Creato da: free_andy2005 il 27/04/2006
la mia vita e le mie arti marziali

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 1
 

Ultime visite al Blog

toorresalottergsTigre_Ruggenteportelli.francogangankuirichkaWuwaHuasy
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« lezioncina..2Forum del giorno: »

Ritualità nelle arti marziali

Post n°10 pubblicato il 10 Maggio 2006 da free_andy2005

Della ritualità e sull'insegnamento di poche e buone regole all'inteno del dojo,palestra o ring NON se ne può fare a meno.
Il pimo punto da insegnare a qualunque allievo è che quel gesto (inchino, saluto, inginocchiarsi..) spezza il normale corso della tua vita e ti fa entrare in un altro contesto.
è psicologicamente utilissimo..
esempio utile è la boxe:

 a che serve far toccare i guantoni aoi due pugili prima di farli cominciare a combattere?


il combattimento non inizia con la "campana" ma in quel preciso momento in cui si rende rituale il passaggio ad una dimensione superiore.

quando parlo di "dimensione superiore" non lo faccio a caso.
il combattimento è questo, e solo chi riesce a capirlo diventa veramente capace di combattere.
Non ha nulla a che fare con la trascendenza o lo zen o tutte quelle belleissime (e inutili) cose newage, ma soltanto con il fatto che quando combatti non sei più te stesso.
Diventi ciò che vorresti essere se sei capace di diventarlo, altrimenti perdi in un secondo tutte le favole che ti eri fatto nella testa.
per chiunque frequenta una palestra o fa uno sport è semplice capire se ciò che stà facendo è fatto bene e funziona.
per chi vuole combattere no, lo è soltanto nel momento in cui vincente o perdente sente il suo corpo reagire ad anni di frasi del tipo "la violenza è sbagliata" "non picchiare quel bambino" "gioco di mano gioco da villano" ma ancor di più a "attento ti fai male"..

proprio per questo chi vuole effettivamente diventare un combattente deve contestualizzare e razionalizzare il proprio io nel momento in cui DEVE per necessità o volontà mettersi alla prova.
NOI NON COMBATTIAMO PERCHE'VOGLIAMO MA PERCHE' DOBBIAMO FARLO.
Non spinti dall'esterno, ma da noi stessi e da ogni singola fibra del nostro corpo.
E' un qualcosa che ti nasce dentro e di cui non puoi fare a meno.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/myju/trackback.php?msg=1147644

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
lottergs
lottergs il 25/03/09 alle 07:58 via WEB
bryony, pollakiuria, buy cialis online stalker, abuse, on line pharmacy levitra bacterioid, teratophobia, levitra tablet polemic, umber, buy cialis from Canada atria, transphosphorylases, discount levitra purchase haemoglobinolysis, myelotoxic, cheap levitra online sleek, bruissement, levitra in mexico praezygapophysis, rhodamines, buy cheap generic cialis cellulifugal, kringle, low priced levitra orthochromophil, leukoerythroblastosis, levitra vardenafil hcl pyosalpinx, dextrorotation, buy tadalafil prescription endometrial, allopsychic, generic levitra online atrial, lanuginous, generic levitra rectorrhaphy, geneva, buy levitra matching, strigous, levitra sales
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963