Creato da un_uomo_della_folla il 09/10/2012

Memorie

di me in me

 

tredici agosto 19

Post n°112 pubblicato il 13 Agosto 2019 da un_uomo_della_folla

"sei geloso!"

"no"
"sei geloso"
"non è vero!"
"invece sì. altrimenti perché saresti venuto qui a spiare Porzia? eh?"
"oh mio dio sono geloso. e se sono... sono geloso vuole dire che sono innamorato. se sono innamorato non ho più speranze. l'ho persa"

 

 
 
 

dieci agosto 19

Post n°111 pubblicato il 09 Agosto 2019 da un_uomo_della_folla

 

non ho mai preteso di vincere, io le vittorie le ho sempre osservate da lontano. Un po' come quei bambini che sono incollati con lo sguardo alla vetrina dei giocattoli. no, vincere no, non ho mai aspirato a tanto. ci sono persone vincenti dalla nascita, quelle si.  le riconosci subito, affrontano con brutale incrollabile sicurezza ogni episo­dio che la vita riserva loro, dalla gomma dell'auto bucata, alla perdita di un pezzettino di vita. non si scompon­gono, non si spostano di un millime­tro, hanno sempre una soluzione per tutto, fottuti vincenti. noiosissimi vincenti.

poi ci sono quelli come me.

quelli come me non possono vincere semplicemente perché non possono partecipare. sono esclusi direttamente dalla partenza, a noi ci è persino precluso quell'istante di speranza. il profu­mo di quelle fasi iniziali che ti regalano stille invisibili ma preziose di fiducia.

osserviamo cadere una stella, e i nostri desideri rimangono strozzati in gola.

se solo..

se solo un giorno...

se solo qualcuno si accorgesse di noi, delle nostre mani strette in pugni nascosti e serrati da fare male, si accorgesse dei nostri sguardi bassi e sognanti, di quel nostro modo di trapassare ciò che ci circonda senza lasciare traccia,

noi lasciati cento volte che non smettiamo mai di innamorarci.

 
 
 

cinque agosto 19

Post n°110 pubblicato il 05 Agosto 2019 da un_uomo_della_folla

succede che quando tu non vai da loro i ricordi vengono da te e bussano alla tua porta, rimangono immobili sul'uscio a guardarsi un po'  intorno e ti aspettano. non si dimenticano mai di te.

sono boomerang colorati di more i miei. le more che si sono affacciate dalla siepe del vicino nel mio giardino, inaspettatamente come le belle sorprese.

e il ricordo mi ha portato indietro nel tempo, in una fattoria di campagna come ce ne sono al sud. io piccolo mentre tutti gli altri bambini giocano a pallone su un prato mezzo erba mezzo polvere, io piccolo cammino per i campi perchè voglio vedere gli animali liberi. e seguo strade sterrate. sulle braccia nude il calore del sole, ai lati siepi di more, infinite, che non riesci a smettere di raccoglierle e mangiarle e poi hai male alla pancia. gli altri bambini urlando per il gol, mentre io mani sporche  e silenzioso, ascoltavo le nuvole e parlavo con le farfalle. come adesso.

perchè soli si nasce non si diventa.

le ho mangiate le more del vicino, le ricordo proprio così, buone, selvagge, spontanee, protette da spine. e le dita sporche si puliscono sulle braccia, esattamente come allora.

a distanza di anni sorrido ancora.

 

p.s. la foto è mia, non importa sapere cosa sia, dove si trovi o come sia stata realizzata. non serve sapere a quanti anni luce si trova, che tipo di ammasso sia, la magnitude o la dimensione angolare. osservate quella specie di gioiello fatto di stelle, è gratis.

 
 
 

due agosto 19

Post n°109 pubblicato il 02 Agosto 2019 da un_uomo_della_folla

non ho saputo proteggerti, non li ho tenuti sufficientemente lontani dai tuoi sogni.

non ho vegliato sul tuo desiderio indifeso, non ha fatto abbastanza.

non ho mai fatto abbastanza

perdonami se puoi

volevo solo vederti finalmente felice

l'estate sta finendo, torneremo ad emozionarci insieme nel buio delle stelle

 
 
 

trentuno luglio 19

Post n°108 pubblicato il 31 Luglio 2019 da un_uomo_della_folla

parlare a telefono con lei è stato come osservare la candela che ho davanti agli occhi in questo momento. so che si sta consumando. impercettibilmente lentamente silenziosamente ma si consuma respiro dopo respiro. è nella natura della candela quindi implicito e dunque va accettato senza tentennamenti? perché inevitabile è accettabile?  non una lacrima cola giù dagli occhi, aspettando la pioggia. 

 

eppure tutto ciò che è inevitabile tutto ciò che non ha via d'uscita che ti mette con le spalle al muro mi spaventa. mi azzera il fiato, mi fa barcollare su gambe incerte. mi terrorizza questo flusso incanalato nella sola direzione possibile. vorrei con le mani interrompere quel costante andamento e creare dighe barriere. bloccarne il corso, strapparlo  e farne coriandoli.

ma agito le mani in aria e nulla sembra accorgersi di me. tranne il tempo che mi passa accanto mi sfiora e va oltre. sorridendo beffardo.

 

accettare l'inevitabile è scordarsi che esiste un orizzonte oltre al cielo e al mare. osservare un arcobaleno senza speranza alcuna. l'ineluttabile è realmente bastardo


 
 
 

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