Creato da Nadira_Nur il 16/07/2010

Nadira_Nur

Tra le pieghe dell'anima

 

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pensieri

Post n°8 pubblicato il 20 Luglio 2010 da Nadira_Nur

Cosa occorre per uccidermi?
Non conosco la disperazione
conosco il dispiacere,la delusione,
ma la disperazione No.
Ho sempre pensato che per ogni situazione ci fosse una via d'uscita e che il dolore si finisca per metabolizzarlo fino a non sentirlo più.
C'è una forza dentro di me
che mi ha sempre spinto a proseguire,
una forza che mi ha impedito di restare a terra
e che mi urlava di continuare ad andare avanti
anche se al presente non c'erano motivi per farlo.
Mi immedesimo negli altri
e comprendo il loro comportamento
e alla fine dimentico tutto...
Oggi so che quello che sento è giusto
che il mio istinto mi guida verso la strada giusta
e questo mi impedisce di prendermela con il mondo intero.
L'errore è mio quando metto a tacere la mia anima.
Oggi sento una nuova forza dentro
perchè ora so che posso fidarmi di me.

E' con calma e indifferenza che vado incontro a ciò che di nocivo può esserci...
provo una sorta di godimento nel farlo.
Il dolore nobilita l' uomo,
consapevole della differenza che corre
tra l'amore e il pianto.
Consapevole che quello che scelgo di vivere
non è amore.
E' normale il dolore che provo
ora ha un perchè
sono io ad averlo creato
ad averlo cercato
ad avere avuto il coraggio di viverlo.
La vita può cambiare in un istante
il velo cade
e si dimentica.
Non esistono storie se non quelle che
gli altri scrivono per noi fino a farle entrare nella nostra mente,
a volte vorremmo fossero vere... sapendo bene che sono solo solo racconti

Di quelle storie non sono mai riuscita a liberarmi
fino a che,sconsideratamente non ho scelto di viverle
per dimostrare a me stessa e agli altri la loro inconsistenza...

 

 Ci sono pittori che scrivono con le rime
e disegnano foreste entro cui
vanno a vivere con i loro amori.
 Si contentano di un solo pensiero,
lo vestono di rubini e
credono che sia un re.
I poeti non credono alle date,
credono che la loro storia cominci
dalla presenza.

ALDA MERINI

 
Rispondi al commento:
mathjs
mathjs il 20/07/10 alle 21:33 via WEB
Questo vale quando esse, le storie di cui parli, diventano "ossessione".
Ma sta a te, a noi, a chiunque ne sia vittima o consapevole complice, il rischio della scelta... cioè dare forza alla ratio e scegliere di scremare ciò che non è necessario al nostro respiro, perché pura illusione o fantomatico gioco; oppure permettere loro, pur consapevoli della loro falsa genesi, di fare(ci) del male.
 
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