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Un blog creato da narademiatunisi il 10/09/2010

Naradém’ a tùnisi

La lingua sarda di Baunei (Ogliastra)

 
 

 

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FEMINAS si nasce

 FEMINAS..... si nasce, 

 

Un pomeriggio d'estate di quelli caldi, ma proprio caldi,
in una campagna  delle nostre, come a volte capitano,
una di quelle proprio
disgraziate, tutta pietre ,
sotto un sole che faceva quasi rumore tanto era caldo,
un amico passando vede una anziana donna di Baunei
raccogliere delle pietre dal centro di un terreno arso,
e ammucchiarle ai bordi del campo, (qualcuno, forse,
sarebbe poi passato a fare "una muredda", un muretto a secco).

L'amico si ferma, saluta la donna ,che conosce, e le chiede:
"Sia Austì, eite seis faendo a cust'ora?"
E lei risponde "po mi pasare soe spedriando".

Ironia? O forse no.

E' vero che per riposarsi c'è chi si legge guerra e pace,
chi scala le montagne, chi gioca a scacchi,
chi fa 100 km in bici, chi fa modellismo,
maratone, jumping, jogging, footing, nordik walking. ....
e ci sarà anche chi riesce a stare spalmato per qualche
ora sul proprio divano, ma....
chi è donna, ha un lavoro e una famiglia capirà
meglio di altri il significato di questa risposta.

 

Lascio qui al lato
un piccolo omaggio
da scambiare con mimose o quant'altro di para-floreale
ci arrivi oggi in regalo,
qualcosa, con molti spunti di riflessione per questa data,
che potrà essere ritrovato anche dopo la confusione
dell'organizzazione di questa giornata tanto commemorativa
quanto dispersiva.

La musica di sottofondo è
il terzo movimento della
"Sonata a Kreutzer"
di Ludwig van Beethoven,

mentre il link a lato sinistro in rosso è
l'e-book  dell'omonimo romanzo di Tolstoj.

Che questa buona lettura sia compatibile con una altrettanto
Buona Giornata!


_________
_________________________________________________
modi di dire
_________________________________________________________
circare a pedras pesadas/soe circandoddu a pedras pesadas
cercare qualcosa in tutti gli angoli
alla lettera. Di uso comune anche "a pedra oltada"
cercare (persino) sotto le pietre o rivoltando le pietre
alabau=
lodato
ligiu= giglio

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
titina il 08/03/11 alle 17:55 via WEB
ciao paola ,inanzi tutto buon 8 marzo (per me non è festivo le donne vanno ricordate e ringraziate in ben altre occasioni) non vorrei essere sempre io sulla cattedra a correggere o meglio a oppormi a quello che tu scrivi ma il proverbio che tu scrivi per il mio sentito dire non è corretto io dico sempre anche adesso SOE CIRCANDODDU A PEDRA OLTATA -CIRCARE A PEDRA OLTATA quindi rivoltare le pietre in cerca di qualcosa . adesso che ci sono puoi chiedere agli altri il significato di "circare a SIUREDDU" è UNA COSA CHE SI DICE QUANDO SI CERCA QUALCOSA DI INTROVABILE. SCUSA L'OPPOSIZIONE E.... CI SENTIAMO PRESTO TITINA
 
 
narademiatunisi
narademiatunisi il 08/03/11 alle 22:33 via WEB
CARISSSIMA, non direi che sia un'opposizione la tua, io ho sempre sentito dire "a pedras pesadas", ma ho sentito anche la tua versione, solo che pensavo non fosse tipicamente baunese,il significato è identico, sentiamo anche gli altri pareri. Più passa il tempo e più mi convinco che ci siano delle differenze anche all'interno del paese su certe pronunce e modi di dire, come se a Baunei la distanza tra i quartieri storici incidesse sulla lingua. Altra ragione di questa differenza potrebbe essere che io manco da molto per cui non ho vissuto l'evoluzione di certi modi di dire, ho già fatto l'esempio di "fritta" per le patate che ha sostituito in molte famiglie il "friggia" termine esatto visto che fritta significa fredda e non fritta. Apriamo il dibattito:-)) grazie per il commento. ciao a presto
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
agostina il 08/03/11 alle 23:03 via WEB
Salve, anche per me è “circare a pedra oltada”. A proposito di pietre mi è venuto in mente un altro modo di dire: “Acciungere pedra a carru” che in italiano forse si potrebbe tradurre con “rincarare la dose”. Grazie dell'omaggio per l'otto marzo sotto forma di e-book , molto meglio delle mimose!
 
 
narademiatunisi
narademiatunisi il 09/03/11 alle 23:11 via WEB
ciao Agostina, sono contenta che ti sia piciuto il libro, ce l'ho anche sotto forma di audiolibro, ma non so come caricarlo sul blog, lo scoprirò prima o poi, così potrò condividere con voi anche altri audio-libri da ascoltare con un I-POD mentre si fanno cose manuali o mentre si guida (è il mio caso). Su pedras pesadas anche tu sei del parere di tittina, segue un messaggio di Giulia che invece conferma quanto ho scritto io, probabilmente si diceva in entrambi i modi e magari uno ha prevalso nel tempo, cosa che succede spesso. a presto ciao
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Giulia il 09/03/11 alle 22:05 via WEB
Ciao Paola....è Donne si diventa! Ricambio l'omaggio... Grazie a te, donna Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel succ...essivo cammino della vita. Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita. Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza. Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità. Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura. Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani. (Lettera di Giovanni Paolo II alle donne del 1995) Correzione: E lei risponde "po mi pasare soe spedriando". Modi di dire? ..io condivido "circare a pedras pesadas/soe circandoddu a pedras pesadas" Buona serata!
 
 
narademiatunisi
narademiatunisi il 10/03/11 alle 00:40 via WEB
ciao Giulia, pubblico volentieri questa lettera del buon Papa G.Paolo II, con la speranza che questo "GRAZIE alla DONNA" di così alto lignaggio basti a cancellare tutti quei condizionamenti che la chiesa ha contribuito a coltivare nella coscienza della donna, con conseguenze disastrose nel vissuto delle donne durante cumulo dei secoli che ci ha preceduto. Leggo invece nella lettera un implicito rammarico per aver privato "strutture economiche e politiche" di si ricca umanità femminile. Mi auguro anche che questo di G.Paolo II sia il primo, seppur tardivo passo, verso una migliore accoglienza di quel movimento, interno alla chiesa stessa, che lavora o "lotta" per una maggiore coerenza tra la vita ecclesiale e il messaggio di Cristo. Dopo tutti queste speranze e auspici corro a mettere la i che mi era saltata su "spedriare". grazie ancora a presto Paola
 
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