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Flebil
la voce tenera
che il core ne ha sempre il bandolo

Posa riposa e lirica
che Lei ti ricambia
unguento.

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Muove
il tuo vento tenero
su giovine consuetudine
è vita
e m'ammalia sùbita
che il cuore si posa e ascolta.

Mi tace
tua gaia imagine
coi gesti all'intorno facili
ti cerco
con voce flebile
che è tempo del tuo sorriso.

mi hai sempre lasciato fuori come..

bi sogno

Ti ho portata lassù con me un pomeriggio, noi soli. Il gorgoglìo del ruscello, le petulanze dei volatili e quella brezza delicata a stormire con sussiego. Non una parola. Guardavo il tuo profilo muoversi ad osservare attorno. Non ti ho preso la mano per non contaminare la quiete del tuo sguardo attento ad ogni fremito. Sono entrato in casa ad accendere il fuoco. Ti osservavo da dietro i vetri tentando di cogliere qualche tua emozione. Volevo che la casa fosse accogliente, guardavo la stanza cercando gli arredi di cui avevamo parlato a lungo nei nostri giochi. Poi improvviso uno scroscio, un boato roboante ed una luce vivissima hanno cancellato tutto. Il pesce rosso mi guardava con dignitoso distacco tutto preso dal suo morbido far niente. Ti porterò ancora con me lassù, noi soli. Vuoi?

'tenta!

io non lo farei mai, ma magari ...lei... chissà