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come conobbi mio marito...

Post n°7 pubblicato il 17 Maggio 2012 da walny

Salve a tutti!  Ieri dopo essermi scollagata da internet, mi sono ricordata che nel pc avevo un diario segreto. Mi è venuta voglia di rileggere quello che mi capitava quasi un anno fa e tra cose completamente rimosse e vaghi ricordi, ho trovato quello che scrissi quando conobbi mio marito. Ci siamo conosciuti su Facebook, tramite amici in comune. mi chiese l'amicizia lui e io accettai perchè raoul (il nostro amico in comune, lo conosco da quasi 9 anni) mi convinse a farlo. appena vidi la sua foto pensai che fosse un 30 enne disperato. poi lessi nelle informazioni che aveva la mia età, perciò lo tenni tra i miei amici. lo ignorai completamente, ma un giorno taggai in un post la mia best. in un post stupido che recitava "nel mio intimo c'è willy. ecco cos'era quel fastidio...". lui commentò sotto al mio post "nel mio intimo c'è un cazzo" e io sotto "capitan ovvio!" e la mia best "per fortuna!"... era il 1 aprile 2011. quando lessi quel commento entrai automaticamente nel suo profilo, cliccai su elimina amicizia. non ci pensai 2 volte! confidai con la mia best che è un coglione uno che ti commenta così un post... raccontai anche a raoul questa cosa e lui mi disse che avevo sbagliato ad eliminarlo dalle mie amicizie, che dovevo chiedergli scusa e dargli una seconda possibilità. riluttante lo feci. rientrai nel suo profilo, ma prima di chiedergli l'amicizia guardai se aveva foto migliori. ce n'era una decente e a guardarlo meglio non era neanche malaccio. perciò gli riinviai la richiesta di amicizia e lui mi accettò. così gli mandai un sms in privato e gli scrissi che aveva dei bellissimi occhi. verde scuro. c'era qualcosa di misterioso che mi intrigava in quegli occhi. lui ringraziò, ma senza ricambiare il complimento. dopo esserci scambiati qualche messaggio privato nei sucessivi mesi, raoul una sera me lo portò sotto casa, convincendolo a venire dopo svariate volte che mi dava buca. raoul mi rassicurò dicendomi che era molto timido (cosa che mi sembrava alquanto improbabile visto il commento del 1 aprile). finalmente lo vidi dal vivo. io quella sera ero decisamente vestita alla spera in dio: jeans larghi, felpa larga, scarpe a tennis, capelli slegati e senza un filo di trucco. ci stringemmo la mano imbarazzati e io appena lui si voltò a guardare altrove, io andai da mia sorella Laura (la più piccola. ha quasi 15 anni. Manuela ha quasi 20 anni) e bisbigliai: "oh sister! è meglio dal vivo 10.000 volte!!!! cazzo che gnocco!" e lei mi disse che avevo ragione. cavolo se mi piaceva! verso fine serata, scambiai 4 chiacchiere con lui (non mi ricordo esattamente di cosa, ma era qualcosa sul meteo credo) e visto che raoul mi aveva detto che era timido, gli diedi io il mio numero di cell. lui mi diede il suo con un sorriso che mi colpii nel profondo. quegli occhioni da cerbiatto verde scuro mi scombussolavano. uscimmo un paio di volte dopo quella sera. anche se avevo promesso a me stessa che dopo la storia travagliata con ivan (vedi post precedente) avrei voluto rimanere zitella con 49 gatti neri e 1 bianco, mi innamorai di lui. cercavo in tutti i modi di capire cosa gli passasse per la testa quando uscivamo in 3 (io, matteo e raoul), ma senza risultati. mi faceva penare, non capivo se gli interessavo realmente o se usciva con me solo per scopare e basta. finchè non lo affrontai in pieno petto. "ma tu da me cosa vuoi? cerchi di portarmi a letto e basta o ti interessa conoscermi veramente? sei un morto di figa?!". cavolo a 24 anni non è che tutti cercano storie serie! la mia tattica improvvisata e disperata funzionò alla grande, mi guardò negli occhi e con voce ferma e seriosa mi disse "non sono un morto di figa.". capii che era sincero. mi disse che adesso non voleva fidanzarsi, voleva conoscermi meglio prima di fare certe scelte. condivisi la sua idea anche perchè nemmeno io ero pronta a rivivere una storia seria. uscivamo tutte le sere, sempre noi 3, finchè il 13 agosto rientrando a casa  ci fermammo sotto casa mia. capivo che voleva baciarmi, anche io volevo, ma non trovai il coraggio di agire per prima e così, con non-chalance, presi su la mia borsa e salii in casa. vidi che lui ci rimase malissimo, così appena chiusa la porta di casa, gli mandai un sms dove gli dicevo che avrei voluto baciarlo ma che non lo feci perchè non sapevo se lui avesse ricambiato. dopo avermi risposto che lui forse non avrebbe rifiutato, mi maledissi. che cogliona che ero stata. ripensai alla serata appena trascorsa e come un flash rividi i vari momenti in cui lui cercava la scusa per avvicinarsi alle mie labbra: quando mi accompagnò alla macchina per prendere una giacca, quando mi sfiorò la mano mentre camminavamo poco prima, quando io giocherellando con i capelli per intortarmelo ci ritrovammo a un palmo dal naso e io mi ritirai... cavolo che stupida! la sera dopo uscimmo nuovamente. passammo una serata meravigliosa, a marina di ravenna, tra passeggiate in centro e soste al bar. si fece ora di andare a casa e lui ebbe l'accortezza di accompagnare prima raoul e poi me. ci fermammo sotto casa mia. spense il motore e io cominciai a respirare a fatica, capendo che quella era la mia serata e "o la va o la spacca". parlammo un pochino, senza sapere bene cosa dicevamo, io avevo la bocca asciutta e lui sembrava un pesce fuor d'acqua. non sapevamo bene nessuno dei 2 come iniziare. poi, io che sono meno impacciata di lui, con una scusa banale (ma sei tu che hai questo buon profumo?) mi avvicinai al suo collo. annusai profondamente il suo profumo e appoggiai lateralmente la testa sulla sua spalla. ci siamo, ho pensato. o adesso o mai più. lui si girò lentamente e dolcemente verso di me e finalmente ci baciammo. a stampo. ci guardammo negli occhi e dopo aver sorriso entrambi, ci baciammo nuovamente. con la lingua. cavolo, baciava più che bene! per essere un timidone, nascondeva una passione travolgente! finito il bacio, ci riguardammo negli occhi, ci prendemmo le mani e ci baciammo nuovamente. diverse volte. eravamo riusciti a romprere quel muro di carton gesso che ci impediva di amarci. la sera dopo era ferragosto, uscimmo anche quella sera. sempre noi 3. mi ricordo che io volevo vedere i fuochi d'artificio in spiaggia, ma con raoul era un impresa farlo e così rinunciammo. passammo comunque una serata strepitosa e quando fu ora di tornare a casa, portammo prima raoul e poi ci fermammo sotto casa mia. andammo nei sedili posteriori (il freno a mano della sera primaimpiantato nelle cosce non era proprio comodo) e partimmo a baciarci. mi baciò il collo e io mi abbandonai completamente all'eccitazione. è il mio tallone d'achille il collo. presa da una foga ritrovata dopo diverso tempo, gli slacciai la cintura dei pantaloni. mi guardò e mi chiese cosa avessi in mente. ammiccai e non risposi. sbottonai i pantaloni, tirai giù la cerniera mentre lo guardavo negli occhi. gli tirai fuori l'uccello. il più bello che avessi mai visto. grosso, pulsante, lungo e profumato. ma non profumato di bagnoschiuma, il vero profumo della sua pelle mi inebriava la pelle. non aspettai che lui mi dicesse qualcosa, presi possesso di quel ben di dio e mentre con una mano lo segavo lentamente, con la lingua percorrevo il perineo e succhiavo le palle. sussultò di piacere. gli feci il miglior bocchino della mia vita (successivamente mi disse che facevo resuscitare i morti con la bocca. facevo delle cose spettacolari, parola sua). ingoiai il suo seme, caldo e dolce. poi facemmo l'amore.... dolcemente, senza fretta, incuranti che se fosse passato qualcuno per la piazza ci avrebbe visto. ci siamo coccolati per diverso tempo. quella sera ci mettemmo insieme. ci vedavamo 2 giorni a settimana, il venerdì e la domenica. dormivamo insieme nel baule della sua macchina, rannicchiati vicini tra cuscini e coperte. facevamo l'amore anche 5 volte per notte. andammo a convivere 4 mesi fa, complice sua nonna che purtroppo dovette essere operata per un calcolo. e dopo 9 mesi di fidanzamento e 4 di convivenza, siamo ancora qui, più innamorati che mai. ieri sera abbiamo risolto le nostre incomprensioni. abbiamo fatto l'amore, felici entrambi. ci amiamo ogni giorno di più ed è questo che conta...

 
 
 
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