non tengono conto delle loro necessità più basilari. I combattenti indigeni, indossando passamontagna e fazzoletti per coprire il volto, hanno preso quel giorno cinque comuni del Chiapas (San Cristóbal de Las Casas, Altamirano, las Margaritas, Ocosingo, Oxchuc, Huixtan e Chanal; avrebbero voluto prendere anche Tuxtla Gutiérrez, ma non la conoscevano abbastanza). Dal comune di San Cristóbal, il subcomandante Marcos ha letto la prima dichiarazione della Selva Lacandona, nella quale dichiaravano guerra al governo del Messico e annunciavano libertà, giustizia e democrazia per tutti i messicani. È stato anche preso prigioniero di guerra l'ex-governatore del Chiapas, il generale Abasolón Castellanos Domínguez; quest'ultimo è stato in seguito giudicato e condannato da un simbolico tribunale indigeno, ma anche rilasciato senza maltrattamenti di alcun genere. Comunque, il giorno successivo sono fuggiti dai centri urbani chiapanechi, inseguiti dall'esercito che dava loro la caccia con ogni mezzo (compresi gli elicotteri). Vi furono manifestazioni enormi da parte della società civile, che chiedeva a entrambe le parti un cessate il fuoco, schierandosi però più dalla parte dell'EZLN. Dopo dodici giorni di combattimenti il presidente Carlos Salinas de Gortari, al suo ultimo anno di mandato, ha accettato la proposta dell'EZLN di un dialogo con la mediazione della diocesi di San Cristóbal.
Post n°1983 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
da WIKIPEDIA L'identità di Marcos secondo il governo messicano [modifica] Il subcomandante Marcos con il comandante Tacho Sebbene Marcos (o il sup) compaia pubblicamente soltanto con il volto coperto da un passamontagna, il governo messicano il 9 febbraio 1995 ha dichiarato di averlo identificato nella persona di Rafael Sebastián Guillén Vicente (Tampico, Messico, 19 giugno 1957), un ex-ricercatore dell'università di Città del Messico. Guillén è nato in Messico; figlio di immigrati spagnoli, ha studiato in una scuola gesuita a Tampico, dove presumibilmente è entrato in contatto con la teologia della liberazione. In seguito si è trasferito nel Distretto Federale (Distrito Federal, o D.F., nome con il quale popolarmente si indica Città del Messico, che costituisce uno stato a sé nella Confederazione messicana) dove si è laureato in filosofia all'Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) con una tesi dal titolo Filosofía y educación: prácticas discursivas y prácticas ideológicas en libros de texto de primaria. In seguito, ha lavorato come professore all'Universidad Autónoma Metropolitana. .... Come molte persone della sua generazione, Marcos fu influenzato dalla Strage di Tlatelolco nel 1968 ed entrò in una organizzazione maoista, passando posteriormente allo zapatismo. Comunque, l’incontro con i movimenti indigeni del Chiapas trasformò la sua ideologia avvicinandola a visioni rivoluzionarie più postmoderniste. Altre idee che ha esposto nei suoi discorsi o azioni sono più collegate con gli ideali marxisti di Antonio Gramsci, molto popolari in Messico quando lui studiava all'università. Non è un errore considerare il Sub-Comandante Marcos un rivoluzionario marxista che ha saputo trasformare le rivendicazioni indios in contestazione del sistema di produzione capitalistico. - Se si sogna da soli è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia.
- Attribuita anche a Che Guevara.
- Se vuoi conoscere Marcos basta solo guardarti allo specchio, perché anche tu sei Marcos, perché siamo tutti Marcos.
- Siamo un esercito di sognatori: è per questo che siamo invincibili.
Post n°1982 pubblicato il 08 Settembre 2012 da poetamistico
In solidarietá con il movimento zapatista Dal 20 al 29 luglio a Oventic, Morelia e La Realidad, tre località del Chiapas, si sono svolte le tre tappe dell’Incontro fra gli zapatisti e i popoli del mondo. Gli indigeni si sono dimostrati capaci e fieri di accogliere connazionali e stranieri di tutti i paesi. Traguardi e difficoltá dell’autonomia zapatista
«La solidarietà internazionale è stata fondamentale nella lotta intrapresa dal movimento zapatista. Senza l’appoggio delle organizzazioni di tanti popoli del mondo, le comunità zapatiste probabilmente non avrebbero resistito agli attacchi del governo statale e federale. Questo Incontro mira a ottenere il riconoscimento a livello internazionale dell’autonomia dei municipi zapatisti creati nel 2003, a prescindere dal fatto che il governo ufficiale riconosca la nostra libertà di autodeterminazione» afferma Pablo, membro della Giunta del Buon Governo di Morelia, autoritá massima del villaggio, seconda sede dell’Incontro.
Gli zapatisti attraverso il meeting internazionale, inoltre, sostiene Pablo, si sono posti come obiettivo di portare a conoscenza del mondo la concreta struttura delle proprie comunità, spesso all’ombra della figura del Subcomandante Marcos. Questa volta i protagonisti dell’Incontro sono stati gli stessi indigeni, al centro dell’attenzione vi è stata l’organizzazione sociale e politica dei villaggi, la vita quotidiana dei loro abitanti, le difficoltá e le mete raggiunte in tredici anni di lotta contro il governo ufficiale e quattro di costruzione dei Municipi autonomi, detti «Caracoles» (chiocciole).
Era infatti percepibile tutto l’impegno messo dai zapatisti nell’organizzazione accurata dell’Incontro, tutto era stato diligentemente programmato e scandito a ritmi militari. Sebbene lo svolgimento del meeting richiedesse ovviamente un investimento di tempo e denaro degli zapatisti, non era richiesta una contribuzione ma solamente il pagamento di 1 Peso messicano simbolico (7 centesimi di euro) al momento della registrazione per entrare nel villaggio in cui si svolgeva l’Incontro.
Solidarietà con il popolo zapatista è stata la parola chiave dell’Incontro, però come esprimerla? il Tenente Colonello Moises dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) ha ricordato come mezzo, il finanziamento del movimento zapatista. Tuttavia la ricerca di fondi fra i turisti “alternativi” provenienti dai paesi ricchi non è parso essere l’obiettivo dell’Incontro, essendo state registrate ben 2.335 persone di 43 paesi diversi. L’unica incongruenza alla logica dell’orizzontalità e della concertazione è consistita nell’imposizione di un prezzo per il trasporto fra le tre sedi dell’Incontro ben piú alto di quello del trasporto pubblico. Tale operazione mascherata era quindi finalizzata a ottenere un introito per le comunità zapatiste, calpestando la libertà di scelta della contribuzione da parte dei partecipanti.
Le esposizioni che si sono tenute durante le giornate dell'Incontro in assemblea plenaria si concentrarono sui seguenti temi: salute, istruzione, giustizia, parità uomo-donna, organizzazione delle comunità, lavoro collettivo, ruolo dell’autorità. Bisogna comunque rilevare che furono trattati nelle tre sedi dell’Incontro gli stessi argomenti e in forma molto simile, ciò generando un’inevitabile ripetizione.
Per quanto riguarda la salute le comunità hanno dimostrato raggiungere una rilevante indipendenza dalle strutture statali, costruendo centri di salute in ogni villaggio, cliniche nei diversi municipi, concentrando l’attenzione sulla prevenzione delle malattie, utilizzando i rimedi della tradizionale medicina maya fondata sulla cura integrale del paziente, ricevendo corsi di formazione da medici volontari provenienti da tutto il mondo. Il tallone d’Achille del sistema sanitario zapatista rimane la chirurgia, per la quale si deve ricorrere agli ospedali statali delle cittá vicine.
Notevoli traguardi sono stati raggiunti per quanto riguarda l’emancipazione della donna indigena, le donne infatti adesso sono perfino comandanti dell’EZLN, membri della Giunta di Governo e oratrici nelle esposizioni, quando le si compara con l’immagine delle donne agli albori del movimento zapatista. In passato nel nucleo familiare le donne indigene non avevano capacità decisionale, non partecipavano alla vita politica, non gestivano proprie attivitá redditizie e dimostravano un atteggiamento realmente sottomesso. Cosí tuttora appaiono molte donne indigene del Chiapas al di fuori delle comunità zapatiste.
L’integrazione fra zapatista indigeno e ospite messicano o di qualsiasi paese del mondo è risultata ben difficile, i due mondi rimasero separati nettamente anche a causa di disposizioni e regole definite dagli stessi organizzatori. I dormitori e i luoghi di accampamento di zapatisti e non zapatisti erano distinti, ma i servizi di ristorazione erano gli stessi per tutti. La lingua è stata anche una grande barriera, in quanto la maggior parte degli adulti non si esprimeva bene in castigliano, ciò che invece non valeva per i bambini. Al contrario di ciò che avvenne nel Primo Incontro nel gennaio del 2007, durante le esposizioni nell’assemblea plenaria i protagonisti erano gli stessi indigeni, i promotori dell’educazione, della salute, i comandanti, le donne integranti i collettivi per la loro emancipazione, coloro che svolgevano concretamente le attività esplicate, non dei relatori di queste. Ciò che mancava era sicuramente l’interazione con il pubblico straniero, costretto a porre domande scritte e senza capacità di controbattere la risposta data dai relatori spesso incompleta o non pertinente.
La vigilenza svolta dall’EZLN a Morelia risultò ben maggiore di quella ad Oventic, il filo spinato correva intorno alla zona occupata dai partecipanti all’Incontro in entrambe le sedi, ma i soldati zapatisti erano ben piú numerosi ed all’erta a Morelia. Ciò si spiega a causa della presenza nelle comunità limitrofe dell’Organizzazione per la Difesa dei Diritti degli Indigeni e dei Contadini (OPPDIC), un gruppo paramilitare composto da indigeni e finanziato dal governo statale e federale che mira all’occupazione delle terre liberate dal movimento zapatista. Frequenti minacce sono state ricevute nell’ultimo anno, ma Pablo, nascosto sotto il suo passamontagna, afferma che la comunità zapatista non ha mai risposto con rappresaglie, poiché «La nostra arma è la parola».
Post n°1981 pubblicato il 07 Settembre 2012 da poetamistico
LE COMUNITA' EGUALITARIE E LIBERTARIE ZAPATISTE Le comunità zapatiste del Chiapas. Condizioni di vita e organizzazione sociale. |
| "Nonostante la guerra che stiamo soffrendo, i nostri morti e i nostri detenuti, noi zapatisti non ci dimentichiamo ciò per cui lottiamo e quale è la nostra principale bandiera nella lotta per la democrazia, la libertà e la giustizia in Messico: quella del riconoscimento dei Diritti dei popoli indios. Per l'impegno preso dal primo giorno della nostra insurrezione, oggi torniamo a mettere in primo piano, al di sopra della nostra sofferenza, al di sopra dei nostri problemi, al di sopra delle difficoltà, l'esigenza che si riconoscano i Diritti degli indigeni con un cambiamento nella Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani che assicuri a tutti il rispetto e la possibilità di lottare per ciò che appartiene loro: la terra, il tetto, il lavoro, il pane, la medicina, l'educazione, la democrazia, la giustizia, la libertà, l'indipendenza nazionale e una pace degna." dalla Quinta dichiarazione della Selva Lacandona, EZLN, luglio 1998 | | | | | | Lo Stato più povero di tutto il Messico "Non chiediamo denaro, vogliamo poter gestirci. | | Lo Stato più povero di tutto il Messico | | | | | Più di 10.000 comunità indigene mancano di acqua potabile, fognature, elettricità, buone strade, comunicazioni e abitazioni. In un’abitazione indigena vivono mediamente sei o più persone; si tratta generalmente di una capanna di circa 16 metri quadri, quasi sempre con il pavimento di terra battuta. Il 75% delle circa 16.000 località rurali del Chiapas è privo di fognature e in molti villaggi non arriva la corrente elettrica, nonostante questo stato produca il 30% dell’energia elettrica di tutto il Messico. La maggior parte delle Comunità si trova in punti inaccessibili, in quanto solo il 20% delle strade del Chiapas sono asfaltate. In tutto il Messico solo il 22% della popolazione lavoratrice è contadina, mentre nel Chiapas lo è il 60%. Sempre nel Chiapas, il 20% della popolazione che lavora non guadagna denaro. Il 40% non arriva a guadagnare 30 pesos al giorno (meno di tre dollari americani); un altro 21% guadagna meno di 60 pesos al giorno. Il Chiapas è al primo posto per quanto riguarda la mortalità infantile: tra il 12% e il 18% dei bambini indigeni muore di malattie curabili come la diarrea o la denutrizione cronica. Nelle comunità indigene la denutrizione infantile arriva fino all’80%. È rara in Chiapas una famiglia indigena che non conti 3 o 4 bambini morti prima dei 5 anni. Le principali cause di mortalità nelle zone emarginate sono tubercolosi e denutrizione. La media statale è di un medico ogni 1132 abitanti, ma nelle zone indigene è decisamente inferiore: nei 17 Municipi autonomi del Chiapas, se escludiamo i volontari, c’è solo un medico. torna su "Non chiediamo denaro, vogliamo poter guardare l’orizzonte" Gli zapatisti si sono organizzati in Comunità essenzialmente sulla base della storia, dei legami familiari e della lingua che caratterizza ciascuno degli indigeni (gli indigeni parlano lingue fra di loro incomprensibili e in Messico esistono 62 gruppi etnici differenti). Tali Comunità sono dotate di forme di organizzazione nello stesso tempo semplici, efficaci e partecipative. Ciò è naturalmente facilitato dall’esiguo numero di persone che costituisce ciascuna Comunità (mediamente, alcune centinaia), ma trova il suo fondamento in una concezione del potere radicalmente differente da come possiamo immaginarcela. Tutte le cariche sono elette in forma diretta e assembleare, e non esistono partiti politici perché ciascuno nel corso dell’assemblea ha la possibilità di difendere le proprie idee e posizioni. Il mandato dei rappresentanti così eletti può essere revocato in qualsiasi momento dal popolo.Se volessimo sintetizzare con una frase l’idea che sta alla base della gestione della "cosa pubblica" nelle Comunità zapatiste, una delle definizioni migliori è certamente mandar obedeciendo, cioè comandare ubbidiendo, dove l’ubbidienza si sottointende totale nei confronti del popolo e vincolata al rispetto sacro per la parola data nell’assunzione di ogni incarico Ma le Comunità indigene così organizzate non sono fra di loro isolate e neppure la lingua costituisce un ostacolo insormontabile; al contrario, gli indigeni si coordinano fra di loro nei Municipi autonomi, tramite rappresentanti che nella maggior parte dei casi parlano anche in Spagnolo Castigliano; a loro volta i Municipi di una determinata zona si riuniscono periodicamente nelle assemblee dell’Aguascalientes di appartenenza. Tali riunioni sono particolarmente difficili da organizzare per le distanze significative che separano le diverse Comunità (ore o giorni di cammino). Solo alcune Aguascalientes possiedono un camion o un furgone, che non può evidentemente bastare alle esigenze di tutti. Inoltre gli spostamenti a piedi espongono continuamente i rappresentanti delle Comunità alle incursioni dei paramilitari (spesso conclusesi con assassinii e ferimenti gravi, quando non in vere e proprie stragi) e ai controlli invasivi e intimidatori da parte dell’Esercito Federale e dei corpi di polizia.La forma di coordinamento degli zapatisti è di tipo piramidale; la base della piramide (le Comunità) costituisce in senso forte l’oggetto e il soggetto del sistema economico, sociale e politico All’interno dei Municipi autonomi tutti gli aspetti della vita sociale sono organizzati attraverso specifiche Commissioni elette in modo assembleare dalle Comunità che rappresentano. Come esempio emblematico, prenderemo in considerazione l’organizzazione del Municipio Autonomo Ernesto Che Guevara, appartenente all’Aguascalientes di Morelia, che si trova nei pressi della città chiapaneca di Altamirano. L’analisi delle strutture descritte diventerà occasione per approfondire le condizioni di vita delle popolazioni indigene e le enormi differenze con i valori predominanti nelle cosiddette democrazie occidentali, come, per esempio, il rispetto e la tutela delle risorse naturali o la funzione centrale degli anziani e delle donne nella società. torna su
Consejo Autónomo Il Consiglio Autonomo è eletto da tutta la popolazione e il suo mandato varia a seconda delle decisioni espresse in ciascuna località. Suo compito è coordinare il lavoro delle differenti Commissioni impegnate nell’organizzazione di ambiti specifici di interesse pubblico, come l’educazione, la sanità e la giustizia. "Comandare ubbidendo" concretamente significa che la popolazione esprime i propri bisogni e il Consiglio Generale li analizza cercando di soddisfarli con la collaborazione di tutte le sottocommissioni. Come gli zapatisti ebbero modo di rilevare più volte in occasione delle visite della III Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani, i Governi Federale e Statale comandano senza consultare il popolo, neppure sulle questioni che riguardano più da vicino le realtà locali. Una delle difficoltà maggiori che il Consiglio deve affrontare è quella di rendere e mantenere il Municipio autosufficiente sotto ogni aspetto, in quanto ogni aiuto che possa venire dal Governo si è sempre dimostrato irrispettoso delle loro usanze e tradizioni, quando non è strategicamente utilizzato per corrompere l’unità delle Comunità creando conflitti e discriminazioni. Diverso è l’atteggiamento delle Comunità nei confronti degli aiuti provenienti dalla società civile nazionale e internazionale, i quali vengono generalmente accolti con favore; fanno naturalmente eccezione le associazioni e le ONG filogovernative, vero e proprio strumento contro-rivoluzionario. Gli zapatisti, infatti, preferiscono morire di fame e di malattie curabili, piuttosto che scendere a compromessi nella difesa dei propri diritti. Il rapporto con gli aiuti della società civile "degna" non si configura, per scelta precisa degli stessi indigeni, come un semplice intervento assistenziale, bensì come una vera e propria collaborazione basata su progetti il cui scopo è quello di contribuire all’autonomia e all’autodeterminazione delle popolazioni. Di qui l’importanza cruciale della formazione sul campo e della fornitura di strumenti e macchinari al fianco dei pur necessari interventi di emergenza. La vita quotidiana degli esponenti del Consiglio Generale è particolarmente impegnativa, in quanto si tratta di persone che solitamente ricoprono cariche di responsabilità anche all’interno della Comunità di provenienza, oltre che essere madri e padri di famiglia. L’attività di rappresentanza, infine, viene vissuta da parte loro con un ulteriore senso di responsabilità, derivante dalla chiara consapevolezza di pesare sulla restante popolazione per il proprio sostentamento. Tale considerazione può essere compresa appieno solo se si ricorda che nelle Comunità zapatiste ancora oggi si muore di fame o ci si ammala per malattie legate a carenze nell’alimentazione. torna su Comisión de Tierra y Territorio La Commissione che si occupa di Terra e Territorio ha il compito di curare le risorse naturali presenti nel Municipio, essenzialmente terra, acqua, alberi e campi coltivati. La terra viene coltivata tramite i cosiddetti "lavori collettivi", che vedono il coinvolgimento di donne, uomini e bambini. Non si pensi però a situazioni di "sfruttamento del lavoro minorile", come lo chiameremmo noi italiani, poiché ciascuno dà il proprio contributo in funzione dell’età e delle condizioni fisiche; nello stesso tempo non bisogna dimenticare che, poiché uno degli obiettivi principali è sopravvivere, l’apporto di ciascuno è indispensabile. A ciò si aggiunga che nelle Comunità zapatiste lo spazio riservato al gioco e all’educazione è centrale nella vita dei bambini Le coltivazioni preminenti e pressoché uniche sono quelle di mais, fagioli e caffé, cui si aggiungono quelle degli ortaggi. Quando si pensa a mais, fagioli e caffé si deve considerare che, a differenza di come siamo abituati a pensare, in Messico ne esistono decine di varietà diverse. La biodiversità della zona chiapaneca, su cui torneremo nell’articolo in cui si parlerà del Plàn Puebla-Panamà, è infatti elevatissima. Le circa 200 specie di mais oggi sono in pericolo di estinzione a causa della coltivazione illegale di mais transgenico (maggiormente produttivo e resistente). Anche la coltivazione dei fagioli è in pericolo: una multinazionale è riuscita a brevettarne una specie (naturale, non geneticamente modificata) e chiunque voglia coltivarla deve pagare i "diritti d’autore", così come chi viene scoperto a coltivarla senza permesso subisce pesanti pene pecuniarie. Le Comunità più fortunate possiedono polli, tacchini e maiali, che è facile vedere scorazzare liberi nell’abitato. Queste risorse alimentari, ove presenti, insieme a mais, fagioli, verdura e frutta, costituiscono gli alimenti base e tradizionali delle Comunità. Ciò ha comportato problemi quando alle Comunità, sopratutto quelle degli sfollati a causa del conflitto, sono stati offerti aiuti alimentari in scatola da parte di organismi internazionali. I cibi confezionati sono stati e vengono tuttora visti con sospetto e generalmente rifiutati. La terra non è di proprietà di nessuno perché è di tutti i membri del Municipio. Questa negazione esplicita della proprietà privata continua a scontrarsi con gli interessi dei proprietari terrieri e dei contadini messicani che invece, incoraggiati dal Governo, puntano a una progressiva e individuale acquisizione della terra; per non parlare della continua pressione alla privatizzazione di terre e risorse naturali attuata dalle grandi multinazionali, come si vedrà chiaramente quando parleremo del Plàn Puebla-Panamà. I frutti del lavoro nei campi vengono distribuiti in base alle differenti necessità della popolazione. Anche gli alberi vengono tagliati quel tanto che basta per le case o per altri bisogni del Municipio. è assolutamente proibito vendere la legna. Come dicono gli zapatisti, ogni risorsa naturale no es negocio, es vida (non è un business, è vita). La Commissione di Terra e Territorio stabilisce anche quali siano i luoghi che devono essere conservati intatti, luoghi dove non è consentita neppure la coltivazione. Controlla, infine, che nei campi coltivati non si faccia uso di fertilizzanti o pesticidi chimici, porque matan la vida. |
Post n°1979 pubblicato il 07 Settembre 2012 da poetamistico
Le comunità zapatiste, un esempio di nuove forme di governo. Javier Sicilia: i movimenti antisistema possono restare uniti ai margini dello Stato Hermann Bellinghasen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 1° gennaio. Gli attuali movimenti antisistema “possono restare uniti in profondo dialogo ai margini dello Stato e della sua economia”, come hanno fatto le comunità zapatiste “creando forme pedagogiche e di governo”, ha affermato Javier Sicilia durante la terza giornata del Seminario Internazionale di Riflessione ed Analisi che si sta svolgendo in questa città. Il poeta Javier Sicilia ha fatto riferimento ai “nuovi poveri” dalla certezza che il cambiamento avverrà solo se “non si metterà il vino nuovo negli otri vecchi”. Paragonando i movimenti zapatista e quello di Paz con Justicia y Dignidad, ha rimarcato le loro similitudini, perché “nascono dall’idea che si possono trasformare le condizioni imposte dallo Stato”. Sono, ha detto, “forme nuove che preludono a quello che si sta sviluppando nel presente disastro”. Comunità zapatiste esempio di nuove forme di governo. 2 gennaio 2012 di Comitato Chiapas "Maribel" Bergamo La Jornada – Lunedì 2 gennaio 2012 Le comunità zapatiste, un esempio di nuove forme di governo. Javier Sicilia: i movimenti antisistema possono restare uniti ai margini dello Stato Hermann Bellinghasen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 1° gennaio. Gli attuali movimenti antisistema “possono restare uniti in profondo dialogo ai margini dello Stato e della sua economia”, come hanno fatto le comunità zapatiste “creando forme pedagogiche e di governo”, ha affermato Javier Sicilia durante la terza giornata del Seminario Internazionale di Riflessione ed Analisi che si sta svolgendo in questa città. Paulina Fernández e Gustavo Esteva, da riflessioni ed aspetti molto diversi, hanno concordato con Sicilia riguardo la sua valutazione dell’esperienza di autonomia e governo zapatista come elemento di grande esemplarità in questo momento in cui, avrebbe sostenuto più tardi – anche se di persona – Pablo González Casanova, “il 99 percento vincerà”. Nella prima sessione è stato letto un breve messaggio di Marcos Roitman, inviato da Madrid, che oltre ad esprimere la sua “adesione” al seminario, ha ribadito il suo appoggio all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), “arma del pensiero critico” per avere la giustizia, la libertà e la democrazia, rendendo possibili alternative ai governi dei mercati nel mondo. Con una dura descrizione critica della rapacità dei politici di tutti i partiti e del ruolo distorto dei partiti nella pratica democratica come puro business, Paulina Fernández, che studia da vicino il funzionamento reale e quotidiano dei governi autonomi zapatisti, ha criticato con dati ed esempi queste due forme diverse e non conciliabili di esercitare le responsabilità di governo e rappresentanza. Ha raccontato l’esperienza “del compa Jolil” e le motivazioni che l’hanno portato a partecipare ad un consiglio municipale autonomo, opponendola alle scandalose cifre che ci costano i politici e governanti, con i loro stipendi e benefits, sia per incarichi di rappresentanza che di governo o struttura di partito. Migliaia di milioni di pesos, la decomposizione e la mancanza di impegno sono la dimostrazione “di quello di cui è fatta la democrazia che ci hanno imposto”, in un paese profondamente disuguale. All’opposto c’è l’esperienza del “compa” indigeno, che la ricercatrice ha potuto accompagnare e conoscere durante i due anni in cui è stato “consejo“, come le comunità zapatiste definiscono chi svolge funzioni di governo. Senza retribuzione economica né bisogno di “sapere” governare, gli indigeni partecipano per elezione delle loro comunità a strutture di delibera e decisioni collettive, la cui unica ragion d’essere è il servizio. Fernández ha denunciato “l’impudicizia” di molti dei politici che si presentano senza aver reso conto delle funzioni svolte in precedenza, o con ancora carichi pendenti. “Cercano la nomina che li protegga dalle loro precedenti malefatte”. “Tutti i compagni svolgono tutte le attività”, ha poi sottolineato. Praticano un “governo differente”. Ha visto lavorare “al potere” Jolil per due anni, dove “è cresciuto come zapatista e come persona, senza corrompersi”. Attribuisce questo risultato agli obiettivi chiari della lotta dell’EZLN e delle comunità che, “senza arrendersi”, mantengono “la solidità morale dell’organizzazione zapatista”. Condizioni di vita e organizzazione sociale. All’opposto c’è l’esperienza del “compa” indigeno, che la ricercatrice ha potuto accompagnare e conoscere durante i due anni in cui è stato “consejo“, come le comunità zapatiste definiscono chi svolge funzioni di governo. Senza retribuzione economica né bisogno di “sapere” governare, gli indigeni partecipano per elezione delle loro comunità a strutture di delibera e decisioni collettive, la cui unica ragion d’essere è il servizio. Nella prima sessione è stato letto un breve messaggio di Marcos Roitman, inviato da Madrid, che oltre ad esprimere la sua “adesione” al seminario, ha ribadito il suo appoggio all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), “arma del pensiero critico” per avere la giustizia, la libertà e la democrazia, rendendo possibili alternative ai governi dei mercati nel mondo |
| "Nonostante la guerra che stiamo soffrendo, i nostri morti e i nostri detenuti, noi zapatisti non ci dimentichiamo ciò per cui lottiamo e quale è la nostra principale bandiera nella lotta per la democrazia, la libertà e la giustizia in Messico: quella del riconoscimento dei Diritti dei popoli indios. Per l'impegno preso dal primo giorno della nostra insurrezione, oggi torniamo a mettere in primo piano, al di sopra della nostra sofferenza, al di sopra dei nostri problemi, al di sopra delle difficoltà, l'esigenza che si riconoscano i Diritti degli indigeni con un cambiamento nella Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani che assicuri a tutti il rispetto e la possibilità di lottare per ciò che appartiene loro: la terra, il tetto, il lavoro, il pane, la medicina, l'educazione, la democrazia, la giustizia, la libertà, l'indipendenza nazionale e una pace degna." dalla Quinta dichiarazione della Selva Lacandona, EZLN, luglio 1998 | | | | | | Lo Stato più povero di tutto il Messico "Non chiediamo denaro, vogliamo poter gestirci. | | Lo Stato più povero di tutto il Messico | | | | | Più di 10.000 comunità indigene mancano di acqua potabile, fognature, elettricità, buone strade, comunicazioni e abitazioni. In un’abitazione indigena vivono mediamente sei o più persone; si tratta generalmente di una capanna di circa 16 metri quadri, quasi sempre con il pavimento di terra battuta. Il 75% delle circa 16.000 località rurali del Chiapas è privo di fognature e in molti villaggi non arriva la corrente elettrica, nonostante questo stato produca il 30% dell’energia elettrica di tutto il Messico. La maggior parte delle Comunità si trova in punti inaccessibili, in quanto solo il 20% delle strade del Chiapas sono asfaltate. In tutto il Messico solo il 22% della popolazione lavoratrice è contadina, mentre nel Chiapas lo è il 60%. Sempre nel Chiapas, il 20% della popolazione che lavora non guadagna denaro. Il 40% non arriva a guadagnare 30 pesos al giorno (meno di tre dollari americani); un altro 21% guadagna meno di 60 pesos al giorno. Il Chiapas è al primo posto per quanto riguarda la mortalità infantile: tra il 12% e il 18% dei bambini indigeni muore di malattie curabili come la diarrea o la denutrizione cronica. Nelle comunità indigene la denutrizione infantile arriva fino all’80%. È rara in Chiapas una famiglia indigena che non conti 3 o 4 bambini morti prima dei 5 anni. Le principali cause di mortalità nelle zone emarginate sono tubercolosi e denutrizione. La media statale è di un medico ogni 1132 abitanti, ma nelle zone indigene è decisamente inferiore: nei 17 Municipi autonomi del Chiapas, se escludiamo i volontari, c’è solo un medico. torna su "Non chiediamo denaro, vogliamo poter guardare l’orizzonte" Gli zapatisti si sono organizzati in Comunità essenzialmente sulla base della storia, dei legami familiari e della lingua che caratterizza ciascuno degli indigeni (gli indigeni parlano lingue fra di loro incomprensibili e in Messico esistono 62 gruppi etnici differenti). Tali Comunità sono dotate di forme di organizzazione nello stesso tempo semplici, efficaci e partecipative. Ciò è naturalmente facilitato dall’esiguo numero di persone che costituisce ciascuna Comunità (mediamente, alcune centinaia), ma trova il suo fondamento in una concezione del potere radicalmente differente da come possiamo immaginarcela. Tutte le cariche sono elette in forma diretta e assembleare, e non esistono partiti politici perché ciascuno nel corso dell’assemblea ha la possibilità di difendere le proprie idee e posizioni. Il mandato dei rappresentanti così eletti può essere revocato in qualsiasi momento dal popolo.Se volessimo sintetizzare con una frase l’idea che sta alla base della gestione della "cosa pubblica" nelle Comunità zapatiste, una delle definizioni migliori è certamente mandar obedeciendo, cioè comandare ubbidiendo, dove l’ubbidienza si sottointende totale nei confronti del popolo e vincolata al rispetto sacro per la parola data nell’assunzione di ogni incarico Ma le Comunità indigene così organizzate non sono fra di loro isolate e neppure la lingua costituisce un ostacolo insormontabile; al contrario, gli indigeni si coordinano fra di loro nei Municipi autonomi, tramite rappresentanti che nella maggior parte dei casi parlano anche in Spagnolo Castigliano; a loro volta i Municipi di una determinata zona si riuniscono periodicamente nelle assemblee dell’Aguascalientes di appartenenza. Tali riunioni sono particolarmente difficili da organizzare per le distanze significative che separano le diverse Comunità (ore o giorni di cammino). Solo alcune Aguascalientes possiedono un camion o un furgone, che non può evidentemente bastare alle esigenze di tutti. Inoltre gli spostamenti a piedi espongono continuamente i rappresentanti delle Comunità alle incursioni dei paramilitari (spesso conclusesi con assassinii e ferimenti gravi, quando non in vere e proprie stragi) e ai controlli invasivi e intimidatori da parte dell’Esercito Federale e dei corpi di polizia.La forma di coordinamento degli zapatisti è di tipo piramidale; la base della piramide (le Comunità) costituisce in senso forte l’oggetto e il soggetto del sistema economico, sociale e politico All’interno dei Municipi autonomi tutti gli aspetti della vita sociale sono organizzati attraverso specifiche Commissioni elette in modo assembleare dalle Comunità che rappresentano. Come esempio emblematico, prenderemo in considerazione l’organizzazione del Municipio Autonomo Ernesto Che Guevara, appartenente all’Aguascalientes di Morelia, che si trova nei pressi della città chiapaneca di Altamirano. L’analisi delle strutture descritte diventerà occasione per approfondire le condizioni di vita delle popolazioni indigene e le enormi differenze con i valori predominanti nelle cosiddette democrazie occidentali, come, per esempio, il rispetto e la tutela delle risorse naturali o la funzione centrale degli anziani e delle donne nella società. torna su
Consejo Autónomo Il Consiglio Autonomo è eletto da tutta la popolazione e il suo mandato varia a seconda delle decisioni espresse in ciascuna località. Suo compito è coordinare il lavoro delle differenti Commissioni impegnate nell’organizzazione di ambiti specifici di interesse pubblico, come l’educazione, la sanità e la giustizia. "Comandare ubbidendo" concretamente significa che la popolazione esprime i propri bisogni e il Consiglio Generale li analizza cercando di soddisfarli con la collaborazione di tutte le sottocommissioni. Come gli zapatisti ebbero modo di rilevare più volte in occasione delle visite della III Commissione Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani, i Governi Federale e Statale comandano senza consultare il popolo, neppure sulle questioni che riguardano più da vicino le realtà locali. Una delle difficoltà maggiori che il Consiglio deve affrontare è quella di rendere e mantenere il Municipio autosufficiente sotto ogni aspetto, in quanto ogni aiuto che possa venire dal Governo si è sempre dimostrato irrispettoso delle loro usanze e tradizioni, quando non è strategicamente utilizzato per corrompere l’unità delle Comunità creando conflitti e discriminazioni. Diverso è l’atteggiamento delle Comunità nei confronti degli aiuti provenienti dalla società civile nazionale e internazionale, i quali vengono generalmente accolti con favore; fanno naturalmente eccezione le associazioni e le ONG filogovernative, vero e proprio strumento contro-rivoluzionario. Gli zapatisti, infatti, preferiscono morire di fame e di malattie curabili, piuttosto che scendere a compromessi nella difesa dei propri diritti. Il rapporto con gli aiuti della società civile "degna" non si configura, per scelta precisa degli stessi indigeni, come un semplice intervento assistenziale, bensì come una vera e propria collaborazione basata su progetti il cui scopo è quello di contribuire all’autonomia e all’autodeterminazione delle popolazioni. Di qui l’importanza cruciale della formazione sul campo e della fornitura di strumenti e macchinari al fianco dei pur necessari interventi di emergenza. La vita quotidiana degli esponenti del Consiglio Generale è particolarmente impegnativa, in quanto si tratta di persone che solitamente ricoprono cariche di responsabilità anche all’interno della Comunità di provenienza, oltre che essere madri e padri di famiglia. L’attività di rappresentanza, infine, viene vissuta da parte loro con un ulteriore senso di responsabilità, derivante dalla chiara consapevolezza di pesare sulla restante popolazione per il proprio sostentamento. Tale considerazione può essere compresa appieno solo se si ricorda che nelle Comunità zapatiste ancora oggi si muore di fame o ci si ammala per malattie legate a carenze nell’alimentazione. torna su Comisión de Tierra y Territorio La Commissione che si occupa di Terra e Territorio ha il compito di curare le risorse naturali presenti nel Municipio, essenzialmente terra, acqua, alberi e campi coltivati. La terra viene coltivata tramite i cosiddetti "lavori collettivi", che vedono il coinvolgimento di donne, uomini e bambini. Non si pensi però a situazioni di "sfruttamento del lavoro minorile", come lo chiameremmo noi italiani, poiché ciascuno dà il proprio contributo in funzione dell’età e delle condizioni fisiche; nello stesso tempo non bisogna dimenticare che, poiché uno degli obiettivi principali è sopravvivere, l’apporto di ciascuno è indispensabile. A ciò si aggiunga che nelle Comunità zapatiste lo spazio riservato al gioco e all’educazione è centrale nella vita dei bambini Le coltivazioni preminenti e pressoché uniche sono quelle di mais, fagioli e caffé, cui si aggiungono quelle degli ortaggi. Quando si pensa a mais, fagioli e caffé si deve considerare che, a differenza di come siamo abituati a pensare, in Messico ne esistono decine di varietà diverse. La biodiversità della zona chiapaneca, su cui torneremo nell’articolo in cui si parlerà del Plàn Puebla-Panamà, è infatti elevatissima. Le circa 200 specie di mais oggi sono in pericolo di estinzione a causa della coltivazione illegale di mais transgenico (maggiormente produttivo e resistente). Anche la coltivazione dei fagioli è in pericolo: una multinazionale è riuscita a brevettarne una specie (naturale, non geneticamente modificata) e chiunque voglia coltivarla deve pagare i "diritti d’autore", così come chi viene scoperto a coltivarla senza permesso subisce pesanti pene pecuniarie. Le Comunità più fortunate possiedono polli, tacchini e maiali, che è facile vedere scorazzare liberi nell’abitato. Queste risorse alimentari, ove presenti, insieme a mais, fagioli, verdura e frutta, costituiscono gli alimenti base e tradizionali delle Comunità. Ciò ha comportato problemi quando alle Comunità, sopratutto quelle degli sfollati a causa del conflitto, sono stati offerti aiuti alimentari in scatola da parte di organismi internazionali. I cibi confezionati sono stati e vengono tuttora visti con sospetto e generalmente rifiutati. La terra non è di proprietà di nessuno perché è di tutti i membri del Municipio. Questa negazione esplicita della proprietà privata continua a scontrarsi con gli interessi dei proprietari terrieri e dei contadini messicani che invece, incoraggiati dal Governo, puntano a una progressiva e individuale acquisizione della terra; per non parlare della continua pressione alla privatizzazione di terre e risorse naturali attuata dalle grandi multinazionali, come si vedrà chiaramente quando parleremo del Plàn Puebla-Panamà. I frutti del lavoro nei campi vengono distribuiti in base alle differenti necessità della popolazione. Anche gli alberi vengono tagliati quel tanto che basta per le case o per altri bisogni del Municipio. è assolutamente proibito vendere la legna. Come dicono gli zapatisti, ogni risorsa naturale no es negocio, es vida (non è un business, è vita). La Commissione di Terra e Territorio stabilisce anche quali siano i luoghi che devono essere conservati intatti, luoghi dove non è consentita neppure la coltivazione. Controlla, infine, che nei campi coltivati non si faccia uso di fertilizzanti o pesticidi chimici, porque matan la vida. |
Post n°1978 pubblicato il 06 Settembre 2012 da poetamistico
Comunicato CC 30/12 - LA GIUNTA MONTI-NAPOLITANO PROSEGUE LA LINEA GIA' SEGUITA DAI GOVERNI BERLUSCONI E PRODI. (nuovo)Partito comunista italiano Comitato Centrale Sito: http://www.nuovopci.it e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it Comunicato CC 30/12 - 28 agosto 2012 La giunta Monti-Napolitano prosegue con maggiore accanimento la linea già seguita dai governi della banda Berlusconi e dai governi del circo Prodi-Amato-D’Alema: spremere le masse popolari italiane e saccheggiare il nostro paese al servizio del capitale finanziario e speculativo italiano e internazionale. Per cambiare il corso delle cose bisogna che le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari costituiscano un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare! Le condizioni per costituire il GBP sono migliorate negli ultimi due anni: per raggiungere l’obiettivo nei prossimi mesi i fautori del GBP devono condurre la lotta con slancio e intelligenza ancora maggiori! I vertici della Repubblica Pontificia aboliranno, blinderanno o manipoleranno le elezioni, se gli oppositori della giunta Monti-Napolitano faranno delle elezioni la principale o addirittura l’unica via per costituire un governo alternativo alla giunta! I vertici della Repubblica Pontificia non si arresteranno di fronte a nessun crimine se vedranno la possibilità di sfuggire alla costituzione del Governo di Blocco Popolare. Tanto è il loro cinismo criminale che neppure i suoi difensori osano negare che Napolitano ha cercato di impedire la rivelazione degli autori e dei complici dei crimini dei primi anni ’90, come del resto lui e altri fanno da decenni per le stragi di Stato e le altre operazioni criminali del regime: si limitano a dire che Napolitano non ha fatto niente di illegale per impedirla! Per prevenire la riedizione della strategia della tensione o di altre analoghe manovre criminali di ricatto, di intossicazione e di manipolazione, gli oppositori della giunta Monti-Napolitano devono costituire subito un Comitato di Salvezza Nazionale antagonista alla giunta, come il CLN lo era alla Repubblica di Salò! Varie e creative sono le manovre e contorsioni che la borghesia imperialista e le istituzioni del sistema imperialista mondiale (FMI, UE, governi dei paesi imperialisti, ecc.) compiono sul terreno finanziario con il pretesto di mettere fine alla crisi del sistema capitalista. Ma la crisi finanziaria procede, si aggrava e peggiora la crisi economica. Da alcuni anni la borghesia imperialista concentra l’attenzione sulla crisi finanziaria. Questo alimenta l’illusione che la crisi attuale sia principalmente o addirittura solo una crisi finanziaria; secondo la sinistra borghese una crisi dovuta agli errori, alla mancanza di regole, alle speculazioni, alle operazioni spericolate, ai brogli e alle truffe dei re della finanza e dei dirigenti delle istituzioni finanziarie; secondo la destra borghese una crisi dovuta ai diritti e alle conquiste di civiltà e di benessere che le masse popolari dei paesi imperialisti hanno strappato quando nel mondo il movimento comunista era forte. Con questo la destra borghese giustifica le misure con cui crea una massa crescente di denaro che soddisfa i diritti vantati dai re della finanza e dalle istituzioni del mercato finanziario: anche se in realtà il nuovo denaro si aggiunge alla quantità enorme già creata, diventa nuovo capitale finanziario che richiede ancora più denaro, in una spirale senza fine. Con questo la destra borghese giustifica i sacrifici via via più gravosi che le sue autorità impongono a una parte crescente delle masse popolari, con tasse, con aumenti dei prezzi dei beni di consumo e delle bollette dei servizi, con la soppressione di servizi pubblici, con la riduzione dei posti di lavoro. Con questo la destra borghese giustifica la guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista e il clero conducono in ogni angolo della terra contro le masse popolari, la devastazione della terra, il saccheggio delle risorse, l’inquinamento del pianeta. Chi vuole veramente porre fine al corso attuale delle cose, deve ben ricordare che la crisi finanziaria oggi è al centro dell’attenzione, ma è nata ed è ogni giorno alimentata dal disfunzionamento dell’economia reale capitalista, quella dove le aziende capitaliste producono beni e servizi (merci). Per questo la crisi finanziaria continua inarrestabile quali che siano le manovre e le contorsioni della borghesia imperialista e delle autorità del sistema imperialista mondiale. Centinaia di professori e intellettuali, molti perfino in assoluta buona fede, fanno a gara a elaborare, proporre e propagandare misure di risanamento e regolazione del mercato finanziario. Ma si tratta di variazioni più o meno sofisticate di ragionamenti sui sintomi sgradevoli e più evidenti della malattia senza intaccare la malattia. Per questo sono il terreno in cui sguazzano gli esponenti e i portavoce della sinistra borghese: si tratta di uomini politici e intellettuali che sono malcontenti per come oggi vanno le cose ma non osano o non sanno guardare oltre il capitalismo, rifiutano la concezione comunista del mondo, ignorano, nascondono o denigrano l’esperienza storica del movimento comunista che da 160 anni a questa parte è il principale promotore del progresso dell’umanità, sono indignati degli effetti del capitalismo ma non osano andare oltre il capitalismo. Per porre fine alla crisi, bisogna trasformare l’economia reale: il sistema di aziende e di relazioni con cui i lavoratori producono beni e servizi. È la crisi dell’economia reale capitalista che ha fatto gonfiare il capitale finanziario, il mercato finanziario e le speculazioni, a un livello tale che sono diventati essi stessi un nuovo problema che si è aggiunto alla crisi dell’economia reale capitalista e l’aggrava. Da rimedi provvisori alla crisi dell’economia reale capitalista, sono diventati un’escrescenza che con la sua instabilità aggrava la crisi dell’economia reale capitalista. La radice del problema è che gli uomini non possono continuare a produrre beni e servizi secondo le regole e le procedure di un tempo, proprie delle aziende che i capitalisti creano per fare profitti. A causa di queste regole e procedure proprie del capitalismo, da una parte i beni e servizi prodotti non bastano ai bisogni di una vita civile della massa della popolazione mondiale e nello stesso tempo se ne producono già troppi per essere compatibili con la conservazione dell’ambiente e con le risorse del pianeta: la produzione di beni e servizi è diventata anche produzione di morte e di inquinamento. Taranto è un caso esemplare, riproduce in piccolo e in modo concentrato la situazione in cui il capitalismo sopravvissuto a se stesso ha portato tutto il mondo. A causa di queste regole e procedure proprie del capitalismo, perfino nei paesi più ricchi, per non parlare del resto del mondo, una parte crescente della popolazione è emarginata dalla vita sociale, ridotta alla disoccupazione e a lavori precari, costretta ad arrangiarsi con sotterfugi e attività criminali, gettata nella disperazione e nell’ignoranza: la borghesia e il clero conducono in ogni angolo del mondo una guerra di sterminio non dichiarata contro le masse popolari. Per non subirla, le masse popolari devono mobilitarsi e condurre contro la borghesia imperialista e il clero una guerra popolare rivoluzionaria fino a instaurare il socialismo. I comunisti sono i promotori di questa mobilitazione delle masse popolari. Le aziende capitaliste sono create e gestite per fare profitti. Per porre fine alla crisi attuale bisogna sostituirle con istituzioni pubbliche ognuna delle quali produce i beni e servizi che le sono commissionati dalle autorità pubbliche competenti e dove ogni adulto atto al lavoro presta il suo servizio in condizioni dignitose, mentre contemporaneamente ogni persona è educata per dedicare e dedica una parte crescente della sua vita alle attività specificamente umane, alle attività che distinguono la specie umana dalle altre specie animali, alle attività che si basano sull’intelligenza, i sentimenti e le relazioni sociali che la specie umana ha sviluppato, alle attività da cui la borghesia e il clero, come le classi dominanti del tempo antico, a ragion veduta escludono ancora oggi la massa della popolazione, alle attività che servono a gestire la società e a educare le nuove generazioni. È possibile produrre beni e servizi con istituzioni pubbliche anziché in aziende capitaliste? L’esperienza ha già fornito risposte esaurienti a questa domanda. Basta considerare uno dei grandi ospedali, una delle grandi scuole o una delle altre grandi aziende pubbliche che funzionano come si deve: qualcuna c’è ancora nonostante l’opera forsennata di disgregazione, corruzione, distruzione e privatizzazione a cui la borghesia e il clero si sono dati negli ultimi decenni man mano che la forza del movimento comunista è declinata. Un grande ospedale non è una struttura più semplice di un’azienda che produce auto, macchine da cucire, quaderni o fiammiferi. Eppure funziona anche senza proprietà privata e senza capitalisti. Adempie ai compiti per cui è stato creato e via via risolve i problemi del suo funzionamento e per quanto riguarda la sua struttura potrebbe risolvere i problemi relativi all’organizzazione del lavoro e al miglioramento della sue prestazioni. Se non lo fa, la causa sta nei condizionamenti e nelle costrizioni a cui è sottoposto dall’esterno, dal contesto finanziario, sociale e politico in cui è inserito, dominato dai capitalisti. I suoi limiti insegnano che è impossibile rimediare ai mali del capitalismo limitandosi a costruire nicchie nella società capitalista. Bisogna cambiare l’insieme del sistema di relazioni sociali. Le trasformazioni su piccola scala, a nicchia, sono utili solo se le usiamo come passo verso la trasformazione dell’intera società. Se la produzione dei beni e servizi diventa una funzione sociale, la società può organizzarla e regolarla secondo gli interessi sociali. Per questo occorre una democrazia partecipativa effettiva, ma questa è del tutto possibile se la massa della popolazione, anziché essere distolta dalle attività specificamente umane e spinta ad abbrutirsi e incanaglirsi come oggi è sistematicamente e programmaticamente spinta dalla borghesia e dal clero, è invece sistematicamente educata a svolgerle. Poco più di un secolo fa Leone XIII diceva che era blasfemia pensare che tutti gli uomini potessero imparare a leggere e a scrivere. Analogamente oggi molti portavoce della borghesia e loro succubi sentenziano che la maggiora parte degli uomini non saprà mai fare altro che soddisfare i propri bisogni animali. I capitalisti oggi a una parte crescente di uomini impediscono perfino di soddisfare i propri bisogni animali: noi comunisti indichiamo loro la via per accedere in massa alle attività specificamente umane sulla base del soddisfacimento scontato e universale dei bisogni animali. D’altra parte questa è diventata una questione di sopravvivenza per l’umanità, come i fondatori del movimento comunista cosciente e organizzato (Marx ed Engels) avevano ben individuato studiando le potenzialità e i limiti della società borghese. Con le forze produttive di cui attualmente l’umanità dispone, possiamo produrre quantità illimitate di beni e servizi di ogni specie con un tempo di lavoro di gran lunga inferiore a quello che oggi i capitalisti impongono ai lavoratori: bisogna quindi che l’umanità stessa si organizzi e si educhi per decidere ragionevolmente cosa e quanto produrre e come produrlo e che nello stesso tempo impari in massa a dedicare il suo tempo e le sue energie alle attività specificamente umane, tra le quali appunto anche l’organizzazione e la gestione della propria vita sociale. Questo è il passaggio che l’umanità deve compiere, questo è l’obiettivo che il movimento comunista intende realizzare. Solo con questa trasformazione l’umanità può valorizzare i grandi progressi che ha compiuto con il capitalismo e porre fine al vicolo cieco in cui esso ha condotto l’umanità. Nel nostro paese i vertici della Repubblica Pontificia, la giunta Monti-Napolitano e i partiti (PD, UdC, PdL) che in Parlamento ratificano i decreti della giunta, lanciano ogni giorno misure contro questa o quella parte delle masse popolari, spremono danaro ai lavoratori, liquidano servizi pubblici, privatizzano, svendono i beni demaniali, saccheggiano e devastano il nostro paese. Per vari motivi in questi giorni Taranto è diventata un caso clamoroso, ma in realtà quello che i capitalisti, il clero e le loro autorità hanno fatto a Taranto è solo uno tra i tanti episodi della guerra di sterminio non dichiarata con cui la borghesia e il clero uccidono uomini e donne e deturpano il nostro paese. Non a caso il disastro di Tarano si è sviluppato per anni con la complicità di tutte le autorità, di tutte le istituzioni politiche e sindacali del regime, della Chiesa: tutta gente che sapeva, che ha collaborato e approfittato o per lo meno ha accettato e taciuto e che oggi fa grandi promesse per soffocare le proteste e mettere a tacere lo scandalo. Da alcuni giorni i vertici della Repubblica Pontificia, la giunta Monti-Napolitano e i partiti (PD, UdC, PdL) che in Parlamento ratificano i decreti della giunta, fanno promesse e giurano sui loro dei che la crisi sta finendo. Ma in sostanza con le loro misure non fanno che aggravare la crisi del capitalismo e peggiorare le condizioni delle masse popolari. Chi crede alle loro promosse o è un complice o è un illuso. La Repubblica Pontificia marcisce. Travolta dalla crisi finanziaria e dalla lotta tra gruppi e Stati imperialisti, la Repubblica Pontificia sempre più trascura e addirittura distrugge la base della sua sopravvivenza: il soddisfacimento al livello attuale di civiltà dei bisogni elementari della maggior parte delle masse popolari. Travolge persino le parvenze della democrazia borghese perché incompatibili con le manovre e le contorsioni che la borghesia e il clero devono compiere per prolungare l’esistenza del loro sistema di relazioni sociali. Berlusconi e la sua banda reclamavano la riforma della Costituzione. I governi Prodi-Amato-D’Alema la violavano facendo formali professioni di fedeltà. La giunta Monti-Napolitano e i partiti (PD, UdC, PdL) che in Parlamento ratificano i decreti della giunta, la violano sistematicamente, apertamente e su grande scala. È sbagliato aspettare che eventi traumatici “stimolino” le masse popolari a fare quello che oggi non riescono a fare per mancanza di organizzazione, per il basso livello di coscienza, ma principalmente per la mancanza di un autorevole centro di orientamento e di direzione. Stante le condizioni che la società borghese impone, le masse popolari non possono sviluppare spontaneamente la loro lotta, elevare la loro combattività, la loro organizzazione e la loro coscienza senza un centro autorevole di direzione. Le masse popolari sono capaci di condurre una lotta eroica, ma bisogna che chi ha i mezzi per concepire la necessità della trasformazione, faccia i passi necessari per costruire la direzione autorevole di cui le masse popolari hanno bisogno. Bisogna combattere nelle nostre file l’attendismo, la tendenza a mascherare il proprio opportunismo dietro l’osservazione banale che le masse popolari non sono ancora mature, che non hanno ancora un orientamento. Senza iniziative da parte di noi comunisti, da parte degli esponenti più avanzati delle Organizzazioni Operaie e delle Organizzazioni Popolari, da parte degli elementi più autorevoli della sinistra sindacale, della società civile e della sinistra borghese che già si oppongono alla giunta Monti-Napolitano, la situazione peggiorerà passo dopo passo, manovra dopo manovra: non c’è limite al meno peggio. Bisogna rompere con l’attendismo! Irrompere nella lotta politica borghese in questa situazione non comporta più principalmente partecipare alle campagne elettorali. I partiti che ratificano i decreti della Giunta Monti-Napolitano aboliranno o blinderanno le elezioni, se non troveranno il modo di manipolarle, stante che sempre meno riescono a raccogliere voti e consensi con le normali pratiche truffaldine della democrazia borghese. Irrompere nella lotta politica borghese in questa situazione comporta principalmente contrapporre alla giunta Monti-Napolitano un Comitato di Salvezza Nazionale con l’obiettivo di costituire un Governo di Blocco Popolare e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia. Oggi è del tutto possibile, perché i vertici della Repubblica Pontificia non sanno che pesci pigliare: la giunta Monti-Napolitano sta in piedi principalmente grazie alla debolezza e all’esitazione dei suoi oppositori. Noi parliamo dell’Italia, ma il nostro non è un progetto nazionalista e autarchico: i legami internazionali sono tali e la situazione internazionale è tale che il primo paese che imboccherà la strada della rivolta contro il sistema imperialista mondiale, aprirà la strada su cui si incanaleranno anche gli altri paesi che hanno tutti anch’essi bisogno di sottrarsi alla guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia imperialista conduce in ogni angolo del mondo. Oggi tra chi si agita contro l’opera nefasta e criminale della giunta Monti-Napolitano, dobbiamo far leva con forza su due discriminanti principali: 1. tra chi si limita alle proteste, alle rivendicazioni (non vuole andare oltre, invoca che sia il governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia a soddisfare le richieste delle masse popolari), alle piccole iniziative di economia locale, alle iniziative di nicchia (cooperative, gruppi di aiuto reciproco, le mille iniziative di cui sono vivaci e fantasiosi propagandisti Viale-Proudhon e i suoi soci) e chi pone in primo piano la costituzione di un governo d’emergenza delle OO e OP o comunque partecipa alla lotta per costituirlo e quindi a promuovere una reale democrazia partecipativa. Persino nel cacciare un governo, se non si ha una propria alternativa programmatica e organizzativa di governo si finisce inevitabilmente per lavorare al servizio di chi nella classe dominante cerca un ricambio (nel caso concreto un anno fa fu la Conferenza Episcopale del cardinal Bagnasco che con il suo governo Monti-Napolitano raccolse i frutti immediati della lotta delle masse popolari contro la banda Berlusconi); 2. tra chi si limita ad attrezzarsi per partecipare alle elezioni (forse) prossime venture e chi è deciso a formare a ogni costo un governo d’emergenza, con o senza le elezioni e a imporlo ai vertici della Repubblica Pontificia principalmente rendendo ingovernabile il paese da ogni governo loro emanazione: chi si ferma alle elezioni, apre la strada alla loro soppressione e alla loro manipolazione, blindatura, ecc. - è così tentante per i vertici della Repubblica Pontificia blindare o abolire le elezioni se basta questo a tagliare le gambe all’opposizione! Chi crede che non oseranno farlo, non tiene conto della condotta illegale, criminale e di aperta violazione della Costituzione che la giunta Monti-Napolitano ha già adottato fin da quando si è costituita. Ogni comunista, ogni operaio e lavoratore avanzato deve quindi propagandare sistematicamente la formazione di un’alternativa di governo e portare ogni OO e OP a proporsi, come complemento necessario di ogni protesta, di ogni lotta rivendicativa, di ognuna delle attività cooperative e di nicchia promosse dai Viale-Proudhon, la costituzione del GBP. Bisogna che chi è già deciso a costituire il GBP, formi subito un Comitato di Salvezza Nazionale che affermi con forza e chiarezza che l’alternativa di governo non si forma principalmente tramite elezioni organizzate dai vertici della Repubblica Pontificia e forse si formerà del tutto senza elezioni organizzate da quei vertici. Ovviamente quanto più sarà chiaro che la costituzione del GBP avanza anche senza simili elezioni, tanto più la borghesia e il clero esiteranno a sopprimere le elezioni, tanto più saranno ostacolati nelle loro manovre per blindarle e manipolarle. Dobbiamo allargare il campo di chi è deciso a costituire a ogni costo un’alternativa di potere alle autorità della Repubblica Pontificia. Questa è la sintesi dei compiti in questo momento. È adempiendo a questo compito immediato che noi comunisti lavoriamo concretamente alla rinascita del movimento comunista e conduciamo le masse popolari verso l’instaurazione del socialismo. A ben poco serve proclamare l’obiettivo del socialismo e fare propaganda del socialismo se non mettiamo in opera una linea che, a partire dalle condizioni già esistenti, allarghi l’organizzazione delle masse popolari ed elevi la loro coscienza, tenendo conto che la masse popolari imparano principalmente tramite l’esperienza pratica e il bilancio della loro esperienza pratica. È opportunismo proclamarsi comunisti e mettere in opera tattiche dettate dalle circostanze senza avere una strategia per instaurare il socialismo, regolandosi quindi sul senso comune. Proclamare che le masse popolari non sono mature per l’instaurazione del socialismo e non definire e attuare una linea che allarghi la loro organizzazione ed elevi la loro coscienza, è solo disfattismo, un modo per nascondere la propria rinuncia a lottare. Accrescere il numero delle OO e OP; elevare il loro livello di lotta e di coscienza facendo leva in ognuna di esse sulla sua sinistra; promuovere il coordinamento delle OO e OP a livello territoriale e tematico; mostrare a ogni OO e OP che per raggiungere il suo particolare obiettivo deve contribuire a costituire il GBP; costruire Amministrazioni Comunali e in generale Amministrazione Locali d’Emergenza (ACE e ALE); rendere il paese ingovernabile dalla giunta Monti-Napolitano organizzando in ogni terreno la disobbedienza civile, rafforzando proteste, ribellioni, rivolte, scioperi e dimostrazioni, promuovendo solidarietà e iniziative produttive autogestite (quelle che anche i Viale-Proudhon propagandano); fare di ogni lotta e iniziativa delle masse popolari una scuola di comunismo; denunciare l’operato della borghesia e del clero; propagandare il socialismo, l’esperienza storica del movimento comunista e la concezione comunista del mondo; reclutare nel partito comunista gli esponenti più avanzati e più generosi; costituire Comitati di Partito a ogni livello, in ogni località e in ogni azienda; rafforzare la struttura clandestina del Partito; promuovere nelle file del Partito l’assimilazione e l’applicazione della concezione comunista del mondo: ecco come oggi noi comunisti conduciamo concretamente la guerra popolare rivoluzionaria che instaurerà il socialismo nel nostro paese e contribuirà alla seconda ondata della rivoluzione proletaria che monta in tutto il mondo. Non dare tregua alla Giunta Monti-Napolitano che traballa! Rompere con le istituzioni e le imposizioni degli inquinatori, degli speculatori, degli uomini della finanza, dei banchieri e delle istituzioni della Repubblica Pontificia e dell’UE! Sono le masse popolari che organizzandosi fanno la loro storia! Chi ha una concezione comunista del mondo è in prima fila alla loro testa! Formare Organizzazioni Operaie in ogni azienda e Organizzazioni Popolari in ogni zona e quartiere! Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda e in ogni centro abitato! Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!
Post n°1976 pubblicato il 06 Settembre 2012 da poetamistico
“E’ pur vero che non tutti i giovani sono come li sto dipingendo nell’articolo sotto, ma credo, che una buona parte di loro, lo sia - quando si trattano temi che riguardano le persone, le eccezioni sono sempre tante e implicite - ma vista l’eccezionalità della situazione socio/economica/morale/etica/ambientale che sancirà la fine del Sistema Liberista Relativista, non credo sia il momento di fare troppi distinguo e sconti a nessuno”. Il mio linguaggio è sicuramente forte e diretto, “sopra le righe”, al punto da potere risultare offensivo, ma l’intento del mio argomentare è di scuotere questa gioventù allo sbando da quello stato di apatica narcolessia, dentro la quale il Sistema Potere li ha relegati e resi inoffensivi.” In verità, la tanto decantata società del benessere, ha partorito dei mostri: degli zombi. Individui geneticamente modificati dalla sistematica assunzione di ormoni, estrogeni, anabolizzanti, coloranti, conservanti, aromi sintetici e intrugli chimici, infiacchiti fino all’inverosimile nel corpo e nello spirito da comodità invalidanti, dipendenze strutturali e disinformazione, ottemperando così alle regole stereotipate di un libretto di istruzioni che il Sistema Bestia ha consegnato loro in dote al momento della loro venuta al mondo, e che gli stessi, interpretano alla lettera in ogni suo punto, comma e nota. Costretti così a declinare ogni ragionevole sforzo, adattandosi ad una sorta di baby prepensionamento e trascorrendo il resto della vita di fronte ad un computer, ingrassando a dismisura e precarizzando la loro salute, fisica e mentale. E’ forse a questa massa di poveri invertebrati e disadattati - benché innocenti e inconsapevoli - che abbiamo delegato le sorti del pianeta immaginandoli capaci di una rivoluzione antropologica, culturale, sociale, etica e filosofica? Eccoli li, ciondolare indolenti sulle spiagge d’agosto, imbellettati da tatuaggi e piercing simboli di una omologazione di massa, che intende ostentare forza, carattere e libertà, ma che in verità nasconde e maschera una devastante paura esistenziale e un’effimera libertà. Eccoli li i nostri giovani, armati di telefono cellulare e scarpe da tennis che sembrano pronti a sferrare l’attacco mortale al cuore del Sistema. Guerrieri del nulla, piegati alla volontà dellla Bestia liberista, uniformati e omologati, manipolati e plagiati, disattivati da ogni sussulto rivoluzionario, e resi sterili dal più recondita capacità di produrre futuro. E tutti laureati! Eccoli li i nostri giovani, le nostre speranze, intenti a scialacquare soldi mai guadagnati, sfidando la fortuna contro le infernali slot machine, ingurgitando merendine industriali e bevande gassate – tutti fottutamente uguali – tutti fottutamente plagiati – tutti fottutamente laureati!! Eccoli li i nostri giovani, alti come lampioni e senza massa muscolare, disarmonici, con la pancetta e il culo piatto - imbruttiti da uno stile di vita sedentario e parassitario, privati della forza di volontà e della consapevolezza – privi dei parametri di riferimento, scale di valori e principi etici. Un’umanità di lobotomizzati che immaginando di essere libera, da sfogo ai suoi peggiori istinti consumando, divorando come cavallette fameliche tutto ciò di peggio che il Sistema di Satana immette sul mercato. Individui i cui comportamenti e scelte, sono condizionati/e in ragione del numero di spot visti e dalla loro capacità di persuasione. Una società che è lo specchio della televisione e viceversa, dove le responsabilità individuali, lasciano il posto alle suggestioni mediatiche, e i sentimenti, gli affetti, la quotidianità famigliare e le relazioni sociali, sono la replica (la sceneggiata) di una grande Soap Opera commerciale, permeata di una disgustosa auto/commiserazione e di una ironia ai limiti del patetico. Una popolazione, non di individui pensanti e senzienti, ma di clienti classificabili in base al loro potere d’acquisto. Questa umanità di soggetti prodotti in serie generata dal capitalismo liberticida, non conosce la verità, e di conseguenza, la felicità. Ogni più remoto concetto di giustizia e libertà è stato cancellato dal loro DNA, sostituito dalle immagini subliminali di un progetto di omologazione senza precedenti nella storia del mondo. L’uomo di quest’epoca bastarda, non è che la ripetizione in serie, di una eccezionale stupidità, assunta a regola comportamentale. E’ sempre più simile a tutta quell’infinita varietà di tecnologie, ludiche e infantili, con le quali, in forma psicotica, si rapporta con allarmante quotidianità, alimentandone la dipendenza, la tossicità e lo spirito di emulazione. Questo processo di disumanizzazione e di snaturamento, ha avuto inizio alcuni decenni dopo la rivoluzione industriale per attestarsi, in seguito (in un tempo eccezionalmente breve e con un’accelerazione impressionante), in omologazione meccanica. Mai, nella storia del mondo, si era prodotta una tale mutazione degenerativa e, in un arco di tempo così corto!''
Gianni Tirelli
risponde rino guadagno:
Post n°1975 pubblicato il 06 Settembre 2012 da poetamistico
(nuovo)Partito comunista italiano Comitato Centrale Sito: http://www.nuovopci.it e.mail: lavocenpci40@yahoo.com Delegazione: BP3 4, rue Lénine 93451 L'Île St Denis (Francia) e.mail: delegazionecpnpci@yahoo.it Comunicato CC 31/12 - 2 settembre 2012 Il Sulcis, Taranto, la Val di Susa non sono casi eccezionali: mostrano in forma concentrata lo stato dell’intero paese! Che il 2012 sia l’anno della riscossa e l’inizio di una nuova era per il nostro paese: dipende da noi! Che i milioni di giovani disoccupati e precari si organizzino e si trasformino in una forza rivoluzionaria! Per porre fine al degrado delle condizioni di vita e di lavoro delle masse popolari, bisogna che le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari costituiscano un proprio governo d’emergenza! Imporre subito a livello locale, ovunque, con proteste e mobilitazioni, alle Amministrazioni Locali, alle aziende capitaliste e alle altre istituzioni, le misure necessarie a salvaguardare la vita delle masse popolari e risanare il paese! Obbligare da subito le aziende capitaliste e non capitaliste esistenti e le altre che si possono creare ad assumere e impiegare subito tutti gli adulti in lavori utili per il benessere delle masse popolari e la rinascita e salvaguardia del paese! Chi in buona fede affida la propria sorte, che sia il posto di lavoro nel Sulcis e nelle altre zone del paese o la bonifica a Taranto e negli altri territori inquinati, alle promesse e agli impegni del governo Monti e in generale dei vertici della Repubblica Pontificia, si condanna ad amari risvegli, delusioni e sorprese. Protestare, scioperare, occupare, manifestare è indispensabile ma non basta. Bisogna moltiplicare il numero delle OO e OP e che queste costituiscano un proprio governo d’emergenza che prenda in mano la direzione del paese, traduca in provvedimenti legislativi le misure necessarie a salvaguardare la vita delle masse popolari e risanare il paese, obblighi da subito le aziende capitaliste e non capitaliste esistenti e quelle che creerà ad assumere e impiegare tutti gli adulti in lavori utili e dignitosi rompendo le catene dei vincoli del sistema finanziario. Solo il Governo di Blocco Popolare può prendere provvedimenti immediati che facciano fronte nell’interesse delle masse popolari ai disastri prodotti dal capitalismo e dalla sua crisi, come quelli di Taranto e del Sulcis che si presentano simili in ogni angolo del paese e può salvare il paese dal TAV e dalle altre grandi opere speculative! Per costituire un governo alternativo alla giunta Monti-Napolitano non bisogna contare sulle elezioni organizzate dai vertici della Repubblica Pontificia! Bisogna costituire subito un Comitato di Salvezza Nazionale deciso a mobilitare OO e OP a costituire ad ogni costo il Governo di Blocco Popolare e a farlo ingoiare ai vertici della RP, rendendo il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della RP e asservito alle istituzioni del sistema imperialista europeo e americano! Solo la costituzione di un simile Comitato di Salvezza Nazionale può contrastare la tendenza dei vertici della Repubblica Pontificia ad abolire o blindare le elezioni politiche e a scatenare un nuovo sanguinoso scontro analogo a quello dei primi anni ’90, per decidere dell’assetto politico del paese! Se quelli che si oppongono al programma comune della borghesia imperialista affideranno la costituzione di un loro governo principalmente alle elezioni, i vertici della Repubblica Pontificia manipoleranno le elezioni, le blinderanno con una legge elettorale truffa o le rinvieranno e aboliranno con la scusa dell’emergenza della crisi economica e finanziaria. In tutto il mondo le manovre e contorsioni della borghesia imperialista per prolungare la vita del suo sistema di relazioni sociali nonostante la crisi del capitalismo, genera crisi politiche. In ogni paese cresce l’instabilità del suo assetto politico. Il sistema delle relazioni internazionali è scosso da crescenti contraddizioni. Le condizioni internazionali sono quindi favorevoli alla costituzione nel nostro paese del Governo di Blocco Popolare. La crisi politica porta a nuovi scontri ai vertici della Repubblica Pontificia! Nel nostro paese la crisi politica è la putrefazione della Repubblica Pontificia. Nei vertici della Repubblica Pontificia è di nuovo in corso uno scontro per decidere dell’assetto politico del paese. La giunta Monti-Napolitano traballa. L’assetto politico imposto dalle organizzazioni Criminali con le bombe all’inizio degli anni ’90 era imperniato sulla banda Berlusconi, con il circo Prodi in posizione ausiliaria. Il governo Berlusconi infine ha però suscitato un’ampia coalizione contro di sé ed è diventato inaffidabile anche per le istituzioni europee e americane del sistema imperialista mondiale. Giorgio Napolitano ha avuto un ruolo chiave nell’estromissione della banda Berlusconi dal governo del paese e nella costituzione del governo Monti. Ma è per sua natura un assetto politico precario. La pubblicità data al ruolo che Giorgio Napolitano ha avuto nelle vicende criminali dei primi anni ’90 è un’avvisaglia dello scontro in atto oggi! Non importa se i procuratori di Palermo sono o no consapevoli del ruolo che stanno giocando. Per il ruolo che svolge attualmente, contro Giorgio Napolitano è agitata la minaccia di mettere in piazza il ruolo decisivo che ha svolto nello scontro criminale che nei primi anni ’90 ebbe luogo ai vertici della Repubblica Pontificia. Allora era in gioco l’assetto politico che avrebbe preso il posto del CAF, l’alleanza Craxi-Andreotti-Forlani che oramai aveva esaurito le sue risorse. Napolitano fu uno dei grandi attori della trattativa e dell’accordo con cui lo scontro si chiuse a favore delle Organizzazioni Criminali. Per questo non può tollerare la verità sulle stragi. Napolitano era da anni l’uomo di fiducia degli imperialisti USA nel PCI e il capo della sua ala migliorista. Questa ala strumentalizzando l’ingraiano Achille Occhetto aveva preparato una soluzione di governo che doveva succedere al CAF. Ma era una soluzione che per sua natura riduceva il potere delle Organizzazioni Criminali che invece nel corso del regime DC avevano ampliato all’intero paese e all’intero sistema finanziario ed economico il loro terreno d’operazione e da modeste organizzazioni locali quali erano all’inizio della Repubblica Pontificia si erano allargate a grandi organizzazioni nazionali e internazionali. Tre erano nel gruppo dirigente del PCI le correnti politicamente rilevanti che dopo la Resistenza (1943-1945) per motivi e con obiettivi diversi avevano approfittato dei limiti della sinistra del PCI e concorso a spegnere la partecipazione diretta e autonoma delle masse popolari all’attività politica. 1. La corrente impersonata da Palmiro Togliatti e poi da Enrico Berlinguer: la sua linea era la transizione graduale, pacifica e parlamentare al socialismo tramite le riforme di struttura. Di riforma in riforma, moltiplicando le strutture riformate, l’Italia si sarebbe trovata ad essere un paese socialista. In sintesi era il travisamento riformista della strategia della guerra di posizione elaborata da Gramsci. L’economicismo (la preminenza delle lotte rivendicative sulla lotta per il potere e l’instaurazione del socialismo) era la sostanza della loro azione politica: con esso legavano le masse popolari alla Repubblica Pontificia e facevano accettare Repubblica Pontificia alle masse popolari. Nella loro concezione restava fumoso cosa fosse il socialismo e tanto più fumoso era cosa fosse il comunismo, per cui ognuno ci poteva mettere quello che voleva. Questo contribuiva a dare parvenza di realismo alla strategia fallimentare da essi effettivamente praticata. Non a caso avevano imposto che l’appartenenza al PCI fosse condizionata non all’adesione alla concezione comunista del mondo, ma solo alla condivisione del programma politico del Partito. 2. La corrente migliorista impersonata prima da Giorgio Amendola e poi da Giorgio Napolitano: la sua linea era il miglioramento del capitalismo italiano, la modernizzazione dell’Italia nell’ambito del capitalismo che avrebbe avvicinato il capitalismo italiano al capitalismo europeo e americano. In sostanza Amendola e i suoi apprezzavano l’URSS principalmente perché dopo la svolta del XX Congresso del PCUS (1956) vedevano in essa l’unica forma possibile di dominio e direzione efficaci della classe dominante (che nella loro trasfigurazione si presentava non come classe sfruttatrice ma principalmente come classe dirigente capace di sviluppare le forze produttive) sulle masse popolari in un paese come l’Italia. Il loro cuore era con il capitalismo e l’esclusione delle masse popolari dal potere era la sostanza del loro programma politico. I limiti della loro azione era l’effettiva costituzione materiale del paese, con il ruolo che in essa avevano la Corte Pontificia con la sua Chiesa, gli imperialisti USA e le Organizzazioni Criminali. 3. La corrente dell’evasione dalla rivoluzione socialista verso libere fantasie intellettuali impersonata da Pietro Ingrao: la sua linea consisteva nel trasfigurare in processo di pensiero il processo politico, pratico della trasformazione del sistema di relazioni sociali del nostro paese. Il ruolo politico della corrente ingraiana consistette per tutta una fase nel distogliere gli intellettuali di sinistra dal tradurre in linea politica e in piano pratico d’azione le loro aspirazioni al socialismo e i loro sogni di comunismo, quindi nel neutralizzarli come fattore rivoluzionario e anzi contrapporli alla sinistra classista del Partito (per la caratterizzazione di questa ultima e l’illustrazione della sua impotenza politica che fu tale da arrivare all’inesistenza come forza politica, rimandiamo chi vuole comprenderla all’articolo Pietro Secchia e due importanti lezioni pubblicato in La Voce n. 26 del luglio 2007 [http://www.nuovopci.it/voce/voce26/secchia.html]). Ancora al Seminario d’Arco di Trento (28 -30 settembre 1990) che sancì il ruolo politico diversivo degli ingraiani, la relazione introduttiva di Lucio Magri divagava nell’illustrare sogni di comunismo mentre eludeva l’indicazione del come arrivarci, della strategia della rivoluzione socialista. Alla fine degli anni ’80 il CAF aveva esaurito le sue risorse e la crisi del capitalismo incalzava. La corrente migliorista capeggiata da Napolitano aveva manovrato per portare Achille Occhetto alla segreteria del PCI (1988), con il mandato di cancellare anche le immagini e le insegne residue del suo glorioso passato e renderlo così accettabile a settori più vasti dei componenti dei vertici della Repubblica Pontificia nel ruolo che gli era assegnato nel nuovo assetto politico del paese definito dal progetto Agnelli, Scalfari, De Benedetti, Confindustria, Napolitano. È contro questo nuovo assetto che insorsero a suon di bombe le Organizzazioni Criminali e proprio Napolitano ebbe un ruolo decisivo nel far naufragare il suo stesso progetto nelle elezioni del 27 marzo 1994 e aprire le porte alla soluzione concordata con le Organizzazioni Criminali: il governo di Berlusconi, il portavoce politico nazionale delle Organizzazioni Criminali. Il ruolo che svolse nelle vicende criminali di quegli anni è la base del ricatto di oggi contro Giorgio Napolitano, attore decisivo del colpo che ha portato al governo Monti Chi ha fiducia che da questo immondezzaio criminale possa venire un governo che prenda misure efficaci a favore delle masse popolari, è reso incapace di capire la realtà dalla pluriennale assuefazione a non voler vedere una realtà che ha rifiutato di impegnarsi a cambiare. La particolarità del nostro paese, la sua natura di Repubblica Pontificia, rende la borghesia imperialista italiana più debole di quella degli altri paesi imperialisti nel far fronte alla crisi generale in corso. Questo rende ancora più urgente da noi che le OO e OP ricorrano a soluzioni d’emergenza per porre fine alla catastrofe che colpisce le masse popolari. Ma la nostra non è una soluzione nazionalista e autarchica. Con la costituzione del GBP non faremo che aprire la strada su cui si metteranno anche le masse popolari degli altri paesi che anch’esse hanno bisogno di sottrarsi alla morsa della crisi del sistema imperialista mondiale. I sindacati alternativi e di base e la sinistra dei sindacati di regime, gli esponenti della società civile capaci di investirsi degli interessi generali, i membri della sinistra borghese non accecati dall’anticomunismo, tutte persone che ancora oggi godono di una qualche autorità presso ampi settori delle masse popolari, devono costituire subito un Comitato di Salvezza Nazionale che aprirà la strada alla costituzione del governo d’emergenza delle OO e OP, il Governo di Blocco Popolare. Le condizioni per costituire il GBP sono migliorate negli ultimi due anni: ma per raggiungere l’obiettivo nei prossimi mesi i fautori del GBP devono condurre la lotta con slancio e intelligenza ancora maggiori! Le OO e le OP ci sono e si moltiplicano, come ci sono e sono numerosi gli esponenti dei tre ambienti sopra indicati. Costituendo il GBP le masse popolari organizzate possono porre fine rapidamente agli effetti più gravi della crisi economica e ambientale in corso, che altrimenti si aggrava di giorno in giorno. In collaborazione con gli altri paesi che hanno i nostri stessi problemi e prendono la nostra stessa strada, possono avviare l’uscita del nostro paese dal marasma politico, culturale, morale, economico e ambientale in cui la borghesia e il clero ci hanno condotto, uscita che sarà completata con l’instaurazione del socialismo quando la rinascita del movimento comunista sarà giunta al livello necessario. La costituzione del GBP e la sua attività la accelereranno. Ogni membro delle masse popolari può oggi contribuire alla costituzione del GBP. Chi vuole compiere questa impresa deve organizzarsi con altri, in ogni fabbrica e in ogni azienda, in ogni caseggiato, quartiere e paese. Le Organizzazioni Operaie e le Organizzazioni Popolari devono coordinarsi tra loro e costituire reti ad ogni livello, locale e nazionale. Le OO e le OP devono costituire un loro governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare, che abbia come programma le Sei Misure Generali: 1. Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa). 2. Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi. 3. Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato). 4. Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti. 5. Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione. 6. Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi. La garanzia del successo del GBP non sta principalmente nelle buone intenzioni e nella rettitudine individuale dei personaggi che lo comporranno: sta principalmente nel legame dialettico tra il GBP e le OO e le OP. Per questo il GBP deve essere composto da persone che godono della fiducia delle OO e OP e sono decise a dare forma e forza di leggi ai provvedimenti che le OO e le OP indicano caso per caso per attuare nel caso concreto quelle Sei Misure Generali, anche se sono provvedimenti che ledono gli interessi e i privilegi della borghesia, del clero, dei ricchi e del sistema imperialista mondiale, vanno contro le loro abitudini, le loro istituzioni, le loro aspirazioni e la loro mentalità, susciteranno la reazione rabbiosa e violenta del sistema imperialista mondiale e della sua quinta colonna interna. E proprio questa reazione rabbiosa e violenta precipiterà la rovina dei vertici della Repubblica Pontificia. La costituzione e l’attività del GBP sconvolgeranno il funzionamento delle istituzioni del mercato finanziario, non solo in Europa ma nel mondo. Sconvolgeranno il progetto di fare dell’UE un nuovo Stato imperialista. Il GBP riuscirà a spezzare gli attacchi del sistema imperialista mondiale facendo leva sul sostegno delle OO e OP e delle masse popolari italiane, sulla rivoluzione che a vari livelli si sviluppa negli altri paesi e sulla collaborazione e la solidarietà delle autorità dei paesi che hanno un rapporto ambivalente con il sistema imperialista mondiale e che per i più vari motivi cercano di sottrarsi alle sue costrizioni: dal Venezuela all’Iran alla Cina. Non sarà certo un pranzo di gala. Sarà una lotta acuta ma possiamo vincerla. L’alternativa è essere travolti nella crisi del capitalismo e usati dalla Comunità Internazionale della borghesia e del clero, per le sue manovre e le sue guerre. Un governo come il GBP può invece adottare i provvedimenti necessari per far fronte ai ricatti, alle pressioni, ai sabotaggio e al boicottaggio del sistema imperialista mondiale e della sua quinta colonna in Italia: quindi può anche abolire il Debito Pubblico salvaguardando solo gli interessi dei piccoli risparmiatori. A quel punto il Debito Pubblico della Repubblica Pontificia non sarà più un problema per le masse popolari: sarà un problema per i suoi creditori, le istituzioni finanziarie, le banche, i ricchi e gli speculatori. Le OO e le OP sono in grado di far ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia la costituzione del GBP come male minore, come rimedio provvisorio alla situazione. I vertici della Repubblica Pontificia sono sempre più divisi e in lotta tra loro. I vertici della Repubblica Pontificia non hanno soluzione per la crisi politica in cui hanno cacciato il nostro paese. Sono forti nel frenare, ma deboli nell’innovazione: sono infatti forze reazionarie, con lo sguardo e il cuore volti al passato. La sostituzione del governo Monti al governo Berlusconi è stata un colpo di mano, a cui Berlusconi si è momentaneamente piegato per motivi ancora oscuri combinati però certamente nel sottobosco della malavita e della criminalità in cui pascolano sia Berlusconi, sia i plenipotenziari della Corte Pontificia, sia Napolitano e i suoi aiutanti. L’improvvisa scomparsa di Loris D’Ambrosio resta avvolta nel mistero. La stessa Corte Pontificia è per sua natura contraria a trasformare l’UE in un nuovo Stato: soluzione verso cui invece per sua natura va la giunta Monti-Napolitano. La giunta Monti-Napolitano è quindi una soluzione precaria, non ha la forza per resistere a un’offensiva delle OO e delle OP incentrata sulla costituzione del GBP. Se le OO e OP si limitano a protestare e rivendicare, non fanno che favorire una qualche soluzione di ricambio proveniente dai vertici della Repubblica Pontificia e dalle istituzioni del sistema imperialista europeo e americano. Le OO e le OP sono invece la soluzione politica se rendono il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia per costituire esse un proprio governo d’emergenza, il GBP. Messi di fronte ad una situazione del genere, i vertici della RP ingoieranno la costituzione del GBP come male minore e come ripiegamento provvisorio. Essi non sono ancora pronti a scatenare la guerra civile per reprimere l’insubordinazione delle masse popolari. Non occorreranno neanche nuove elezioni: faranno votare il GBP dal loro attuale Parlamento tutte le volte che sarà necessario. Anche il governo Monti lo hanno installato senza nuove elezioni. Ma quando poi si andrà a nuove elezioni, i vertici della Repubblica Pontificia le perderanno e il GBP ne uscirà più forte perché esso non fa promesse, ma mobilita da subito tutte le forze per la rinascita del paese. I vertici della Repubblica Pontificia conteranno di riprendere la situazione in mano sabotando l’attività del GBP. Ma una volta costituito il GBP, le OO e le OP si mobiliteranno per indicare i provvedimenti particolari e concreti da prendere, per assicurare la loro scrupolosa attuazione e per reprimere ogni tentativo di sabotare o boicottare l’attività del GBP. Così facendo esse impareranno a governare il paese e a dirigersi, si renderanno capaci di far fronte vittoriosamente alla guerra civile se gli elementi più criminali della borghesia e del clero oseranno scatenarla, apriranno la strada alla rinascita su grande scala del movimento comunista e all’instaurazione del socialismo. Il GBP pone fine al rovinoso corso attuale delle cose in cui la borghesia imperialista e il clero si agitano e apre un nuovo corso. Esso può creare una unità via via più forte e più articolata tra le masse popolari. Questa è la sola via per uscire dalla crisi. Non ce n’è un’altra. Oggi l’umanità ha nelle sue mani più possibilità di quante ne ha mai avute. Possiamo produrre tanti beni e servizi quanti ne occorrono perché ogni essere umano faccia una vita dignitosa, acceda al massimo delle sue capacità al patrimonio culturale e morale che l’umanità ha accumulato, partecipi alla gestione della vita politica e sociale: niente più segreti e privilegi! Possiamo conservare e migliorare l’ambiente della Terra e lanciarci in nuove conquiste. Ma dobbiamo costruire un nuovo sistema di relazioni sociali, dobbiamo trasformarci. Per questo a chi si lamenta, a chi reclama, a chi rivendica e a chi protesta, dobbiamo indicare anzitutto cosa lui può fare direttamente oggi per spostare la situazione nella direzione giusta. Questa è la via aperta del progresso. Mentre i padroni negano il futuro alle nuove generazioni. Accumulano come maniaci forsennati sempre più soldi e sempre più armi di distruzione di massa. Distruggono persino quei pochi diritti e quel poco benessere che una parte dell’umanità aveva conquistato nel secolo scorso nell’ambito della prima ondata della rivoluzione proletaria e rendono nuovamente precari i lavoratori. In ogni paese e a livello internazionale schiacciano nella miseria e nell’abbrutimento la parte meno organizzata e più debole delle masse popolari. Impongono angherie di ogni sorta agli immigrati, alle donne, ai giovani, ai pensionati. Fomentano guerre in ogni angolo del mondo e trasformano decine di migliaia di giovani in mercenari criminali. Devastano, saccheggiano e inquinano l’intero pianeta. Mettono ogni parte dell’umanità “contro il resto del mondo”, come si è lasciato andare a dire Marchionne. Anche i padroni meno arroganti dicono che non possono fare diversamente, perché lo impone la mondializzazione, la globalizzazione, la crisi, la concorrenza, il mercato, cioè il loro sistema. La vita e il progresso della massa della popolazione sono incompatibili con esigenze inderogabili del capitale finanziario. Noi comunisti dobbiamo aprire una via diversa dal corso attuale delle cose, la via del progresso: anche le manovre reazionarie del governo Monti e affini spingono le masse popolari a imboccarla. Questa è la strada per far fronte alla situazione in cui la borghesia e il clero ci hanno cacciato. Questa è la via che noi comunisti indichiamo agli operai avanzati, agli elementi avanzati delle altre classi delle masse popolari, alle OO e OP, ai dirigenti della sinistra sindacale e dei sindacati alternativi, ai sinceri democratici, agli esponenti della sinistra borghese non completamente accecati o corrotti dal loro anticomunismo. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi si compiranno passi decisivi per il futuro immediato del nostro paese. Non dare tregua alla giunta Monti-Napolitano che traballa! Che divampi in tutto il paese la protesta contro le misure criminali del governo Monti e confluisca nel movimento per costituire un governo d’emergenza popolare! Che la classe operaia si metta ovunque alla testa della protesta! Che tutta la sinistra sindacale occupi il suo posto nella protesta! Che in ogni azienda i delegati sindacali e gli operai combattivi chiamino i loro compagni di lavoro a organizzarsi, a resistere e a lottare! Oggi i sindacati non devono limitarsi a fare i sindacati: se si limitano a protestare e a rivendicare, conducono i lavoratori alla sconfitta! Creare in Italia le condizioni per la costituzione di un governo d’emergenza popolare, il Governo di Blocco Popolare! Moltiplicare ovunque Organizzazioni Operaie e Organizzazioni Popolari, rafforzarle e orientarle a costituire un loro governo d’emergenza! Rendere il paese ingovernabile da ogni governo emanazione dei vertici della Repubblica Pontificia: con una campagna di disobbedienza, di scioperi e di proteste, appropriandosi dei beni e dei servizi da cui una parte crescente della popolazione è esclusa, non pagando le tasse e i ticket, creando ovunque Amministrazioni Locali che rompano il Patto di Stabilità e di sudditanza imposto dal governo centrale e spezzino la catena dei vincoli finanziari! Costituire clandestinamente Comitati del Partito comunista in ogni azienda e in ogni centro abitato! Fare di ogni lotta una scuola di comunismo! Sta a noi comunisti diventare promotori della guerra popolare rivoluzionaria e contrapporla alla guerra di sterminio non dichiarata che la borghesia e il clero conducono contro le masse popolari in ogni angolo del mondo, fino a instaurare il socialismo!
Post n°1974 pubblicato il 05 Settembre 2012 da poetamistico
UN APPELLO AI AI SACERDOTI ONESTI, ALLE SUORE FEDELI AL CRISTO DEI POVERI, AI CRISTIANI AUTENTICI NON RIDOTTI A SERVI DEL SISTEMA DELL'AVERE DEL POTERE, A ROMPERE CON L'INTERCLASSISMO CLERICALE, FUNZIONALE AL CLERICO-CAPITALISMO, ALL'ALLEANZA ALTARE-POTERE, A SCHIERARSI APERTAMENTE DALLA PARTE DELLA CHIESA DEL PROLETARIATO COMUNARDO, DALLA PARTE DEI PAUPERIZZATI E DEI PRECARIZZATI, DALLA PARTE DI DIO-L'UGUALE ! E UNA DOMANDA AI CRISTIANI CAPITALISTI:
MA FORSE NON SAPETE CHE LA MADONNA NEL MAGNIFICAT DICE CHE DIO MANDA A MANI VUOTE I RICCHI, DETRONIZZA I POTENTI ED ESALTA I POVERI ? COME MAI LE VOSTRE MADONNE NON USANO MAI QUESTE PAROLE DIVINE, LA PAROLA DEL PADRE DI TUTTI, LE PAROLE DEL CORPO MISTICO EGUALITARIO E LIBERTARIO ? COME MAI VOI AVETE FATTO DELLA MADONNA, DI CRISTO, DI DIO, L'OPPIO DEI POPOLI, MENTRE STORICAMENTE, DIO E' L'UGUALE, SECONDO I VANGELI APOCRIFI, LA CHIESA AUTENTICA E' LA CHIESA DEI POVERI (PERCIO' MARTINI DICE CHE LA CHIESA VA RIFORMATA,PER RIPORTARLA SOTTO L'EGEMONIA DEI POVERI) COME GESU' ERA UN PROFETA EGUALITARIO E LIBERTARIO, ERA UN ANTAGONISTA DEL POPOLO DI MAMMONA, DEI RICCHI E DEI POTENTI. MENTRE LA CASTA SACERDOTALE, DA PAOLO IN POI, CON I PADRI DELLA CHIESA, DA COSTANTINO IN POI SI E' ALLEATA CON I RICCHI ED I POTENTI (ALLEANZA TRONO-ALTARE;ALTARE-CAPITALE), QUELLA STESSA CASTA,ATEA,SIMONIACA E BLASFEMA, CONTRO CUI CRISTO HA DETTO PAROLE TERRIBILI, QUELLA CASTA FUNZIONALE PER TRENTA DANARI AL SISTEMA DELL'AVERE DEL POTERE, TANTO CHE OGGI, COME E' DA PAOLO IN POI. MA SOPRATUTTO OGGI NELLA TEOCRAZIA MASSONICA, NON E' SOLO L'INTELLETTUALE ORGANICO DEL SISTEMA DELL'AVERE DEL POTERE, NON E' SOLO L'APPARATO EGEMONICO DEI LADRI DEL PLUSLAVORO EDEL PLUSPOTERE, MA RAPPRESENTA L'APPARATO DI COMANDO CON I GOVERNI CATTOLICI E CRISTIANI, CON I GOVERNI DI UNITA' NAZIONALE EUROPEI, LA PRINCIPALE AVVERSARIA DELLA CITTA' DI DIO IN TERRA, DEL REGNO MESSIANICO DEL CRISTO. E' DIFATI LA BORGHESIA FINANZARIA VATICANA, SONO I GOVERNI DI UNITA' NAZIONALE, DI CUI I CATTOLICI, I CRISTIANI ISTITUZIONALI SONO L'ELEMENTO EGEMONE E DI COMANDO, CHE ESPROPRIANO DELLE LIBERTA' SOCIALI E POLITICHE I PAUPERIZZATI ED I PRECARIZZATI, CROCIFIGGONO con le agenzie di rating, con lo spread, CON IL SITEMA ECONOMICO CAPITALISTICO, CON LA PROPRIETA' PRIVATA, I POPOLI ED I LAVORATORI EUROPEI, AL CUI FIANCO STA, PERO', CERTAMENTE, DIO-L'UGUALE, UN DIO-COMPAGNO DA SEMPRE DEGLI SFRUTTATI E DEGLI OPPRESSI, STA IL CRISTO DI GAMALA, CROCIFISSO COME EVERSORE RELIGIOSO E POLITICO, DALLA CASTA SACERDOTALE SADDUCEA, DALLA CASTA POLITICA ERODIANA, DALLA CASTA DEGLI INTELLETTUALI ORGANICI DELL'AVERE E DEL POTERE (I MASSMEDIALI FARISEI), STA LA MADONNA DEL MAGNIFICAT, MA NON CI STANNO IL VOSTRO DIO,I VOSTRI PAPI, I VOSTRI CARDINALI,I VOSTRI VESCOVI,I VOSTRI PRETI, MA CI STA LA CHIESA DEI POVERI, CI STANNO I TEOLOGI DELLA RIVOLUZIONE, C'E' LA LEGGE DELLA STORIA, C'E' LA PRASSI DELL'APOCATASTASI. C'E' IL SENSO ESATOLOGICO,MESSIANICO, DELLA VITA. C'E' LA VISIONE COMUNITARIA E PERSONALISTICA DEL CRISTIANESIMO DEI POVERI, DEI LAVORATORI, C'E' LA LORO CONCEZIONE LITURGICA DELL'ESISTENZA, CHE SARA' LA LEVA PER ESPLICITARE LA CONTRADDIZIONE ANTAGONISTA TRA LA RELIGIONE DELL'AVERE E DEL POTERE E LA RELIGIONE DEL PROLETARIATO COMUNARDO ! SI SA, GLI ATEI PREDICANO BENE MA PRATICANO IL PROFITTO E IL POTERE, COME SE DIO FOSSE CIECO E SORDO, ANZI COME SE DIO NON ESISTESSE, ESSI SI FANNO CELEBRANTI DELLA MERCE, SACRIFICANDO AL DIO- DANARO, ALLO STERCO DEL DIAVOLO, I POPOLI ED I LAVORATORI, EUROPEI E MONDIALI. IN UN DELIRIO DI ONNIPOTENZA PROIETTATA NELLA FOLLIA DEL SAMSARA, COME IL POPOLO DI MAMMONA, MENTRE I LAVORATORI, IL POPOLO DI DIO,L'UGUALE, LA VITTIMA SACRIFICALE, PATISCONO IL MARTELLO SPIETATO DELLA CONTRORIVOLUZIONE NEO-LIBERISTA CLERICOMASSONICA, MENTRE UN DIO-COMPAGNO LOTTA INSIEME AGLI ULTIMI, AI SENZA POTERI, NEL SACRO ROMANO IMPERO MASSONICO EUROPEO, NELLA REPUBBLICA PONTIFICIA EUROPEA, MENTRE LO SPIRITO DEL CRISTO DI GAMALA, LO SPIRITO DELL'UTOPIA DEL CRISTIANI, DEI MARXISTI, DEGLI ANARCHICI VIVE AL FIANCO DEL PROLETARIATO COMUNARDO, IL MESSIA OGGI, CROCIFISSO DALLE LOGGE,DALLE CASTE,DALLE COSCE, DAL SISTEMA LIBERTICIDA,PERSONICIDA,NATURICIDA,DEICIDA, DALLA TEOCRAZIA MASSONICA EUROPEA. firmato: un cristiano anarco-comunista, nella continita' atorica dell'egualitarismo e del libertarismo della Chiesa primitiva, che praticava la comunione delle cose ed il sacerdozio universale del credenti. Amen.
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