Pensieri e parolacce

La desiderava fortemente, voleva prenderla, penetrarla possederla, avrebbe voluto alzarla con il suo pene, vederla svettare impalata sul suo membro.

Voleva darle piacere e riceverne dal corpo di lei.

Improvvisamente l'intenso calore si spostò dalla sua zona pubica al collo, gli parve di avvertire una piccola sensazione di dolore, ma subito fu sopraffatto dal piacere intenso pari ad un orgasmo.

Tutte le sue sensazioni si amplificarono si sentì assurgere come sospeso nello spazio sparato verso il sole ad una folle velocità.

Tutte le sue terminazioni nervose erano sensibili come non mai, si senti scorrere il piacere nelle vene,

Poi all'improvviso il suo volo si bloccò. In un attimo tornò nel vicolo e nelle sua oscurità.

Il calore era oramai solo focalizzato sul suo collo dal quale una bocca avida suggeva ferocemente il sangue di Park. L'intenso calore fu sostiutito nel resto del corpo da un gelo paralizzante.

Park sapeva che era giunta la fine, che qull'essere gli stava rubando la vita.

Qeull'essere per un poco di tempo gli aveva regalato un sogno talmente reale da staccare la spina con la sua disperazione.

Ora quell'essere oscuro chiedeva in pegno la sua vita, e in fondo Park era felice di donargliela. E mentre il suo spirito lo abbandonava le labbra di Park si incresparono verso l'alto, era felice.

Felice di aver potuto ricambiare quell'attimo di felicità a quell'angelo, quell'angelo oscuro.