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Un blog creato da velista_74 il 04/01/2007

Un po' di...

idiozie in liberta

 
 

I MIEI SOPRANNOMI

Avrete capito che ho un soprannome per ogni occasione

il marchese
(per l'aplomb e la finezza dimostrati)

bestione
(l'unico che quando sviene a una festa deve essere portato via da 5 persone!)

patzi
(servono commenti?)

idrovora
(ma non datemi acqua)

Ani
(come animale ma anche come honey)

le bambin

(sono un bambinone)

Rana
(per le mie capacità subacquee)

Resega
(per le performance notturne oltre che per la tenacia dimostrata con le donne)

 

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« Pranzo di S. StefanoContinuazione di Capodanno »

Racconti di un capodanno

Post n°173 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da velista_74
 
Tag: serate

Ovviamente il 31 tutti operativi alle 8 del mattino per controllare tutto e su questo almeno l'organizzazione è stata impeccabile, modestamente!
Ore 20.30 comincia la festa, 330 persone a cena.
Gia alle 21 iniziano i primi dissidi tra commensali, c'è chi muore dal caldo e mi dice di abbassare la temperatura, c'è però anche chi lamenta principi di assideramento. Insomma alle 22 avevo gia perso la pazienza e cercavo di metterli uno contro l'altro così io facevo come Ponzio Pilato: me ne lavavo le mani.
Comunque tra resse al guardaroba, arrembaggi ai bagni e cose simili arriviamo alle 22.30, a quest'ora arrivano altre 350 persone per il dopocena a ballare e festeggiare e qui si crea una cosa simile ad una bolgia infernale. In questo momento (e quando sennò) lo scontrinatore finisce la carta e scatta il panico, la coda si allunga...
Ore 22.45 dal piano superiore scende di corsa il caposala che, con voce tremula e aria di chi è sotto choc mi dice di andare di sopra perchè ci sono due persone che stanno male.
Corro di sopra e mi vedo due ragazze sui venti anni che, a parte la puzza di vino e vomito che emanavano, avevano gli occhi sbarrati e l'aria di chi deve lasciare questo mondo da un secondo con l'altro. Chiamato il 118 mi danno istruzioni su come comportarmi, le facciamo rinvenire, rimettere, le laviamo e le rispediamo a casa.

...CONTINUA...

 
 
 
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