myangeldaniel

notti insonni

notte insonne

già..

postumi

di una giornata precedente dalla sostanza stranissima.. partita a pieno ritmo, rallentata per motivi terapeutici.. confessioni di una mente pericolosa.. poi il pranzo.. la cuoca ero io stavolta, e  che abbia inizio il rito che ogni anno si perperpetua nella tradizione secolare, che meraviglie che sono le mie donne. perle.

sguardi inequivocabili.. colleghe a cui non sfugge nulla. ringraziamenti formali ma nella sostanza sincerissimi. un nodo al cuore quando sarà ora di salutarci. meglio non pensarci.

un ringraziamento speciale al mio fornitore di playlist superlative.. si proprio a te. 

"come neve, fredda scenderei per coprir tutto quello che sei.."

non cederò la notte

ho quattro progetti in mente.. che a loro volta si suddividono in progetti minori. intanto si parte con il primo. il più impegnativo ovviamente. un lungo percorso, un lungo cammino. mattone dopo mattone. 

"lei non se ne cura ed è persa in un sogno.un pensiero che va al di là del consueto, della convenzione."

non potevano mancare

si riparte, si ricomincia dalle cose che mi piacciono di più.

un sorriso e via. 

grazie a chi mi è sempre vicino e tifa per me. :-) vi voglio bene

credo di

far parte dell'esigua schiera di chi opera con il limite dell'esistenza terrena. ogni giorno è un giorno in più, un giorno regalato, un giorno sofferto, un giorno di troppo per chi non chiede che una tregua.
tutto quello che faccio non è inserito nella lista dei miracoli o nei cambiamenti radicali, è inserito nel mantenimento, nel tirare fuori dal cilindro qualcosa che c'è sempre stato e che sfugge al controllo umano. 
è un lavoro che molto spesso non dà gratificazioni, che si scontra con l'impossibile, che non viene a volte compreso e capito. ma è un lavoro bellissimo. la potenza di uno sguardo, di una mano tenuta nella mia, di una storia raccontata, di un pianto di sconforto, di una voce che mi chiama, di sorrisi regalati solo per il fatto che in quel momento sono lì, con loro, di attività dalla lunghezza biblica o dal risultato lontano ed incerto.
è un lavoro in cui si dà tanto, ma quello che si riceve è molto di più. è un lavoro sentimentale, instabile, che insegue vani tentativi di programmazione, sempre in inseriti nel contesto hic et nuc.

devo fuggire da ogni interpretazione religiosa, filosofica e lasciare alla natura le risposte alle mie domande.

grazie per l'invito

tutto iniziò un anonimo mercoledì mattina, più produttivo del solito. poi il lavoro ed una proposta che aspettavo da un sacco di tempo. solo che da un po' di tempo ho installato barriere emozionali.. e rispondo alla proposta con un "se ne può parlare". poi il tutto si è protratto fino a tardi.. prendo il treno, verso casa. cena, e l'ennesima delusione. 

inutili i tentativi di aggrapparsi alla giustificazione che sfiora l'invenzione. non ci casco più.

si vis pacem para bellum..

5 minuti

ho cinque minuti di tempo per scrivere due righe.
cinque minuti di silenzio e pace prima di buttarmi sulla corsia delle cose da fare.
prendere le distanze quando la vicinanza sembra diventare troppo. troppo cosa? soffoco. me ne vado. nel mio fottutissimo stile. un "torno subito" appeso alla porta e "ciao".
insistenze che mal si digeriscono, insistenze che fisiologicamente allontanano. più chiedi meno avrai. sono fatta così, prendere o lasciare.
il tono di voce dice qualcosa è cambiato o ti prego torna. il tuo tono.
il mio suggerisce un filtro. non oltrepassare la linea.
ci si aspetta  il cambiamento, la svolta, una scelta.

devo farne di strada ancora.. pedala cara 

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