LIBERATE VOS EX INFERIS
"Benvenuti alla taverna del Angelo Oscuro. Io sono l'oste, Taur Maxime, e se avete qualche minuto, potete sedervi tranquillamente davanti al fuoco, all'ombra dei miei amici draghi, e ascoltare storie incredibili di giovani avventurieri, astuti ladri, potenti stregoni, che hanno varcato la soglia della mia taverna e mi hanno raccontato le loro avventure.
Per scoprire tesori hanno attraversato labirinti imprentrabili e bui, per salvare damigelle, hanno sfidato giganti e mostri, per un unico libro pieno di sapienza hanno tradito amici e ucciso senza pieta'.
Sedetevi dunque, sorseggiate la birra nera della Piana del Gufo, intingete il pane nella salsa piccante dei caldi Deserti del Fuoco e tendete le orecchie, perche' quanto sto per raccontarvi vi affascinera' oltre ogni limite."
Post n°50 pubblicato il 28 Settembre 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Il cavallo alato si trova gia sulle tavolette della valle dell'Eufrate e sulle monete greche del IV secolo a.C. Secondo la leggenda greca, Pegaso era figlio di Medusa. La Gorgone, famosa in gioventù per la sua bellezza, in particolare per le chiome fluenti, ebbe molti pretendenti, tra cui Poseidone (Tritone), dio del mare e dei cavalli. Sfortunatamente, i due si amarono nel tempio di Atena (Minerva) che, per l'oltraggio subito, trasformò la giovane in un mostro ed i suoi lunghi capelli in serpenti. Ogni volta che il suo sguardo si posava su un essere umano, questi si tramutava in pietra. Pegaso prese corpo dal sangue di Medusa quando questa fu decapitata da Perseo. A questo punto, le versioni mitologiche appaiono confuse e numerose, ed il cavallo prende parte in numerose spedizioni per portare aiuto. Già appena nato, per alcuni scrittori antichi, il cavallo volò in cielo e fu donato ad Atena. Per altri, fu invece portato sul Monte Elicona, sotto la protezione delle muse di Apollo. Il calcio di un suo zoccolo fece sgorgare il fiume Ippocrene, fonte d'ispirazione dei poeti. Si racconta che Perseo cavalcò Pegaso, per liberare Andromeda dalle fauci del mostro marino. In seguito, Atena aiutò Bellerofonte a catturare e domare il cavallo alato. Inviato dal re della Licia a combattere la Chimera, l'eroe riuscì, grazie all'aiuto dell'animale, a vincerla e ucciderla. Dopo numerose imprese, in cui uscì sempre vincitore, inorgoglito da tanti trionfi, Bellerofonte perse la testa e tentò con il cavallo alato di raggiungere la dimora degli dei. Zeus (Giove), allora, per punire la sua temerarietà. inviò un tafano a pungere Pegaso, e il cavallo, imbizzarritosi, lo precipitò nel vuoto. Pegaso continuò la sua ascesa finchè, giunto in cielo, fu mutato in costellazione. |
Post n°49 pubblicato il 16 Luglio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
La tradizione narra che uno degli esemplari custoditi dalla Santa Sede venne realizzato da Fineas, nipote di Aronne e gelosamente custodito da Giovanni Crisostomo (Antiochia 344 - Cumana, Cappadocia 407), uno dei "Padri della Chiesa". In seguito la lancia venne trasferita da Gerusalemme ad Antiochia, dove fu ritrovata nel 1098 e grazie ad essa, secondo la leggenda, gli abitanti tolsero la città dall’assedio dei Saraceni. |
Post n°48 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Ecco una vecchia leggenda delle Highlands, nella quale compaiono intrecciati i temi caratteristici della tradizione celtica e di quella norvegese dalla cui fusione ha origine il complesso panteon fantastico dell'estremo nordovest della Scozia.
Dunque il Vento del Nord aveva tre splendidi figli, luminosi e candidi come il mondo di ghiaccio che abitavano, da quando il gelido vortice del padre li aveva generati. Come tutti i giovani essi desideravano viaggiare e misurare il creato con il loro passo; chiesero allora al Vento del Nord che li lasciasse visitare la terra degli uomini. |
Post n°47 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
E FU COSì CHE IMPERIUM, IL RE DELL'ESERCITO DEI NON MORTI, SCESE DA CAVALLO, IMPUGNò LA SUA SPADA A DUE MANI LEGATA DIETRO ALLA SCHIENA E SI AVVICINò AL GIGANTE DEI GHIACCI, LO GUARDò NEGLI OCCHI E DAL SUO CUORE ARRIVARONO LE PAROLE: "DOMANI AL SORGERE DEL SOLE, SU QUESTA TERRA, CI SARà UN NUOVO LAGO. NON SARà ACQUA QUELLA CHE BAGNERà LE COSTE, MA SARà IL TUO SANGUE MALEDETTO, GIGANTE!" |
Post n°45 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Un crudele Destino gioca con il mio fragile cuore… Prova piacere nel creare disordini, nel regalare effimeri momenti di gioia seguiti da cupe giornate di tristezza… Il Dolore, Suo fedele compagno, mi avvolge nel suo gelido manto facendomi soffocare… La Notte, La sua consorte, tra le sue braccia non mi culla ma con sempre gli stessi sogni... sempre gli stessi INCUBI... l'anima mi turba, dimmi dove, e io sarò presente.... dimmi cosa, e io lo eseguirò.... dimmi chi, e io te lo porterò.... il mio Destino è scritto ma io non riesco a leggerlo |
Post n°44 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Comparsa in tutte le civiltà anche se con nomi o aspetti diversi, le Fenici pongono un quesito interessante tanto quello sull’esistenza dei Draghi.Di Fenici se ne parla anche se con diverse rielaborazioni del mito nel Fisiologo ( che ne evidenzia l’amore per gli aromi spesso sacri e indispensabili al suo rito di rinnovazione) o negli scritti di Erodoto («Un altro uccello sacro era la Fenice. Non l'ho mai vista coi miei occhi, se non in un dipinto, poichè è molto rara e visita questo paese (così dicono ad Heliopolis) soltanto a intervalli di 500 anni: |
Post n°43 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
La Fenice egizia: Bello come un fuoco imperituro, il sacro uccello Fenice si presenta come un aquila vigorosa il cui purpureo e dorato manto del corpo e delle ali lasciano il posto ai riflessi lucenti della coda e alle due piume ritte in capo,l’una azzurro tenue l’altra rosa.
La leggenda dell’araba Fenice ha inizio in Egitto, dove con il nome di BENU (“risplendere,sorgere o volare”), si presenta come mistico emblema del dio Ra e in alcuni miti come sua forma fisica nel mondo.BENU era molto simile all’odierna concezione dell’animale adulto, incoronato però con l’Atef (corona dell’ Alto Egitto con due piume di struzzo) o con il disco solare. Spesso “scambiato” con altri animali in parte ad esso simili da molti popoli dell’antichità ( il fagiano per i Romani o l’Ibis per gli Ebrei ad esempio), solo gli antichi Egizi avevano l’abitudine di “rappresentare” e non identificare la Fenice con l’airone cinereo nei riti di Heliopolis, il cui passaggio era segno di buon auspicio. Sempre nell’antico Egitto ha origine la leggendaria immortalità della Fenice, spiegata qui come in un dono del risorto Osiride al BENU, a cui svela il segreto della risurrezione , e ad Osiride oltre a Ra è anticamente legata qui come simbolo del rinnovamento spirituale e della rinascita e soprattutto come forza vitale che sia per prima nata nel caos originale prima dell’opera del Dio Ptah, nascendo dal sacro fuoco di Heliopolis, unica e insostituibile, “sempre eadem”. |
Post n°42 pubblicato il 02 Febbraio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
E' uno dei "mostri" più conosciuti di tutti i tempi. E' l'uccello Sacro del fuoco e secondo la tradizione è originario dell'Arabia. Vive più di cinquecento anni e quando si accorge di stare per morire prepara una pira funeraria con dei rami di erbe aromatiche fra cui la Mirra e al tramonto, rivolta verso il sole calante con le ali aperte, da fuoco alla pira, lasciandosi consumare dalle fiamme. “... ma vi è un unico uccello, che si rinnova e da sé si rigenera: gli Assiri lo chiamano Fenice; non di frumento né di erbe, bensì vive di lagrime di incenso e di stille di amomo. Quand'esso ha compiuto cinque secoli di vita, con le unghie e con il puro rostro si costruisce un nido fra i rami di un leccio o nella sommità di una flessibile palma. E non appena qui vi ha cosparso spighe di delicato nardo e trito cinnamomo e fulva mirra, sopra vi si adagia e fra gli aromi conclude il suo tempo. Ma da qui, come si tramanda, dal corpo paterno nuovamente nasce una piccola Fenice, destinata a vivere altrettanti anni” . |
Post n°41 pubblicato il 22 Gennaio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Nel Manuale dei Mostri viene descritta come “un bizzarro predatore a tre teste che caccia sia sul suolo che in aria”. Io la definirei in molti modi, ma di sicuro non userei il termine ‘bizzarro’. Dalla descrizione che viene fornita la si può immaginare come una bestia orribile, un incrocio tra una capra nera, un drago e un leone, dotata di ali, tre teste e la coda. Dicono anche che attacca preferibilmente scendendo in picchiata dal cielo e ghermendo la vittima con i suoi artigli per poi farla a pezzi. Ovviamente, per brevità, in questo breve articolo non sono state trattate altre testimonianze storiche che vedono la Chimera (intesa come leone alato) anche tra le popolazioni mesopotamiche, in Egitto e in molte altre culture. Tuttavia mi sembra interessante far notare che in numerose raffigurazioni delle culture mesopotamiche è stato possibili identificare una strana creatura leonina alata, dotata di 2 teste. Tale creatura, definita dagli studiosi come Chimera, soprattutto nelle raffigurazioni più antiche, era legata alla natura e al susseguirsi delle stagioni e non al male. |
Post n°40 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
La popolazione vichinga viene identificata negli abitanti della Danimarca, della Norvegia, della Svezia settentrionale. Si trattava di tre popolazioni distinte, identificate in una. Avevano influenze germaniche e celtiche. |
Post n°39 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Le stelle estinte contemplano |
Post n°37 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
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Post n°36 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da mystical_BLACK_DEMON
Poco ci resta delle conoscenze dei Druidi, e quel poco è stato offuscato da secoli di mistero e mistificazione. A quest'opera di occultamento hanno senz'altro contribuito storici e commentatori degli ultimi due secoli portati più a descrivere, come la definisce Piggott, la storia come vorremmo che fosse piuttosto che non la storia come è stata.Quello che effettivamente conosciamo sui Druidi si ricava dalle fonti dei contemporanei, storici e geografi greci e latini, dalla letteratura irlandese e gallese giunta sino a noi attraverso il filtro e la trascrizione dei monaci tra il IX° e il XIII° secolo della nostra era; dalle tracce scoperte in varie fonti circa l'antica religione celtica, e non ultimo dai reperti archeologici sulla civiltà celtica nel suo insieme.Le prove archeologiche provenienti da scavi di oppida, tombe e luoghi di culto, ci parlano di credenze, cerimonie religiose, rituali e raffigurazioni artistiche di Dei, di cui è possibile dedurre delle ricostruzioni, tanto più attendibili quanto più suffragate da un attento esame delle fonti contemporanee prima, e poi dal corpus mitologico leggendario giunto sino a noi attraverso le saghe epiche irlandesi e gallesi. Per capire realmente l'unicità del Druidismo bisogna prima comprendere la società celtica, la sua struttura e la sua mitologia. I Druidi furono al tempo stesso molto di più e qualcosa di meno dei sacerdoti di una religione "druidica" o "celtica" come alcuni storici moderni li hanno dipinti.Officianti, sacrificatori, e aruspici durante le cerimonie sacre, essi furono anche giudici, medici, maghi, poeti, rappresentando la vera memoria storica di un popolo che non utilizzava di fatto la scrittura.I Tale fu dunque anche la struttura iniziale delle società proto celtiche che si amalgamarono con i popoli di cultura megalitica già residenti in Europa ai tempi del loro arrivo.Da questa fusione nacque una diversificazione del tutto originale che marcò la differenza dei Celti dagli altri popoli di ceppi indoeuropeo. |
Post n°35 pubblicato il 27 Dicembre 2007 da mystical_BLACK_DEMON
Yule è una festività solare e cade nel primo giorno d'inverno, molto piu' conosciuta come la notte del Solstizio Invernale. Il Solstizio d'Inverno è il passaggio dalle Tenebre alla Luce, è da questo giorno che il sole resta progressivamente sempre più a lungo nel cielo allungando così le nostre giornate. Questa è una festa di luce, dai profondi messaggi iniziatici ed esoterici legati al risveglio interiore. "IO SONO LA PORTA , da una entrano gli uomini, dall'altra escono gli Dei". Questa è la raffigurazione allegorica del cammino iniziatico. |
Post n°34 pubblicato il 21 Dicembre 2007 da mystical_BLACK_DEMON
E' difficile ricostruire le sensazioni che si avvertono in quegli attimi terribili. |
Post n°33 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da mystical_BLACK_DEMON
Fossi umile |
Post n°32 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da mystical_BLACK_DEMON
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Ero solo nelle tenebre e divenni affamato, ero solo nelle tenebre e divenni infreddolito, ero solo nelle tenebre e piansi, ero solo nelle tenebre! Ed ecco giungere a me una dolce voce, come miele. Parole di conforto, parole di dolcezza, Una donna oscura ed amabile, con occhi che penetrano le tenebre venne a me. Eccoti! Un tempo ebbi freddo non c'era calore per me, un tempo ebbi fame, non c'era cibo per me, mi accolse mi nutrì, mi vestì e tra le sue braccia, trovai conforto. Piansi finchè sangue non scese dai miei occhi e lei lo tolse con un bacio |
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